Entra Registrati
Traduzioni e traduttori
E di Eddard Seaworth
creato il 08 febbraio 2006

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 24 febbraio 2006 9:24
Noi lettori fantasy siamo così bistrattati da non avere il diritto di leggere una'opera tradotta con cognizione di causa? Non penso proprio.

Non si tratta solo del fantasy.....

Attualmemte, per esempio, sto leggendo una saga storico-avventuroso......e di problemi ce ne sono anche lì, credimi <_<<_<

E' palesemente chiaro che la traduttrice ha tratotto direttamente la struttura del periodo inglese, con tanto di virgole nella stessa posizione!! <_<

La punteggiatura in inglese è diversa da quella italiana, ma a quanto pare se ne è dimenticata bellamente... :wub:

 

Però se uno segue Inglese e non Italiano, un singolo corso che preparazione può dare?

Scusa, forse mi sono espressa male. Per "corso di laurea" intendevo dire l'intero ciclo di esami.....tutto l'ex-quadriennio, attuale quinquennio.... Quindi, di tempo per seguire entrambi i corsi ce n'è, volendo.... :wub:

 

Perché Splip dovrebbe essere per gli Inglesi un nome di persona piú normale di quanto "Scivolone" lo sia per gli italiani?

Secondo me possono avere la stessa valenza in entrambe le lingue, forse si tratta piuttosto della tendenza anglofona a trasformare un "nome comune di cosa" in un "nome prorpio di persona" con una maggiore naturalezza rispetto all'italiano....

Tra le varie "soap-opera" che mia madre ha seguito, ce n'era una dove uno dei protagonisti si chiamava "Buzz". Ora, buzz in inglese significa "brusio"....Può anche darsi che fosse un nomignolo od un soprannome; oppure questo genere di nomi inglesi potrebbero essere paragonati alla resa dialettale di un nome proprio; ad esempio, c'è un tale al mio paese, noto per essere logorroico fino allo sfinimento, che tutti conoscono come "Lengua" (letteralmente: lingua)....ma ovviamente il suo nome di battesimo è un'altro....

Credo che questo dei nomi sia un quesito che difficilmente troverà una risposta soddisfacente.....

 

Kisses <_<


A
Algor
Confratello
Utente
619 messaggi
Algor
Confratello

A

Utente
619 messaggi
Inviato il 24 febbraio 2006 10:19

Nella trilogia degli Avatar -tanto per restare in ambito fantasy i traduttori hanno compiuto dei numeri assurdi... Tipo i "piani" di esistenza tradotti in "pianure" <_<<_<<_<

 

Così era un cervo a inizo saga? Roba da matti...

In ambito cronache non mi è piaciuto - ma saranno gusti personali - Kingslayer in Sterminatore di Re. Molto più evocativo, semplice ed efficace "Ammazza-Re".


M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 24 febbraio 2006 12:33
La punteggiatura in inglese è diversa da quella italiana, ma a quanto pare se ne è dimenticata bellamente

 

A volte leggendo in Inglese ho l'impressione che mettano le virgole a caso, spezzando il periodo in modi impossibili; non ho ancora capito se è una mia impressione o se sia effettivamente un errore (non dico sempre, intendo al di là di differenze esistenti tra le due lingue) <_<

 

 

Scusa, forse mi sono espressa male. Per "corso di laurea" intendevo dire l'intero ciclo di esami.....tutto l'ex-quadriennio, attuale quinquennio.... Quindi, di tempo per seguire entrambi i corsi ce n'è, volendo

 

Volendo sí, però io mi riferivo al fatto da te detto che "per laurearsi in Lingue, è necessario superare un esame di Lingua e Letteratura Italiana che si compone di uno scritto e di un orale", e se uno fa solo quello... non so quanto possa conoscere l'Italiano :wub:

 

 

Secondo me possono avere la stessa valenza in entrambe le lingue, forse si tratta piuttosto della tendenza anglofona a trasformare un "nome comune di cosa" in un "nome prorpio di persona" con una maggiore naturalezza rispetto all'italiano

 

Io ho ancora in mente il Wolf originale, reso "Lupo" nel primo libro in cui appariva, e Wolf negli altri (nella Saga dei Manufatti del Potere, di Maggie Furey)... ma "Lupo" era tanto brutto? <_<

 

 

"piani" di esistenza tradotti in "pianure"

 

<_<

 

 

Così era un cervo a inizo saga? Roba da matti

 

Sí, cervo... e considerando (da Il Grande Inverno) 92931fd006cd3e4ede0488d84d8808c5'92931fd006cd3e4ede0488d84d8808c5

quello che capita dopo tra Baratheon (Cervo) e Stark (Meta-Lupo)... <_<

 

 

 

In ambito cronache non mi è piaciuto - ma saranno gusti personali - Kingslayer in Sterminatore di Re. Molto più evocativo, semplice ed efficace "Ammazza-Re"

 

Però c'è anche da dire che slay ha anche il significato di "trucidare", non solo di "ammazzare"; forse "sterminatore" non va bene perché non è che stermini, ma solo "ammazza" non so se avrebbe reso bene...


D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 24 febbraio 2006 16:37
Volendo sí, però io mi riferivo al fatto da te detto che "per laurearsi in Lingue, è necessario superare un esame di Lingua e Letteratura Italiana che si compone di uno scritto e di un orale", e se uno fa solo quello... non so quanto possa conoscere l'Italiano :wub:

Ok, però...si parte anche dal presupposto che la Grammatica Italiana la si studia dalle elementari!....A rigor di logica a 20 anni dovremmo essere in grado di saper scrivere e parlare correttamente, (non dico in modo perfetto ed impeccabile, sia ben inteso...), la nostra lingua madre <_<

Va bene che non sempre si ha la fortuna di avere insegnanti validi (anche se, a ben guardare, non mi sento di scaricare tutta la responsabilità su di loro....), va bene che ci sono italiani che, ahimé, non sanno ancora usare il congiuntivo (e forse neppure sanno se esista.. <_< ), ma saremmo al limite dell'assurdo se, uscendo da un liceo o da una scuola superiore, fosse ancora necessario riprendere le regole basilari della nostra lingua, no? Allora quelle facoltà che non prevedono alcun esame di italiano, producono laureati "ignoranti" linguisticamente parlando? <_< E' un po' esagerato, non ti pare?

 

In ambito cronache non mi è piaciuto - ma saranno gusti personali - Kingslayer in Sterminatore di Re. Molto più evocativo, semplice ed efficace "Ammazza-Re".

Scusa tanto, ma non sono affatto daccordo.... :wub:

In inglese "killer" e "slayer" possono essere definiti come due sinonimi. Quindi, se basiamo la cosa da un punto di vista prettamente linguistico, la traduzione è esatta.....una tantum... <_< Se invece analizziamo la cosa dal punto di vista del gusto personale, bhe, si torna a chiedersi fino a che punto sia giusto "interpretare" il testo in questo senso..... :wub:

 

Kisses :wub:


M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 24 febbraio 2006 17:22
si parte anche dal presupposto che la Grammatica Italiana la si studia dalle elementari!....A rigor di logica a 20 anni dovremmo essere in grado di saper scrivere e parlare correttamente, (non dico in modo perfetto ed impeccabile, sia ben inteso...), la nostra lingua madre

 

Purtroppo non so quanto: fin dalle elementari studiamo la grammatica, ma quand'è che iniziamo a capire come usarla? Puoi spiegare mille volte cosa indica il congiuntivo, ma, almeno per me, il modo per imparare a usarlo è stato sentirlo usare. Io ho imparato piú di linguistica in tre anni con un professore che a memoria non ci ha mai fatto la classica lezione di grammatica ("Il congiuntivo si usa per esprimere... Il condizionale si usa per esprimere..."), che di grammatica in tutti gli altri anni di scuola.

Inoltre, fin troppi insegnanti si basano sulle grammatiche per spiegare tutto, mentre vari cose le trovi sui testi linguistici, e cosí insegnano cose sbagliate, o per assolute cose che assolute non sono <_<

 

 

saremmo al limite dell'assurdo se, uscendo da un liceo o da una scuola superiore, fosse ancora necessario riprendere le regole basilari della nostra lingua, no? Allora quelle facoltà che non prevedono alcun esame di italiano, producono laureati "ignoranti" linguisticamente parlando?

 

Dipende da cosa si intenda con "ignoranti": sicuramente (?) sanno farsi capire, almeno nel loro ambito, le regole basilari si spera le sappiano, ma quanti sanno effettivamente scrivere? Non so, il fatto che i termini stranieri andrebbero indicati in corsivo (sottolineato in testi scritti a mano), per esempio; quali parole vadano accentate (quante volte si vede "dò", "và", "stà", "quà", ecc.?), quando ("sí" accentato se avverbio), e come (grave/acuto); come usare la punteggiatura (che è libera, ma fino a un certo punto), cosa che, come giustamente da te sottolineato, un traduttore dovrebbe sapere; esempi simili <_<


K
khal Rakharo
Confratello
Utente
3943 messaggi
khal Rakharo
Confratello

K

Utente
3943 messaggi
Inviato il 24 febbraio 2006 18:09

dico la mia solo a proposito delle Cronache, ché del resto ne so poco:

 

concordo sul (Kingslayer = Sterminatore di Re) orribile... sterminare significa uccidere tutti gli individui di un gruppo, e sterminatore mi evoca l'immagine di un serial killer che ogni volta che vede un re sguaina la spada e gli salta addosso. Jaime ha assassinato un re. A mio parere questo non è affatto uno sterminio. (l'unica persona che merita un titolo simile è SPOILER SU TUTTA LA SAGA 2a8e591f236f65f32127e62167382f0e'2a8e591f236f65f32127e62167382f0e

Margaery Tyrell, la vera Sterminatrice di Re!

XDDD)

Ammazza-re era meglio, oppure Uccisore o Assassino di Re, o qualcos'altro...

 

 

Un'altra trasposizione che trovo insoddisfacente è "-bane" con "Veleno di" (Tormund Giantsbane = Tormund Veleno dei giganti, Hother Whoresbane = Hother Veleno delle pu***ne)... era molto meglio tradurre "bane" con "flagello".

Vi immaginate Abatantuomo che fa Attela, Veleno di DDio? XDDD

 

 

Terza cosa che ho già detto da qualche parte: le figlie di Oberyn Martell, le Sandsnakes... che diventano Serpenti delle sabbie. Non era mille volte meglio chiamarle Serpi delle sabbie, che è un nome di genere adeguatamente femminile? <_<

 

<_<


D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 27 febbraio 2006 10:49
1)Purtroppo non so quanto: fin dalle elementari studiamo la grammatica, ma quand'è che iniziamo a capire come usarla?

 

2)Dipende da cosa si intenda con "ignoranti": sicuramente (?) sanno farsi capire, almeno nel loro ambito, le regole basilari si spera le sappiano, ma quanti sanno effettivamente scrivere? Non so, il fatto che i termini stranieri andrebbero indicati in corsivo (sottolineato in testi scritti a mano), per esempio; quali parole vadano accentate (quante volte si vede "dò", "và", "stà", "quà", ecc.?), quando ("sí" accentato se avverbio), e come (grave/acuto); come usare la punteggiatura (che è libera, ma fino a un certo punto), cosa che, come giustamente da te sottolineato, un traduttore dovrebbe sapere; esempi simili :)

1) Be, con il tempo e l'esperienza....ergo, a furia di leggere, anche solo un quotidiano, (ma Dio ci dispensi da certi giornalisti ;):blush: ....), si impara a mettere in pratica ciò che si è studiato e che magari in un primo tempo non si è capito.....non ci vuole una laurea, se ci sono riuscita io, può farlo davvero chiunque :D

 

2)Ho specificato "linguisticamente parlando".... ;) E poi, il discorso è incentrato sui traduttori i quali, dovrebbero saper usare l'italiano in modo corretto, ma, come spesso accade, commettono più errori di uno scolaretto svogliato.....

Se dovessimo aprire un topic sulla conoscienza dell'italiano da parte degli italiani, tutto quello da te detto sarebbe assolutamente incontestabile... ;)

 

 

Per Khal:

In questo caso, non credo si tratti di "errori" di traduzione, quanto piuttosto di "interpretazione personale" del traduttore, altro cruccio di noi lettori.... ;)

In effetti la resa di "-bane" con "veleno di" mi sembra un tantino approssimativa; tuttavia, torno a ripetere che i due sostantivi "killer" e "slayer" possono, in taluni casi, essere considertati alla stregua di due sinonimi. Inoltre, "to slay" non significa soltanto trucidare o sterminare, ma anche "uccidere con premeditazione"....il che mi sembra calzare a pennello con quanto fatto da Jamie..... ;)

 

Kisses :D


B
Born_Broke
Confratello
Utente
45 messaggi
Born_Broke
Confratello

B

Utente
45 messaggi
Inviato il 27 febbraio 2006 13:06

Sicuramente oggi SLAY è meno usato di KILL, e di conseguenza ha assunto una connotazione più particolare (uccisione + truce). Ma essendo SLAY il sinonimo con origini più antiche, c'è sicuramente stato un tempo in cui erano sinonimi. Quindi, considerando che il linguaggio di Martin è volutamente antiquato, anche io non avrei tradotto con STERMINATORE, ma qualcosa di più semplice.

 

Concordo anche su BANE, flagello è meglio di veleno. In altre circostanze l'avrei tradotto ROVINA, per esempio si trova spesso usato così in Tolkien, ma qua è il significato è un altro.

 

Però non credo che il problema dei traduttori sia la scarsa conoscenza dell'italiano: in fondo se un traduttore, che probabilmente ha almeno una laurea in lingue, conosce un italiano sgrammaticato, allora probabilmente anche i lettori parleranno un italiano simile, a meno chè non abbiano più di una laurea...

 

La lingua cambia, quella scritta deve seguire quella parlata.


D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 27 febbraio 2006 16:31
La lingua cambia, quella scritta deve seguire quella parlata.

;) E quindi dovremmo disimparare il corretto uso di modi e tempi grammaticali, pronomi relativi ed ordine delle subordinate all'interno di un periodo? :blush:;)

Spero tu stia scherzando!!

Il problema è che alcuni traduttori, oltre a rendere traduzione quanto meno "fantasiose", talvolta si abbandonano ad errori tali da far accaponare la pelle!! :D

 

Kisses :D


M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 27 febbraio 2006 19:16
con il tempo e l'esperienza....ergo, a furia di leggere, anche solo un quotidiano, (ma Dio ci dispensi da certi giornalisti  ;)  :D ....), si impara a mettere in pratica ciò che si è studiato e che magari in un primo tempo non si è capito.....non ci vuole una laurea, se ci sono riuscita io, può farlo davvero chiunque

 

Anche se ci sono riuscito io, anche se nel mio caso devo molto a un professore e alle discussioni avute con lui ;) Il problema è che non tutti hanno professori simili, anzi... sui giornalisti, domanda: "L'Infinito di Leopardi". Risposta: "Leopardare". Una delle tante uscite a non ricordo quale esame ;)

 

 

2)Ho specificato "linguisticamente parlando".... ;)  E poi, il discorso è incentrato sui traduttori i quali, dovrebbero saper usare l'italiano in modo corretto, ma, come spesso accade, commettono più errori di uno scolaretto svogliato.....

Se dovessimo aprire un topic sulla conoscienza dell'italiano da parte degli italiani, tutto quello da te detto sarebbe assolutamente incontestabile

 

Il dubbio era se quel "lingusticamente" voleva andare anche in "piccolezze" (differenze tra elenco con e senza virgole, uso dei termini stranieri, parole accentate - quali e come, che tanto piccolezza non è -, ecc.); se sí, allora purtroppo temo che la risposta sia sí: linguisticamente parlando può essere che molti laureati escano ignoranti - colpa anche, in alcuni casi, dei professori e dei loro insegnamenti non esattamente corretti :blush:

 

 

Però non credo che il problema dei traduttori sia la scarsa conoscenza dell'italiano: in fondo se un traduttore, che probabilmente ha almeno una laurea in lingue, conosce un italiano sgrammaticato, allora probabilmente anche i lettori parleranno un italiano simile, a meno chè non abbiano più di una laurea

 

Il che onestamente non mi pare motivo di giustificazione, almeno chi fa simili cose per lavoro dovrebbe sapere le lingue del caso; o la mancanza dell'ignorante (nel senso letterale del termine) giustifica le mancanza di chi dovrebbe sapere? ;)

 

 

La lingua cambia, quella scritta deve seguire quella parlata

 

Due considerazioni: la prima, è che comunque la lingua parlata non potrà mai giustificare errori come "qual'è", in quanto l'apostrofo nel parlato non è che risalti; la seconda, la lingua scrittà dovrà anche seguire quella parlata (assioma sentito piú volte, ma perlomeno opinabile), ma fino a che punto? Onestamente spero che "printare" (anglicismo per "stampare" che onestamente trovo decisamente brutto) non entri mai nei nostri vocabolari...

Piccola parentesi: e allora cosa dire di quando la lingua parlata fa le cose giuste, e quella scritta - insegnata a scuola - gli dà contro insegnando cose sbagliate? :D


K
khal Rakharo
Confratello
Utente
3943 messaggi
khal Rakharo
Confratello

K

Utente
3943 messaggi
Inviato il 28 febbraio 2006 11:16

Leggero OT: non sono d'accordo con quanto dice Born Broke. La lingua scritta, e soprattutto quella "alta" come la letteratura, deve essere da esempio e da modello alla lingua parlata, perché la lingua parlata è la forma più quotidiana e quindi è la più sottoposta a degrado. Invece la scrittura come la lettura chiede un momento di riflessione, e quindi la forma linguistica usata può e deve essere più accurata.

 

 

L'infinito di "leopardi" è già entrato nel mio repertorio di battutacce :D:stralol::stralol:


D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 28 febbraio 2006 15:56
linguisticamente parlando può essere che molti laureati escano ignoranti - colpa anche, in alcuni casi, dei professori e dei loro insegnamenti non esattamente corretti

E della riforma Moratti, aggiungerei :D , dato che tenderebbe ad americanizzare il nostro sistema universitario, con i risultati che, ahimé, tutti quanti conoscono... :stralol: = vedi l'abissale ignoranza (in tutti i sensi) del 54% degli Americani.... :stralol:

 

La lingua scritta, e soprattutto quella "alta" come la letteratura, deve essere da esempio e da modello alla lingua parlata

Assolutamente daccordo con te :lol:

Un'ultima cosa sull'evoluzione linguistica: ogni lingua nel corso dei secoli, tende a modificarsi, arricchirsi ed è per questo che l'Italiano parlato di oggi è differente da quello parlato 100 anni fa; il contatto con altre culture, e dunque con altre lingue, ovviamente, genera nuove terminologie alcune delle quali si possono trovare anche sui dizionari, tuttavia questo non significa per forza che debbano/possano usarsi anche nella lingua scritta......soprattutto quando esistono degli equivalenti in italiano che possono supplire perfettamente all'utilizzo dei suddetti termini derivanti da lingue straniere ^_^

 

Kisses :figo:


M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 28 febbraio 2006 23:25
E della riforma Moratti, aggiungerei

 

Questo discorso direi che però va piú su un discorso specifico sulle materia della facoltà; l'aspetto linguistico, in facoltà non prettamente linguistiche, non so quanto sia stato influenzato.

 

 

questo non significa per forza che debbano/possano usarsi anche nella lingua scritta......soprattutto quando esistono degli equivalenti in italiano che possono supplire perfettamente all'utilizzo dei suddetti termini derivanti da lingue straniere

 

:D


D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 01 marzo 2006 9:54

Mi scuso in anticipo perché con questa risposta ci addentriamo in zona OT...... ^_^

 

Questo discorso direi che però va piú su un discorso specifico sulle materia della facoltà; l'aspetto linguistico, in facoltà non prettamente linguistiche, non so quanto sia stato influenzato

:figo::lol:

Sapessi!!!

Ho cominciato con il "caro" vecchio ordinamento, poi ho abbandonato ed infine mi sono iscritta nuovamente dopo 5 anni con il nuovo ordinamento.....non l'avessi mai fatto!!!

Programmi dimezzati , esami aumentati di numero (ed in futilità, direi :D ) e struttura "modello liceo".....Unico lato positivo, hanno aggiunto obbligatoriamente almeno un'annualità di una terza lingua, prima erano solo due.

Per superare un esame di letteratura con il veccho ordinamento studiavo circa un migliaio di pagine per il corso istituzionale, qualcosa meno per il monografico, più i vari seminari ed almeno una dozzina di libri da leggersi obbligatoriamente in lingua.... Ora i seminari non esistono più, il monografico è irrisorio ed i libri da leggere si sono ridotti ad 1!!!! :stralol:

Figurati che il mio veccho esame di FIlologia Germanica è stato valutato come 2 annualità, per cui mi sono ritrovata nell'indirizzo Filologico-Letterario, al posto di quello Storico-Culturale che era la mia scelta originaria..... ^_^ Non mi lamento, anzi, con il senno di poi forse è meglio così, ma renditi conto...... :stralol:

......A te ora stabilire se questo possa o meno essere influente...... ^_^

 

Kisses ^_^


E
Eddard Seaworth
Confratello
Utente
6680 messaggi
Eddard Seaworth
Confratello

E

Utente
6680 messaggi
Inviato il 01 marzo 2006 11:32 Autore
E quindi dovremmo disimparare il corretto uso di modi e tempi grammaticali, pronomi relativi ed ordine delle subordinate all'interno di un periodo? shocked.gif shocked.gif

 

No, non dovremmo ma sono tristemente convinto che sul lungo perido la cosa sia inevitabile, e che on necessariamente costituisca un difetto. Nessuno di noi, oggi, parla come il protagonista del "Piacere" di D'Annunzio (e per fortuna!!!)...però errori che la mia maestra sottolineava pesantemente in blu oggi scorrono via lisci.

Non sto dicendo che sia un bene...sentire una bulgara che vive in Italia da una anno dire "se avessi saputo che l'orario sarebbe stato così intrecciato avrei fatto un'altra scelta e non sarei venuta qui", fa sentire piccolo, ignorante ed umiliato te che ormai hai preso l'abitudine inveterata di dire "se sapevo che l'orario era così incasinato facevo un'altra scelta e non venivo", con buona pace della maestra che ti ha inculcato le forme e gli si corretti del condizionale passato!! E tuttavia si tratta di una frase scorretta, non sbagliata...il senso esatto rimane.

Se poi parliamo di pronomi relativi e ordine di subordinate..beh, alzo le mani e mi tappo le orecchie. Ma ricordo sempre Grillo, in Rai, segnalare come i giornalisti iniziano metà degli articoli con E: "E Ciampi andò da Kohl"...ti viene un senso d'angoscia. Ti dici "Oddio! E rima cos'ha fatto?" - solo per fare un esempio.


Messaggi
61
Creato
18 anni fa
Ultima Risposta
18 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE