i personaggi piu che uomini sono rappresentanti di un modo di essere
E' per questo che li trovo superficiali, perchè sono esseri a una sola dimensione, impossibili simulacri, sfruttati solo per un fine simbolico (banale, perdipiù).
E' un po' riduttivo utilizzare i personaggi per fini di pura trama
Terry preferisce approfondire aspetti di un Pg che siano importanti al fine della storia
IMHO.
si legga a proposito la scatola magica di Landover
Sicuramente interessante rispetto ai lavori sulle 4 terre (di certo meno riuscito, quanto a intrattenimento); ma ancora ben lontano dall'eccellenza letteraria. Tanto quanto Martin mi vien da dire, anche se per motivi diversi.
Ciauz
E' per questo che li trovo superficiali, perchè sono esseri a una sola dimensione, impossibili simulacri, sfruttati solo per un fine simbolico (banale, perdipiù).
E' un po' riduttivo utilizzare i personaggi per fini di pura trama
premesso che non sto dicendo che i pg di brooks siano monodimensionali, ma è indubbio che non scriva romanzi psicologici ma di pura azione, volti ad intrattenere il lettore, l'approfondimento ogni tanto ci sta ed ammetto che ad alcuni personaggi mi ci sono affezionato tanto (amberle, walker, grianne); ma questo ripeto è un aspetto poco importante in brooks; rinfacciargli questo o la scarsa coerenza spazio - temporale è come rinfacciare a Proust la mancanza di suspence e di azione, insomma è chiaro che "mi piace non mi piace" è una cosa (e penso che tu ti riferisca a questo) ma critcarlo per aspetti "secondari" nel "SUO" linguaggio narrativo mi sembra scorretto (questo non è rivolto a nessuno è solo una mia riflessione\sfogo)
ciauz
Premetto che non sono un gran lettore e per ora Martin è uno dei pochi che riesco a finire di leggere , la trama è intrigante, poi Martin ha certe uscite . Sono libri ben strutturati pieni di dialoghi che danno dinamicità e azione al libro ma al tempo stesso ci sono anche molte descrizioni ben integrate.
Un difetto che anche il Babbo ha ammesso è che non è molto lineare nel tempo, ci sono cose che da un capitolo all'altro accadono in lassi di tempo troppo distanti avvolte anche anni e questo si nota
Cmq è un Signor Libro
Per me il più grande pregio è lo stile di scrittura
Non c'è niente da fare, Martin sa scrivere da dio
Mi trovo a leggere tomazzi che vanno (in originale) dagli ottocento alle mille+ pagine nel giro di pochi giorni e senza annoiarmi un attimo
A volte la trama rallenta un poco, certo, ma poi riprende subito con colpi di scena e nuove idee a raffica come sono capaci in pochi a realizzare
La struttura PDV ricorda molto una struttura da serial televisiva e la cosa non stupisce, specie se si considera l'operato precedente di Martin
Per quanto riguarda la magia mi sembra perfettamente dosata...qui è una questione di gusti ma personalmente ritengo che la rarità con cui si susseguono gli elementi magici li rendono degli eventi davvero "extraordinari" e quindi degni di meraviglia
L'errore di molti autori fantasy (forse sulla falsariga dei giochi di ruolo) è quello di usaare la magia così abitualmente da renderlo un qualcosa di "mondano" e non affattto "straordinario"
Invece in Martin quando accade qualcosa di magico lo si percepisce come tale
Difetti? non per fare il puritano ma dopo la millesima scena di sesso mi sono un pò stufato...specie quando la parola "cock" (ca**o) comincia ad essere usata almeno due - tre volte per pagina..
Però è bello notare come alcuni personaggi dicano "Manhood" invece..
E poi si dice che non vi è spessore psicologico
Secondo me un linguaggio così crudo é necessario per rendere bene lo spessore psicologico di alcuni personaggi
d'altronde c'è gente che non sa dire 5 parole senza dirne almeno una parolaccia.
Sono d'accordo.
La parolaccia nei romanzi stona sempre, ma perchè la tradizione vuole il linguaggio dei libri sempre e comunque ricercato, anche quando si cerca di avvicinarsi alla realtà di certe situazioni, producendo un realismo aberrante. Sul sesso la questione è la stessa, raccontare la vita di un personaggio prescindendo dalla sua sfera sessuale sarebbe un raccontare a metà , imho. E non trovo nulla di strano che ci sia una scena di sesso a libro (anche quella particolarmente tesa di Theon).
Piuttosto trovo che lo Zio non sappia descrivere per nulla, in quest'ambito
Ciauz
In realtà scherzavo a quel riguardo
Le scene di sesso non danno più fasticidio di quelle violente...comunque parliamo di scrittura moderna dove certi tabù sono caduti da un pò...e poi non mi pare li inserisca nemmeno nel patetico tentativo di vendere un pò di più..
Quindi va bene..alcune scene sono anche belle..come la prima volta di Daenerys o anche quella pesantissima di Theon....le scene di Tyrion hanno una loro ragione e quindi non c'è di che lamentarsi...
..Anche se di tanto intanto ci si chiede se Martin non sia un pò in astinenza...
Ma, per me è un ottimo llibro come dite voi, concordo sia in pregi che difetti, riguardo alle parolacce e alle scene di sesso per me sono necessarie, per rendere piu reale l'intera faccenda d'altronde chi non dice parolacce quando si inc., poi dipende anche li da persona a persona una Sansa o Arya, Catelyn, Eddard, non va a dire par. mentre Clega, Jeoffry Theon e... direi che sono necessarie d'altronde sono guerrieri ed in guerra si stuprava depredava ecc.
Concordo con la voce comune.
Sia il linguaggio scurrile che le scene di sesso stanno benissimo nella storia e mi darebbe molto più fastidio se fossero totalmente assenti. Il linguaggio volgare è messo in bocca solo ai personaggi: Martin come narratore non abbassa mai il linguaggio. Trovo che si adattino benisso alla descrizione veramente terre-à -terre delle scene di miseria; il fondo delle pulci, la capanna di Craster, Meereen sono tutti ambienti infimi e ben più scioccanti o volgari del linguaggio di chiunque. Ma per il realismo sono particolari importanti
Un contro-esempio: ho sempre notato come nella maggior parte dei libri, fumetti, film eccetera le persone sembrano non aver mai bisogno di andare al WC... è mille volte meglio vedere Tyrion che non riesce a star fermo per colpa della vescica gonfia!
Un contro-esempio: ho sempre notato come nella maggior parte dei libri, fumetti, film eccetera le persone sembrano non aver mai bisogno di andare al WC... è mille volte meglio vedere Tyrion che non riesce a star fermo per colpa della vescica gonfia!
SPOILER "IL PORTALE DELLA TENEBRE"
Mi hai fatto venire in mente la scena crudelissima della morte di Tywin!!!
FINE SPOILER
visto? il realismo permette colpi di scena eccezionali!...
SPOILER
naturalmente mi riferivo alla scena della cerimonia religiosa prima del matrimonio di Joffrey... povero Folletto che per tenerla saltellava da una gamba all'altra lo capisco benissimo!!! <_<
FINE SPOILER
Un contro-esempio: ho sempre notato come nella maggior parte dei libri, fumetti, film eccetera le persone sembrano non aver mai bisogno di andare al WC... è mille volte meglio vedere Tyrion che non riesce a star fermo per colpa della vescica gonfia!
SPOILER "IL PORTALE DELLA TENEBRE"
Mi hai fatto venire in mente la scena crudelissima della morte di Tywin!!!
FINE SPOILER
Me l'hai rovinato quattro pagine prima che lo leggessi
Quando si dice il tempismo...
Credo che "Le Cronache",checchè se ne dica,siano un capolavoro e anche un signor capolavoro.Lo reputo molto meglio di tanti altri romanzi fantasy elevati a grandi opere.Lo stile di scrittura è completamente diverso dai soliti stili stereotipati del romanzo fantasy ed è milioni di anni luce avanti allo stile tipo Bibbia che trovi nel Silmarillion di Tolkien.I personaggi sono ben caratterizzati e l'elemento sorpresa(nel caso di Martin si tratta di vero e proprio stupore)è sempre e continuamente presente.
Per i difetti non la farei così drammatica con la questione storia che leggevo nei primi post.Se non erro l'homo sapiens sapiens,altrimenti conosciuto come homo di Cro-Magnon(alias il moderno essere umano);è apparso per la prima volta 40.000 anni fa(anche se ritengo difficile che l'evoluzione dell'uomo si sia concentrata negli ultimi diecimila anni,io credo fermamente in Atlantide e Mu).Per la geografia forse effettivamente si poteva fare qualcosa in più.Ma la saga resta un capolavoro narrativo.
Personalmente la caratteristica che più apprezzo è la narrazione della vicenda per mezzo dei punti di vista di personaggi diversi, tutti molto ben caratterizzati: disarticola i tempi ma permette continui cambi di prospettiva e reinterpretazioni degli avvenimenti passati.Oltre che di girovagare per lo spazio del mondo martiniano i PDV ci consentono di esplorarlo attraverso tante soggettività (complesse e non divise in modo semplicistico fra "buoni e cattivi") piuttosto che in modo asetticamente oggettivo.
La geografia e la storia del mondo delle Cronache non saranno del tutto accurate e coerenti ma personalmente non lo vedo poi come un grosso limite.
Apprezzo molto anche il ruolo abbastanza limitato della magia, il cui abuso secondo me rovina un po' la letteratura fantasy: vedo come un possibile difetto futuro proprio il fatto che l'avvento dei draghi e degli Estranei probabilmente dovrà aumentere il peso del fattore magico rispetto a quello politico-strategico.
Caspita... Hai detto esattamente quello che penso anche io!!