Aeonflux. Fantascienza di media qualitá, sulla falsariga del successone Serenity.
La trama nel finale presenta qualche sorpresa, ma nel complesso é un film abbastanza banale.
Prestazione mediocre dell'attrice Charlize Theron, mentre Marton Csokas, come al solito, fa bene la parte del cattivo.
Con una durata di appena 90 minuti il film non si merita piu di un voto 2/5. ">
La passione di Giovanna d'Arco, di Carl Theodor Dreyer, con Michel Simon, Renée Falconetti. E' difficile commentare un film di tale bellezza. Pellicola muta del '28, firmata Dreyer, è forse il manifesto più significativo del cinema espressionista, con scene di tale bellezza drammatica da arrivare dritte al cuore come non mai. E' la storia del processo a Giovanna d'Arco, basata sugli atti veri della Chiesa, e i vani tentativi dei vescovi di convincere l'eroina francese a confessare il patto col demonio. Assolutamente strepitosa, a sfiorare l'incredibile, la prestazione di tutti gli attori, la Falconetti (Giovanna) in primis, dotati di un'espressività tale da far dimenticare che ci si trova davanti a un film muto. Inquadrature stupende, scene che nella loro essenzialità riescono a essere di un'epicità straordinaria non fanno che completare l'opera. Uno dei film più belli di sempre. Ottava Meraviglia. Voto 5 / 5 " />" />
La dolce vita, di Federico Fellini, con Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Yvonne Fourneaux, Anita Ekberg, Alain Cuny. Film fondamentale della cinematografia italiana, è uno specchio amaro di una società in fase di trasformazione, come da un connubio legato a doppo filo, si passa dall'isterismo religioso a quello per il gossip, con l'esasperazione dei "giornalisti" a cercare sempre uno scoop. Basti pensare che lanciò in voga il termine paparazzo. E' comunque una critica forte e vivida verso quel mondo platinato e snob, con personaggi che non riescono a raggiungere la felicità nonostante il successo. Lungo, ma mai noioso, è un viaggio dentro l'Italia che fu e nella quale non è difficile identificarsi ancora oggi. Riflesso. Voto 5 / 5 " />" />
La lunga ombra gialla, di J. Lee Thompson, con Gregory Peck, Arthur Hill, Anne Heywood. Classico film di spionaggio, a tratti confuso, che aveva potenzialmente un'ottima storia non realizzata al meglio. Infatti si sdoppia, a tratti pellicola d'azione, a tratti semidocumentaristico sulla situazione allora attuale della Cina. E lo stesso siparietto dialogo tra un clone di Mao e Peck, appare alquanto improbabile. Non tutto comunque è da buttare, rimane un prodotto disimpegnato per una serata in relax, ma nulla più. Compiacente. Voto 2.5 / 5 " />" />
Critico nel vero sensa della parola direi di no...diciamo che recensisco film per un sito, retribuito. In generale comunque, soldi o meno, visto la mia sempre più totale nullafacenza lavorativa, quando ho tempo cerco di recuperare film di un certo tipo per puro piacere personale... " />" />
Incontri a Parigi, di Eric Rohmer, con Clara Bellar, Antoine Basler, Judith Chancel, Serge Renko, Aurore Rauscher, Michael Kraft. Tre episodi per raccontare altrettanti rapporti uomo-donna : il primo più allegro, il secondo più diabolico, il terzo più dovuto al fato. Rohmer racconta sempre con grande delicatezza i sentimenti e le piccole storie che possono capitare a chiunque, il tutto sullo sfondo di Parigi, i suoi bar, i suoi parchi, le sue viuzze. In fondo, ancora una volta, è lei la vera splendida e incantata protagonista. Sinuoso. Voto 3.5 / 5 " />" />
stavolta sono andata sui cartoni..
cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti...davvero davvero carino!poi lo scoiattolo!!favoloso! voto 3.5/5
boog e elliot...oddio che risate!!la battaglia poi è spettacolare!!!voto 4/5
Volver di Almodovar con Penelope Cruz. Veramente molto ma molto bello. La storia, nonostante non sia semplicissima, non risulta noiosa ne pesante ed il film è abbastanza scorrevole. Bella la storia bella la costruzione, le interretazioni sono fantastiche e si capisce perchè la Cruz abbia vinto il goya e la palma d'oro a Cannes. Veramente molto bello. 4/5
Three Times.
Sul dvd si trova scritto 'tre storie d'amore' o 'tre episodi sull'amore' ma il titolo è molto più esatto: sono tre istantanee delle normali illusioni, delle gioie banali e della confusione tragica che secondo alcuni rappresentano tutto il concetto di amore.
Niente inizio, niente morale, niente lieto fine (niente fine del tutto direi!). Sapendolo prima si riesce a d apprezzare un film originale e anche poetico.
Il problema (per me!) è che i film che mostrano invece di raccontare mi scivolano addosso - Big K. escluso ovvio - e infatti dopo poche ore anche di questo mi sta sparendo ogni impressione... non gli posso dare più di un 3/5. Qualcuno più romantico e attento potrebbe aumentare il voto immagino
Memento di christofer nolan
all'inizio si fa un po' fatica a seguire la soria, essendo essa al ritroso, ma dopo già un paio di spezzoni ci si fa la mano.
il punto forte el film è appunto la disposizione della storia (che vista in ordine cronologico non sarebbe nulla di eccezionale), ma comunque è anche recitato bene. Bello il colpo di scena finale (che a dire il vero sarebbe "iniziale")
voto 4/5
Under World,mi è piaciuto,mi ha coinvolto parecchio!
3/5
Notorious - L'amante perduta, di Alfred Hitchcock, con Cary Grant, Claude Rains, Louis Calhern, Ingrid Bergman. Thriller dalle forti connotazione psicologiche, è uno dei capolavori del maestro del brivido. Aiutato anche da una coppia strepitosa, un Grant perfetto e una Bergman luminosa, riesce a creare suspence con scene assolutamente essenziali ma che mostrano molto di più di quello che parrebbero far vedere. E' la storia di un amore tormentato, ingabbiato in un complotto che metterà a dura prova i sentimenti dei due protagonisti. Ma è, soprattutto, grande cinema. Estasiante. Voto 5 / 5 http://www.hinaworld.it/labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/happy.gif " />
La triade di Shangai, di Zhang Yimou, con Gong Li, Li Baotian, Wang Xiaoxiao. Yimou abbandona i temi a lui più cari, la vita delle campagne con tradizioni popolari annesse, per raccontare una sorta di Padrino con gli occhi a mandorla. Storia di mafia quindi, ma in classico stile tipicamente orientale : violenza soffusa, mai gridata, atroce anche senza mostrarsi quasi mai allo spettatore. Ottimo il comparto sonoro, soprattutto quando la protagonista si cimenta in canzoni cinesi. Protagonista interpretata da Gong Li, superba e splendida, abile nel disegnare un personaggio dalle diverse sfumature e in costante trasformazione. Bellissima anche la scelta registica, con inqadrature in soggettiva degne di grande cinema. Non tutto è perfetto comunque, si sente una certa vena troppo mainstream che penalizza il film con soluzioni a volte prevedibili, e il giovane protagonista 14enne non rende appieno, finendo per diventare a tratti quasi antipatico. E' un buon film, forse non il miglior Yimou, ma sicuramente una pellicola sopra la media. Caustico. Voto 3.5 / 5 http://www.hinaworld.it/labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/happy.gif " />