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Le poesie ke passione.....
J di Jon_Snow_
creato il 20 febbraio 2004

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Jeasdhit
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Jeasdhit
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Inviato il 27 marzo 2004 19:30

Adoro Shelley, ma quelli che preferisco sono Wordsworth e Coleridge

Tanto che all'esame di stato mi sono tradotta TUTTO " The Rime of the Ancient Mariner"

STUPENDO!

Ma vogliamo forse parlare di Keats?

:unsure::lol:


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Namarië
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Namarië
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Inviato il 28 marzo 2004 8:37

keats mi piace parecchio!l'unico di questi che non mi piace molto veramente è wordsworth :figo:

 

molto bella " The Rime of the Ancient Mariner", per altro l'ho trovata in un sacco di libri, citata ogni volta :lol:

 

:D

 

p.s. non so se qualcuno ha notato ma qualche giorno fa i simpson che stavano nell'accademia assistono ad una lezione in cui gli alunni vengono interrogati su keats e "ode on a grecian urn"... :blink:

 

:ninja:


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Jon_Snow_
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Jon_Snow_
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Inviato il 11 aprile 2004 2:12 Autore

'E femmene so' comme è stelle

Si te pierde l'he 'a guardà

Ce ne stanno a mille a mille

Peccerelle, so' scintille

Ca pazzeano mmiezo 'o ffuoco

E pircio' n' 'e ppuo' acchiappa'

Si ll'affierre 'e ffaie stutà

Lass' è stà lass è vula

Pò te cuoce, te faje male

E cù cchi t'à vuò piglià ?

Si sapisse comme é bello

A vedè sti lampetelle

Ca se specchiano int'all'uocchie

è chi è ssape accarezzà

una è lloro é 'a stella mia

pecché quanno 'a notte è scura

e stu core s'appaura

pare comme si 'a sentesse

che me dice;" Aize 'a capa, siente addore ?

Guarda 'ncielo e staje sicuro,

tanto io stongo sempe ccà ! "

Traduzione:

Le donne sono come le stelle

se smarrisci la strada le devi guardare

ce ne sono a mille a mille

piccoline, sono scintille

che giocano col fuoco

e perciò non le puoi acchiappare

se le afferi le fai spegnere

Lasciale stare! Lasciale volare!

Poi ti scotti e ti fai male..

e con chi puoi prendertela!

Se sapessi come è bello

vedere queste piccole luci

che si specchiano negli occhi

di chi le sa accarezzare.

Una sola è la mia stella

perchè quando tutto è buio

e il mio cuore è pieno di paura

mi sembra di sentire la sua voce che mi dice:

"Alza la testa! Senti l'odore?

Guarda in cielo! E stai sicuro,

tanto io sono sempre accanto a te.

 

 

Vincenzo Salemme 'E Femmene

 

 

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Calinn Vojnngat
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Calinn Vojnngat
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Inviato il 11 aprile 2004 14:31

Che bella ! :figo:...grazie per la traduzione >_> non ci capivo niente del pezzo sopra >_>

 

:wacko:


Your ears and my eyes / Machinery of discord
If art is a world within ourselves / Baby we’re living on distant planets
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Nameless
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Nameless
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Inviato il 14 novembre 2005 23:08

Ciao :figo:

Ultimamente ho riscoperto un autore , Edgar Allan Poe , che mi è sempre piaciuto molto e di cui ho letto e riletto i "racconti del Terrore" e il romanzo "Storia di Gordon Pym"( credo si scriva così :P)...

Comunque...il fatto è che non avevo mai considerato le sue poesie( a dire il vero ne ho scoperto l'esistenza vedendo "Ladykillers", con tom hanks)...bhe....ne ho trovato molte, non le ho lette tutte...ma voglio condividere con voi una che mi ha colpito abbastanza......forse per la sua tristezza, anzi ...sicuramente :P essendo io una persona non troppo solare eheh <_<

 

ciao ciao :D

 

 

 

Eri per me quel tutto, amore,

per cui si struggeva la mia anima -

una verde isola nel mare, amore,

una fonte limpida, un' ara

di magici frutti e fiori adornata:

e tutti erano miei quei fiori.

 

Ah, sogno splendido e breve!

Stellata speranza, appena apparsa

e subito sopraffatta!

Una voce del Futuro mi grida

<<Avanti, avanti!>> - ma e' sul Passato

(oscuro gugite!) che la mia anima aleggia

tacita, immobile, sgomenta!

Perche' mai piu', oh, mai piu' per me

risplendera' quella luce di Vita!

Mai piu' - mai piu' - mai piu' -

(e' quel che il mare ripete

alle sabbie del lido) - mai piu'

rifiorira' un albero percosso dal fulmine,

ne' potra' piu' elevarsi un' aquila ferita.

 

Vivo, trasognato, giorni estatici,

e tutte le mie notturne visioni

mi riportano ai tuoi grigi occhi di luce,

a la' dove tu stessa ti porti e risplendi,

oh, in quali eteree danze,

lungo rivi che scorrono perenni


U
Ulfang il Nero
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Ulfang il Nero
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Inviato il 15 novembre 2005 14:54

Mhmm... questa non so se va bene... è una lettera all'interno di un libretto dell'opera Amleto, di William Shakespeare...

 

Dubita pur che gli astri sian di foco,

Dubita pur che il sol si sposti in giro,

Che Verità di noi si prenda gioco,

Ma non ch'io ver' te, amante, ognor sospiro.

 

O diletta Ofelia, io son maldestro nel maneggiar versi: nè pos-

seggo arte alcuna a contar le sillabe e gli accenti dei miei

gèmiti. Ma ch'io t'amo sopra ogni altra cosa, o suprema tra

tutte l'altre cose, devi crederlo. Addio.

Tuo ognisempre, o dilettissima signora,

per tutt'il tempo che questa macchina gli appartiene.


I
Il Fiore Del Male
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Il Fiore Del Male
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I

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Inviato il 15 novembre 2005 19:38

+++[[.."Quanto mi piace, cara indolente, veder scintillare la pelle del tuo splendido corpo come se fosse una stoffa ondeggiante.//

 

"Sulla tua chioma profonda, dagli acri profumi, mare odoroso e vagabondo di flutti azzurri e bruni,

 

"Come un vascello che si sveglia al vento del mattino, la mia anima s'appresta a un cielo lontano.//

 

"I tuoi occhi, che nulla rivelano nè di dolce o d'amaro, sono due gioielli in cui l'oro si unisce al ferro.//

 

"A vederti procedere ritmicamente, bella d'abbandono, ti si direbbe un serpente che danza sulla cima d'un bastone.//

 

"Sotto il fardello della pigrizia il tuo capo di fanciulla si dondola con la mollezza d'un giovane elefante.//

 

"E il tuo corpo si piega e s'allunga come una bella nave che bordeggia e tuffa nell'acqua le sue antenne.//

 

"Quale flutto ingrossato dallo sciogliersi di ghiacciai grondanti, quando l'acqua della tua bocca risale ai tuoi denti,

 

"Mi par di bere un vino di Boemia amaro e vittorioso, un cielo liquido che semina di stelle il mio cuore!" ..]]+++

 

(¯`·.,*·† CHARLES BAUDELAIRE-IL SERPENTE CHE DANZA †·*¸.·´¯)

 

Eheheheh, il vekkio Charles e in maniera leggermente minore anke Paul Verlaine e Arthur Rimbaud ( ovvero la triade dei poeti maledetti :figo::figo: ) è il mio poeta prediletto in assoluto.. :wub::wub::wub:

P.S. Dome, guarda ke cmq la poesia ke fa " mi illumino di immenso " di Ungaretti si kiama " Mattino " :blink::lol:


I
Idriel Stark
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Idriel Stark
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Inviato il 15 novembre 2005 20:38
Godiamoci la vita, o Lesbia mia (catullo)

In latino è dieci volte più bella...

 

Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,

rumoresque senum severiorum

omnes unius aestimemus assis.

soles occidere et redire possunt:

nobis, cum semel occidit brevis lux,

nox est perpetua una dormienda.

da mi basia mille, deinde centum,

dein mille altera, dein secunda centum,

deinde usque altera mille, deinde centum.

dein, cum milia multa fecerimus,

conturbabimus illa, ne sciamus,

aut nequis malus invidere possit,

cum tantum sciat esse basiorum.

:figo::lol::wub:

 

Rimanendo in tema... come non citare questa?

 

Odi et amo. quare id faciam, fortasse requiris.

nescio, sed fieri sentio et excrucior.

:wub::wub::wub:

 

Una delle mie poetesse preferite in assoluto però è sicuramente Saffo... vi risparmio la versione in greco :P e vi posto direttamente la traduzione:

 

Simile a un dio mi sembra quell'uomo

che siede davanti a te, e da vicino

ti ascolta mentre tu parli

con dolcezza

e con incanto sorridi. E questo

fa sobbalzare il mio cuore nel petto.

Se appena ti vedo, sùbito non posso

più parlare:

la lingua si spezza: un fuoco

leggero sotto la pelle mi corre:

nulla vedo con gli occhi e le orecchie

mi rombano:

un sudore freddo mi pervade: un tremore

tutta mi scuote: sono più verde

dell'erba; e poco lontana mi sento

dall'essere morta.

Ma tutto si può sopportare, poichè...

 

Non mi piace troppo come traduzione, ma mi scoccio di andare a prendere il libro di letteratura greca e copiarvi quella che è lì XD quindi accontentatevi che di meglio non ho trovato :P

Peccato che il resto della poesia sia andata persa :blink:

 

E poi c'è anche questa, che vi posto con una traduzione molto libera ma veramente divina :wub:

 

Eccoti, finalmente. Rechi un rifiato all'anima,

bruciante di brama.

 

Letteralmente sarebbe: "Sei giunto, e hai fatto bene. Porti refrigerio alla mia anima che brucia di passione"

 

 

Sara ;)

 

P.S. Scusate la lunghezza... :figo:


E
Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 15 novembre 2005 20:47

Sale la nebbia sui prati bianchi

come un cipresso sui camposanti

un campanile che non sembra vero

segna il confine tra le terra e il cielo

 

ma tu che vai ma tu rimani

vedrai l'inverno se ne andrà domani

ritornerann le gioie passate

col vento caldo di un'altra estate

 

Anche la luce sembra morire

nell'ora incerta di un divenire

dove anche l'alba diventa sera

e i volti sembrano teschi di cera

 

Ma tu che vai ma tu rimani

anche la neve morirà domani

l'amore ancora ci passerà vicino

nella stagione del biancospino

 

La terra stanca sotto la neve

dorme il silenzio di un sonno greve

l'inverno raccoglie la sua fatica

di mille secoli da un'alba antica

 

Ma tu che vai perchè rimani?

Un altro inverno tornerà domani

cadrà altra neve a consolare i campi

cadrà altra neve sui camposanti.

(fabrizio de andrè)


I
Il Fiore Del Male
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Il Fiore Del Male
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I

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Inviato il 15 novembre 2005 20:52

Ma a nessuno piace Lord Byron??? :figo::lol::wub:

( Grande amico di Percey Shelley e della sua consorte Mary Godwin Wollstonecraft, meglio nota come la Mary Shelley autrice del Frankenstein :blink::figo: )



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
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Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

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Inviato il 15 novembre 2005 22:08

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato

l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco

lo dichiari e risplenda come un croco

perduto in mezzo a un polveroso prato.

 

Ah l'uomo che se ne va sicuro,

agli altri ed a sé stesso amico,

e l'ombra sua non cura che la canicola

stampa sopra uno scalcinato muro!

 

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,

sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.

Codesto solo oggi possiamo dirti,

ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

 

 

Montale

 

 

 

Ecco... Oggi mi sento così...


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

E
Eddard Seaworth
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Inviato il 15 novembre 2005 23:11

Bella sensazione, eh, Beric? la terza strofa io la scrissi sul retro diuna cartolina per mettere la parola "fine" ad una storia d'amore...


O
Olimpia
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Inviato il 15 novembre 2005 23:13

Questa Poesia è di un poeta italiano : Dino Campana .

Dedica questo capolavoro chiamato "in un momento" alla sua compagna e credo sia la miglior descrizione di un attimo, un amore che insipiegabilmente è finito.

 

Mi ha colpito perchè è dolce ma allo stesso tempo è anche amara. Mi piace perchè se chiudo gli occhi è come se riuscissi a provare quelle emozioni mentre ripeto nella mente quei versi.

 

"In un momento" di Dino Campana

 

 

In un momento

Sono sfiorite le rose

I petali caduti

Perché io non potevo dimenticare le rose

Le cercavamo insieme

Abbiamo trovato delle rose

Erano le sue rose erano le mie rose

Questo viaggio chiamavamo amore

Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose

Che brillavano un momento al sole del mattino

Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi

Le rose che non erano le nostre rose

Le mie rose le sue rose

 

P.S. E così dimenticammo le rose.

 

 

 

 

bella vero??


R
Rinoa
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Rinoa
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Inviato il 16 novembre 2005 15:00
Godiamoci la vita, o Lesbia mia (catullo)

In latino è dieci volte più bella...

 

Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,

rumoresque senum severiorum

omnes unius aestimemus assis.

soles occidere et redire possunt:

nobis, cum semel occidit brevis lux,

nox est perpetua una dormienda.

da mi basia mille, deinde centum,

dein mille altera, dein secunda centum,

deinde usque altera mille, deinde centum.

dein, cum milia multa fecerimus,

conturbabimus illa, ne sciamus,

aut nequis malus invidere possit,

cum tantum sciat esse basiorum.

:figo::lol::wub:

 

Rimanendo in tema... come non citare questa?

 

Odi et amo. quare id faciam, fortasse requiris.

nescio, sed fieri sentio et excrucior.

:wub::wub::wub:

 

Una delle mie poetesse preferite in assoluto però è sicuramente Saffo... vi risparmio la versione in greco :P e vi posto direttamente la traduzione:

 

Simile a un dio mi sembra quell'uomo

che siede davanti a te, e da vicino

ti ascolta mentre tu parli

con dolcezza

e con incanto sorridi. E questo

fa sobbalzare il mio cuore nel petto.

Se appena ti vedo, sùbito non posso

più parlare:

la lingua si spezza: un fuoco

leggero sotto la pelle mi corre:

nulla vedo con gli occhi e le orecchie

mi rombano:

un sudore freddo mi pervade: un tremore

tutta mi scuote: sono più verde

dell'erba; e poco lontana mi sento

dall'essere morta.

Ma tutto si può sopportare, poichè...

 

Non mi piace troppo come traduzione, ma mi scoccio di andare a prendere il libro di letteratura greca e copiarvi quella che è lì XD quindi accontentatevi che di meglio non ho trovato :P

Peccato che il resto della poesia sia andata persa :blink:

 

E poi c'è anche questa, che vi posto con una traduzione molto libera ma veramente divina :wub:

 

Eccoti, finalmente. Rechi un rifiato all'anima,

bruciante di brama.

 

Letteralmente sarebbe: "Sei giunto, e hai fatto bene. Porti refrigerio alla mia anima che brucia di passione"

 

 

Sara :sbav:

 

P.S. Scusate la lunghezza... :figo:

io adoro Catullo..e anche Saffo è molto bella..

Cmq quoto in pieno il messaggio di Idriel perchè le poesie che ha postato sono in assoluto le mie preferite... ;)


D
Darrosquall
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Darrosquall
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D

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Inviato il 16 novembre 2005 15:26

Bimba questa è per te :blink:

 

Chiare fresche e dolci acque

ove le belle membra

pose colei che sola a me par donna;

gentil ramo, ove piacque,

(con sospir mi rimembra)

a lei di fare al bel fianco colonna;

erba e fior che la gonna

leggiadra ricoverse con l'angelico seno;

aere sacro sereno

ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse:

date udienza insieme

a le dolenti mie parole estreme.

 

S'egli è pur mio destino,

e 'l cielo in ciò s'adopra,

ch'Amor quest'occhi lagrimando chiuda,

qualche grazia il meschino

corpo fra voi ricopra,

e torni l'alma al proprio albergo ignuda;

la morte fia men cruda

se questa spene porto

a quel dubbioso passo,

ché lo spirito lasso

non poria mai più riposato porto

né in più tranquilla fossa

fuggir la carne travagliata e l'ossa.

 

Tempo verrà ancor forse

ch'a l'usato soggiorno

torni la fera bella e mansueta,

e là 'v'ella mi scorse

nel benedetto giorno,

volga la vista disiosa e lieta,

cercandomi; ed o pietà!

già terra infra le pietre

vedendo, Amor l'inspiri

in guisa che sospiri

sì dolcemente che mercé m'impetre,

e faccia forza al cielo

asciugandosi gli occhi col bel velo.

 

Da' be' rami scendea,

(dolce ne la memoria)

una pioggia di fior sovra 'l suo grembo;

ed ella si sedea

umile in tanta gloria,

coverta già de l'amoroso nembo;

qual fior cadea sul lembo,

qual su le treccie bionde,

ch'oro forbito e perle

eran quel dì a vederle;

qual si posava in terra e qual su l'onde,

qual con un vago errore

girando parea dir: "Qui regna Amore".

 

Quante volte diss'io

allor pien di spavento:

"Costei per fermo nacque in paradiso!".

Così carco d'oblio

il divin portamento

e 'l volto e le parole e'l dolce riso

m'aveano, e sì diviso

da l'imagine vera,

ch'i' dicea sospirando:

"Qui come venn'io o quando?"

credendo esser in ciel, non là dov'era.

Da indi in qua mi piace

quest'erba sì ch'altrove non ò pace.

 

Se tu avessi ornamenti quant'ai voglia,

poresti arditamente

uscir del bosco e gir infra la gente.


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