Esattamente, radere al suolo una città che rifiuta di arrendersi, come esempio per altre, avrebbe avuto senso.

Ma radere al suolo una città che si è arresa, in mancanza di altri oppositori, è pura crudeltà, o follia, o come volete definirla.

Ah non è mica colpa mia se hanno finito il budget alla HBO

O se D&D si ricordano di 2-3 località in croce

Purtroppo non funziona più niente

E' tutto tirato per i capelli

Si nota proprio la volontà di chiudere la baracca alla meno peggio

Altro errore grossolano di questa puntata: a Jaime è ricresciuta la mano dx

6 minutes fa, ziowalter1973 dice:

Ma manifestazione di potere verso chi? Westeros sembra una landa desolata, se ci sono altre casate non le abbiamo mai viste, i personaggi sono sempre gli stessi..

Ho capito ma non è che a Westeros non ci sia più nessuno, per esempio hanno citato il principe di Dorne (sì, dal nulla ma vabbè) proprio lo scorso episodio.

3 minutes fa, ilprocionehasempreragione dice:

Esattamente, radere al suolo una città che rifiuta di arrendersi, come esempio per altre, avrebbe avuto senso.

Ma radere al suolo una città che si è arresa, in mancanza di altri oppositori, è pura crudeltà, o follia, o come volete definirla.

Che sia estremamente crudele non ci piove. Ma crudeltà non implica follia, mica sono la stessa cosa.

12 minutes fa, Ancalagon dice:

Nono la follia non ha alcun senso. La distruzione della città è forzatissima e inutile. Poteva andare direttamente verso la fortezza Rossa e invece gli fanno fare quel massacro.

 

hanno giochicchiato con quella storia dei Tarly e le frasi di Varys e Tyrion. 

 Su questo credo che discuteremo per anni e probabilmente molti di noi non cambieranno idea. Io credo ci sia di più (anche molto altro che a prima vista abbiamo interpretato nel mondo sbagliato) anche se penso che comunque si potesse fare molto meglio...

I Mongoli, per esempio, risparmiavano le città che si arrendevano prima di iniziare lo scontro, in caso contrario potevi anche arrenderti a metà assedio ma il saccheggio te lo beccavi comunque. Ripeto non sappiamo se è stato questo l'intento della produzione ma fino al prossimo episodio è un'ipotesi valida come le altre.

Beh.. se dany non è folle è semplicemente stupida.. Aspettiamo il prossimo episodio. 

1 minute fa, Gedeont dice:

 

Ho capito ma non è che a Westeros non ci sia più nessuno, per esempio hanno citato il principe di Dorne (sì, dal nulla ma vabbè) proprio lo scorso episodio.

 

 

Che sia estremamente crudele non ci piove. Ma crudeltà non implica follia, mica sono la stessa cosa.

Sì Sì ma quello che intendo dire è che manca una finalità "tattica" nella terribile azione compiuta.

Poi che follia e crudeltà possano essere due alternative o sovrapporsi in un'unica personalità, non toglie il fatto che non vi è alcun vantaggio se non dare libero sfogo a determinati istinti.

53 minutes fa, ziowalter1973 dice:

Beh.. Più che all' animo umano io stavo pensando al lato materiale della questione. Westeros nel racconto dei D&D ha un paio di location (almeno nelle ultime stagioni) e basta. Se tu arrivi e piuttosto che saccheggiare distruggi una delle due location dell' ottava stagione che senso ha avuto? Approdo del re era con le pezze al c**o e ha ancora un debito con la banca di ferro, grande inverno è stata distrutta in parte etc. Va bene sterminare i propri nemici ma non mi pare molto sensato uccidere pure quelli che un giorno ti dovranno versare le tasse per farti vivere tranquilla a dragonstone. 

La banca di ferro è in credito con i lannister, non con Daenerys. Loro "scommettono sul vincente". Non è che Daenerys adesso pagherà la banca di ferro per la GC che Cersei ha assoldato...

Dico la mia sulla 8x05
Siamo ancora alle prese con l'accelerazione eccessiva non solo degli spostamenti ma anche delle situazioni (vedi esecuzione di Varys in 35 secondi netti).
Eserciti totalmente inutili al fine dell'assedio, praticamente fa tutto Daenerys con Drogon, distrugge la flotta, distrugge i presidi sulle mura, brucia la golden company e 3/4 dell'esercito Lannister rimasto.

Il capitano Strickland (che dovrebbe essere un guerriero d'elite) che volta le spalle al nemico e si da alla fuga come se fosse la sua prima battaglia in assoluto e se la stesse facendo addosso.
La passeggiata per il centro di John con immacolati e uomini del nord l'ho trovata un po' buffa, sembrava stessero ad una rievocazione storica piuttosto che prendendo parte ad un assedio.
La città cade, le campane suonano, l'esercito depone le armi e Daenerys invece che (al limite) puntare diritta alla fortezza rossa, inizia a bruciare case e innocenti compresi, ancor più ridicolo l'esercito del nord e gli immacolati che attaccano i soldati inermi che sono costretti a riprendere le spade da terra per difendersi, addirittura gli integerrimi uomini del nord che si mettono a sgozzare donne indifese e addirittura i soldati Lannister che tentano di difendere la popolazione indicando vie d'uscita.
Succede l'esatto contrario di ciò che è stato per 7 stagioni.
Cersei che da tigre diventa una gattina impaurita e piagnucolosa, senza parlare dello strepitoso piano di difesa che avrebbe dovuto preparare da persona scaltra qual è, in pratica guardare la città bruciare dal balcone?
Unico punto coerente il Cleganbowl, col Mastino che termina decentemente il suo arco narrativo vendicandosi del fratello (diventato nel frattempo una sorta di zombie immortale).
Bello anche l'addio fra Jaime e Tyrion, peccato che poi lo sterminatore di re faccia la fine del topo assieme a Cersei, morti schiacciati nei sotterranei della fortezza rossa (patetico).
Arya (nel frattempo convinta dal mastino a desistere dalla sua vendetta che l'avrebbe probabilmente portata alla morte), si unisce alla folla tentando strenuamente di scappare alle fiammate di Drogon (che ancora la non paga Dany continua a far svolazzare su quel che resta della città), con una visuale in primo piano si rende perfettamente conto della follia messa in atto dalla regina dai capelli d'argento e della distruzione che la sua "liberazione" di King's Landing ha comportato.
Jon in tutto ciò non classificabile, ha probabilmente il merito di rendersi conto che le parole di varys non erano del tutto infondate.
Tyrion che suo malgrado ha la stessa presa di coscienza avuta da Jon ed Arya,l'aver appoggiato probabilmente la persona più sbagliata da far sedere su quel trono.
 

Non avrà finalità tattica ma potrebbe avere una finalità strategica: "potete vivere nel mio nuovo mondo o morire nel vostro vecchio". Che sia una strategia vincente è tutto da vedere, sempre ripescando i Mongoli la fama di distruttori di città ha fatto arrendere città in un nano secondo mentre in altre ne ha accresciuto il coraggio.

4 minutes fa, ilprocionehasempreragione dice:

 

Sì Sì ma quello che intendo dire è che manca una finalità "tattica" nella terribile azione compiuta.

Poi che follia e crudeltà possano essere due alternative o sovrapporsi in un'unica personalità, non toglie il fatto che non vi è alcun vantaggio se non dare libero sfogo a determinati istinti.

Per me il vantaggio c'è, incutere terrore. Se non fosse stata un'azione pianificata non saprei come interpretare il "fear it is" detto da Daenerys a Jon dopo che lui per qualche misterioso motivo la rifiuta.

5 minutes fa, ziowalter1973 dice:

Beh.. se dany non è folle

È "folle" . Il problema è il cambiamento, che più ci penso più mi arrabbio( idem per Jaime) ad essere forzatissimo e sciocco nello sviluppo. 

Per me puntata davvero epica.

cominciamo da varys: in quanto servitore (da sempre) solo del reame, sa che questo sarà il suo ultimo atto e si assicura di poter mandare ad ogni lord dei sette regni il messaggio più importante: Jon è Aegon e legittimo erede al trono. Quello che doveva fare lo ha fatto, sapendo già che Daenerys si sarebbe mostrata come pazza (facendo quello che ha fatto) e immaginando che dopo di ciò i lord di westeros avrebbero tratto le loro conclusioni.

E poi pensateci, le grandi famiglie sono quasi tutte tornate al loro posto: Stark a winterfell, Tully a Riverrun, Arryn nella valle, Martell a Dorne, Greyjoy nelle isole di ferro, Baratheon a capo tempesta e Lannister (Tyrion) a Castel granito. Dopo aver visto le gesta da tiranno di Daenerys, secondo voi, cosa faranno?

Molto toccante il dialogo Tyrion Jaime, riporta alla mente scene del passato e racconta come, nonostante tutto, i due fratelli si sono sempre voluti bene, e l’uno per l’altro sono sempre stati fondamentali. Tyrion in fondo al suo cuore prova ancora qualcosa per Cersei, prova ne è il fatto che le offre una possibilità di ricominciare.

Clegane bowl: semplicemente perfetto, non avrei saputo fare meglio.

morte di Jaime e Cersei: era naturale che finisse così, come sono nati sono anche finiti. Non comprendo le critiche alla storyline di Jaime. Il kingslayer è una persona come tutte le altre, sa di aver sbagliato nella sua esistenza, cerca di rimediare ai propri errori, cerca di dimenticare e reprimere l’amore della sua vita, che purtroppo è la sorella, ma alla fine si rende conto di non poter cambiare quello che è e quindi decide di accettarlo e ricongiungersi a Cersei, ben sapendo ( a parer mio) che sarebbe stata l’ultimo capitolo della sua vita.

Se è vero che è abbastanza forzato che le difese anti drago non abbiano sortito nessun effetto, dobbiamo anche pensare che il fuoco di drago è davvero qualcosa di indomabile (vedi harrenhal) e quindi ci sta che porti la devastazione che ha portato.

su Daenerys: anche a me il plot twist sul suo personaggio lascia molto perplesso, ma provo a dare un’altra chiave di lettura. Tutti i suoi consiglieri/amici sono morti o quelli che sono ancora vivi sembrano vacillare e mal consigliarla, tranne Verme Grigio che come lei sembra anelare solo più vendetta. Il nuovo amore della sua vita non sembra ricambiarla più ed inoltre l’ha tradita anch’esso, rivelando a Sansa ed Arya un segreto che mette l’unico obbiettivo della sua vita a repentaglio. La gente di Westeros sembra non capirla e rispettarla solo per il fatto che la temono per via dei draghi. Tutto ad un tratto si trova sola e non più sicura di se. Ci sta che abbia deciso di prendere il destino di petto e fare, questa volta, a suo modo. Vedremo se avrà avuto ragione o meno.

Però, per come è la situazione politica attuale di Westeros nella serie, e con il fatto che Cersei e Euron fossero gli unici nemici dichiarati, una volta eliminati o arresi i loro eserciti, non c'è nessuno da intimorire.

Una mattata del genere può solo generare nuovi nemici laddove prima avevi alleati (che ti ritenevano presumibilmente più affidabile)

Puntata bellissima, per quanto mi riguarda ha risollevato l'intera ottava stagione, e ci sono ottimi presupposti per un gran gran bel finale! ormai la cancellazione con la spugnetta della minaccia estranei l'ho digerito, ma il resto della trama per fortuna ha tenuto alla grande.

una precisazione doverosa: non ho letto i libri, e tutte le ultime serie non sono rivolte agli appassionati puristi bensì al mainstream, che mediamente non solo non ha letto i libri ma probabilmente non ha neanche visto tutte le puntate di tutte le serie e non si ricorda bene la trama. questo è il target, volenti o nolenti.

per me chi come me non ha letto i libri, empatia per la GC ne avevo meno di zero, ed ho goduto quando Dany ha sfondato le mura col fuoco azzerandoli in un batter d'occhio, libine allo stato puro!

tristi per mad-Dany? certo, la trama è stata vistosamente forzata per andare a parare là dove si voleva andare fin dall'inizio: Daeneyris nata dalla tempesta. per altro prima di dare di matto bruciando tutto e tutti, è stata l'unica a dimostrare di avere sale in zucca. 

la ruota sta tornando al punto di partenza, la storia si ripete.

mi permetto di autoquotare un mio messaggio su un altro tread: la trama di quest'ultima puntata è stata sicuramente, come tutte quelle dalla 5-6 serie in avanti, più dozzinale, estremizzata e meno raffinata della rappresentazione magistrale delle prime serie supportate dal testo letterario. ma il testo letterario non c'è più, il pubblico di riferimento è cambiato e questa puntata è stata per me FANTASTICA, non solo per la spettacolarizzazione (la 8x03 mi ha fatto schifo, la peggiore in assoluto) ma proprio per la trama, che se pur dozzinale è anche potente nei sui intrecci e colpisce dritto al cuore. imho.

Il 12/5/2019 at 17:04, Krammer dice:

 

L'impressione che mi sono fatto della saga di GOT è invece per certi versi l'opposto: GOT non è un romanzo di formazione, non vuole rappresentare la crescita personale ed il riscatto, non è questo il focus ed è proprio tale caratteristica a renderlo innovativo rispetto alla maggior parte di altre opere simili, specialmente se si parla di genere fantasy.

 

Il focus di GOT mi sembra invece una rappresentazione disincantata e cinica dell'essere umano dal punto di vista sociale, dalla dinamiche familiari a quelle politiche: una rappresentazione in cui nonostante i singoli seguano talvolta percorsi che potremmo interpretare come migliorativi e salvifici, in realtà alla fine sono rigettati all'interno del complesso quadro delle divergenze sociale, ne vengono sopraffatti restando piuttosto simili a sè stessi, figli del loro sangue e delle loro tradizioni, prede delle proprie ossessioni e debolezze, inermi di fronte a ciò che è più forte e più grande: una moltitudine incontrollabile, sia fuori di loro che dentro di loro.

rappresentazione cinica in cui l'unico modo per salvarsi è l'esilio (scappando da sè e dal proprio passato) o la morte.

 

Dany vorrebbe distruggere quella stessa ruota che invece sta spingendo con veemenza fino a rimanerne schiacciata. stessa sorte riservata, ci scommetto, a quegli altri protagonisti che non periranno e non scapperanno.

GOT non vuole e non ha mai voluto dare soddisfazione nè redenzione, questo aspetto l'ho trovato lampante fin dalla prima serie.

A mio avviso sono questi i fili principali che muovono la trama, e sono anche la ricetta per cui è risultato così sorprendente.

 

Con questi stessi fili costruiranno la tela del finale, il problema è che mentre nelle prime stagioni la trama dei fili era raffinata e accorta, adesso è un guazzabuglio di nodi grossolani per dare frettolosa forma all'immagine che gli autori avevano in mente fin dall'inizio.