Il ‎01‎/‎06‎/‎2020 at 18:31, Euron Gioiagrigia dice:

 

Lo dicevo perché avevo letto vari articoli sul fatto che di solito chi paga con la carta ha minor percezione dei soldi spesi. Tra i quali mi ci metto anche io, che infatti prediligo di gran lunga il contante.

Mi ricordo questo fatto curioso, ne parlavano anche su radio24 alcuni anni fa. Sono stati fatti degli studi negli USA che dimostrano come utilizzando il contante si tende a consumare meno. La separazione dal denaro fisico creerebbe una sorta di malessere inconscio che porta a risparmiare, cosa che con le carte è meno presente dato che c’è uno stacco temporale tra il pagamento e l’arrivo dell’estratto conto. chi usa molto il contante tenderebbe a rinviare le spese più onerose fornendosi involontariamente altro tempo ver valutarne l’effettiva utilità e rinunziarvi. E altre cose che ora non ricordo.

Comunque quando al lavoro il mio capo riceve pagamenti in contanti, non è molto contento, non gli piace doverli potere in banca e teme di beccare biglietti falsi.

2 hours fa, Quattro_Calzini dice:

chi usa molto il contante tenderebbe a rinviare le spese più onerose fornendosi involontariamente altro tempo ver valutarne l’effettiva utilità e rinunziarvi

Eh si, d'altronde magari devi prelevare, poi vai in negozio, prendi quello che ti serve, e poi altro tempo prima di andare alla cassa. Uno ha un sacco di tempo per pensare all'effettiva utilità del suo acquisto. 

Con il cashless, specie con la carta di credito giusto il tempo di strisciare la carta e l'estratto conto ti arriva a fine mese. Se poi è un acquisto online basta schiacciare 2 tasti. 

Comunque credo che i diversi approcci dipendano anche dalla misura del conto in banca di ognuno.

Il 6/6/2020 at 10:33, Euron Gioiagrigia dice:

Io continuo a pensare che una riserva di contanti a casa (per chi li ha, è ovvio) possa fare comodo nelle situazioni di emergenza. In fondo l'Italia ha fatto la fortuna su questo nel dopoguerra.

?

In che senso?

I miei nonni materni in vita ripetevano all'infinito che finita la guerra sono passati da più che benestanti a fare la fame (letterale) perchè 'tutti i soldi che avevano da parte erano diventati carta straccia'.

Anche qui letteralmente, a quanto ho capito: parte bruciati o persi sotto le bombe, parte non accettati dal governo provvisorio perchè erano lire non amerilire o simile...erano carte che nessuno cambiava o accettava. (diverso  discorso dalla svalutazione improvvisa ovviamente...la parte che tenevano in banca o in titoli, il primo 'cashless', non si è certo salvata da questo)

Quello che 'valeva' nel loro dopoguerra era solo la terra (in parte, perchè verso il '50 ci sono state leggi che incentivavano alla grande il trasferimento dai possidenti ai mezzadri per incentivare la ripresa) e molto meglio il mattone. Che fino all'invenzione dell'IMU è stato vero 'tesoro' italiano.

Anche qui ho sempre pensato che il cashless moderno ha pure questo, forse ingiusto, vantaggio sugli altri: il conto non è, in realtà, nè in euro nè in dollari nè in dracme pre crisi greca, e dovrebbe essere più facile per chi subodora un crack o un'emergenza di qualunque tipo dividerlo  con un click su più conti di diversi istituti e diverse carte, magari quelli protetti da 'franchising' estero, che non mettere nella valigetta le banconote. E poi spendersele su internet o all'estero.

Sempre per chi pensa al 'tesoretto' ovvio: per i conti piccoli che in pratica servono solo a traformare lo stipendio in bollette ha probabilmente ragione che dice che non cambia proprio nulla.

51 minutes fa, Neshira dice:

?

In che senso?

Nel senso che, per quanto si possano svalutare col tempo, una riserva di contanti costituisce sempre soldi che hai immediatamente a disposizione. Penso si sia capito dai miei discorsi che io non ho una immensa fiducia nell'elettronica, percependola come una tecnologia troppo "fragile".

Comunque non sto mica dicendo che uno dovrebbe avere tutti i propri soldi sotto forma di contanti nascosti in casa. Io direi che tenere una piccola riserva di soldi liquidi in casa è ragionevole.

Poi che gli italiani abbiano fatto la propria fortuna sul risparmio privato è un dato di fatto, anche se è pure vero il tuo discorso sulle proprietà immobiliari.

È pure vero, come dici tu, che se ci fosse un cambio di valuta i soldi precedentemente posseduti diverrebbero carta straccia. Ma non credo che usciremo dall'euro (il sogno irrealizzabile di ogni sovranista), e il peggio che può succedere è che la UE cambi il formato accettato di alcuni tipo di banconote (è successo con quelle da 50 €). In quel caso bisognerà cambiarle.

Non so... io continuo a vedere vantaggi solo rispetto a eventi e circostanze tutto sommato eccezionali o a singoli comportamenti poco consapevoli e responsabili nell'utilizzo del denaro e della tecnologia a questo connessa. Di contro, gli svantaggi presentati - dal banale furto alla svalutazione - mi sembrano molto meno straordinari. Capisco, però, il tuo punto di vista e i timori legati a un'estrema digitalizzazione.

1 hour fa, Euron Gioiagrigia dice:

Penso si sia capito dai miei discorsi che io non ho una immensa fiducia nell'elettronica, percependola come una tecnologia troppo "fragile".

Vedendo questo mondo "da dentro", non posso che essere d'accordo con te, almeno in gran parte.

Poi c'é da dire che i grossi circuiti bancari e di pagamento usano modelli di sviluppo e testing molto solidi, ecco perché i loro sistemi sono spesso ancorati a tecnologie vecchie di 30 anni, ma anche io ho piú di una perplessitá riguardo certi "eccessi".

Devo peró dire una cosa: le banche e i circuiti di pagamento tendono ad avere protocolli di risarcimento in caso di problemi tecnici, ma sono i problemi finanziari a causare le crisi: e ho verso la finanza e l'economia ben piú dubbi che verso le tecnologie informatiche che adottano.

Quindi, sapendo che se mi arriveranno bastonate sará per colpa della finanza e non di un bug nel bancomat, mi sento ragionevolmente tranquillo 

Problemi con le carte prepagate di SisalPay.

Ho saputo. La società tedesca di tecnologie e servizi finanziari operante a livello mondiale, Wirecard è al centro di uno scandalo finanziario. La società ha rifiutato di certificare i conti del 2019 in assenza di riscontri su 1,9 miliardi di euro, in teoria depositati in conti bancari nelle Filippine ma in realtà inesistenti

https://www.repubblica.it/economia/2020/06/29/news/wiredcard_rimbalza_del_150_ma_lo_scandalo_non_si_ferma-260551295/?refresh_ce

almeno 325000 la carte di debito emesse in Italia da Wirecard sono state bloccate per alcuni giorni, con fondi attorno a 20 milioni di euro.

https://www.ilsole24ore.com/art/il-crack-wirecard-arriva-italia-bloccate-almeno-325mila-prepagate-oltre-20-milioni-euro-ADtyZHb?refresh_ce=1

Wirecard? Mi domando se questo impatterà con i loro servizi di pagamento, abbiamo diversi clienti che usano le loro api...

Un articolo vecchiotto ma interessante sulla situazione europea del cashless: https://www.agi.it/economia/conte_limiti_uso_contante_carta_credito-6242706/news/2019-09-25/

Un secondo articolo relativamente a una cosa che non sapevo: quando il governo Conte II ha abbassato il limite sui pagamenti in contanti, la BCE lo ha rimbeccato https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/16/tetto-al-contante-lettera-della-bce-a-gualtieri-e-al-parlamento-verificare-che-i-pagamenti-cashless-non-abbiano-costi-maggiori/5674324/

Non so se se ne era parlato in questa discussione, ma recentemente mi ha un pó preoccupato l'idea che i server della banca (o altri contenenti dati finanziari o importanti) vengano bruciati da qualche brillamento solare particolarmente intenso. Da quel che so, quelli piú potenti di cui si ha traccia risalgono a prima delle moderne apparecchiature informatiche, ma possono diventare tanto intense da bruciare i circuiti, figuriamoci smagnetizzare dischi e nastri e bruciare la ram su cui stanno girando i programmi.

So che i backup piú sensibili vengono tenuti in depositi molto schermati a prova di disastri naturali o guerre atomiche, ma non so nulla dei server di esercizio. Sono certo che avranno preso precauzioni verso possibili incidenti prevedibili, ma un brillamento solare "eccezionale"? 

Per non parlare della crisi economica che seguirebbe un disastro tecnologico tale da buttare giú server, reti, servizi, satelliti etc per ore/giorni in mezzo mondo...

Sì, se ne era parlato. Purtroppo è un rischio che bisogna correre, tornare ai fogli di carta è un po'' difficile (anche se servono pure quelli in molte situazioni). 

Più dei brillamenti, in realtà, mi preoccupa se i server in questione sono protetti da attacchi hacker, visto che a volte si sentono episodi preoccupanti di perdite dati.

14 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:

Più dei brillamenti, in realtà, mi preoccupa se i server in questione sono protetti da attacchi hacker, visto che a volte si sentono episodi preoccupanti di perdite dati.

 Peró questo é un rischio conosciuto, affrontato e accettato. Se uno dei serve dovesse anche venire intaccato, nel peggiore dei casi partirebbero (o dovrebbero partire) misure di rimborso.

Ma se la metá dei server é andata, anche solo stabilire chi aveva cosa potrebbe diventare problematico...

Questo sicuramente è vero. Però mi pare ci sia una diffusa indifferenza rispetto al problema dei brillamenti solari, e comunque non so se fenomeno del genere si possano prevedere con un certo anticipo. In caso affermativo ci sarebbe il tempo di prendere delle contromisure.

A proposito di moneta elettronica, che ne pensate di cashback e lotteria degli scontrini? Possono essere misure in grado di aiutare la transizione verso queste forme di pagamento?