7 hours fa, Manifredde dice:SI, è per il positivi attuali, eppure al telegiornale non hanno parlato di questa differenza, ma solo del valore inaspettatamente basso.
Qui spiegano perchè non è poco:https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_novembre_22/covid-screening-massa-alto-adige-meno-dell-1percento-positivo-ma-non-poco-d6e37490-2ccc-11eb-a006-0b5f9624cb77.shtml
Grazie per il link. Si, non metto in dubbio che il valore, in senso assoluto, basso non sia, ma mi sorprende l'affermazione che la provincia si aspettava un valore tra il 5 e il 10%. Riguardo al confronto con il 22% delle scorse settimane, beh, quello è stato un altro caso di comunicazione lacunosa: mia moglie era allarmata da questo dato, visto che pochi giorni prima era al 10%, hai voglia ricordarle che di recente hanno limitato i test solo sui sintomatici
Sono curioso di vedere come impatterà questo screening sia sulle misure (eventuali aperture) che sulla diffusione nelle prossime settimane: aver individuato 3000 positivi e averli isolati è un bel colpo, già oggi ci siamo visti per una breve passeggiata con suoceri e genitori (sempre distanza e mascherina, sia chiaro) e il saperci tutti negativi è stato un bel sollievo. Così come la riapertura delle scuole ora è causa di meno ansia.
tra l'altro lo stanno facendo per salvare la stagione sciistica e turistica ma il governo per adesso non ha neanche provato a fare un piano per le aperture. che poi trattandosi di attività all'aperto lo sci è abb facile da gestire. lo spazio per allungare code c'è (dove sci fanno già da distanziatori), meno gente su impianti chiusi (funivia e cabinovia, al limite apri solo le prime per viaggio salita mattina e discesa al ritorno), acquisto skipass online con un numero fisso max al gg, ristori solo "asporto" e si mangia all'aperto, e poi si è già tutti coperti sia mani che faccia. e chi ci va sa che si deve armare di pazienza per le code e cmq si riduce del 30-40% affluenza massima dei comprensori.
le spiagge affollate si dove era impossibile applicare misure (soprattutto quelle libere) ma sci no a priori?? mah. poi se dopo studi ecc nn si possono aprire ok ma di default mi sembra assurdo. poi almeno a sciare le persone anziane sono pochissime...
per tanti territori tenere chiuso è la morte. zone poi come alto adige è un sistema perfetto dove tutte le attività girano sul turismo. bisogna per forza trovare sistemi per almeno limitare le perdite
Ci va bene che per qualche ragione qua invece che a fine novembre sembra di essere ad inizio ottobre come temperature: la stagione sciistica potrá forse partire piú tardi e presumibilmente finire piú tardi (anche se magari ho detto una bestemmia, non so sciare )
@Manifredde scusa leggo sotto tuo avatar....località bolzano....nn ci credo nn sai sciare....io lo scorso anno era al latemar. posto stupendo. come del resto tutta la vs zona.
Il problema non sarebbe lo sci, sarebbe la polenta concia in baita, il vin brûlé al rifugio, eccetera. Se apri le piste, il resto segue a ruota.
beh ma si possono trovare delle soluzioni. semplicemente baita ecc fanno solo servizio cucina e organizzano gli spazi esterni. cioè di spazio c'è nè per organizzarsi. vendono panino e uno lo mangia a bordo pista. sarà mica quello il problema.
poi cosa più importante: al mare non puoi controllare affluenza, sulle piste si e lo skipass è tracciabile. quindi se dico che al max ci sono 1000 sciatori al gg, ce ne sono 1000. non di più. parliamo di un attività all'aperto, oltretutto coperti dalla testa ai piedi (anzi la mascherina sarebbe un sollievo), non c'è contatto e generalmente nn si scia attaccati. poi sulle seggiovie si lascia spazio vuoto, si lascia tra tornello e altro uno spento così le file sono distinte, funivie ecc aperte solo quelle indispensabili e con numero ridotto a salita.
non è assolutamente paragonabile al mare....ma proprio zero. lì tutti attaccati, sulla riva e in acqua ecc...non c'è possibilità di controllo.
poi lo sciatore si metterà bene in testa di armarsi di pazienza e che rispetto al solito farà meno piste e starà più tempo in coda.
però dire ma si chiudiamo tanto cortina ricchi evasori ecc... come chi nn conosce lo sci dice a vanvera non lo accetto (non lo letto qui, ma sono commenti letti su fb e alcuni siti dei quotidiani).
si facciano almeno delle valutazioni. dei piani delle regole. bisogna trovare un equilibrio tra sanità ed economia. per tante valli e località montane saltare la stagione sarebbe un danno dal quale sarà difficile riprendersi.
poi vista la situazione economica di tante famiglie e persone non penso proprio che si farebbe il pienone...tanti anche se aperti non andranno per mancanza di fondi. questa è la triste realtà.
cmq la curva si è impennata ad ottobre quindi non dipende dalla cosidetta movida e mare/ferie estive, che in italia finiscono sostanzialmente dopo ferragosto, ma dall'apertura delle scuole e dal carico sui mezzi che ne è derivato. quindi conte e il governo mi spiace ma dicono balle quando parlano del ferragosto come causa della seconda ondata. tanto che appunto la curva si è alzata ad inizio ottobre dopo 3-4 settimane dall'apertura delle scuole.
Il distanziamento sulle spiagge (italiane) anche libere c'è stato eccome, con i bellissimi (!) corral da bestiame 3mtx3 e la chiusura alle 19, ed è servito a poco visto che poi ci si ammassava in rifugi baite stradine innevate bar granitai viali lungomare. E traghetti/treni per raggiungere le isole).
Quindi ok, le piste in senso letterale si possono pure aprire, mantenendo tuttetuttetutte le altre limitazioni: distanze, coprifuoco alle 20, barricate tra comuni - esistono piste che comunciano in un paese e finiscono in un altro? - niente consumazioni al tavolo o all'interno dei locali e nemmeno nei pressi. Niente polentate negli alberghi. Niente serata al rimedio nella discoteca bella chiusa sigillata perchè è inverno. Niente sconti Frecciarossa a due euro posti-in-piedi per raggiungere Le Odle dalla Calabria anche se sono zone dello stesso colore XD.
Ovvero: tu indigeno autentico amante dello sci in sé ti fai le tue venti discese di fila come 'attività sportiva individuale', poi ti togli gli sci, compri uno shottino caldo per riprenderti, rigorosamente nel bicchierino di carta triste da asporto, e te lo bevi in piedi, da solo, al freddo; sali immediatamente in macchina e torni dritto a casa tua a cenare esclusivamente con i tuoi conviventi.
A me sembra uno scenario improbabile da imporre quanto il distanziamento in acqua. E non mi sembra nemmeno quello che stanno reclamando gli operatori del turismo invernale (o Herr Kurz).
Tra l'altro aiuterebbe davvero tanto l'economia incassare, in sostanza, solo gli skipass dei locali e nient'altro? Tanto da rischiare un altro evento superdiffusore come quello europeo della prima ondata...che è stato proprio le vacanze di Natale sulla neve tra Francia e Italia, no?
prima ondata è arrivata perchè non si sapeva niente nè si è fatto niente. basta vedere le parole di conte e speranza a fine gennaio. si è sottostimato il problema. dire che è colpa delle vacanze invernali fa ridere.
cmq già senza stranieri le perdite sono importanti. ma almeno un minimo si può fare. poi si parla di attività all'aperto e dove c'è distanza. e controllando il numero di sciatori al giorno si scia senza problemi. e ripeto essendoci lo skipass è facilissimo gestire i numeri (a meno che il comprensorio bara). non è per niente paragonabile alla vacanze estive. se si tengono i numeri di un normale gg in settimana problemi di assembramento nn ce ne sono.
ovvio no disco, no locali, rifugi chiusi se non per darti una specie di "asporto". in svizzera per andare in albergo devi fare tampone se no salta prenotazione. poi di spazio x le distanze ce nè in abbondanza.
poi leggo che si vogliono riaprire le scuole x forza...va be senza gestire trasporti che sono dei carri bestiame.
poi alla fine si apriranno per acquisti i centri commerciali che si riempiranno....spazi chiusi, aria meccanizzata, insomma direi proprio il top x il virus...e ovviamente ci saranno una marea di anziani in giro...come già adesso dove gli unici a piedi per la città sono loro.
io ci vedo delle incoerenze in queste scelte. allora no sci, no alberghi, no centri commerciali, ecc...se deve essere una scelta drastica che lo sia. se invece si dice per mesi che bisogna convivere col virus, si fanno protocolli ma poi si colpiscono alcune categorie e altre no allora c'è qualcosa che nn funziona. o meglio si fa tutto alla c...o.
sulle scuole superiori sicuramente dentro le strutture si seguono le regole ma io ho visto le uscite fuori dalle scuole....distanze contatti ecc saltati tutti
Questi articoli sulla terza ondata nei paesi dell'Est asiatico francamente mi fanno ridere. Poco meno di tremila contagi giornalieri in un paese come il Giappone di 130 milioni di persone non sono niente: https://www.huffingtonpost.it/entry/il-giappone-affronta-la-terza-ondata-di-covid-ma-la-vera-piaga-sono-i-suicidi_it_5fc381efc5b66bb88c67abf2
Più preoccupante il discorso relativo all'incremento del numero di suicidi, tipica piaga del paese nipponico. È fuori argomenti quindi mi limito a citare un passaggio:
CitaIl Giappone registra un numero di morti per suicidio nel solo mese di ottobre superiore a quello delle vittime uccise dal Covid dall’inizio della pandemia. Lo riporta la CNN citando le statistiche del governo nipponico.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
intanto mentre si tengono chiuse le località sciistiche, sono aperti i centri commerciali....gente accalcata, assembramenti, distanze zero, spazio chiuso, caldo freddo tra dentro e fuori, impianti di areazione meccanizzata. insomma l'ideale per la circolazione di un virus.
la azzolina vuole aprire a tutti i costi le superiori...e anche lì andiamo ad intasare i mezzi di trasporto ecc... ecc....
mi immagino la metro a milano domenica nel primo gg di apertura dei negozi.
è questo che mi da il nervoso. sciare è una delle cose che mi piace fare di più. però se proprio nn si può me ne farò una ragione. io sarei disposto a fare più coda, metterci più tempo per usare impianti di risalita e a seguire tutti protocolli (che sulle piste poi non sarebbe così difficile seguire), come del resto tutti gli sciatori. poi se sgarri ritiro immediato dello skipass e vedi che segui le regole. ma vedere che intanto succedono queste cose sui mezzi e nei centri commerciali senza che nessuno dica niente lo trovo assurdo. un controsenso totale.
poi sono luoghi frequentati anche delle persone anziane quindi soggetti iper a rischio.
quindi fare attività all'aperto tutto coperto mascherina compresa no. invece stare in luoghi chiusi senza aerazione naturale per fare le utilissime compere di natale invece si. 2 pesi 2 misure.
poi se chi sta al governo pensa che andare in montagna sia come si vede nei cinepanettoni andiamo bene
Bhe....dipende dove vai a sciare, mi ricordo domeniche di piste assolutamente imballate tra Bormio, Aprica, Ponte di Legno (con riferimento alla sola Lombardia)......per non parlare della Valle d'Aosta, quasi off-limits per la sciata di giornata.
Per ciò che concerne le scuole, mi era parso di capire che non sarebbero state riaperte fino al 7 gennaio e si sarebbe usato questo periodo per organizzare i trasporti (sperando che stavolta lo facciano sul serio.....), tanto che c'era l'ipotesi di affidarne il compito ai prefetti locali.
I centri commerciali sono il ricettacolo dei virus già in situazioni normali (vedi influenze e raffreddori stagionali) figuriamoci in piena pandemia! Per ciò che mi concerne, almeno la Lombardia (con buona pace di Fontana che scalpitava da 2 settimane), avrebbero dovuto mantenere le restrizioni fino al 3 come da DPCM e poi valutare. Domenica scorsa, da immagini viste non solo in TV, ma anche da amici su fb, c'era di ogni in giro per Milano (e anche Pavia); questo mina in maniera gravissima i risultati ottenuti con il lockdown della zona rossa! Cosa cambiava usare prudenza ancora per una settimana e cercare di consolidare meglio le tendenze positive degli ultimi 15 giorni? Tanto più che è stato appurato che il grande assalto ai negozi per l'acquisto dei regali non c'è stato, oppure si è verificato in misura minore di quanto ci si aspettava, perché l'unica cosa che la gente voleva davvero era uscire a farsi 4 passi.......
chiaro che si intende sciare con le restrizioni. quindi tot skipass al giorno e acquisto obbligatorio via online (così eviti le code alla biglietteria). ormai anche sugli impianti a parte i gg topici non si fa quasi mai coda o cmq poca.
si parte dal presupposto che non si va a sciare come al solito. nel weerkend si tiene stessa affluenza che c'è in settimana e tanti non ci andranno.
cmq il punto è che è inutile fare una guerra alle stazioni e località sciistiche, che cmq in % con frequentate da fetta di gente, se poi tieni sti centri commerciali aperti come idem i mezzi di trasporto usati da tutti senza nessun controllo. e proprio il controllo che manca: dopo le foto girate di domenica le autorità devono intervenire. se il centro commerciale pinco pallino non rispetta o non riesce a fare rispettare le misure semplicemente verrà chiuso.
poi va be al governo e compagnia fa comodo trovare colpevoli. prima i vacanzieri dell'estate adesso quelli invernali
Il 30/11/2020 at 13:47, Euron Gioiagrigia dice:Questi articoli sulla terza ondata nei paesi dell'Est asiatico francamente mi fanno ridere. Poco meno di tremila contagi giornalieri in un paese come il Giappone di 130 milioni di persone non sono niente: https://www.huffingtonpost.it/entry/il-giappone-affronta-la-terza-ondata-di-covid-ma-la-vera-piaga-sono-i-suicidi_it_5fc381efc5b66bb88c67abf2
Più preoccupante il discorso relativo all'incremento del numero di suicidi, tipica piaga del paese nipponico. È fuori argomenti quindi mi limito a citare un passaggio:
A questo proposito
Sentite questo provvedimento
Giusto per alleggerire un attimo l'atmosfera https://m.youtube.com/watch?v=Is3sAIzZnJM