questo post mi sembra l'occasione per parlare dell'imam di Bologna. Se non è da cacciare via quello...noi dobbiamo difenderci perchè se no va a finire che ci sparano o si fanno esplodere.
Hai ragione.
La faccenda di quel sedicente imam è preoccupante sul serio. A sentire le sue dichiarazioni mi chiedo perchè dannazione sia ancora in Italia...
Oggi ovviamente ha penosamente cercato di fare marcia indietro rimangiandosi le parole...
quindi si va in trincea... o ci sparano, o si fano esplodere.... e lo spazio per il confronto? per il dialogo? la mediazione? possibile ci sia solo questa chamiamola alternativa?
(davvero, ho provato a starmene buona, ma mi dispiace)
quindi si va in trincea... o ci sparano, o si fano esplodere.... e lo spazio per il confronto? per il dialogo? la mediazione? possibile ci sia solo questa chamiamola alternativa?
(davvero, ho provato a starmene buona, ma mi dispiace)
Le mie scuse, ma contro uno che ha affermato ciò che è stato trasmesso ieri sera non c'è spazio, almeno da parte mia, nè per dialogo, nè per mediazione.
“Non esistono innocenti, neanche i bambini vittime delle bombe”.
le scuse le devo io, tutta presa dalla faccenda comasca temo di aver perso la visione d'insieme.
sia chiaro però, che il mio intervento non riguradava solo l'imam bolognese, ma il clima di "attenzione siamo sotto attacco" che sembra dilagare.
comprendo lo sdegno nei confronti dell'imam di bologna, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio.
avrà dei motivi per affermare quella cosa, così come i teppisti di milano: sono entrambi nello stesso piano, comprensibili ma non giustificabili.
se non si capisce questo non si va da nessuna parte.
è inutile partire dall'imam di bologna per dire "questi qua ci fanno saltare in aria tutti"
così come è inutile partire da quei teppisti milanesi per dire "gli italiani sono razzisti"
complimenti,un messaggio in meno per diventare attendente
E tu uno in più per scatenare il flame. La festa dell'utilità
Tornando seri.
Non capisco perchè quando si parla di razzismo, si finisca sempre in inutili luoghi comuni e, soprattutto, a parlare con la paura del mostro nazista. La confusione tra intolleranza e razzismo non è affatto sottile e usarle come sinonimi è uno dei mali del politicamente corretto di oggi.
In tutto questo mi meraviglio di me stesso, perchè è la prima volta che mi capita di pensare che Alessio abbia banalizzato
La questione è che il razzismo è un'ideologia di proporzioni inquietanti, che sfiora la paranoia, è l'estasi del pregiudizio. E' razzismo pensare che i negri (il primo che mi dà del razzista perchè parlo italiano lo invito a trovarsi l'etimologia della parola sul vocabolario) siano tutti degli stupidi, che la razza bianca sia nata superiore, che questo diritto discenda divinamente dall'accettazione del messaggio di cristo (tanto per dirne una ). Ma come tutto questo non c'entra nulla col fatto d'essere cristiani, non c'entra nulla col fatto d'essere intolleranti (nell'istante) di questo o quel comportamento.
Veder crescere una comunità d'immigrati a un passo da casa propria e trovarne anche solo una parte nelle strade a spacciare droga scatena intolleranza, non razzismo. La differenza è la mancanza di una base ideologica, è il diverso fondamento, uno immutabile, l'altro contingente.
Confondere le due cose è correre dietro agli USA, è tentare l'integrazione nella sua forma più finta e posticcia, quella dei ghetti di fatto.
Condivido in pieno il discorso fatto da Nicko e mi pare evidente che qualsiasi posizione sostenibile vada in questa direzione. Così però non si creerà integrazione, nè si eviterà il possibile insorgere dell'intolleranza. Così si garantisce semplicemente la legalità, che è condizione necessaria alla CONVIVENZA PACIFICA.
Irriggidirsi su posizioni un po' troppo romantiche o un po' troppo spaventate (due pennellate che dipingono alla perfezione, imho, il cielo politico italiano) non porta che a discussioni tipo questa, al ripresentarsi di un caso morto e sepolto.
I neo-nazisti di quella parte di milano sono espressione di un serpeggiante razzismo del quartiere, della città, della nazione?
Mi sembra ovvio di no.
E invece di prendere spunto dalla situazione e cercare di trovare quanto di buono sta facendo, per esempio, quell'associazione culturale per l'integrazione (quella sì che sta lavorando in questo senso, molto più di qualsiasi politico) noi che facciamo?! Ci lasciam prendere per il naso dal sensazionalismo e da questa italica e giornalistica abitudine a vedere l'apocalisse nei fondi di caffè >)
Ok, ho finito. Era uno sfogo diretto verso nessuno, quindi spero che nessuno se la prenda. Quello che mi sembra chiaro è che il problema sia molto più complesso di quanto non sembri e che sarebbe ora di mettercisi sopra con un po' meno di pregiudizi e di politica.
Ciauz
quindi si va in trincea... o ci sparano, o si fano esplodere.... e lo spazio per il confronto? per il dialogo? la mediazione? possibile ci sia solo questa chamiamola alternativa?
(davvero, ho provato a starmene buona, ma mi dispiace)
Le mie scuse, ma contro uno che ha affermato ciò che è stato trasmesso ieri sera non c'è spazio, almeno da parte mia, nè per dialogo, nè per mediazione.
“Non esistono innocenti, neanche i bambini vittime delle bombe”.
per la mediazione sono d'accordo...
per il dialogo no. c'è sempre spazio.
si potrebbe cercare di convincerlo del contrario.
se non ci si riesce, si passa a provvedimenti sempre più adeguati.
ugualmente con i teppisti milanesi: non ha senso sbatterli direttamente in galera. prima bisogna far loro capire gli errori. se non li capiscono, si prendono provvedimenti sempre più adeguati.
altrimenti rimangono tutti delle stesse idee e si va avanti finchè il pià forte non ammazza il più debole.
In tutto questo mi meraviglio di me stesso, perchè è la prima volta che mi capita di pensare che Alessio abbia banalizzato
dove?
Nel primo post della pagina precedente. Quello che dice le stesse cose di Nicko, solo che in maniera un po' meno serrata
Questo, Ale, non perchè quella posizione sia sbagliata, tutt'altro visto che la condivido, ma piuttosto perchè non va da nessuna parte, non parla d'integrazione ma di legalità, almeno imho. E il rispetto della legalità e delle leggi è ben lontano dall'ignoranza da cui nasce il razzismo e dagli episodi da cui nasce l'intolleranza.
Ciauz
capisco cosa intendi dire, ed hai ragione ma volevo proprio parlare di legalità, non di integrazione (cosa non molto frequente, lo so )
che tuttavia è il tema da trattare.
sull'integrazione che dire... condivido appieno la tua analisi politica...
quel che mi sembra normale (nel senso di prevedibile e prassi comune), ormai, è quella di generalizzare da una parte e dall'altra. per me non c'è sdegno in questi episodi (di intolleranza o di problemi causati da immigrati) semplicemente perchè sono prevedibili (sdegno non nel senso di "disapprovazione morale" ma di "rifiuto dato da sorpresa" non è che non mi fanno incacchiare, è che sono prevedibili).
come si fa a integrarsi? questa è la domanda?
innanzittuto bisogna far comprendere alla gente che integrarsi è una necessità (nel senso utilitaristico del termine), e questo è il primo passo da fare... sono andato fuori tema? non ho capito cosa voleva dire mik? boh. XD
quindi si va in trincea... o ci sparano, o si fano esplodere.... e lo spazio per il confronto? per il dialogo? la mediazione? possibile ci sia solo questa chamiamola alternativa?
(davvero, ho provato a starmene buona, ma mi dispiace)
sono loro che non vogliono il dialogo
noi li abbiamo accolti, abbiamo dato un lavoro, rispettiamo il loro credo.
Loro vogliono comandare e cancellare la nostra cultura.
comprendo lo sdegno nei confronti dell'imam di bologna, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio.avrà dei motivi per affermare quella cosa, così come i teppisti di milano: sono entrambi nello stesso piano, comprensibili ma non giustificabili.
se non si capisce questo non si va da nessuna parte.
è inutile partire dall'imam di bologna per dire "questi qua ci fanno saltare in aria tutti"
così come è inutile partire da quei teppisti milanesi per dire "gli italiani sono razzisti"
vi sembra comprensibile uno che dice che i bambini sono colpevoli?
e secondo voi da dove è nato l'11/09, l'11/marzo, il 7 luglio? proprio da questa totale colpevolezza degli occidentali.
E (diretto alle donne) vi piacerebbe sottostare alle leggi della Sharia?
quindi si va in trincea... o ci sparano, o si fano esplodere.... e lo spazio per il confronto? per il dialogo? la mediazione? possibile ci sia solo questa chamiamola alternativa?
(davvero, ho provato a starmene buona, ma mi dispiace)
sono loro che non vogliono il dialogo
noi li abbiamo accolti, abbiamo dato un lavoro, rispettiamo il loro credo.
Loro vogliono comandare e cancellare la nostra cultura.
Io di immigrati ne ho visti tanti... ne ho visti anche molti delinquenti, ma sinceramente non sono d'accordo sul fatto che vogliano cancellare la nostra cultura, non che tutti siano aperti allo scambio o all'interculturalità, ma anche davvero c'è qualcuno che vuol cancellare la nostra cultura, beh penso sia probabilmente tra quelli che è rimasto a casa. Le mie sono solo congetture, ma ho vissuto per 12 anni in un paese in cui la presenza di immigrati era altissima (e triplicava nei mesi estivi visto che era anche un luogo turistico) e tra tutti quelli che ho conosciuto o anche solo visto... nessuno voleva cancellare la nostra cultura.
Paolo.
comprendo lo sdegno nei confronti dell'imam di bologna, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio.avrà dei motivi per affermare quella cosa, così come i teppisti di milano: sono entrambi nello stesso piano, comprensibili ma non giustificabili.
se non si capisce questo non si va da nessuna parte.
è inutile partire dall'imam di bologna per dire "questi qua ci fanno saltare in aria tutti"
così come è inutile partire da quei teppisti milanesi per dire "gli italiani sono razzisti"
vi sembra comprensibile uno che dice che i bambini sono colpevoli?
e secondo voi da dove è nato l'11/09, l'11/marzo, il 7 luglio? proprio da questa totale colpevolezza degli occidentali.
E (diretto alle donne) vi piacerebbe sottostare alle leggi della Sharia?
mi spiace per te, ma con il tuo post precedente dimostri di essere come l'imam di bologna: impantanati entrambi nella vostra cultura del non dialogo.
ma, da una parte e dall'altra, c'è anche chi il dialogo e l'integrazione la vuole.
a me questa gente che vuole le scuole a parte non mi stà molto simpatica....