Dany capisco perfettamente cosa intendi ...nella mia compagnia tutti vogliono uccidere e squartare per passare di livello; è quello che io chiamo sindrome da videogioco.
e io sindrome da powerplayer o munchkin... e rispondo con un "ma va a giocare a FF, che è meglio!"
Vedere solo il D&D come un gruppo di avventurieri (ladro, mago, chierico, guerriero) che va in giro a cacciar mostri e prender tesori è un po' tanto limitativo...
Il D&D, più ancora il GdR, è interpretazione, recitazione, ecc...
E' far vivere i propri pg in un mondo fantasy, ma con una bella dose di realismo...
Concordo con Lefiel!
Per fortuna nel mio party ho solo un giocatore powerplay...
Tutti amano mooolto di più le sessioni di role playing piuttosto che quelle con vari scontri...
Eggià, ma cos'è low fantasy?
"UNBENT, UNBOWED, UNBROKEN"
non sono d'accordo non è una recita è un gioco,io ho lasciato perdere il gioco di ruolo quando è diventato solo un visìrtuosismo interpretativo,i miei personaggi erano sempre chierici pazzi e arraffoni come draghi stregoni feroci o paladini psicotici ovvero malvagi ma convinti di essere buoni,e mi sono sempre divertito poi con la terza edizione è uscita fuori stà storia dell'interpretazione e d&d ha perso il carattere di gioco di ruolo per passare all'allegra compagnia del teatrino...
Curiosità FR è ambientato in un emisfero boreale, mentre Dragonlance in uno australe ( ossia a sud fa freddo e a nord è caldo).
Beh, Oberyn, bisogna anche tener conto che la trilogia di Dragonlance e delle Lande erano entrambe:
- opere prime;
- opere scritte venti-trent'anni fa;
- opere scritte attenendosi alle regole di un gioco, peraltro parecchio rigide (chi conosce AD&D sa di che cosa parlo...) :unsure:
Ho trovato molto più godibili i seguiti di entrambe le trilogie, quando i personaggi si sono scrollati di dosso l'ingombrante "sono stato creato dalle regole" e hanno iniziato a vivere nel loro mondo, che in ambo i casi è molto bello, vario e ricco di oppportunità.
Che poi R.A.Salvatore scriva commercialate è fuor di dubbio!
In ogni caso consiglio "La città delle torri" di Keith Baker, primo libro della saga de L'Oscurità Sognante e rpimo libro ambientato nella nuova ambientazione Eberron di D&D. Lho trovato sorprendentemente valido.
Comunque, non li considererei Heroic Fantasy... quello sono Druss e Conan. Penso che "Low Fantasy" sia più adatto.
Io piuttosto lo chiamerei Easy Fantasy, tranquillo, piacevole, non mpegnativo :unsure:
Facciamo: "Copyrigth Fantasy" o "Commercial Fantasy". Che ne dite?
Facciamo fantasy e non creiamo mille generi e sottogeneri? >_>
Direi che così mettiamo d'accordo tutti... >_> -_-
Ho letto la Trilogia degli Elfi Scuri e il primo della Trilogia delle Lande Perdute dei FR di Salvatore..la prima trilogia è carina, originale la trama e scritta anche discretamente..Le Lande di Ghiaccio invece alla fine non le ho + sopportate..ci sono varie cose che non sopporto: viene ripetuto all'infinito il nome del pg che in quel momento vede la situazione..si arriva almeno a una volta ogni due frasi, il che è tantissimo; ogni occasione è buona per ricapitolare l'intera trilogia precedente; lo stile è semplice e a volte quasi infantile (frasi tipo "non me ne importa un fico secco", anche se dovute alla traduzione, proprio non le mando giù); le descrizioni sono praticamente assenti, a parte quando l'autore si ricorda che ogni tanto un minimo di descrizione ci vuole; è la so lita lotta delle forze del bene vs le forze del male, dell'onore e della lealtà, dell'amore e dell'amicizia vs l'odio, la codardia, la slealtà ecc. ecc...una cosa già mangiata e risputata, insomma; inoltre è TROPPO esagerato..ma possibile che in un pezzo aa80bd1ab6534330b3ca210d8051f955'aa80bd1ab6534330b3ca210d8051f955
Drizzt e Wulfgar riescano ad abbattere da soli TRENTA giganti???
Insomma, le impressioni sono poco favorevoli, e credo che non coninuerò a leggere nulla di Salvatore..pensavo che i libri di un mondo così affascinante come quello di D&D applicato ai Forgotten Realms fossero più belli..a quanto pare mi sbagliavo -.- già solo finire questo ultimo libro era diventato una sofferenza..e poi non c'è gusto a leggerlo, 49c890fd505ecc72d2a3e30c7c8e257e'49c890fd505ecc72d2a3e30c7c8e257e
xchè già si sa che tutto andrà a finire bene! Non ci sono mai morti eccellenti dalla parte dei "buoni"..Delusione.
Io ne ho letto abbastanza di libri di Salvatore, devo ammettere che la prima trilogia era molto carina! Descriveva molto bene i sentimenti di Drizzt Do'Urden e anche la soceità tipica dei drow! mentre le altre trilogie non mi sono piaciute affatto! le ho trovate noiose e non lasciava spazio ai sentimenti dei personaggi che risultavano piatti, stereotipati e privi di personalità! :figo:
come ho già scritto altre volte, ho iniziato a leggere Salvatore con la saga del demone (puah, però mi sono fermata solo al primo libro avendo coltivato un odio incontrollabile nei confronti dei due protagonisti e del modo di scrivere orribilmente descrittivo dell'autore) e con timore mi sono avvicinata alla prima trilogia degli elfi scuri ed ora, a distanza di qualche mese ho iniziato quella delle lande... secondo me rispetto alla pesantezza opprimente che pervade il risveglio del demone queste due saghe sono godibilissime... sono certamente lontane anni luce da Martin ma almeno non devi lottare ogni tre secondi con la tentazione di scagliare il libro giù dalla finestra...
Credo di aver letto tutto quello che è stato pubblicato in Italia su Salvatore e alla fine mi è piaciuta più la saga del demone che non quella di Drizzt...
Io ho letto un paio di libri della saga di Drittz. Mi piace sopratutto la società drow, ma, Dio santo, odio Drizzt Do'urden, un altro superman incompreso. Metà dei libri sono occupati dalle continue LODI della sua capacità di combattimento. :unsure: non è che diventa più bravo dopo 300000000 volte che lo dici. :D