Adoro Shelley, ma quelli che preferisco sono Wordsworth e Coleridge
Tanto che all'esame di stato mi sono tradotta TUTTO " The Rime of the Ancient Mariner"
STUPENDO!
Ma vogliamo forse parlare di Keats?
keats mi piace parecchio!l'unico di questi che non mi piace molto veramente è wordsworth
molto bella " The Rime of the Ancient Mariner", per altro l'ho trovata in un sacco di libri, citata ogni volta
p.s. non so se qualcuno ha notato ma qualche giorno fa i simpson che stavano nell'accademia assistono ad una lezione in cui gli alunni vengono interrogati su keats e "ode on a grecian urn"...
'E femmene so' comme è stelle
Si te pierde l'he 'a guardà
Ce ne stanno a mille a mille
Peccerelle, so' scintille
Ca pazzeano mmiezo 'o ffuoco
E pircio' n' 'e ppuo' acchiappa'
Si ll'affierre 'e ffaie stutà
Lass' è stà lass è vula
Pò te cuoce, te faje male
E cù cchi t'à vuò piglià ?
Si sapisse comme é bello
A vedè sti lampetelle
Ca se specchiano int'all'uocchie
è chi è ssape accarezzà
una è lloro é 'a stella mia
pecché quanno 'a notte è scura
e stu core s'appaura
pare comme si 'a sentesse
che me dice;" Aize 'a capa, siente addore ?
Guarda 'ncielo e staje sicuro,
tanto io stongo sempe ccà ! "
Traduzione:
Le donne sono come le stelle
se smarrisci la strada le devi guardare
ce ne sono a mille a mille
piccoline, sono scintille
che giocano col fuoco
e perciò non le puoi acchiappare
se le afferi le fai spegnere
Lasciale stare! Lasciale volare!
Poi ti scotti e ti fai male..
e con chi puoi prendertela!
Se sapessi come è bello
vedere queste piccole luci
che si specchiano negli occhi
di chi le sa accarezzare.
Una sola è la mia stella
perchè quando tutto è buio
e il mio cuore è pieno di paura
mi sembra di sentire la sua voce che mi dice:
"Alza la testa! Senti l'odore?
Guarda in cielo! E stai sicuro,
tanto io sono sempre accanto a te.
Vincenzo Salemme 'E Femmene
No Comment!
Che bella ! ...grazie per la traduzione non ci capivo niente del pezzo sopra
Ciao
Ultimamente ho riscoperto un autore , Edgar Allan Poe , che mi è sempre piaciuto molto e di cui ho letto e riletto i "racconti del Terrore" e il romanzo "Storia di Gordon Pym"( credo si scriva così :P)...
Comunque...il fatto è che non avevo mai considerato le sue poesie( a dire il vero ne ho scoperto l'esistenza vedendo "Ladykillers", con tom hanks)...bhe....ne ho trovato molte, non le ho lette tutte...ma voglio condividere con voi una che mi ha colpito abbastanza......forse per la sua tristezza, anzi ...sicuramente :P essendo io una persona non troppo solare eheh
ciao ciao
Eri per me quel tutto, amore,
per cui si struggeva la mia anima -
una verde isola nel mare, amore,
una fonte limpida, un' ara
di magici frutti e fiori adornata:
e tutti erano miei quei fiori.
Ah, sogno splendido e breve!
Stellata speranza, appena apparsa
e subito sopraffatta!
Una voce del Futuro mi grida
<<Avanti, avanti!>> - ma e' sul Passato
(oscuro gugite!) che la mia anima aleggia
tacita, immobile, sgomenta!
Perche' mai piu', oh, mai piu' per me
risplendera' quella luce di Vita!
Mai piu' - mai piu' - mai piu' -
(e' quel che il mare ripete
alle sabbie del lido) - mai piu'
rifiorira' un albero percosso dal fulmine,
ne' potra' piu' elevarsi un' aquila ferita.
Vivo, trasognato, giorni estatici,
e tutte le mie notturne visioni
mi riportano ai tuoi grigi occhi di luce,
a la' dove tu stessa ti porti e risplendi,
oh, in quali eteree danze,
lungo rivi che scorrono perenni
Mhmm... questa non so se va bene... è una lettera all'interno di un libretto dell'opera Amleto, di William Shakespeare...
Dubita pur che gli astri sian di foco,
Dubita pur che il sol si sposti in giro,
Che Verità di noi si prenda gioco,
Ma non ch'io ver' te, amante, ognor sospiro.
O diletta Ofelia, io son maldestro nel maneggiar versi: nè pos-
seggo arte alcuna a contar le sillabe e gli accenti dei miei
gèmiti. Ma ch'io t'amo sopra ogni altra cosa, o suprema tra
tutte l'altre cose, devi crederlo. Addio.
Tuo ognisempre, o dilettissima signora,
per tutt'il tempo che questa macchina gli appartiene.
+++[[.."Quanto mi piace, cara indolente, veder scintillare la pelle del tuo splendido corpo come se fosse una stoffa ondeggiante.//
"Sulla tua chioma profonda, dagli acri profumi, mare odoroso e vagabondo di flutti azzurri e bruni,
"Come un vascello che si sveglia al vento del mattino, la mia anima s'appresta a un cielo lontano.//
"I tuoi occhi, che nulla rivelano nè di dolce o d'amaro, sono due gioielli in cui l'oro si unisce al ferro.//
"A vederti procedere ritmicamente, bella d'abbandono, ti si direbbe un serpente che danza sulla cima d'un bastone.//
"Sotto il fardello della pigrizia il tuo capo di fanciulla si dondola con la mollezza d'un giovane elefante.//
"E il tuo corpo si piega e s'allunga come una bella nave che bordeggia e tuffa nell'acqua le sue antenne.//
"Quale flutto ingrossato dallo sciogliersi di ghiacciai grondanti, quando l'acqua della tua bocca risale ai tuoi denti,
"Mi par di bere un vino di Boemia amaro e vittorioso, un cielo liquido che semina di stelle il mio cuore!" ..]]+++
(¯`·.,*·† CHARLES BAUDELAIRE-IL SERPENTE CHE DANZA †·*¸.·´¯)
Eheheheh, il vekkio Charles e in maniera leggermente minore anke Paul Verlaine e Arthur Rimbaud ( ovvero la triade dei poeti maledetti ) è il mio poeta prediletto in assoluto..
P.S. Dome, guarda ke cmq la poesia ke fa " mi illumino di immenso " di Ungaretti si kiama " Mattino "
Godiamoci la vita, o Lesbia mia (catullo)
In latino è dieci volte più bella...
Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis.
soles occidere et redire possunt:
nobis, cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum.
dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut nequis malus invidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum.
Rimanendo in tema... come non citare questa?
Odi et amo. quare id faciam, fortasse requiris.
nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Una delle mie poetesse preferite in assoluto però è sicuramente Saffo... vi risparmio la versione in greco :P e vi posto direttamente la traduzione:
Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare, poichè...
Non mi piace troppo come traduzione, ma mi scoccio di andare a prendere il libro di letteratura greca e copiarvi quella che è lì XD quindi accontentatevi che di meglio non ho trovato :P
Peccato che il resto della poesia sia andata persa
E poi c'è anche questa, che vi posto con una traduzione molto libera ma veramente divina
Eccoti, finalmente. Rechi un rifiato all'anima,
bruciante di brama.
Letteralmente sarebbe: "Sei giunto, e hai fatto bene. Porti refrigerio alla mia anima che brucia di passione"
Sara
P.S. Scusate la lunghezza...
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso sui camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine tra le terra e il cielo
ma tu che vai ma tu rimani
vedrai l'inverno se ne andrà domani
ritornerann le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate
Anche la luce sembra morire
nell'ora incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera
Ma tu che vai ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli da un'alba antica
Ma tu che vai perchè rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.
(fabrizio de andrè)
Ma a nessuno piace Lord Byron???
( Grande amico di Percey Shelley e della sua consorte Mary Godwin Wollstonecraft, meglio nota come la Mary Shelley autrice del Frankenstein )
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a sé stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Montale
Ecco... Oggi mi sento così...
Bella sensazione, eh, Beric? la terza strofa io la scrissi sul retro diuna cartolina per mettere la parola "fine" ad una storia d'amore...
Questa Poesia è di un poeta italiano : Dino Campana .
Dedica questo capolavoro chiamato "in un momento" alla sua compagna e credo sia la miglior descrizione di un attimo, un amore che insipiegabilmente è finito.
Mi ha colpito perchè è dolce ma allo stesso tempo è anche amara. Mi piace perchè se chiudo gli occhi è come se riuscissi a provare quelle emozioni mentre ripeto nella mente quei versi.
"In un momento" di Dino Campana
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
P.S. E così dimenticammo le rose.
bella vero??
Godiamoci la vita, o Lesbia mia (catullo)In latino è dieci volte più bella...
Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis.
soles occidere et redire possunt:
nobis, cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum.
dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut nequis malus invidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum.
Rimanendo in tema... come non citare questa?
Odi et amo. quare id faciam, fortasse requiris.
nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Una delle mie poetesse preferite in assoluto però è sicuramente Saffo... vi risparmio la versione in greco :P e vi posto direttamente la traduzione:
Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare, poichè...
Non mi piace troppo come traduzione, ma mi scoccio di andare a prendere il libro di letteratura greca e copiarvi quella che è lì XD quindi accontentatevi che di meglio non ho trovato :P
Peccato che il resto della poesia sia andata persa
E poi c'è anche questa, che vi posto con una traduzione molto libera ma veramente divina
Eccoti, finalmente. Rechi un rifiato all'anima,
bruciante di brama.
Letteralmente sarebbe: "Sei giunto, e hai fatto bene. Porti refrigerio alla mia anima che brucia di passione"
Sara
P.S. Scusate la lunghezza...
io adoro Catullo..e anche Saffo è molto bella..
Cmq quoto in pieno il messaggio di Idriel perchè le poesie che ha postato sono in assoluto le mie preferite...
Bimba questa è per te
Chiare fresche e dolci acque
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo, ove piacque,
(con sospir mi rimembra)
a lei di fare al bel fianco colonna;
erba e fior che la gonna
leggiadra ricoverse con l'angelico seno;
aere sacro sereno
ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse:
date udienza insieme
a le dolenti mie parole estreme.
S'egli è pur mio destino,
e 'l cielo in ciò s'adopra,
ch'Amor quest'occhi lagrimando chiuda,
qualche grazia il meschino
corpo fra voi ricopra,
e torni l'alma al proprio albergo ignuda;
la morte fia men cruda
se questa spene porto
a quel dubbioso passo,
ché lo spirito lasso
non poria mai più riposato porto
né in più tranquilla fossa
fuggir la carne travagliata e l'ossa.
Tempo verrà ancor forse
ch'a l'usato soggiorno
torni la fera bella e mansueta,
e là 'v'ella mi scorse
nel benedetto giorno,
volga la vista disiosa e lieta,
cercandomi; ed o pietà!
già terra infra le pietre
vedendo, Amor l'inspiri
in guisa che sospiri
sì dolcemente che mercé m'impetre,
e faccia forza al cielo
asciugandosi gli occhi col bel velo.
Da' be' rami scendea,
(dolce ne la memoria)
una pioggia di fior sovra 'l suo grembo;
ed ella si sedea
umile in tanta gloria,
coverta già de l'amoroso nembo;
qual fior cadea sul lembo,
qual su le treccie bionde,
ch'oro forbito e perle
eran quel dì a vederle;
qual si posava in terra e qual su l'onde,
qual con un vago errore
girando parea dir: "Qui regna Amore".
Quante volte diss'io
allor pien di spavento:
"Costei per fermo nacque in paradiso!".
Così carco d'oblio
il divin portamento
e 'l volto e le parole e'l dolce riso
m'aveano, e sì diviso
da l'imagine vera,
ch'i' dicea sospirando:
"Qui come venn'io o quando?"
credendo esser in ciel, non là dov'era.
Da indi in qua mi piace
quest'erba sì ch'altrove non ò pace.
Se tu avessi ornamenti quant'ai voglia,
poresti arditamente
uscir del bosco e gir infra la gente.