ho letto solo "la primavera dell'ariete" non sapevo che ne esistevano altri,quali sono i titoli?
«Come il viaggiatore che naviga tra le isole dell´arcipelago vede levarsi a sera i vapori luminosi, e scopre a poco a poco la linea della costa, così io comincio a scorgere il profilo della mia morte»
La Yourcenar
Pensavo di cominciare "Come l'acqua che scorre"
A dire la verità vorrei poter leggere qualcuno dei suoi libri in francese, ma devo studiare ancora molto... magari un giorno... ma non ci spero tanto
ho letto solo "la primavera dell'ariete" non sapevo che ne esistevano altri,quali sono i titoli?
Ho inserito l'URL della discussione sulla Dunnett nel precedente post, evidenziandolo pure in rosso!!!
Cmq eccoti qua l'URL della discussione su questo Forum, stavolta non "criptato":
http://www.labarriera.net/forum/index.p...1665&hl=dunnett
Trovi tutti i titoli lì. Se hai bisogno di suggerimenti e chiarimenti, non farti problemi a chiedere!!!
Mi piace anche segnalarvi uno scrittore tedesco che mi ha stupito per la sua profondità... si tratta di Gisbert Haefs...Ha scritto svariati romanzi storici, ma quello che mi ha colpito in profondità è stato Annibale... in alcune pagine visionario ed estremamente emozionante...
Per carità, Haefs come storico no! Piuttosto come romanziere Fantasy!!!
Bravissimo a scrivere (notare la mia firma tratta da un suo romanzo... ), ma in quanto a conoscenze storiche, fa concorrenza a Rifddly Scott! E' terrificante!
Cartagine viene presentata come la città delle tolleranza culturali, del "capitalismo buono e illuminato", la garante della pace nell'Ecumene, mentre Roma diventa la perfida imperialista, con gente che abita in povere capanne di fango ma che vuole dominare il mobdo! Ma ha mai aprto un libro di storia, Haefs?
E che dire delle battaglie? Risibile (giusto per non piangere), tanto per fare l'esempio più ecclatante, a Zama/Naraggara il "giochetto delle trombe"...
E se si legge Alessandro... mamma mia! Demostene viene presentato come un vigliacco pedofilo, che cerca solo il suo tornaconto personale vendendo bambini al mercato degli schiavi... ma Haefs ha mai soltanto sfiorato un'orazione di Demostene??? E, ovviamente, i macedoni sono i liberatori della Grecia (chissà da chi...), che portano pace nel mondo... conquistandolo! Ma come? In Anniblae i romani fanno lo stesso e sono oppressori, e invece qui i macedoni diventano liberatori?
Mi sa che Haefs dovrebbe proprio aprirli i libri di storia. Fra l'altro, credo, che la sua antipatia verso Roma e Atene sia in realtà un'antipatia ai simboli del mondo Classico... e non ne capisco proprio i motivi.
Concludendo: gran narratore, quasi poeta, ma scrive libro Fantasy... e certo non è un maestro di coerenza ed equilibrio!
Ciao!
Vainamoinen
La YourcenarPensavo di cominciare "Come l'acqua che scorre"
A dire la verità vorrei poter leggere qualcuno dei suoi libri in francese, ma devo studiare ancora molto... magari un giorno... ma non ci spero tanto
prova in lingua originale, invece: lei non era francese, ma belga, e pe la maggior parte della sua vita ha vissuto all'estero, quindi la sua è una lingua molto "pulita", niente argot, niente giri di frase strani. proprio perchè ha uno stile "alto", risulta abbordabile anche da chi di solito no legge in francese.
buttati: le memorie di adriano in italiano sono comunque bellissime, ma...l'andamento è un altro nella loro vera lingua.
Mi piace anche segnalarvi uno scrittore tedesco che mi ha stupito per la sua profondità... si tratta di Gisbert Haefs...Ha scritto svariati romanzi storici, ma quello che mi ha colpito in profondità è stato Annibale... in alcune pagine visionario ed estremamente emozionante...
Per carità, Haefs come storico no! Piuttosto come romanziere Fantasy!!!
Bravissimo a scrivere (notare la mia firma tratta da un suo romanzo... ), ma in quanto a conoscenze storiche, fa concorrenza a Rifddly Scott! E' terrificante!
Cartagine viene presentata come la città delle tolleranza culturali, del "capitalismo buono e illuminato", la garante della pace nell'Ecumene, mentre Roma diventa la perfida imperialista, con gente che abita in povere capanne di fango ma che vuole dominare il mobdo! Ma ha mai aprto un libro di storia, Haefs?
E che dire delle battaglie? Risibile (giusto per non piangere), tanto per fare l'esempio più ecclatante, a Zama/Naraggara il "giochetto delle trombe"...
E se si legge Alessandro... mamma mia! Demostene viene presentato come un vigliacco pedofilo, che cerca solo il suo tornaconto personale vendendo bambini al mercato degli schiavi... ma Haefs ha mai soltanto sfiorato un'orazione di Demostene??? E, ovviamente, i macedoni sono i liberatori della Grecia (chissà da chi...), che portano pace nel mondo... conquistandolo! Ma come? In Anniblae i romani fanno lo stesso e sono oppressori, e invece qui i macedoni diventano liberatori?
Mi sa che Haefs dovrebbe proprio aprirli i libri di storia. Fra l'altro, credo, che la sua antipatia verso Roma e Atene sia in realtà un'antipatia ai simboli del mondo Classico... e non ne capisco proprio i motivi.
Concludendo: gran narratore, quasi poeta, ma scrive libro Fantasy... e certo non è un maestro di coerenza ed equilibrio!
Ciao!
Vainamoinen
Se davvero è così,altro che romanzo storico.Ma non lo etichetterei neanche come fantasy,perchè mettere in mezzo la componente fantastica è troppo facile.....
pazzia pura ???
Se davvero è così,altro che romanzo storico.Ma non lo etichetterei neanche come fantasy,perchè mettere in mezzo la componente fantastica è troppo facile.....
pazzia pura ???
Sì, è davvero così...
Potremmo svolgere un'indagine psicologica su Haefs...
In effetti sembra proprio che ce l'abbia a morte con il mondo Classico... mah! chissà èpoi cosa avrà fatto di così terribile Demostene al nostro autore crucco...
Malkex, se hai letto la Dunentt, posti qualche commento sulla apposita discussione? Praticamente su questa autrice non riesco a confrontarmi con nessuno...
Ciao!
Vainamoien
In verità non ho letto,ma sto leggendo la Dunnett.
Ehm....dov'è l'apposita discussione?
la sua è una lingua molto "pulita", niente argot, niente giri di frase strani. proprio perchè ha uno stile "alto", risulta abbordabile anche da chi di solito no legge in francese.
Davvero? Allora mi devo procurare qualcosa!
Mi piace anche segnalarvi uno scrittore tedesco che mi ha stupito per la sua profondità... si tratta di Gisbert Haefs...Ha scritto svariati romanzi storici, ma quello che mi ha colpito in profondità è stato Annibale... in alcune pagine visionario ed estremamente emozionante...
Per carità, Haefs come storico no! Piuttosto come romanziere Fantasy!!!
Bravissimo a scrivere (notare la mia firma tratta da un suo romanzo... ), ma in quanto a conoscenze storiche, fa concorrenza a Rifddly Scott! E' terrificante!
Cartagine viene presentata come la città delle tolleranza culturali, del "capitalismo buono e illuminato", la garante della pace nell'Ecumene, mentre Roma diventa la perfida imperialista, con gente che abita in povere capanne di fango ma che vuole dominare il mobdo! Ma ha mai aprto un libro di storia, Haefs?
E che dire delle battaglie? Risibile (giusto per non piangere), tanto per fare l'esempio più ecclatante, a Zama/Naraggara il "giochetto delle trombe"...
E se si legge Alessandro... mamma mia! Demostene viene presentato come un vigliacco pedofilo, che cerca solo il suo tornaconto personale vendendo bambini al mercato degli schiavi... ma Haefs ha mai soltanto sfiorato un'orazione di Demostene??? E, ovviamente, i macedoni sono i liberatori della Grecia (chissà da chi...), che portano pace nel mondo... conquistandolo! Ma come? In Anniblae i romani fanno lo stesso e sono oppressori, e invece qui i macedoni diventano liberatori?
Mi sa che Haefs dovrebbe proprio aprirli i libri di storia. Fra l'altro, credo, che la sua antipatia verso Roma e Atene sia in realtà un'antipatia ai simboli del mondo Classico... e non ne capisco proprio i motivi.
Concludendo: gran narratore, quasi poeta, ma scrive libro Fantasy... e certo non è un maestro di coerenza ed equilibrio!
Ciao!
Vainamoinen
be sicuramente il buon Haefs è uno che prende posizione, qualche volta in maniera un po' faziosa... lui stesso ammette in alcune interviste come Annibale fosse il suo eroe preferito quando era ragazzo e quanto odiasse i romani...
d'altra parte ritengo che il romanzo storico non necessiti di una coerenza totale con il periodo cui si riferisce... in molti romanzi storici il periodo storico rappresenta solo un universo di riferimento per narrare un punto di vista (quello dell'autore)...
in altre parole il mix tra realtà ed invenzione dipende dall'autore e dalle finalità che lo stesso si prefigge...
senza per questo parlare di fantasy che come genere letterario mi sembra molto lontano da Haefs...
per il resto alcune pagine di Annibale sono veramente veramente belle e sinceramente il fatto che l'autore non sia preciso al 100% o addirittura fazioso non mi infastidisce...
ciao
p.s. tratto da http://www.skuola.net/italiano/romanzo_storico.asp
Il romanzo storico
Il romanzo storico è un genere in prosa in cui personaggi immaginari agiscono in uno sfondo storico reale, perciò possono anche incontrare personaggi storici e partecipare ad avvenimenti dell'epoca. Gyorgy Lukacs afferma che nel momento in cui nel momento storico del romanzo si ambienta una vicenda appartenete allo stesso periodo, finisce la rappresentazione artistica.
Il romanzo storico si presenta gia nel 1700 ma raggiunge il suo culmine nell'ottocento, durante il romanticismo. Il romanzo storico ebbe molto successo per il "bisogno di storia" tipico dell'epoca romantica. Questa necessità è collegata al risveglio del sentimento nazionale. In un momento di speranze sociali e di sviluppo della borghesia è necessario indagare su: "la preistoria del presente" (Lattrulo): il passato non è lontano come in un poema epico ma è un momento fondamentale necessario allo sviluppo nel futuro. All'idea che l'uomo è il risultato della sua storia, sia associa quella che la nazione è ciò che la storia le permettere di essere. Questo è il senso di Ivanhoe, di Walter Scott, considerato il capostipite dei romanzi storici: la nazione inglese è la conseguenza del contrasto e della fusione tra gli anglosassoni e i normanni e Ivanohe rappresenta l'incarnazione di questa fusione. L'interesse della borghesia per il romanzo storico è dato dal fatto che questa classe è la protagonista della storia di quel periodo (rivoluzione Francese) Non a caso il romanzo storico, almeno quello codificato, si sviluppa tra il 1819 e il 1940, periodi in cui decadono gli ideali di nazione che un primo tempo la borghesia aveva professato, e lo sfondo storico del romanzo perde importanza. Nei classici prendono il sopravvento i romanzi realisti, prima e poi veristi e naturalisti. Più recenti ma isolati sono i romanzi storici quali Il Gattopardo, che hanno solo in parte le caratteristiche proprie del romanzo storico e in essi la concezione di storia è totalmente diversa. Lo scopo del romanzo storico è di far conciliare la realtà storica con l'invenzione dello scrittore. Per arrivare a ciò ci sono due modi:
Scott rivolge di più la sua attenzione a particolari minuti (vestiti, arredamento...), mentre interpreta più liberamente la realtà dell'epoca. Lo imitano Cantù e Grossi, che ripresero anche i temi cavallereschi.
I promessi sposi sono un'opera in cui non esiste l'eroe romanzesco ed è quasi priva di grossi colpi di scena. Infatti Manzoni pur attenendosi al misto realtà - invenzione si rifiuta di inserire gli elementi romanzeschi. Manzoni interpreta il romanzo storico come un opera talmente attinente alla storia di quel periodo da poter essere considerata vera. Quindi, secondo lui, il romanzo storico ha funzione didattica.
Un'altra eccezione è il caso di Stendhal la cui Certosa di Parma può dirsi solo parzialmente R.S. e ne segna il periodo di crisi. Stendhal analizza la società e la politica dell'epoca presa in esame. In stendhal i temi storico - politici si fondono con l'intreccio e talvolta con l'analisi psicologica dei personaggi.
Davvero? Allora mi devo procurare qualcosa!
sì, sì, leggilo in francese!!! bello, non trovo mai nessuno per parlare di libri francesi, quindi
se la yourcenar ti conquista e non ti crea troppi problemi, poi prova "la route des flandres" di claude simon. lui è poco conosciuto in italia, ma questo libro è un mondo da scoprire. non so se e come sia stato tradotto ed edito in italia...
be sicuramente il buon Haefs è uno che prende posizione, qualche volta in maniera un po' faziosa... lui stesso ammette in alcune interviste come Annibale fosse il suo eroe preferito quando era ragazzo e quanto odiasse i romani...
d'altra parte ritengo che il romanzo storico non necessiti di una coerenza totale con il periodo cui si riferisce... in molti romanzi storici il periodo storico rappresenta solo un universo di riferimento per narrare un punto di vista (quello dell'autore)...
in altre parole il mix tra realtà ed invenzione dipende dall'autore e dalle finalità che lo stesso si prefigge...
senza per questo parlare di fantasy che come genere letterario mi sembra molto lontano da Haefs...
per il resto alcune pagine di Annibale sono veramente veramente belle e sinceramente il fatto che l'autore non sia preciso al 100% o addirittura fazioso non mi infastidisce...
ciao
Beh, dai, obbiettivamente Haefs si prende un pò troppo licenze! D'accordo che è difficile essere fedeli al 100% (ma la Dunnett ci riesce... altra categoria! ), ma se addirittura nell'Appendice della Cronologia di Cartagine, Capo Ecnomo viene spacciata per vittoria punica!!!
Peraltro ci sarebbe molto da disquisire sulla presunta superiorità navale cartaginese rispetto agli altri popoli: di per se i cartaginesi non hanno vinto praticamente nessuna battaglia significativa contro i greci e i romani! Regolo non è certo stato il primo invasore a sconfiggere le flotte puniche a protezione di cartagine e sbarcare in Africa...
Vabbeh, ribadisco, bravo narratore Haefs (appunto, la mia firma l'ho tratta da lui), ma esagera veramente con le sue licenze. E queste invetive antiromane (o antigreche) francamente pesano tanto...
Che tu sappia, c'è qualche intervista su internet di Haefs?
Romanzo Storico, mon amour!!
Ho cominciato con un super-classico di ser Walter Scott "Ivanhoe", quando avevo 15 anni. Del buon baronetto scozzese mi sono letta anche "I Misteri del Castello".
Poi, "Guerra e Pace" di Lev Nikolaevic Tolstoj
"L'ombra della Luna" di cui, però non ricordo il nome dell'autrice ..........ad ogni modo è bellissimo, ben scritto ed avvincente.
"I Buddenbrook" di Thomas Mann, anche se non rientra appieno nella categoria, riguardando più precipuamente lo spaccato sociale......
Poi....non mi ricordo!!!!
Bhe, ultimamente, le avventure di Richard Sharpe, di Bernard Cornwell, (del quale, sulla scrivania ho ancora "L'Arciere del Re" da leggermi)
Ed ovviamente i Romanzi Storico-Avventurosi di Patrick O'Brian.
Kisses
Ed ovviamente i Romanzi Storico-Avventurosi di Patrick O'Brian.
Mitico O'Brian!!! Anche a me piacciono molto! E devo dire che, al di là di un certo ripetrsi delle vicende narrative (dal punto di vista navale), sono veramente dei bei romanzi, per chiunque sia appassionato di navi. Peccato solo che Aubrey non finisca mai sui vascelli, ma passi quasi tutta la carriera sulle fregate..