Caro diario,

in questi giorni ho avuto la conferma che gli spettri del passato stanno tornando a farmi visita. Avró mai Pace?

Caro diario,

"Sono bellissima!"

...si disse allo specchio,

sgranando gli occhioni di vetro.

Caro diario,

una speranza sfumata, Occhibelli si è ritirato! Primo giorno di vacanza non male, ad attendermi c'era AWOIAF, dopo due mesi di sudata attesa. Ora, sotto con la traduzione, senza dimenticare l'altra. E lo studio. E i parenti... Insomma, prevedo delle vacanze molto intense!

Caro diario,

Pagine scritte non ne ho,

eppure posso leggere cose impresse a fuoco,

come sulla pelle.

Tutto il mondo è menzogna.

Persino la mia stessa faccia,

da indossare anche oggi

e ogni mattina ancora.

Sono pronto per voi, come sempre

guardate quanto sono scemo

e mi raccomando...

credeteci!

Caro diario, il prossimo che mi dice che i milanesi sono gran lavoratori sempre e comunque, per il semplice fatto di essere milanesi, si becca una testata sul muso. Quando si tratta di far muovere gli altri, questi devono scattare, anche se esiste una cosuccia chiamata conference call. Quando sono loro a doversi muovere, improvvisamente la conference call diventa un'opzione praticabile .

Caro diario,

le chiamavano vacanze..

Caro diario,

il violino di Alexis si è fatto gitano

e le sue mani più grandi.

Lo incontro sul suono delle nacchere

e nell'etere spedito via mail.

Ci spacchiamo le facce

e le mani

per scelte diverse

e in luoghi lontani.

Eppure

dura

questa amicizia

nata tra i pazzi

sulle mie note incapaci.

Caro diario,

"Amore, amore… quali atti si compiono in tuo nome…"

Può l'amore far compire orribili gesti? E cosa può invece l'odio? Può un'anima ferita tradire dopo aver lamentato il tradimento?

Il circolo vizioso del male compiuto per il male ricevuto è mai stato utile a qualcosa? Che altro dovrò ascoltare?
Non credo nella forza dell'amore. Credo che il male risieda in ognuno, che non sia l'amore a trattenerlo e nemmeno l'odio a destarlo.

Semplicemente emerge perché vuol farlo, perché ne ha la possibilità perché ha semplicemente finto di non esser quel che era.

Era solo questione di tempo, caro diario. Sciocchi gli occhi che non hanno visto prima; sorde le orecchie che non hanno ascoltato; ingenue le speranze nutrite.

Eh sì, atti orribili si compiono ogni giorno e come sempre se ne cerca una giustificazione per uscirne puliti.

Caro diario,

Arte é saper incartare i regali di Natale.

Io non sono artistica.

Caro diario...

niente.

Caro diario,

ieri ho incontrato per la prima volta una persona che prima conoscevo solo su internet!

La cosa più sorprendente è stato sentirgli dire - mentre si sceglieva il the - che l'Earl Grey è quello preferito da Picard.

Com'è piccolo il mondo!

Caro diario,

Mi ha fatto piacere, dopo quasi 4 anni, parlare con una persona che è cresciuta tanto dall'ultima volta, come del resto sono cresciuto io. Chi se lo sarebbe mai aspettato...la vita è troppo imprevedibile.

Anche a detta sua, è praticamente un'altra persona. Che questo sia un nuovo inizio? Ne dubito, ma anche solo conversare pacificamente è qualcosa, pensando a ció che accadeva in quel di marzo 2011...

Caro diario,

È sempre come l'erica della brughiera di Ketty,

riempie le mie braccia di profumo

e poi svanisce nel vento

delle cime tempestose.

Ed io, zingara,

umiliata dalla sua ambita nobiltà,

lo vedrò aspettarmi alla roccia rossa

quando tornerò vittoriosa.

Caro diario,

percezioni e bellezza oggettiva

E' mai possibile che l'immagine che ti arriva di una persona possa cambiare in maniera totale secondo il tipo di rapporto che hai con lei?

Qualche anno fa, quando studiavo a Palermo, uno dei tentativi per rendere più interessanti le serate (magari ti racconterò degli altri prossimamente), era stato quello di fare le serate "chi eravamo". Una volta a settimana arrivavamo armati di carpette piene di foto, oggetti e gadgets risalenti al periodo precedente la nostra conoscenza. Una di queste serate quindi si era scelto di presentare i nostri genitori alla nostra età. Avevo preso le foto più belle che avevo trovato dei miei genitori. Foto nelle quali a me sembravano effettivamente bellissimi. Stessa cosa avevano fatto i miei amici. Ecco così che al momento di mostrare le foto vedevi la luce stellata nei loro occhi mentre presentavano dei ragazzi nostri coetanei ma in bianco in nero. Ebbene, quel che io vedevo e che anche gli altri vedevamo era del tutto diverso rispetto a quel che raccontavano gli occhi del figlio/a. Ho il ricordo nitido della mia migliore amica che dopo averci mostrato suo padre che era a mio modo di vedere persino bruttarello, continuava a dire che sua madre se ne era innamorata per la sua bellezza e ci invitava a più riprese a certificarla. Ti giuro, caro diario, io non vedevo nulla del genere. E tragicamente scoprii che questo valeva anche per gli altri, motivo per cui iniziai a chiedermi se forse anche i miei meravigliosi, fighissimi genitori, non fossero in realtà niente di che. Credimi, io continuo a vedere quelle foto con la stessa luce di sempre, ma ora sono meno convinto dell'oggettività di quel pensiero. Tornando ad oggi mi sta capitando la stessa cosa. Persone che ho visto con occhi evidentemente viziati dall'affetto, oggi di colpo mi sembrano non dico brutte.. ma proprio "nulla di che". Mi era già capitato qualche mese fa.. una che vedevo bella, all'improvviso mi è sembrata quasi inguardabile, ma ora è preoccupante il modo in cui vedo foto e non ci vedo più la bellezza. Mi sono pure fatto obbligo di riguardare le foto che tanto avevo magnificato e, grandissima delusione, ho visto quel che vedo ora. Perché dunque, caro diario, sono così tanto condizionabile e condizionato da quel che provo? Questa è superficialità, o l'esatto contrario? Non saprei dirlo. Un giudizio dato in questo modo che valore ha?

Credo resterò con questi dubbi, intanto vado.

Caro diario...

Sono a casa.

Lontano da casa.

Finché ce n'è sempre una va bene così.

Il resto mancia.