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Arte
C di Calinn Vojnngat
creato il 16 maggio 2005

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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 16 maggio 2005 23:57

Io credo che si stiano mettendo in mezzo un fracco (leggi sacco ndr :lol: ) di cose insieme, che portano abbastanza distante.

 

La mia risposta ad Ale è:

 

"L'arte è la volontà di scatenare una determinata reazione e una determinata sensazione nello spettatore/lettore/fruitore/etcetcetore"

 

E in questo senso solo l'artista, se lo è, sa se quel che sta facendo è diretto in una direzione o in altra. Che poi ognuno possa interpretare l'opera in sfumature diverse non c'è nessun dubbio, ma come si può non dire che la Cappella Sistina non è fatta per far sentire l'uomo un po' piccolo rispetto alla magnificenza di Dio e che ci riesca perfettamente?! Ogni singolo particolare poi potrà avere un significato semantico e simbolico diverso da persona a persona, a causa del suo background culturale e della situazione, ma la SENSAZIONE generale credo sia piuttosto definita.

In questo senso si pone anche un problema di FIDUCIA nell'artista, che potrebbe sempre dire, cosa che credo sia abbastanza diffusa, di aver fatto qualcosa per un motivo che ha invece scovato a posteriori.

Discorso ancora differente quello di COSA venga comunemente definito arte, e che dipende sostanzialmente dai gusti di chi giudica, e dalla influenza comunicativa che questi individui hanno. La maggioranza della popolazione potrà dire che un certo quadro è un ce**o, ma se tutti lo tengono "per sè" e poi arriva Sgarbi che in televisione sostiene il contrario lui avrà un peso molto maggiore, per forza di cose.

Attenzione, non sto dicendo che sia giusto, semplicemente non c'entra un benemerito cacchio con l'arte in se stessa.

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz ^_^


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Calinn Vojnngat
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Calinn Vojnngat
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Inviato il 17 maggio 2005 0:06 Autore

mmmhh mik non sono d'accordo. Io quando disegno lo faccio per me stessa, non per gli altri. Molti artisti soprattutto di inizio 900 dipingevano e scolpivano per se stessi. Io, se dovessi fare arte preoccupandomi dell'impressione che farà sl pubblico, non ci riuscirei mai.


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Damien Amfar
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Inviato il 17 maggio 2005 0:13

mbè, mica è detto che il tuo spettatore ideale debba essere per forza qualcun altro. Può anche essere dedicata a te stessa :trooper:

 

Fare opere dedicate a specifici "tipi" di persone o a livelli è una cosa vecchia quanto il mondo.

 

 

 

 

 

Ciauz ^_^


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Benjen Stark
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Inviato il 17 maggio 2005 1:35

Come MezzoUomo anch'io credo che il tempo sia un ottimo giudice della qualita' "oggettiva" di un'opera, al suo parlare direttamente all'uomo indipendentemente dall'epoca, il gusto, la tecnica.

Riguardo all'accademismo, anch'io fino a poco tempo fa avevo un'opinione simile a quella di Calinn Vojnngat, non digerivo l'arte concettuale, per la pittura ero rimasto al'ottocento.

Poi, spinto dalla mia ragazza (architetta), mi sono avvicinato all'arte contemporanea, semplicemente andando a visitare un po' di musei a giro per l'europa, e il mio gusto e' radicalmente cambiato, l'arte contemporanea adesso la sento molto piu' vicina a me, al mio linguaggio, alla mia visione del mondo.

Il punto fondamentale e' che l'arte contemporanea e' generalmente meno immediata, ma non per questo di qualita' peggiore; inoltre e' piu' difficile capire il proprio tempo piuttosto che un'epoca passata, a maggior ragione oggi, quando tutto si evolve ad una velocita' maggiore.

Non nego che ci siano in giro delle vere e proprie patacche, ma un po' e' sempre stato cosi', un po' adesso la situazione e' ulteriormente inquinata da interessi commerciali.

Io mi affido completamente alle mie sensazioni, a cio' che mi trasmette un' opera d'arte ed e' questo che determina il mio giudizio.


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xaytar
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Inviato il 17 maggio 2005 1:36
Mi lascia perplesso... come possiamo dire che qualcuno avrebbe portato le stesse cose che le sue opere hanno lasciato? Di certo l'arte sarebbe ugualmente andata avanti, ma senza il contributo di quelle opere.

 

purtroppo nn ricordo chi e cosa diceva di preciso... ^_^ cmq cercava di spiegare, a quanto mi ricordo, che la sua arte, come quella di tutti, era figlia della sua cultura, e lui era solo la "mano". la mente era la cultura stessa...insomma se nn lui sarebbe stata un altra mano...come dire che certe idee sono sempre nell'aria, che la cultura è figlia di un evoluzione e non di una lampadina che si accende.

 

 

Ma l'arte per me è necessariamente verità. E' ciò che interpreta il mondo, l'uomo, la vita. E' ciò che lo comprende, e che si sforza di farlo comprendere. (Autorizzo tutti a ridere, in particolar modo Xaytar XD).

 

perchè dovrei ridere? :P hai sottolineato, imho, uno dei grossi filoni, quello del significato :trooper:

 

 

pare che stanno venendo fuori diverse definizioni di arte...quasi incompatibili, e ognuna importante a suo modo... togliendo il discutibile vocabolario, come potremmo decidere qual'è quella giusta? :trooper: forse son tutte figlie di una particolare cultura? :trooper:


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Mornon
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Inviato il 17 maggio 2005 1:58
la sua arte, come quella di tutti, era figlia della sua cultura, e lui era solo la "mano". la mente era la cultura stessa...insomma se nn lui sarebbe stata un altra mano...come dire che certe idee sono sempre nell'aria, che la cultura è figlia di un evoluzione e non di una lampadina che si accende

 

Sicuramente la cultura risente fortemente dell'esperienza, e quindi della società in cui si vive, ma proprio in forza di questo due persone potranno dare due apporti all'arte, ma difficilmente (se possibile) lo stesso, in quanto le loro singole esperienze saranno diverse.

Ossia, magari se non ci fosse stato Shakespeare (chiunque si voglia intendere con questo nome) qualcun altro avrebbe trattato gli stessi temi, le stesse idee; ma nelle stesse opere? Dubito, l'opera in sé, il modo in cui trattare una stessa idea, deriva dalla soggettività del singolo. Nulla vieta che sarebbe comunque stato un apporto all'arte, ma non avrebbe fatto le stesse cose, sarebbe stato un altro apporto, qualcosa di diverso, magari con altri temi (e magari in un campo diverso, musica e non teatro, per dire).

Per cui, l'arte sarebbe diversa, per questo mi lascia perplesso quel concetto, che, salvo averlo frainteso, mi pare giusto fino a un certo punto.


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xaytar
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Inviato il 17 maggio 2005 5:06

no no, hai compreso appieno...mi dispiace solo non averlo riportato correttamente per mia scarsa memoria...cmq anch'io son d'accordo con le tue critiche ^_^


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Alekseij Targaryen
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Inviato il 17 maggio 2005 14:22
Io sono arrivata ad escludere la ricerca della bellezza.

Beh, punti di vista diversi :trooper:

 

Anke se è una frase banale, l'arte è davvero soggettiva, quindi io non considero "arte" qualcosa ke x me non è bellezza ^_^

 

ma questo è cmq solo un parere personale :trooper:


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Calinn Vojnngat
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Inviato il 17 maggio 2005 14:37 Autore

Alexeij, forse non mi son spiegata bene. Anche per me l'arte è per forza bellezza, non riesco ad apprezzare opere d'arte che di bello hanno solo il significato. Volevo dire che ho escluso la semplice ricerca della bellezza dalla definizione globale di arte.

Non si sta discutendo se l'arte sia soggettiva o meno, è ovvio e palese che sia soggettiva. Quello su cui volevo riflettere è il significato della parola arte per le persone, non che tipo di arte è più bella.


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Inviato il 17 maggio 2005 15:19

hm...però se l'arte è soggettiva, e volta alla bellezza...la bellezza è soggettiva, quindi quello che uno considera arte non è lo stesso degli altri...e insomma alla fine non c'è più l'arte se non il modello che ti propina la tua cultura XD

e la possibilità che ci sia un arte ideale, una bellezza ideale? (cosa che tralaltro critico XD)


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Inviato il 17 maggio 2005 15:53

Non ricordo con esattezza chi,ma è stato detto che l'arte contemporanea non è immediata come quella classica o antica più in generale e che,proprio per questo motivo,non viene compresa ma anzi denigrata..

Credo che anche se stessi una giornata intera davanti ad un quadro completamente nero non riuscirei a capire ciò che l'artista voleva trasmettere..

secondo me(e forse mi sbaglio,ma comunque è un'idea che mi sono fatta nel corso tempo)oggi si confonde e si fonde il termine artistico con eccentrico;

soprattutto nelle grandi metropoli,ci troviamo davanti a ragazzi che creano delle cose "inutili" che poi però verranno osannate dalla crititica..tornando all'esempio della tela nera, secondo me si può dire di vederci tutto e niente..dall'imperscrutabile nulla alla semplice buona mano di colore che "l'artista" ha saputo dare..

tempo fa sentivo in un documentario ,che parlava di tutte le forme d'arte esistenti al giorno d'oggi,che ci sono persone che utilizzano le proprie feci per dipingere su tela;questa viene definita arte..a voi sembra?

Queste persone,dal mio punto di vista,sono dei pazzi che non hanno niente da fare e che sono però molto abili tanto da convincere altri pazzi ad acquistare ciò che creano..

fare qualcosa al meglio non vuol dire essere artista, vuol dire più semplicemente essere un buon ARTIGIANO..

l'artista secondo me è colui che riesce a mettere parte della sua anima nell'opera che crea,ed essere così bravo tale da rendere parte di quel suo io visibile a tutti..

quando venne dipinta la cappella sistina,secondo la mia concezione di arte,vi venne messa parte dell'anima e del pensiero religioso che dominava nell'autore;tutto questo,ancora al giorno d'oggi traspare e in un modo o nell'altro ci porta a reagire emozionalmente,sentendoci piccoli di fronte alla grandiosità del Signore..

quando parliamo di acquistare una firma e non più un'oggetto secondo me non si va troppo distanti dal discorso che stiamo facendo..forse non aiuta a definire l'arte ma sicuramente aiuta a capire come la gente considera quest'ultima al giorno d'oggi..

purtroppo secondo me ai giorni nostri ci sono troppi pseudo-intellettuali che per fingersi tali cercano di andare a pescare(talvolta inventando) i significati più reconditi nell'arte contemporanea.

 

andando in giro per strada a volte mi capita di vedere dei murales..beh io quella la potrei definire arte e non un imbrattamento dei muri come gran parte dei cittadini li vedono..ci sono alcuni disegni che in qualche modo ti trasmettono qualcosa..ti creano delle emozioni..

se io dovessi cercare di definire un oggetto artistico direi che è quell'oggeto creato e che per mezzo di una tecnica appropriata riesce a prendere "vita"..

 

 

 

ciao :dart::trooper:

 

 

OT:ho dovuto controllare 5 volte il testo e soprattutto la punteggiatura per farvi capire qualcosa di quello che ho scritto ^_^:trooper::trooper:


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Calinn Vojnngat
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Inviato il 17 maggio 2005 16:07 Autore

ale, spero nessuno mai definisca i canoni della bellezza ideale, se no dichiarerei guerra aperta al mondo XDDD Non ritengo l'arte la ricerca della bellezza, più che altro un'associazione di idea sentimento ed estetica che non possono fare a meno l'uno dell'altro. Nessuno mi verrà mai a dire che la cosa che Dalì ha dipinto in "Costruzione molle con fave bollite - presagio di guerra civile" è bella. E' evidentemente rivoltante e trasmette orrore e violenza. Questa è la bellezza che cerco nell'arte. Mi appenderei la zattera della medusa di delacroix in sala da pranzo a dimensioni originali, con cadaveri e tutto il resto, perchè lo trovo emozionalmente bello (anche esteticamente ^_^ ). Credo che senza il sentimento l'idea non valga nulla, probabilmente è buona solo da vendere.

Per quanto riguarda l'arte concettuale, ne stavamo discutendo oggi in classe. Stavamo leggendo un'intervista a Jackson Pollock, in cui egli stesso sosteneva che l'arte rinascimentale era inadatta a rappresentare il mondo moderno, l'atomistica e cose simili. Eppure Dalì rappresenta la nascente concezione dell'atomo con una pittura accademica. Credo che sia inesatto dire che l'arte concettuale sia meno diretta ma più densa di significato rispetto ad un'opera figurativa. C'è modo e modo di rappresentare le cose. I dipinti di Kandinskij mi piacciono, pur essendo astratti, perchè vi ritrovo l'armonia della musica che lui ascoltava mentre dipingeva. Kandinskij rappresenta la musica e ne trasmette le sensazioni in segni. Se qualcuno trova che il modo migliore per esprimersi sia l'arte concettuale ben venga, è quello che deve fare. Solo ormai temo che i cosiddetti artisti non si sbattano tanto nemmeno ad imparare a dipingere in modo classico prima di cimentarsi in una pittura più personale (come ha fatto picasso), ma vedano l'arte astratta o concettuale come una scappatoia per crearsi un'identità più o meno eccentrica e per sfogare le proprie emozioni spiattellando un pò di colore su una tela, cosa già fatta e rifatta.


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Inviato il 17 maggio 2005 17:36

Ale, brava ^_^, penso di poterti quotare praticamente in tutto quello che hai detto.

 

e la possibilità che ci sia un arte ideale, una bellezza ideale?

 

Un'opera d'arte non è solo ciò che appare. Il David di Michelangelo non è solo un ragazzo con una fionda. La Danza di Viani non è solo una specie di elica storta.

 

L'arte ideale non esiste se ci fermiamo solo all'aspetto formale, se riteniamo che debba essere bella nell'aspetto, in quanto ognuno ha un'idea diversa di ciò che può essere il bello (la bellezza universale non esiste). La perfezione la possiamo trovare nell'idea che un'opera d'arte rappresenta: l'eroismo, l'inquietudine, la sofferenza, l'amore, la guerra...


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Calinn Vojnngat
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Inviato il 17 maggio 2005 18:09 Autore

Adesso, in tv, ho visto un tizio che intervistava Romina ad una sua mostra di dipinti.

Intervistatore : "Cosa vuoi esprimere con i tuoi dipinti?"

Romina " °_°' non lo so! Io ho sempre dipinto così, sono un'autodidatta!!Non so cosa voglio esprimere ^^''' "

 

...come dicevo....


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Inviato il 17 maggio 2005 18:18

O_O

Ma chi è Romina?!?

Ma si entra gratis, vero?

Ma poi, chi è che va a vedere i quadri di una che se ne esce con dichiarazioni del genere?

Bella pubblicità si fa... almeno poteva inventarsi qualcosa, che so, la conquista del mondo da parte dei caschi con le orecchie, oppure la lotta della De Filippi contro l'intelligenza...


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