In Israele il farmaco che dalle prime sperimentazioni è sembrato miracoloso, entra nella fase tre della sperimentazione e verrà provato su più di 100 malati.
Mi sembra un campione esiguo, tuttavia, dovesse funzionare e superare anche la fase 3, passerà ancora altro tempo prima che l'EMA lo approvi eventualmente anche per l'Europa.......
1 ora fa, Darklady ha scritto:Mi sembra un campione esiguo
Credo dipenda dal fatto che lo provano soltanto su malati che hanno sintomi medi e gravi (per tempesta di citochine), e lì non ne hanno molti.
Vaccino anti Covid, la Asl di La Spezia inserisce gli omosessuali tra i soggetti con comportamenti a rischio
Avranno fatto copia/incolla di qualche modulo su AIDS degli anni 80?
Sono senza parole sia per il caso in sé (allucinante e vergognoso, a dir poco), sia per lo squallido teatrino "scarica barile". Come sa fare "copia-incolla" senza guardare fosse un'attenuante.
La lettura incrociata di robe del genere e del topic sul "politicamente corretto" è surreale.
@Metamorfoanche io ho pensato alla stessa cosa. sempre se è vera la giustificazione della asl. visto il livello del dipendente pubblico non mi stupirei del copia-incolla senza guardare quella parte. ma anche se ne fossero accorti non lo avrebbero modificato lo stesso visto che poi si prendevano la responsabilità di aver cambiato un modulo ministeriale.
speriamo sia stato solamente un errore in buona fede, nel caso contrario qualcuno dovrà "pagare" (non so come, licenziamento? sospensione?) per questo episodio.
Riprendiamo qui il discorso della chiusura degli impianti.
Sul discorso della riapertura degli impianti e e in generale della comunicazione delle misure anticovid alle parti sociali, devo dire di dissentire da quanto detto da King Glice nell'altro topic.
Al netto degli strilloni che cercano solo polemica e delegittimazione, una comunicazione non tempestiva e priva di programmazione riguardo le future chiusure costituisce un danno non da poco agli esercenti, che devono pianificare (in questo contesto ancor di più) le assunzioni del personale, le forniture con i grossisti, la programmazione di eventi, ecc.
Se fossi un barista vorrei sapere se per il prossimo lunedì devo chiamare il fornitore per un nuovo carico di cornetti.
Da questo punto di vista sarebbe stato interessante sperimentare un sistema di lockdown programmati come quello utilizzato in Irlanda del Nord (www.internazionale.it/notizie/clare-wilson/2020/10/26/amp/lockdown-programmati-virus) in cui i lockdown erano calendarizzati e slegati dalla diffusione del virus.
4 minuti fa, joramun ha scritto:una comunicazione non tempestiva e priva di programmazione riguardo le future chiusure costituisce un danno non da poco agli esercenti, che devono pianificare (in questo contesto ancor di più) le assunzioni del personale, le forniture con i grossisti, la programmazione di eventi, ecc.
Infatti gli esercenti non lamentano tanto il prolungamento della clausura da covid, quanto la tempistica (tarda) nella comunicazione... Ieri sera i gatti delle nevi battevano le piste ancora ignari delle decisioni governative, rinfrancati dalle regioni che al venerdì garantivano loro l'apertura degli impianti. Un gran pasticcio
Il problema è che difficile prendere degli accordi in anticipo ed essere sicuri che vengano rispettati, perchè la curva dei contagi è imprevedibile, un giorno l'rt è in discesa e nell'altro scopri che le varianti stanno diventando il ceppo dominante. Sei in balia di eventi non gestibili
Capisco la rabbia degli esercenti però purtroppo stiamo navigando col mare in burrasca, e la situazione cambia ogni ora.
Questo è pacifico, e logicamente (credo) comprensibile, ma non sarebbe meglio non dare garanzie laddove non ce ne sono? No, qui si decidono e approvano protocolli, date e orari di apertura, modalità di svolgimento, e si dice agli imprenditori/gestori: adeguatevi o chiusi. Loro si adeguano, forse un 30% della stagione lo si riesce a portare a casa, investono nell'attività e assumono personale. Una manciata di ore prima che il meccanismo parta, tutto viene bloccato. Io fatico a trovarci senso.
2 ore fa, King Glice ha scritto:Il problema è che difficile prendere degli accordi in anticipo ed essere sicuri che vengano rispettati, perchè la curva dei contagi è imprevedibile, un giorno l'rt è in discesa e nell'altro scopri che le varianti stanno diventando il ceppo dominante. Sei in balia di eventi non gestibili
E infatti ho postato il link di una soluzione attuata altrove che non è parametrata in base alla curva dei contagi.
In pratica si stabilisce che ogni X giorni si va in lockdown totale per TOT giorni, a prescindere dal fatto che la curva dei contagi sia bassa o alta. In questo modo non solo dai agli esercenti dei riferimenti precisi riguardo ai periodi di apertura e chiusura (e quindi dando loro la possibilità di organizzare l'attività per tempo), ma dai anche alla popolazione la sensazione di non essere costantemente all'inseguimento di qualcosa di imprevedibile, e la togli anche da uno stato di perenne incertezza che alla lunga è stressogeno e logorante.
C'è sicuramente un problema di comunicazione, sia a livello politico che scientifico.
Dovrebbe parlare un'unica persone per quanto riguarda i provvedimenti politici (il presidente del consiglio, direi).
Stessa cosa per le questioni scientifiche.
Decine di medici e virologi che dicono la loro, con la gente che crede a quello che gli sta più simpatico o a quello che dice che le cose che vorrebbe sentirsi dire o a quello che li terrorizza.
Col risultato che c'è confusione totale e passa l'idea che "nessuno sa niente!" oppure "secondo me...(+ qualche teoria assurda)" oppure "X ha detto così, quindi è così".
Basta virologi ed esperti in tv a dare le loro opinioni. Al massimo dovrebbe parlare uno soltanto per conto del comitato tecnico scientifico o uno a nome del ISS a dare spiegazioni su cose certe e dati.
38 minuti fa, joramun ha scritto:si va in lockdown totale per TOT giorni,
Il problema è che il popolo non vuole nemmeno sentire parlare della parola lockdown