La mia droga si chiama Julie, di François Truffaut, con Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve. Ennesimo dramma velato di humour nero firmato Truffaut. Un uomo sposa una donna che in realtà è una truffatrice e fugge via col suo denaro. Lui assolda un investigatore privato, ma la rintraccia poi per conto suo e se ne innamora veramente, fuggendo con lei. Tutto questo porta a scene assurde e ricche di ironia, e anche se il film non è da annoverare tra i capolavori del regista francese, rimane comunque una pellicola godibile e divertente. Scacciapensieri. Voto 3.5 / 5 " />" />" />
Prego, sapevo che meritava e che sarebbbe piaciuto!Memorabile, grazie a Vainamoinen per averlo segnalato in un'altra discussione di questa sezione. 5 / 5
Come film è anche estremamente fedele alle varie biografie che ho trovato su Hitler, Fest sopra tutti.
Ma la cosa più bella per me è il tributo reso a Sohie Scholl alla fine del film, con la mancata assoluzione pr chiunque cmq abbia avuto collusioni con il Nazismo.
La storia di Qiu Ju, di Zhang Yimou, con Gong Li, Lei Laosheng. Un'altra grande storia dalla profonda Cina. In un paese rurale, la moglie di un contadino si impunta contro il capovillaggio reo di aver dato un calcio al marito. Cercherà giustizia in tutti i modi possibili, al punto di divenire fin troppo insistente, e quando pensa che sia tutto finito riesce a ottenere giustizia. Ma alla fine non sarà quello che voleva... Un altra grande opera di Yimou che ci mostra la faccia di una nazione, ancorata alle sue tradizioni ma allo stesso tempo pronta a rinnovarsi. A volte il personaggio di Gong Li, sempre splendida e bravissima, può risultare anche antipatico, ma in fondo è il simbolo di una lotta che non finisce mai dall'alba dei tempi. Un pò lento in certi passaggi rispetto ad altri suoi film, ma comunque ennesima dimostrazione del suo talento. Ostinato. Voto 3.5 / 5 " />" />" />
L'amante di cinque giorni, di Philippe De Broca, con Jean Seberg, Jean-Pierre Cassel, Micheline Presle, Carlo Croccolo. De Broca è forse uno degli esponenti meno rinomati della nouvelle vague, ma nella sua carriera ha comunque realizzato ottimi film. E' il caso de "L'amante di cinque giorni", commedia ricca di humour che vede, come nella migliore tradizione d'oltralpe, tradimenti e tresche a go-go. Molto riuscite alcune scene, molto suggestive, così come le musiche, mai invadenti ma sempre adatte al contesto, rendendo il tutto ancora più delizioso. Una vera sorpresa devo dire, un regista da riscoprire. Chic. Voto 4 / 5 " />" />" />
Il pranzo di Babette, di Gabriel Axel, con Bibi Andersson, Stéphane Audran, Jarl Kulle. Avevo sentito parlare molto bene di questa commedia, per altro premio Oscar per miglior film straniero nell'87. Devo dire di esserne rimasto in parte deluso...se infatti da un lato è pregevole per la bontà e semplicità della storia, e per il modo in cui viene mostrata la preparazione dei piatti, dall'altro è pesante e abbastanza monotona, con personaggi fin troppo ingenui e bigotti per sembrare reali. Un film carino sì, ma nulla di più, al quale forse s'è fatto troppo clamore addosso. Cameo per Bibi Andersson, ormai lontana dalla bellezza d'un tempo ma sempre straordinaria. Affamato. Voto 2.5 / 5 " />" />" />
Scusa la domanda Blindevil, ma quanti accidenti di film guardi in un giorno???
Scusa la domanda Blindevil, ma quanti accidenti di film guardi in un giorno???
I giorni che non esco, visto che continuo a essere un disoccupato mantenuto, cerco di impegnare bene il mio tempo...e siccome questa settimana a parte oggi, martedi e domani non ho messo il naso fuori di casa, ne ho visti un bel pò... " />" />" />
L'ultimo film che ho visto è La Ricerca della Felicità, di Gabriele Muccino con Will Smith...
Film drammatico, dove un padre (scaricato dalla moglie a causa della situazione economica)sull'orlo del lastrico fa di tutto per trovare un lavoro migliore e per poter dare di più a un figlio... Davvero commovente... Non mi è piaciuto il doppiaggio... voto 4/5...
ciao " />
L'ultimo film che ho visto è La Ricerca della Felicità, di Gabriele Muccino con Will Smith...
Film drammatico, dove un padre (scaricato dalla moglie a causa della situazione economica)sull'orlo del lastrico fa di tutto per trovare un lavoro migliore e per poter dare di più a un figlio... Davvero commovente... Non mi è piaciuto il doppiaggio... voto 4/5...
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E' piaciuto molto anche a me, mi pare che l'intento di rappresentare il sogno americano sia stato centrato in pieno e senza troppe smancerie...Bello il finale, essenziale e per niente melenso. Unica pecca: è vero il doppiaggio è orribile! confermo anche per me il voto 4/5
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visto
il fantasma dell'opera di schumacher:non male come storia,fatto a mio giudizio anche abbastanza bene...però io odio quando dialogano cantando!
tristano e isotta di reynolds:pensavo fosse un "polpettone" invece è stato carino!
CASINO ROYALE
mi unisco al coro di chi sostiene che è un james bond nuovo e totalmete diverso... cmq film molto gradevole e divertente... lo consiglio a chi vuole passare una serata piacevole senza tante pretese. " />
Quoto, è un buon film. Il doppiaggio non è perfetto è vero, ma per fortuna solo dei personaggi minori. Alcune parti di regia sembrano scopiazzate, come i fermoimmagine ad inizio del film in cui la voce narrante dice "questa parte della mia vita si chiama..."
L'ultimo film che ho visto è La Ricerca della Felicità, di Gabriele Muccino con Will Smith...
Film drammatico, dove un padre (scaricato dalla moglie a causa della situazione economica)sull'orlo del lastrico fa di tutto per trovare un lavoro migliore e per poter dare di più a un figlio... Davvero commovente... Non mi è piaciuto il doppiaggio... voto 4/5...
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E' piaciuto molto anche a me, mi pare che l'intento di rappresentare il sogno americano sia stato centrato in pieno e senza troppe smancerie...Bello il finale, essenziale e per niente melenso. Unica pecca: è vero il doppiaggio è orribile! confermo anche per me il voto 4/5
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4/5
Donnie Brasco, di Mike Newell, con Al Pacino, Johnny Depp, Michael Madsen. Onesto film di mafia, con un duo di interpreti d'eccezione, senza dimenticare comunque la mina vagante Madsen. Se il rapporto tra i personaggi di Depp e Pacino è studiato bene, e mostra buoni spunti, fà storcere il naso una certa mania di grandezza, che a volte fà il verso a "Scarface" (le scene con sottofondo canzoni anni'80 erano del tutto evitabili), a volte al Padrino soprattutto nello slang usato. Una violenza a volte sproporzionata all'atto reale, non fà che condire il tutto, per una pellicola adatta a una serata di relax, a cui adempie bene. Ma a nulla di più. Ordinario. Voto 3 / 5 " />" />
La signora della porta accanto, di François Truffaut, con Fanny Ardant, Gérard Depardieu. Il penultimo film del Maestro francese è una classica storia d'amore dove la passione conduce alla follia. Due amanti si reincontrano dopo anni, e scoppia di nuovo la scintilla, ma adesso entrambi hanno una propria famiglia... Niente di nuovo, dirà qualcuno, ma il genio di Truffaut condisce il tutto con una grande attenzione alle emozioni, alle lacrime cristalline della splendida Fanny Ardant, o agli occhi spiritati di un giovane Depardieu. Un finale tragico, abbastanza surreale e inaspettato, non fà altro che rendere ancora più memorabile la pellicola. Travolgente. Voto 4.5 / 5