23 ore fa, Metamorfo ha scritto:Se così fosse, l'Universo primordiale potrebbe essere molto diverso da quello che osserviamo, e la sua natura e le sue leggi diverse da quelle che ci appaiono dopo i cambiamenti apportati da civiltà intelligenti.
Questo mi ricorda Contact (il romanzo) nel quale non solo si scopriva che
specie aliene estremamente evolute avevano creato autostrade di buchi neri nel cosmo, ma che c'era "dell'altro": se non ricordo male, nell'ultima scene la protagonista cercava tra le cifre del pi greco trovando il disegno di un cerchio
Tra le possibili e future applicazione della IA ci potrebbe essere quella di aiutare i fisici negli studi astronomici.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Video uscito oggi, di una lezione di Carlo Rovelli.
Interessante.
Parla di "buchi bianchi" che sarebbero generati da un "rimbalzo quantistico" che avverrebbe al centro dei buchi neri, dovuto al fatto che lo spazio non sarebbe infinitamente comprimibile e granulare (formato da loop quantistici), e quindi prima di arrivare alla singolarità, ci sarebbe un'inversione che porta il buco nero a "risputar fuori" la materia.
Questo però potrebbe accadere soltanto quando il buco nero, dopo un tempo lunghissimo (all'esterno, ma minuti o secondi all'interno) senza poter risucchiare materia, rimpicciolisce enormemente.
Il buco bianco sarebbe alla fine minuscolo, privo di carica elettrica e non interagirebbe nemmeno con la luce, quindi invisibile. Avrebbe soltanto una minima forza di gravità. Dunque, plot twist, la Materia Oscura, che è invisibile e sembra interagire soltanto a livello gravitazionale, potrebbe proprio essere costituita da una enorme quantità di questi buchi bianchi formatesi nel corso di miliardi di anni.
Tutto speculativo al momento, però, come lui dice, fino a poco tempo fa, anche i buchi neri erano soltanto a livello speculativo (seppur la loro presenza era ben anticipata dalla Teoria della Relatività) ed oggi una realtà di cui nessuno dubita.
Ovviamente, essendo Rovelli, ci ha buttato dentro Dante, con varie parti della Divina Commedia per spiegare il viaggio dentro e fuori un buco nero.
https://www.youtube.com/watch?v=9VSz-hiuW9U
è da quarant'anni più o meno che si parla di buchi bianchi, no? grazie del consiglio comunque.
Qui Rovelli ne parla come possibile spiegazione della Materia Oscura, e per spiegare la natura discreta dello spazio, che non è un background infinito ma è composto esso stesso da loop quantistici, secondo la teoria Loop Quantum Gravity, che evita la singolarità e permette il rimbalzo. Tra l'altro, è un fenomeno che in piccolo emula quello che secondo quella teoria succederebbe a livello cosmologico, con il Big Bounce
Visti per la prima volta gli elettroni comportarsi come un fluido
Osservata per la prima volta la corrente elettrica comportarsi come un fluido, ossia un flusso nel quale i singoli elettroni non sono più distinguibili tra loro.
Questo comportamento era stato previsto da alcune teorie, ma solo ora è stato osservato per la prima volta, grazie alla ricerca condotta negli Stati Uniti, all'Università Rice, dal gruppo di Douglas Natelson. Pubblicato sulla rivista Science, il fenomeno è stato osservato su speciali materiali detti 'metalli strani' e la scoperta potrebbe avere importanti ricadute in vari settori, dai tanto attesi superconduttori a temperatura ambiente ai computer quantistici fino allo studio dei buchi neri.