Ancora una volta concordo, tranne su un punto.

I grandi/medi/piccoli eventi che citi tu possono essere spostati e fatti più avanti. Lo faranno persino con le Olimpiadi!

Si perderà qualcosa ma non sarà questa una tragedia.

Non so voi ma con i miei amici siamo già d'accordo per una mega grigliata in campagna, giro dei bar e sbronza generale (da astemio so già che dovrò caricarli uno ad uno in macchina per riportarli a casa sani e salvi) è praticamente certo che quello che non abbiamo speso in 2 mesi lo spenderemo in un fine settimana.

Appunto! Anche io devo recuperare gelati, mangiate, pizze, giretti vari, parrucchiere e pure un bel massaggio alla faccia!

Per quello dico   Ah e tra le altre cose una festa di laurea che è stata stoppata proprio 2/3 giorni prima della proclamazione via email e senza discussione. 

Il problema è che potrebbero volerci parecchi mesi prima che si possa riprendere a viaggiare, andare nei locali, ecc. perchè difficilmente il virus sparirà definitivamente, e anche se dovesse calare in estate, ricomparirebbe in autunno. E se non cala in estate...

Magari i più coraggiosi e soprattutto quelli che non rischiano di contagiare genitori e nonni, potranno provare a tornare alla normalità (sperando di non riportare i contagi oltre la soglia del tollerabile), ma tutti gli altri dovranno continuare ad essere prudenti e guardinghi.

A me non pare male la soluzione proposta nel Veneto: testare più o meno su larga scala in modo da certificare chi ha gli anticorpi e in teoria dovrebbe essere immune, che se veramente fosse tale sarebbe quindi libero di andarsene in giro. E poi mascherina mascherina mascherina.

Secondo OMS "l'uso esteso della mascherina non ha alcun beneficio dimostrato": https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2020/03/30/coronavirus-oms-con-uso-esteso-mascherine-nessun-beneficio-dimostrato_3M3CK6tSLESRAprbOaJl0L.html Andare in giro con guanti e mascherina fissi non servirà domani più di quanto non servirebbe ora, vale a dire "un po', ma non è la soluzione".

Da un lato, capisco l'argomentazione non si può mantenere il Paese in questa fase di stallo fino all'azzeramento dei contagi (che potrebbe non avvenire mai); dall'altro, dobbiamo contenere l'epidemia e cercare di non vanificare gli sforzi fatti finora. Siamo di fronte a un'equazione tutt'altro che facile da risolvere.  

34 minutes fa, Maya dice:

Secondo OMS "l'uso esteso della mascherina non ha alcun beneficio dimostrato": https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2020/03/30/coronavirus-oms-con-uso-esteso-mascherine-nessun-beneficio-dimostrato_3M3CK6tSLESRAprbOaJl0L.html Andare in giro con guanti e mascherina fissi non servirà domani più di quanto non servirebbe ora, vale a dire "un po', ma non è la soluzione".

 

Non si capisce perchè OMS si ostini a tenere questa posizione sulle mascherine, quando è chiaro che le nazioni che le usano rallentano tanto la diffusione del contagio, a partire dalle nazioni asiatiche, a quelle europee che sono andate per questo approccio (Repubblica Ceca, e ora anche Bulgaria).

https://www.praguemorning.cz/usage-of-masks-flattened-growth-of-coronavirus-cases-in-czech-republic/

https://www.dhakatribune.com/world/2020/03/31/coronavirus-low-mask-wearing-countries-experiencing-more-deaths

Beh, io di base do un pelo più di credibilità all'OMS che all'Eco di Praga.

%d/%m/%Y %i:%s, Maya dice:

Da un lato, capisco l'argomentazione non si può mantenere il Paese in questa fase di stallo fino all'azzeramento dei contagi (che potrebbe non avvenire mai); dall'altro, dobbiamo contenere l'epidemia e cercare di non vanificare gli sforzi fatti finora. Siamo di fronte a un'equazione tutt'altro che facile da risolvere.

Ma secondo me tutto passa dalla presa di coscienza del fatto che, quando si parla di "tornare alla normalità", non ci si sta riferendo alla normalità pre-pandemia; quella dobbiamo scordarcela per almeno un annetto, perchè non la riavremo prima che sia disponibile un vaccino o un efficace terapia antivirale.

E anche quando ci arriveremo, sarà tutto da valutare cosa saremo diventati, l'impatto che nel frattempo avrà avuto l'epidemia a livello sociale, psicologico e culturale: quei confini che adesso sono chiusi a causa del virus, vorremo che riaprano? Come guarderemo all'Europa? Ci faremo attrarre da tutte quelle forme di intrattenimento indoor o desidereremo comunque tornare ad una fruizione "sociale" e di persona? Saremo di nuovo propensi, come dopo l'11 Settembre, a barattare parti della nostra libertà in favore di una sicurezza e di una protezione maggiore, stavolta non da una minaccia terroristica ma da una sanitaria?

Nel frattempo bazzicheremo in una specie di "limbo", in cui i cinema dovranno mettere ingressi contingentati, i ristoranti spingeranno per la consegna a domicilio, i concerti all'aperto saranno annullati, gli spostamenti saranno severamente monitorati e ci saranno maggiori controlli un po' ovunque.

Sinceramente attribuire il merito dei buoni risultati raggiunti nel contenimento dell’epidemia all’uso più diffuso delle mascherine mi pare un po’ “ingenuo”.  Male non fa, anzi. Penso, però, ci possano essere stati elementi più decisivi. Mia opinione. 
 

@joramunsecondo me, hai c’entrato un punto chiave: la necessaria presa di coscienza che “nulla sarà come prima” (per usare uno slogan gettonato ) o, meglio, “bisogna che tutto cambi perché tutto resti com’è”.

L’equazione è difficile proprio perché si deve capire che tipo di “normalità” vogliamo, possiamo, dobbiamo accettare, partendo dal presupposto che indietro non si torna. E in ballo ci sono aspetti sociali, economici, politici e anche culturali. Un insieme di sfere riprenderanno a girare secondo leggi fisiche inedite.

Be però se il veicolo principale di contagio sono le droplet cioè le goccioline di saliva che viaggiano grazie a tosse e respiro va da sé che porre una barriera per arginarle può solo aiutare. Non sarà mica un caso che negli ospedali dove non ci sono i contagi viaggiano e dove invece vengono utilizzate la situazione è molto più sotto controllo.

Per me un risultato importante che si potrebbe ottenere sarebbe, oltre ad aver dimostrato come ancora nel 2020 e pur con tutta la tecnologia e le conoscenze a disposizione l'uomo è impreparato e fragile e per nulla onnipotente, evidenziare come in situazioni così "estreme" siano necessarie conoscenza e competenza e anche be direi rispetto di certe figure professionali altro che i tuttologi quaraquaquá che si mettono a dissertare al pari di epidemiologi e virologi solo perché hanno letto 2 articoli su internet. E che purtroppo in TV sono ancora troppo presenti. 

Iniziativa molto carina...

L'ideale sarebbe un test degli anticorpi affidabile (quelli attuali leggo che hanno molti problemi di falsi positivi) che faccia vedere non solo i positivi correnti, ma anche chi magari ha fatto la malattia senza rendersene conto.

Poiché fino a prova contraria esiste l'immunizzazione, queste persone potrebbero essere tutte risorse immediatamente impiegabili, e se veramente siamo a milioni di contagiati come dice lo studio dell'Imperial College...

Nel frattempo i tassi di interesse per i mutui mi pare si siano abbassati di nuovo. Quando ho fatto un preventivo per il mio, su mutuoionline.it, alcune settimane fa, il tasso per la mia banca era di1,1. Ora é di 0,90.

Si noti che dieci anni fa, quando comprai la prima casa, il tasso era di oltre il 5%. Purtroppo, dovendo fare il mutuo nuovo quest'anno, una parte di me non puó che sperare che questa situazione, perlomeno dal punto di vista economico, duri almeno qualche altro mese. Ho giá dato decine di migliaia di euro alla banca sotto forma di interessi...

(nota a margine: le crisi economiche ce le cerchiamo, se viviamo in una societá nella quale non appena si raggiunge un certo benessere economico, subito si fa di tutto per distruggerlo aumentando i prezzi a dismisura...)

16 minutes fa, Lord Beric dice:

ma anche chi magari ha fatto la malattia senza rendersene conto.

Mi sembrava di capire che il nuovo test (quello che impiega qualche minuto) verificasse proprio la presenza o meno di anticorpi, ma non ho seguito con attenzione.

Sì quello proposto dal Veneto mi pare andasse proprio in questa direzione. Soprattutto si mira a fornire la certificazione di immunità ai medici. Anche se al momento non è ancora certo come si comporti il virus con chi lo ha già contratto, è soprattutto questa la problematica principale, che non succeda come in altri casi dove chi ha fatto la malattia in modo asintomatico o con sintomi leggeri poi viene ricontagiato.