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La nuova legge Urbani
di John Petrucci Blu
creato il 24 marzo 2004

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GIL GALAD
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Inviato il 24 marzo 2004 19:07

Se credono che con questa legge ( fatta poi dal governo del più grande monopolista della storia, in USA ed ora anche in UE a Bill Gates gli anno fatto il pelo e contro pelo) le vendite ad esempio dei CD italiani aumentino sono proprio dei cog....* Ma quando mai mi sognerei di andare a sborsare quasi 20 Euro per della musica del cactus. Anche se me lo regalassero ad esmpio il CD di Masini non lo prederei neanche per buttarlo nel ces.. e cito uno dei tanti.

Ma Urbani sa di cultura?

PAURA!!!!!!!!!!


Gil Galad - Stella di radianza





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Fede Stark
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Inviato il 24 marzo 2004 19:15

ehm

 

Mezzuomo

vedo dalla tua scheda che sei dell'81 e sei già laureato in giurisprudenza....

 

eh eh

 

no non sono laureato, l'articolo è il lavoro di un ragazzo laureato in giurisprudenza, l'avevo scritto poco sopra

 

:lol::lol:^_^

io sono nel ramo economico e mi sto specializzando in marketing

 

^_^


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Namarië
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Inviato il 24 marzo 2004 23:40

questa legge tanto è inattuabile sia tecnicamente che praticamente...ma quanta gente solo in italia scarica roba??finchè resteranno sti prezzi io continuerò a scaricare di tutto...dai film alla musica ai cartoni animati!

 

e vorrei ricordare che 2-3 settimane fa è stata votata una direttiva europea che (per usare una frase abusata ultimante ^_^ ) legalizza "l'uso personale" di musica/film scaricati. che tempismo perfetto :lol:

 

:lol:


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Fede Stark
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Inviato il 24 marzo 2004 23:44
e vorrei ricordare che 2-3 settimane fa è stata votata una direttiva europea che (per usare una frase abusata ultimante  ) legalizza "l'uso personale" di musica/film scaricati. che tempismo perfetto

 

quello che dici è inesatto....e molti la pensano così...

 

si legalizza l'uso personale, ma condanna la commercializzazione, e per commercializzazione in quella legge intendono anche il p2p e condividere files...

 

persino i giornali hanno messo la notizia in modo come il tuo post ma non è cosi se poi si va a vedere

 

c'è tanta confusione e sia gli organi informativi che i legislatori non ne sanno abbastanza per dare chiarezza


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Namarië
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Inviato il 24 marzo 2004 23:53
e vorrei ricordare che 2-3 settimane fa è stata votata una direttiva europea che (per usare una frase abusata ultimante  ) legalizza "l'uso personale" di musica/film scaricati. che tempismo perfetto

 

quello che dici è inesatto....e molti la pensano così...

 

si legalizza l'uso personale, ma condanna la commercializzazione, e per commercializzazione in quella legge intendono anche il p2p e condividere files...

 

persino i giornali hanno messo la notizia in modo come il tuo post ma non è cosi se poi si va a vedere

 

c'è tanta confusione e sia gli organi informativi che i legislatori non ne sanno abbastanza per dare chiarezza

ammetto la ignoranza ma anche facendo una ricerca quello che si trova è più o meno questo:

 

Il Parlamento Europeo ha dato oggi il suo consenso ad una nuova direttiva riguardo la regolamentazione del diritto d'autore. Particolarmente interessante è la trattazione relativa al file sharing dei brani musicali.

Da quanto si apprende, grazie ad un comunicato stampa, i contenuti di questa direttiva sono sorprendenti ed inaspettati, infatti l'atto di scaricare musica da internet per uso personale non sarà legalmente perseguibile.

La direttiva garantisce, quindi, la possibilità a tutti di accedere ai sistemi di file sharing, ma negli altri termini, come si apprende dal sito punto-informatico.it, resta comunque vicina alle richieste delle major, e proibisce, con pesanti sanzioni, la violazione dei copyright, qualora connessa ad attività a scopo di lucro.

Tale direttiva potrebbe già essere in vigore a partire da fine estate, qualora venga approvata anche dal Consiglio Europeo.

 

se non è così spiegamelo te che non ci capisco na mazza :lol:

 

:lol:


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GREGORIO
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GREGORIO
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Inviato il 25 marzo 2004 0:14

intanto che voi discutete, sono gia scattati i primi arresti!

quindi state molto attenti voi con le vostre ADSL, che la cara polizia postale potrebbe venire a trovarvi a casa vostra, di buon ora alla mattina...

 

 

ecco il link


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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 25 marzo 2004 1:12

Gregorio ma che dovrebbe esserci scritto in 'sto link?!

In non ci trovo riferimenti ad arresti o che altro, piuttosto mi sembra una elucubrazione di un pazzo... <_<

 

Ciau ^_^


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GREGORIO
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GREGORIO
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Inviato il 25 marzo 2004 1:15

ho trovato qui per terra un po di senso ddell'ironia, l'ha forse perso qualcuno??

<_<


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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 25 marzo 2004 1:26

capisco che fosse una simpatica gag

 

 

/me laughs <_<

 

 

 

 

Ciau ^_^



John Petrucci Blu
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John Petrucci Blu
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Inviato il 25 marzo 2004 10:18 Autore
c'è tanta confusione e sia gli organi informativi che i legislatori non ne sanno abbastanza per dare chiarezza

Mi trovi perfettamente d'accordo. Però allora vorrei sapere perchè si fanno le leggi quando non si sanno le cose.

 

P.S.= questa legge è in contrasto con diverse normative europee che riguardano le leggi sulla privacy e altre leggi sullo scambio di materiale tramite peer to peer.


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Jaqen H'ghar
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Jaqen H'ghar
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Inviato il 25 marzo 2004 13:12

Cmq la cosa che mi fa imbestialire è che questo decreto legislativo viene presentato come un baluardo a difesa del diritto d'autore e della pirateria quando sappiamo tutti qual'è l'interesse principale che si va a "tutelare" ( inizia per S , quattro lettere e tre vocali, cosa sarà? ghghgh).

 

La vedo come voi alla fine però... la solita legge spauracchio.

 

Bye


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Fede Stark
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Inviato il 25 marzo 2004 13:29

Spiace per i dinosauri che non se ne sono resi conto, ma il mondo è cambiato. Il modello commerciale disco-cinematografico aveva senso quando non esistevano i personal computer e Internet e quindi era relativamente facile controllare la duplicazione delle opere, e oltretutto la duplicazione aveva un costo. Ora che esistono, ora che duplicare non costa più nulla, insomma ora che il genio è scappato dalla lampada e non c'è modo di ricacciarlo dentro, quel modello non ha più senso, e chiunque si ostini a difenderlo rischia di fare la figura ridicola di paladino della corporazione dei maniscalchi atterriti dall'avvento dell'automobile. E di estinguersi insieme ai maniscalchi, se non si evolve.

 

 

 

questa è la fine del mio primo post in questa discussione e il punto è priprio questo!!!


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Fede Stark
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Inviato il 30 marzo 2004 14:12

Intervista al presidente dell'Associazione dei provider, che aggiunge: niente paura però, sarà fermato, è incostituzionale e viola la legge sulla privacy

 

di Giulio Boresa

 

 

 

Musica, file sharing e denaro

» Tutto sulle note in arrivo dalla Rete

 

Se quanto si scarica viene poi venduto, la multa va invece da un minimo di 2.500 a un massimo di 15.000 euro. I fornitori di servizi Internet (di hosting e di connettività) sono obbligati a segnalare alle autorità i nomi degli utenti che violano questa legge. Se non lo fanno, rischiano multe dai 50.000 ai 250.000 euro. La Fimi (Federazione dell'industria musicale italiana) e Aie (Associazione degli editori italiani) hanno subito protestato, perché il decreto attacca solo il download di film e non quello di musica; ma Urbani rassicura, in una nota rivolta alla stampa: «sarà premura del ministero provvedere a definire uno strumento contro la pirateria per quanto riguarda i diritti d'autore anche nel campo della musica e della letteratura».

 

E da venerdì è il putiferio. Tra gli utenti, tra le associazioni interessate. Gruppi massicci di utenti, associazioni di provider, l'Associazione per la Libertà nella Comunicazione Elettronica Interattiva (Alcei) stanno combattendo con tutte le proprie forze perché il decreto sia annullato.

 

Perché «contiene disposizioni inammissibili, inapplicabili tecnicamente o in contrasto con le leggi sulla privacy e costituzionali», dice, a MyTech, Paolo Nuti, presidente di Aiip, associazione provider. I provider si stanno organizzando per fare fronte comune contro quelle che riconoscono come assurdità del decreto. Le indicheranno, in una lettera da indirizzare al Presidente del Consiglio, e proporranno alternative. Qualche esempio di misure inaccettabili: «si chiede ai provider di bloccare i servizi erogati all'utente che viola i diritti d'autore. Ma se questo nostro utente è un fornitore di servizi di hosting, che ospita materiale pirata, se gli blocchiamo la connettività saranno danneggiati anche tutti i suoi utenti innocenti: da un giorno all'altro si troveranno con il sito offline», dice Nuti.

 

Risultato: «gli utenti si rivolgeranno a fornitori esteri di hosting. Con danno al nostro mercato». Ma non solo: «il decreto ci impone anche di segnalare alle autorità i nomi degli utenti che scaricano film protetti da diritti d'autore. Ma come possiamo farlo? A colpo d'occhio, possiamo solo notare che certi utenti fanno intenso traffico. Ma per essere certi che si tratta di file pirata, dovremmo mettere sotto intercettazione tutti i nostri utenti. Ridicolo».

 

Secondo le leggi italiane, infatti, solo la magistratura può prendere l'iniziativa di filtrare e intercettare le comunicazioni private tra cittadini.

«Non abbiamo l'autorità e gli strumenti per mettere il naso nel traffico degli utenti. Il che, poi, ci costerebbe uno sproposito: più di quanto ricaviamo e molte volte di più dei nostri margini di profitto". L'Internet italiana, insomma, sarebbe azzoppata, "in senso economico ed etico, se il decreto fosse attuato nei termini descritti. C'è un solo Paese al mondo in cui queste intercettazioni sono fatte a tappeto: la Cina. L'Italia farebbe marcia indietro, sul piano dello sviluppo tecnologico e anche dei diritti civili: lontano dall'Europa».

E allora i provider sono ottimisti: «il decreto sarà bloccato dal Parlamento. Calpesta la costituzione, le leggi sulla privacy. Non può convivere con le restanti leggi dello statuto della nostra Repubblica».


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Namarië
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Inviato il 30 marzo 2004 18:37

fiuuuuuu meno male :D

 

facciamoci na bevuta e speriamo succeda così :figo::D:lol:^_^:D

 

:lol:


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Inviato il 01 aprile 2004 9:44

A.C. 4833

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QUESTIONI PREGIUDIZIALI

Conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2004, n. 72, recante interventi per contrastare la diffusione telematica abusiva di materiale audiovisivo, nonché a sostegno delle attività cinematografiche e dello spettacolo.

 

 

N. 1.

 

Seduta del 31 marzo 2004

La Camera,

 

premesso che:

 

le terminologie utilizzate dall'articolo 1 del decreto non risultano conformi alle definizioni della normativa europea ed in particolare alle direttive 2000/31 CE sul commercio elettronico e 2001/29 CE sulla tutela del diritto d'autore. Tale indeterminatezza nominalistica non consente una precisa individuazione dei destinatari delle norme e quindi una graduazione delle misure sanzionatorie, violando in tal modo sia l'articolo 117, primo comma, della Costituzione - in quanto assoggetta la potestà legislativa al rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario - sia il classico principio costituzionale della proporzionalità della sanzione;

 

la tutela del diritto d'autore limitatamente al solo settore delle opere audiovisive crea una irragionevole disparità di trattamento rispetto alle altre opere dell'ingegno, in violazione del principio di uguaglianza previsto dall'articolo 3, primo comma, della Costituzione;

 

il comma 3 dello stesso articolo 1 opera inoltre una violazione dell'articolo 109 della Costituzione prevedendo un'attività di polizia giudiziaria non coordinata dall'autorità giudiziaria,

 

 

delibera

di non procedere nell'esame del provvedimento.

 

n. 1. Grignaffini, Chiaromonte, Capitelli, Carli, Giulietti, Lolli, Martella, Sasso, Tocci, Leoni, Innocenti, Ruzzante, Magnolfi.


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