Quoto tutti voi sulla questione dell'empatia per gli animali più "umani".
A questo secondo me va aggiunta una componente "sociale" e "tradizionale" (parlo di secoli, non anni o decenni) che ha classificato ogni specie come più/meno utile nel corso del tempo ed ha contribuito alla nostra gerarchia tra gli animali. A tutti quegli animali a cui siamo quindi abituati a "dare" la morte (p.e. i bovini. Sono pochi gli shokkati di fronte ad una bistecca) siamo meno sensibili, mentre tutti quelli che per un motivo o per l'altro si sono rivelati utili (i cani per i greggi, i gatti per mandar via i topi, i cavalli per il trasporto etc etc...) ci colpiscono di più. E la tradizione si tramanda benissimo, visto che da bambini il contatto con gli animali è sempre uno dei divertimenti fondamentali (chi non ha mai cavalcato un pony, non ha mai giocato con un cane od un gatto etc etc)
Ed infatti la cosa varia da cultura a cultura.
Per farvi un esempio, un cane maltrattato ci farebbe, normalmente, molta più impressione che non, che so, una vacca (che torturiamo sistematicamente nei macelli, per chi non lo sapesse ).
Per gli indù varrebbe la reazione esattamente opposta, così com'è per la balena in qui ed in Giappone.
Ciauz
quoto tutto
A morte gli insetti!
Se esistesse una razza superiore di insetti giganti non ci penserebbero un secondo e ci sterminerebbero tutti quanti
Discussione interessante xay, è evidente che l'estate ti fa un effetto positivo
Concordo con i discorsi sull'ipocrisia e l'empatia...
in linea generale, l'uomo potrebbe essere autorizzato ad uccidere solo ciò che gli procura (o potrebbe procurare) un danno diretto alla propria salute e ad attività connesse al suo mantenimento. Però ci è stata concessa la Ragione proprio per comportarci in maniera irrazionale, di qui tutte le fobie per alcuni animali e/o vegetali specifiche.
Un ultima considerazione sul 'salvatore estivo' (chiedo anche la consulenza di Alyssa vista la sua disponibilità ): sul gargano, una decina di anni fa, anche più, c'erano una marea di lucciole così tante che ci giocavamo. Io ho sempre amato irrazionalmente questo insetto e non sono mai riuscito ad ucciderne uno (eppure a quell'età si è spesso dei killer ) nè permettevo che qualcuno lo facesse. Improvvisamente sono scomparse, come per magia da un'estate all'altra; non ridotte di numero, _scomparse_. Due anni fa ne ho rivisto un piccolo gruppo; ma ero in macchina, tra le curve, con il solito rompicoglioni dietro che lampeggiava e la mia ragazza che stava svenendo per l'emicrania (bello eh? ) e non potevo fermarmi. Dove sono andate a finire? perchè sono sparite in modo così repentino?
Dove sono andate a finire? perchè sono sparite in modo così repentino?
Anche da me quando ero piccolo c'erano tantissime lucciole e mi ci divertivo, ora non se ne vede piu' una da anni...
C'è chi dice che sia colpa dell'inquinamento ma non so se sei provato o solo una diceria.
.....stavo pensando.
I milioni di batteri, forse miliardi, che eliminiamo solo per il fatto di esistere?
Non solo quelli nocivi da cui ci difendiamo con il sistema immunitario, ma anche quelli che ospitano il nostro intestino ad esempio e ci aiutano nei processi digestivi.
Milioni di caduti ogni giorno.
Non e' retorica e' una riflessione che volevo condividere.
Ciao
Il discorso sulla vita potrebbe essere fatto anche per i vegetali e animali di cui ci cibiamo..in fondo la vita scintificamente parlando si ha quando si hanno delle cellule vive ...ogni volta che mangiamo, divoriamo qulacosa di morto cosa che fa qualunque essere vivente .........
Le mie sono solo riflessioni senza capo ne coda...
Una questione nota riguarda i cavalli: di solito chi è appassionato di equitazione non li mangia come non mangerebbe il proprio cane.
L'ho scoperto perchè mi è capitato di dire che adoro la carne di cavallo alle persone sbagliate...
Io stravedo per i cavalli, ma non ci vedo niente di male a dirgli "brutto bast***do, vedi di filare o ci rivediamo stasera a cena!".
Sono belli e buoni, allora chi ha un acquario non dovrebbe mangiare pesce?
.....stavo pensando.I milioni di batteri, forse miliardi, che eliminiamo solo per il fatto di esistere?
Non solo quelli nocivi da cui ci difendiamo con il sistema immunitario, ma anche quelli che ospitano il nostro intestino ad esempio e ci aiutano nei processi digestivi.
Milioni di caduti ogni giorno.
Non e' retorica e' una riflessione che volevo condividere.
Ciao
bè questo mi sembra eccessivo XD quella con i batteri che uccidiamo è una lotta alla sopravvivenza, non è uccisione gratuita..poi mica mi accorgo di ammazzare i batteri Oo nemmeno li vedo, quando curo il raffreddore penso "curdo il raffreddore", mica "uccido i batteri che mi stanno causando questi fastidi alla laringe e questo eccesso di muco etc etc..."
Credo che ci sia un abisso tra una zanzara e un batterio, anche perchè di questi ne abbiamo a migliaia anche in faccia, nei pori della pelle etc etc.....li ucciadiamo anche solo muovendoci, magari...che facciamo, viviamo da vegetali (ma nemmeno) per non uccidere i batteri?
poi mica mi accorgo di ammazzare i batteri
L'accorgersi o il non accorgersi di uccidere qualcuno (tra parentesi, a quanto ne so se i batteri siano esseri viventi è materia dibattuta) fa differenza per vedere se l'uccisione sia accettabile o no?
Cosa intendi per accorgersi
Un atto che provoca _involontariamente_ una uccisione oppure un atto che provoca _inconsapevolmente_ la stessa?
Discussione interessante xay, è evidente che l'estate ti fa un effetto positivo
lo pensa anche il mio letto
io penso che nn si possa difendere la vita in particolare, ma la vita in generale..
da una parte l'ipocrisia nel difendere la vita (e poi fare differenze di diritti tra forme di vita), dall'altra una giustificazione totale di ogni "sacrificio necessario"...insomma penso che nel mezzo ci sia una linea percorribile data dall'evoluzione stessa
solo per il fatto di essere vivi, uccidiamo tanti essere in atto e in potenza... (già la corsa degli spermatozoi è selezione naturale ed ecatombe :P)
Di solito non uccido gli insetti, a parte le zanzare se vengono a rompere però in effetti ci penso ogni volta, chissà perché quasi nessuno si fa problemi a uccidere insetti mentre per altri animali è diverso... Boh. Forse perché gli insetti li vediamo molto diversi da noi, io da piccola li vedevo come alieni: sei zampe, tanti occhi, antenne... Ai batteri invece non avevo mai pensato.
Una questione nota riguarda i cavalli: di solito chi è appassionato di equitazione non li mangia come non mangerebbe il proprio cane.L'ho scoperto perchè mi è capitato di dire che adoro la carne di cavallo alle persone sbagliate...
Io stravedo per i cavalli, ma non ci vedo niente di male a dirgli "brutto bast***do, vedi di filare o ci rivediamo stasera a cena!".
Sono belli e buoni, allora chi ha un acquario non dovrebbe mangiare pesce?
Be', è questione di mentalità, di come consideri un cavallo. Non so, io vedo i pesci in modo diverso dai cani o dai cavalli. Con il cavallo si instaura un rapporto più... boh, più fisico, più intenso credo del rapporto di affetto che può legare a un pesce. Non so, io parlo per me. Accudire un cavallo richiede molte più energie, pulire il box, cambiare i ferri, tosare il pelo, addestrarlo, farlo pascolare qualche ora... Con un cavallo si lavora, ci si sta a contatto ore... quando si cavalca uomo e cavallo diventano quasi una cosa sola. Io lo vedo molto diverso da un pesce. Non mangerei mai carne di cavallo, finché posso mangiare altro.
Cosa intendi per accorgersiUn atto che provoca _involontariamente_ una uccisione oppure un atto che provoca _inconsapevolmente_ la stessa?
intendo entrambi.
Mornon, non so se sia accettabile o meno, fattostà che io non posso sapere se sto uccidendo o no, se ciò che uccido è impossibile da vedere al mio occhio. Ne uccidiamo talmente tanti che dovremmo stare male per tutta la vita solo piangendo per i batteri che ammazziamo ogni giorno. Forse dovremmo camminare stando attenti a non schiacciare i miliardi di formiche che ci sono in ogni giardino etc etc....è questione di numeri e dimensioni; non possiamo fare a meno di ucciderli, non è che ce ne freghiamo se muoiono.
Se posso evitarlo, non uccido, se non posso evitarlo non posso e basta.
non so se sia accettabile o meno, fattostà che io non posso sapere se sto uccidendo o no, se ciò che uccido è impossibile da vedere al mio occhio. Ne uccidiamo talmente tanti che dovremmo stare male per tutta la vita solo piangendo per i batteri che ammazziamo ogni giorno. Forse dovremmo camminare stando attenti a non schiacciare i miliardi di formiche che ci sono in ogni giardino etc etc....è questione di numeri e dimensioni; non possiamo fare a meno di ucciderli, non è che ce ne freghiamo se muoiono.Se posso evitarlo, non uccido, se non posso evitarlo non posso e basta
Questo sí, volevo solo capire se il non accorgersi di uccidere qualcosa rendesse piú "giusta", piú accettabile, l'uccisione in sé