La riflessione che suggerisce è più ampia. Quanti dati non sono reali? E quali? Due mesi sono quelli di restrizioni forti: prima? Quanto prima dovremmo guardare? E dopo, cioè ora, quel “contagi zero” è reale? Sì va dalle teorie complottiste fino al dover riconoscere l’errore umano nel calcolo. Tuttavia, è chiaro che su questi numeri ci si può giocare - e molto - in uno scacchiere globale che non è solo sociale o mediatico, ma politico, economico, commerciale, finanziario.
Non sto dicendo che credo in queste ipotesi, ma provo a rispondere alla domanda “perché ora questi numeri sono così importanti?“.
6 hours fa, joramun dice:Io più che altro non capisco perchè, nelle discussioni sui dati, non venga mai citata la Corea del Sud, che è il paese che ha fatto il maggior numero di tamponi in rapporto alla popolazione (certo a fronte di un notevole investimento economico e di un ancor più notevole impatto sulla privacy dei cittadini), e che quindi ha di sicuro i dati più attendibili.
Su Sky ne parlano. Anche oggi dicono che erano i più pronti a causa dell’inizio di epidemia di un altro virus. Ora non ricordo ma il succo è che viene citata più che altro come eccezione
49 minutes fa, Maya dice:E dopo, cioè ora, quel “contagi zero” è reale?
Secondo OMS la situazione attuale della Cina (pochissimi nuovi contagi) è reale. Anche la riapertura della provincia di Hubei sembra confermarlo.
Infatti, non ho mica detto che non ci credo o che credo il contrario. Rispondevo alla domanda: “perché proprio ora tanto interesse per questi numeri?”. E la risposta probabilmente è che il dubbio sul totale dei morti fa gioco più della verità sullo stato attuale dei contagi o del “masticato” conteggio dei nuovi casi nel mondo. Sicuramente lo fa da un punto di vista mediatico.
Secondo me l'unica cosa che si può contestare alla Cina è una mancata tempestività&trasparenza in quelle prime, cruciali, settimane di gennaio.
Per il resto ineccepibili, almeno su questo tema (li contesterei sul rapporto eccessivamente stretto con la fauna selvatica, con l'urbanizzazione della fauna selvatica stessa, sulla medicina tradizionale, ma è OT).
Comunque... la curva si appiattisce. Certo, la Lombardia pesa ancora troppo sulla media nazionale e oscurerebbe con i suoi andamenti anche eventuali crescite altrove, ma in generale direi che non stiamo andando malissimo.
Che ne pensate del fatto che da più parti, soprattutto dall'opposizione, si inizi a parlare di riaperture, in vari modi e sotto varie declinazioni?
Si. Si può entrare ma non si può uscire. Inoltre hanno messo dei divisori a separare i quartieri (o gli isolati, non ho capito)
4 hours fa, Metamorfo dice:
Secondo OMS la situazione attuale della Cina (pochissimi nuovi contagi) è reale. Anche la riapertura della provincia di Hubei sembra confermarlo.
Il ms sopra era una risposta qui
Prima o poi si dovrà riaprire: non credo si possa economicamente resistere più di un altro mese ancora.
Mi aspetto una prima parziale riapertura a metà Aprile (il 18 credo sarà la prossima scadenza) e un'altra più ampia a inizio Maggio, anche se immagino rimarranno chiuse le scuole, i locali dove si rischiano grandi assembramenti (tipo le discoteche), vietati gli eventi sportivi e musicali con grandi folle, ecc.
In generale, se il problema si protrarrà per un altro anno o più (in assenza di vaccino o farmaci importanti) potrebbe esserci uno scenario con momenti di apertura alternati a momenti di lockdown per rallentare probabili riprese del contagio.
11 hours fa, Lord Beric dice:Che ne pensate del fatto che da più parti, soprattutto dall'opposizione, si inizi a parlare di riaperture, in vari modi e sotto varie declinazioni?
Vedrei molto positivamente un approccio che sia graduale nella riapertura così come lo è stato nella chiusura.
Fermo restando che IMHO, almeno aprile toccherà proseguire cosi come siamo, perchè tra primi caldi, belle giornate, Pasqua e pasquetta le tentazioni sono troppe e a qualcuno potrebbe venire voglia di scampagnata; e che, come dice Metamorfo, concerti all'aperto (e quest'estate ce ne sarebbero stati di molto interessanti ), e altri eventi che prevedano assembramenti incontrollabili di persone (per cinema e teatri è diverso) toccherà dimenticarseli fino a fine anno, che siano grossi come Lucca o piccoli come le sagre di paese.
Incredibilmente sono d'accordo con te, anche sulla tempistica. Aprile stiamo tutti belli a casa che va bene così, che poi porca miseria è un sacrifico così terribile rispetto ai benefici che porta?
Io continuo a non capire le tantissime persone che sembra siano costrette a stare in una di quelle gabbie medioevali appesa sopra un precipizio sotto pioggia e gelo e senza mangiare. Anche se non esci quelle 2/3 sere la settimana a farti lo spritz al bar o a farti l'uscita del weekend non casca mica il mondo! E alla fine si tratta di quanto? 1 mese e mezzo? Per salvare delle vite, compresa magari la tua e quella di persone a te care (se proprio degli altri non ti interessa un fico secco)? Capirai!
Il grande timore è che appena subodorano che la situazione è leggermente migliorata i tanti scienziati che ancora non capiscono il fattore "restate a casa" e mal digeriscono le restrizioni si precipiteranno fuori in massa. E con loro anche quelli un po' più timidi ma dubbiosi. E in tutto ciò va contato il rischio, come insegna la Cina, dei contagi di ritorno che ci sarà perchè abbiamo ancora parecchia gente in giro per il mondo dove magari la situazione non sarà così rosea come la nostra.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Dipende tanto da quanto saranno efficaci tutti questi sussidi economici messi in campo al volo. A noi non costa giustamente nulla rinunciare alle uscite e agli aperitivi al bar. Per i bar d'altra parte - per dire una sola categoria su cento colpite - che devono star chiusi e rinunciare agli incassi di quegli aperitivi, anzi a tutti gli incassi per più mesi, significa probabilmente fallire. Moltiplicare per le cento categorie e mettere in cima alla torta quelli che già hanno assaltato i supermercati perchè non hanno i soldi (dicono) letteralmente per mangiare, dopo solo tre settimane.
Però si, riaprire prima del 30 aprile sembra anche a me buttare proprio all'aria tutto quello che si è fatto finora.
Quindi, anche se personalmente vedo il problema economico come molto, ma molto grosso, gli ultimi interventi dell'opposizione (compresa gente che in passato ho difeso perchè mi sembravano in buona fede) non mi sono piaciuti un granchè: non ci ho sentito motivazioni ben pesate, non ci ho sentito una volontà di compromesso per le riaperture graduali e necessarie, e mi ha dato anche parecchio fastidio il tono 'alla Trump'. L'impressione che mi danno è che spingano per riaprire-riaprire tutto-riaprire subito proprio per evitare di implementare questi sussidi, che magari sarà difficile togliere anche a fine emergenza, e che erano un cavallo di battaglia di mezzo governo. Mi sembra una scelta di intralcio politica più che ragionata, ecco, per non dare ragione in niente ai 'nemici,' sarò cattiva io...
51 minutes fa, Lyra Stark dice:Io continuo a non capire le tantissime persone che sembra siano costrette a stare in una di quelle gabbie medioevali appesa sopra un precipizio sotto pioggia e gelo e senza mangiare. Anche se non esci quelle 2/3 sere la settimana a farti lo spritz al bar o a farti l'uscita del weekend non casca mica il mondo! E alla fine si tratta di quanto? 1 mese e mezzo? Per salvare delle vite, compresa magari la tua e quella di persone a te care (se proprio degli altri non ti interessa un fico secco)? Capirai!
Però devi considerare che lo "stare a casa" si declina in una moltitudine di aspetti e di realtà che non sono gestibili in maniera ottimale da tutti, o che anzi possono essere assolutamente intollerabili. Io sto gestendo un call center di supporto psicologico, e in questi giorni ne sto sentendo di ogni: pensate a dei genitori che hanno in casa un figlio con disabilità, e per i quali la scuola costituiva un supporto fondamentale nella gestione quotidiana del disturbo del figlio; oppure alle moltissime persone anziane che si trovano ad essere sole in casa, magari vedove/i, con malattie pregresse o senza un supporto dei parenti; e non ho citato i 4 milioni circa di italiani che versano in condizione di povertà assoluta. Stare in casa può significare una cosa del tutto diversa se si parla delle case popolari del Rione Sanità o di una attico a Trastevere.
In questo senso la retorica del "siamo tutti sulla stessa barca" è del tutto sbagliata e fuorviante: magari navighiamo tutti la stessa corrente, quello si, ma ciascuno lo fa con la propria barchetta, che in alcuni casi è poco più che una bagnarola scassata.
L'opposizione non ha motivazioni.
Se il governo pensa di aprire, urleranno alla chiusura. Se il governo pensa di chiudere, urleranno all'apertura. Se il governo mette in campo soldi, urleranno a più soldi.
In questo modo, potranno accollare alla maggioranza le tante morti e/o il crollo economico, entrambi inevitabili, e potranno dire di essere stati contrari e che loro avrebbero salvato la situazione.
Questa è purtroppo la politica.
Rispondo con ordine @Metamorfo hai riassunto perfettamente.
%d/%m/%Y %i:%s, Neshira dice:Per i bar d'altra parte - per dire una sola categoria su cento colpite - che devono star chiusi e rinunciare agli incassi di quegli aperitivi, anzi a tutti gli incassi per più mesi, significa probabilmente fallire.
Ma quali mesi? La gran parte non è chiusa neanche da 1. Rinunciare a 2/3 mesi (penso sarà il margine) per cui arriverà anche qualche sussidio, non è mica la fine del mondo. Paradossalmente sarebbe peggio una catastrofe naturale tipo un terremoto che allora si ti rovina l'attività a lunga durata o ti costringe a chiudere. Qui appena dicono di riaprire si riparte abbastanza velocemente e sono anche convinta che tanta gente dopo una così terribile segregazione si fionderá nelle vecchie abitudini.
@joramun per caritá avendo a che fare con la famigerata didattica a distanza (che come ha ben detto qualcuno non è democratica ed è terribile rendersi conto che non riesci a garantire a tutti i ragazzi qualcosa di essenziale come l'istruzione e guarda caso quelli che restano a piedi sono sempre quelli che purtroppo problemi ne hanno già) capisco che ci sono problemi di ogni (logistici come di sovraffollamento o di solitudine o di disabilità etc etc) ma l'alternativa concreta come dicevo è ammalarsi che è un problema molto più serio, con effetti anche drastici.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
1 hour fa, Metamorfo dice:Se il governo pensa di aprire, urleranno alla chiusura. Se il governo pensa di chiudere, urleranno all'apertura. Se il governo mette in campo soldi, urleranno a più soldi.
In questo modo, potranno accollare alla maggioranza le tante morti e/o il crollo economico, entrambi inevitabili, e potranno dire di essere stati contrari e che loro avrebbero salvato la situazione.
Ma infatti la cosa più saggia che può fare un governo, in una fase del genere e avendo a che fare con un opposizione del genere, è quella di darsi una strategia e seguirla a prescindere dagli attacchi e dalle strumentalizzazioni.
Penso sia importante dare l'idea che agisci mosso da un progetto, un' idea di cosa fare, da contrapporre alla visione demagogica, spesso non solo dei politici dell'opposizione.
Tutti noi abbiamo detto, pensato o sentito dell'emergenza relativa a tutto il settore del turismo, dell'intrattenimento e della ristorazione, ma le situazioni non sono uguali per tutti. Non è tanto una questione di quanto breve, lungo, sopportabile sarà stato questo periodo di fermo forzato, ma del fatto che alcuni di questi settori (penso ad alberghi, ristoranti, pub e quant'altro) avranno molto probabilmente (anzi io penso sia praticamente certo) un "effetto rimbalzo" una volta finita questa fase di emergenza: la gente avrà cosi tanta voglia di uscire, spostarsi, godersi una pizza, un fine settimana, una gita fuori porta, che affolleranno le strutture in massa, e quindi forse non serviranno interventi cosi ingenti.
Sarà molto più drammatico per quei settori in cui non è possibile gestire le entrate e le distanze, come appunto i grandi concerti, le sagre, i grandi eventi fieristici come autosaloni vari, Luccacomics e similari. Li il danno sarà sostanziale e serviranno aiuti consistenti.