Caro diario,
Stanchezza in ogni fibra del corpo e non solo (persino l’elastene nei miei abiti è stravolto), ma testa libera e cuore sereno. Ne è valsa assolutamente la pena.
Giornata davvero fantastica! Grazie ragazze.
caro diario una sola parola: popcorn..
Caro diario,
sono giorni, anzi settimane che osservo da lontano. La vita a volte è davvero strana. Quando meno te lo aspetti, ti pone di fronte a ostacoli grandi come montagne, macigni che ti colpiscono come enormi chicchi di grandine e fuochi che ti bruciano come se fossi cosparso di polvere da sparo. Eppure, nonostante tutto i minuti infiniti passano, le ore interminabili trascorrono e dopo un mese che è sembrato un anno ci si ritrova al punto di partenza. In questa lunga, anche se in effetti solo per me, pausa, ho osservato caro diario. Ho visto come piccolo potesse essere il mio mondo se paragonato a tutto quello che lo circonda. Ho conosciuto tanta gente che è stata la riprova come volte dare fiducia sia la migliore delle cose. I momenti di sconforto sono stati accompagnati da grandi abbracci virtuali e attenzioni di gente che nulla mi doveva. Non so se riuscirò mai ad esprimere tutta la mia gratitudine a tutti quelli che mi hanno detto anche una sola parola di conforto in momenti in cui mi sembrava di non farcela. Ricorderò sempre le mattinate in cui aspettavo la forca eppure c'era tanta gente che mi diceva di tener duro. E così ogni volta che ho creduto di non farcela sono riuscito a rimanere a galla e a sopravvivere persino alle mie stesse paure.
Arrivo a riaffacciarmi al forum e al primo sguardo mi colpisce la piccolezza della mia condizione, anche se a conti fatti mi accorgo che per fortuna il mondo è andato avanti nonostante la mia futile, inosservata assenza e sicuramente andrà avanti a dispetto di quanto grave io possa ritenere un momento.
PS: Caro diario, mi sono perso quasi tutto l'anime Challenge e questo è una cosa che non riesco a mandar giù.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Caro diario,
sono trascorse giornate furibonde, tormentate e senza fine, dove il pensiero si nasconde dietro i piccoli interrogativi che servono a distogliere l'attenzione dalla vera domanda da porsi, quella che ottenebra i momenti sereni e torna a fare capolino alla prima occasione utile, quella che si nasconde dietro le piccole meschinità, dietro le furbizie di chi si crede furbo ma non lo è, dietro le piccole ottuse dimostrazioni di forza, dietro le piccole oscenità che ci circondano, quando ci si scansa un secondo a guardare che succede pensando che magari andrà meglio, che si troverà un senso dove non sussiste, che si andrà incontro ad un miraggio, un barlume di chiarezza e verità ma niente, la domanda resta e la risposta non arriva.
Governi nascono e muoiono, il vuoto avanza, il niente trionfa, il futile diventa esistenziale, la lingua batte sul tamburo, si sposta, fa finta di tacere e poi torna mentre il tempo passa, passaggi e passaggi e nulla cambia, il vento soffia ma non si sposta nulla. Dalle grandi manovre dei grandi palcoscenici alle piccole congreghe di pazzi reazionari, sempre là e nulla si muove. E le domande rimangono come un sole cocente che non accenna a tramontare, perché alla fine è lui a incarnare la vera sola domanda accecante che rimane e non accenna a cambiare. E mentre gente va e gente viene e la somma è sempre una perdita netta, si cerca di capire quale sia la strada giusta tra quelle due opzioni, che alla fine son sempre quelle ma sembrano un ventaglio infinito di possibilità che danno le vertigini quando si è lì soli a dover scegliere.
Ma il nostro essere di piccoli esseri è veramente piccolo e non resiste alla potenza del vero grande e unico interrogativo. E tutti i castelli di sabbia atti a soverchiare quell'interrogativo non reggono, cadono crollano esplodono e si tramutano in castelli di rabbia fine a sè stessa, rabbia che possa tollerare l'ineluttabile resa incondizionata dinnanzi all'impossibilità di trovare quell'unica vera risposta a quell'unico vero interrogativo.
E passo passo si va cercarla quella risposta, passo passo si va ad investigare per stanarla, si cerca di scansare l'omertà impellente, di scacciare i piccoli paraocchi, di andare oltre, ma il percorso è tortuoso e quanto mai accidentato e giorno dopo giorno si va sempre a sbattere contro quel muro, quella barriera che poi alla fine è solo mentale ma persiste. Ogni singola volta, qualunque sia il percorso fatto in giornata, qualunque siano i raggiri mentali perpetrati, qualunque siano le azioni messe in campo si arriva sempre a fermarsi, paralizzati e muti davanti a quell'unico vero ostacolo, quell'unica vera domanda, alla fine non resta che porla chiara e netta, eliminare tutto il resto, concentrarsi e provare a capire una volta per tutte o solo per questa volta sperando di trovare la risposta giusta, se col tonno conviene soffriggere l'aglio o la cipolla.
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
Addio, Fabrizio
No, non state a chiedervi se è un cantante, o una persona importante. E' stato -quanto è terribile, usare il verbo al passato- un compagno d'asilo, poi di superiori per un anno, poi uno degli amici dei sabati sera e delle uscite dei 20-26 anni, l'unico periodo della mia vita veramente bello, lieve, pieno di ottimismo. Poi ci siamo persi di vista per ritrovarci ancora, anni dopo, occasionalmente, come colleghi; anche se lui era, principalmente, un musicista.
Aveva un viso ancora da ragazzo, solo con i capelli un po' brizzolati ma per il resto era lo stesso di una volta, di quando la vita sembrava bella e facile. E lo stesso sorriso luminoso, dolce, da amico.
Aveva la mia età.
E da oggi non c'è più, per una maledetta malattia.
E io mi chiedo quanto ci facciamo male da soli, per niente, e in quante sciocchezze sto buttando via la mia, di vita.
E niente. Addio, Fabrizio.
Condoglianze Stella. Un abbraccione forte forte.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Caro diario,
Questa sera il mio pensiero corre a @Stella di Valyria e a tutti quelli che, come lei, vivono il dolore di aver dovuto dire addio davvero troppo presto. Sfortunatamente so bene cosa vuol dire perdere qualcuno che si ama per colpa di una malattia - LA malattia -. So quanto le parole possano suonare vuote e quindi le mando soprattutto un abbraccio forte.
Caro diario,
Ma se io volessi fortemente un qualcosa e avessi tutti i mezzi per raggiungerlo, cosa potrebbe dissuadermi dall'utilizzare tutti questi mezzi per farlo?
Probabilmente, togliermi delle soddisfazioni più grandi...
Ogni azione è un messaggio: che piaccia o no, che lo si ammetta o no.
Quindi, quando parlare non serve a nulla, l'unica cosa che rimane è restare in silenzio, in un angolo, ad osservare. Magari, ritirare fuori certe puntate di Mai dire gol.
E la lira si impenna!
La parola a un uomo che non sa cosa farne!
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Caro diario la sanità funziona, con tutti i distinguo del caso, se tutti gli attori fanno le cose bene. Forse sono riuscito a tirare fuori mio padre da un limbo medico burocratico in cui era finito per una mancata certificazione.
@ziowalter1973, sono contenta per te
In quanto a me...
Caro Diario, che bello quando metti come firma uno dei tuoi soliti collage che ami tanto fare (con Picsart, non certo con Photoshop, a cui mi vorrei tanto avvicinare ma non trovo il coraggio), molto liberamente ispirato, nell'atmosfera, a Got e a ciò che succederà prossimamente, e solo dopo realizzi che quello che hai messo, con tanta cura, come metalupo... in realtà probabilmente non è neanche un lupo, ma un Pastore Maremmano.
Quindi, riassumendo, abbiamo:
- rovine
- neve
- scheletri (viventi, si direbbe dagli atteggiamenti) vaganti
- tizia che non si sa chi picchio sia (immagine scaricata da Deviant Art), ma molto bella e con un'espressione intensa che mi pareva appropriata
- cane pastore finito lì per caso, probabilmente di passaggio mentre si faceva i fatti suoi. E si è messo in posa per fare photobombing.
Ma uffa.
Caro diario,
ieri ho chiuso un altro anno di vita che non potrei certo definire memorabile e mi sono svegliato stamattina con l'amara consapevolezza che pensare che tutto possa cambiare sia una vana speranza. Eppure, nonostante il mio ormai conclamato cinismo cosmico, non sono riuscito a frenare del tutto la dannata tentatrice infida speranza che si è insinuata tra i miei pensieri. Ho così finito per vedere del buono persino tra i pensieri oscuri. Ho pensato che non sempre le cose possano andar male e ci ho anche creduto. Ho valutato situazioni e momenti dell'ultimo anno, concentrandomi sull'ultimo periodo e mi sono lasciato andare a più miti considerazioni esistenziali. E più io mi raccontavo una storia di illusione, più in me cresceva un moto di stizza rispetto a questo atteggiamento disfattista. E' forse vero che alla fine il peggior nemico dimora in noi e per quanto in tanti si possano impegnare per ricoprire questo ruolo, alla fine nesusno più distruggerti più della resa delle armi della tua determinazione a farcela. Mi è giunta una chiamata al telefono intorno a ora di pranzo. Una che non sono riuscito a condividere neanche con le persone a cui ho affidato le lagne e le lamentele (di certo eccessive) dell'ultimo periodo. Mi è stata data conferma della vittoria di una battaglia che porto avanti da anni. Un raggio di sole nella foschia fastidiosa e opprimente. Ho chiamato mio padre, poi mio fratello e sono infine rimasto inerme, incapace di assorbire quasi il buono che mi era appena stato comunicato. E' possibile esser tanto disillusi da chiudersi al miglioramento? Non so, eppure solo adesso riesco a percepirne l'effetto.
E così, caro diario, si gira pagina. I problemi dell'ultimo periodo sono così rivalutabili attraverso nuove prospettive. E' come se uno schiaffo mi avesse spostato da una posizione, a cui mi ero abituato ma in cui stavo sempre meno comodo. Si può iniziare un nuovo percorso. Si può percorrere una via che credevo troppo al di sopra delle mie possibilità. Si può e si deve. E' ora di ascoltare chi parlava nel mio interesse. Spero di esser altrettanto bravo nel reagire quanto lo sono stato nel subire, anche se la natura umana è difficile da cambiare. Spero di alleggerirmi di tutto quello che ancora mi tiene ancorato ai problemi.
C'è altro di cui vorrei parlati. Di altri alleggerimenti ti vorrei raccontare, ma per oggi credo di aver dato e detto abbastanza. Altre occasioni si presenteranno, altri compleanni giungeranno e allora saprai. Ti voglio salutare con una citazione di Jean Paul letta stamattina che mi ha fatto riflettere sul reale peso di questo giorno: “I nostri compleanni sono piume sulle ampie ali del tempo.”
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Auguri!!
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Caro Diario.
Non ce la faccio più.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Caro diario,
per semicitare @Re Arbor, iniziatore di questa discussione, oggi è stata una giornata impegnativa e ricca di soddisfazioni in campo lavorativo, e sono ottimista per il futuro. Ormai i tempi bui sono definitivamente andati, anche la PNL è un lontano ricordo.
Le cose peggiorano sempre prima di migliorare (come ha detto anche GRRM), e dopo essere peggiorate sono definitivamente migliorate
Il 15/6/2013 at 07:20, Koorlick dice:Caro diario,
l'ultima volta che ti ho scritto l'ho fatto per annunciarti che prima o poi sarebbe arrivato nella mia vita Mattia.
Oggi ti riscrivo per dirti che ieri alle 18.30 quel "prima o poi" è arrivato
Da ieri sono padre (e mi tremano le gambe anche solo a scriverlo...) di un bel bambinone che si è preso tutto il suo tempo per uscire dalla pancia della mamma!
Mi stavo chiedendo se usare le stesse parole, perché sono già qui tutto teso a non fare differenze... ma ieri è nata Irene
Ora ce l'ho davanti, calma solo adesso che si è attaccata al seno di sua mamma.
Prima ce l'avevo in braccio ed era bellissimo, anche se, lo confesso, abituato a suo fratello, che già alla nascita era molto più grande (e ora a cinque anni mi spacca la schiena :unsure:), mi sembra che pesi come una piuma e ho paura di romperla