oggi a casa dei miei è passato il "disinfestatore estivo". praticamente ha sparso un veleno che ha fatto fuori centinaia di zanzare, mosche e altri insetti noiosi.
da lì mi è partita spontanea la riflessione. fossero morti centinaia di uomini, sarebbe stato condannato all'ergastolo. fossero stati gatti o cani, sarebbe stato malvisto (e forse anche punito dalla legge, aspetto delucidazioni :P).
invece è stato il salvatore estivo...
insomma, fermo restando la (discutibile, per alcuni) differenza tra uomo e altri animali, perchè differenza tra animali?
se il diritto della vita è generale, non è per tutti? gatti e cani hanno diritto alla vita? se si, perchè gli insetti no? solo perchè i primi ci fanno compagnia e i secondi ci annoiano? (altro discorso volendo sarebbe degli insetti nocivi alle colture, per cui è una sorta di legittima difesa).
insomma, che ne pensate? XD
(il post non è polemico nè ironico, solo invito a riflessione e dialogo. non è riflesso di mie opinioni personali ma riflessioni estive, potrebbe contenere stupidaggini o amenità varie dettate da alcool, religioni, droghe, palazzi, donne o itali.)
p.s: colgo l'occasione per ringraziare TUTTI, dal primo all'ultimo, per le discussioni "morali" degli ultimi tempi, è stato interessantissimo e degno di nota grazie a tutti quelli che hanno partecipato, con diverse fazioni e modi di porsi, è cmq edificante e grazie ai mod che hanno moderato senza il pugno duro, permettendo un dialogo a mio parere più maturo ed interessante
dopo questa sviolinata, rispondete se vi va :P
Imho il diverso grado di evoluzione fa sì che in certi animali possiamo ravvisare comportamenti "umani" che ci portano a "personalizzare" l'animale, a farne quindi una Persona la cui vita è unica e irripetibile ---> da non uccidere. Invece una zanzara vale l'altra.
Altri animali invece hanno un valore simbolico (il tenero passerotto) e ci dispiace se muoiono perchè è come se morisse con loro quell'idea. Le fobie nascono allo stesso modo, quando un animale ha un simbolo negativo (il viscido serpente) e vediamo quindi positivo il loro sterminio che equivale a eliminare l'idea che incarnano.
Restando vagamente in tema, qualche giorno fa ero sprovvista di "disinfestatore estivo" per cui ho affrontato lo stormo di zanzare con un sostituto: lo spray killer per formiche e insetti.
Le zanzare sono piovute giù stecchite a dovere, ma c'erano tre cose da considerare:
- lo spray poteva uccidere anche i ragni
- io sono affezionata ai ragni
- in camera mia ce n'è qualcuno
Beh, mi son messa il cuore in pace e sono andata finalmente a dormire.
Quella notte ho sognato una stanza invasa da ragni, migliaia di ragni su tutte le pareti.
Vendetta trasversale delle bestiole?
Comunque ragni e zanzare biologicamente sono allo stesso livello, eppure io posso salvare un ragno dall'annegamento nella mia vasca da bagno e stritolare con calma una zanzara fra due dita...
Insomma non parlerei di diritto alla vita assoluto, ma molto soggettivo...
l'uomo difende l'identità.
Siccome si identifica nei cani, nei gatti, negli animali più simili a noi, viene considerato "inumano" da buona parte della popolazione ucciderli, perchè sarebbe come uccidere "una parte di noi", una cosa in cui, insomma, ci identifichiamo
Identificarsi in una zanzara è ben più difficile, no?
la vostra analisi è molto interessante, penso pure di condividerla...
tuttavia, questa spiegazione mette alla luce un'ipocrisia di fondo nel dire di "rispettare la vita" e poi salvare solo gatti e cani, non credete?
Sicurissimamente. E' una cosa molto ipocrita.
Dì che li vuoi vivi perchè ti piacciono e sono importanti per te, e che di quegli altri non ti importa nulla.
Orche sì e sgombri no, cobra sì e lombrichi no, zebre sì e pecore no...
Sinceramente io da ormai un po' di tempo non riesco ad ammazzare nemmeno quelle maledette zanzare che mi massacrano di notte.Mi reputo un folle a non farlo ma proprio non riesco ad uccidere un altro essere vivente,fastidioso che sia.........
Posso confermare quanto detto da un punto di vista biologico (ossia, in altra sede una biologa ne aveva parlato): il principio di identificazione (se non ricordo male il nome) è alla base di varie cose, per esempio essere vegetariani per non uccidere gli animali, non curandosi del fatto che anche i vegetali siano vita (ci identifichiamo negli animali, nelle piante no), essere contro la caccia/allevamento, ma non contro le colture, e simili.
Molti animali hanno quegli "occhi tanto dolci e teneri, come puoi ucciderli", le piante e altri animali - tra cui gli insetti - no, per cui il discorso viene meno e ucciderli non viene quasi considerato.
L'uomo è solo un un'animale diverso,molto più evoluto dopotutto siamo la forma di vità dominante del nostro pianeta no? heheheh
Cmq è una distinzione interessante vero?
alla fine uccidiamo per piacere/utilità/fastido/ignoranza animali e forme di vita a volonta,per i motivi più vari dai legittimi ai non. l'etica e la moralità contano solo quando parliamo dell'uomo.
cio che regge il sistema è l'utilità di comportarci cosi,e accettiamo anke il lato nefasto(moralmente)della cosa propio per utilità,
Non siamo poi cosi diversi e migliori degli animali come ci piace pensare
Molti animali hanno quegli "occhi tanto dolci e teneri, come puoi ucciderli"
L'unica cosa bella di questo ragionamento è che la gente che lo fa si presta a piacevoli conversazioni sui conigli scuoiati ancora caldi e i cerbiatti dissanguati.
Io se posso cerco di evitare di uccidere o anche solo fare del male a qualsiasi bestia, dal cane al ragno. Certo, se si tratta di bestie nocive o fastidiose (zecche, pulci, mosche, processionaria maledetta, carrughe, talpe e topi) non ho pietà, ma per il resto, se loro non danno fastidio a me, non vedo perchè dovrei darne a loro.
E' cmq vero che l'uomo si pone in relazione in modo diverso a seconda dell'animale... penso che questo sia dovuto ad un fatto d'identità... l'uomo si identifica di più con l'animale che, passatemi il termine, è a lui più evoluzionamente parlando vicino... quindi si affezione più al cane che alla gallina, più alla gallina che alla lucertola, più alla lucertola che alla formica, più alla formica che al batterio.
Poi, ma amp solo successivamente, entrano in gioco fattori come la "tenerezza" (uccellino), lo schifo (ragno), ecc. ecc.
Io non faccio testo, in quanto amo alla follia le galline!
Personalmente le uniche cose che posso uccidere senza remore sono le zecche.................le mosche ancora ancora, le zanzare se non mi ronzano nell'orecchio ok........ma le zecche no.
Alcuni nsetti hanno una vita assurdamente breve (tipo le farfalle che vivono circa una settimana), penso sia per questo, oltre che per l'ipotetica "autodifesa". In genere uccido le zanzare solo quando mi ronzano proprio in faccia Magari siamo un pò come i gatti...vediamo una mosca e non possiamo fare a meno di rincorrerla e, se riusciamo, prenderla e ucciderla istinto animale?
Probabilmente differenziamo le vite a seconda della taglia. I cavalli sono importanti e non da uccidersi a caso. I cani un pò di più, i topi ancora di più, le lucertole ancora di più, lumache, formiche , e insetti vari si sterminano.
Comunque, pur schifando i ragni, non mi sogno nemmeno di ucciderli
L'unica cosa bella di questo ragionamento è che la gente che lo fa si presta a piacevoli conversazioni sui conigli scuoiati ancora caldi e i cerbiatti dissanguati
Da parte mia ho sentito di tutto... anche uno che considera la caccia totalmente immorale, anche se fatta per la carne, che non dà nemmeno la minima attenuante a un pastore che spari a un lupo per difendere il gregge, che preferisce l'estinzione della specie per epidemia ("È naturale") alla caccia di selezione per mantenere l'equilibrio; ma che non considera minimamente immorale, condannabile o che altro l'allevamento intensivo, con i modi in cui vengono trattati gli animali, che ovviamente è totalmente preferibile a caccia e quant'altro... l'uccisione di un capriolo (o di altri animali) è giusta a seconda se questo è di allevamento e meno. Mi viene da pensare che è facile essere ambientalisti a questi livelli, quando si abita in una città dove si ha tutto semplicemente andando in un negozio, non capisco molto questa disparità di pensiero...
ale ma il tuo scopo è farmi venire dei sensi di colpa e farmi massacrare dalle zanzare????
hai fallito!!!SBLAAAAN!!!!!!fuori una!avanti le altre!!
Personalmente, anche se in genere evito di schiacciare ragni o insetti non molesti e quando un'ape o una vespa entrano in casa cerco di farle uscire pacificamente dalla finestra, non mi sento affatto in colpa a schiacciare una zanzara che che mi cammina sul braccio.
Molti animali hanno quegli "occhi tanto dolci e teneri, come puoi ucciderli", le piante e altri animali - tra cui gli insetti - no, per cui il discorso viene meno e ucciderli non viene quasi considerato.
Se ci fate caso gli animali "con quegli occhi tanto dolci e teneri" sono mammiferi e uccelli, caldi e morbidi, per i quali proviamo simpatia ed empatia perchè tendiamo ad identificarci in loro (ancora di più se sono cuccioli o pulcini: le cure parentali che mammiferi ed uccelli prestano alla loro prole sono stimolate da tipici segnali infantili comuni, riconoscibili anche al di fuori della specie di appartenenza).
Non li condivido, ma trovo comprensibili gli atteggiamenti contraddittori di molti ambientalisti e/o animalisti come quelli segnalati da Mornon: la caccia di selezione richiede un atteggiamento razionale ed una certa competenza in materia per poter essere accettata.
Non li condivido, ma trovo comprensibili gli atteggiamenti contraddittori di molti ambientalisti e/o animalisti come quelli segnalati da Mornon: la caccia di selezione richiede un atteggiamento razionale ed una certa competenza in materia per poter essere accettata
Io non riesco a trovarli comprensibili, onestamente: non riesco a trovarli tali in quanto non capisco come si può condannare in toto la caccia e salvare in toto le condizioni in cui gli animali sono tenuti in allevamento; perché so di una pletora di persone senza competenza in materia che, a fronte di spiegazioni (che anche quella persona ha avuto) hanno capito e, se non condiviso, almeno accettato; perché non vedo il punto nel dire "Meglio mille per epidemia che dieci per caccia"; perché ambientalismo dovrebbe essere difesa dell'ambiente, non intoccabilità dell'ambiente; e per mille altri motivi
Anche perché quel punto di vista non è solo sulla caccia, vedi, per esempio, il pastore che debba difendere il suo gregge.