Ossi di seppia, di Montale....
Giusto? Le so.....
TUTTE!!!
Anche te?
Ma 6 sicura che il titolo sia mattino? Allora il mio libro di testo è cannato!!!
probabilmente nn ti ricorderai il titolo xke l'ultima volta ke hai aperto il libro di ita sara stato prima di natale..............
cmq a me le poesie nn piacciono + di tanto..........le leggo solo a scuola xke me lo impone la prof..........
preferisco i poemi epici tipo l'orlando furioso e la gerusalemme liberata e la divina commedia !!!!!
sn immortali !!!!!!!!
poemi epici tipo l'orlando furioso e la gerusalemme liberata e la divina commedia !!!!!sn immortali !!!!!!!!
Fantastici
Beh... la mia preferita: Spleen( non mi ricordo il numero)- Charles Baudelaire
Quando il cielo basso e greve pesa come un coperchio
Sullo spirito che geme in preda a lunghi affanni,
E versa abbracciando l'intero giro dell'orizzonte
Una luce diurna più triste della notte;
Quando la terra è trasformata in umida prigione,
Dove come un pipistrello la Speranza
Batte contro i muri con la sua timida ala
Picchiando la testa sui soffitti marcescenti;
Quando la pioggia distendendo le sue immense strisce
Imita le sbarre di un grande carcere
Ed un popolo muto di infami ragni
Tende le sue reti in fondo ai nostri cervelli,
Improvvisamente delle campane sbattono con furia
E lanciano verso il cielo un urlo orrendo
Simili a spiriti vaganti senza patria
Che si mettono a gemere ostinati
E lunghi trasporti funebri senza tamburi, senza bande
Sfilano lentamente nella mia anima vinta; la Speranza
Piange e l'atroce angoscia dispotica
Pianta sul mio cranio chinato il suo nero vessillo.
Beh... la mia preferita: Spleen( non mi ricordo il numero)- Charles Baudelaire
spleen IV
bellissima,complimenti x la scelta! :smack: :smack:
Ho fatto una fatica dannata a trovare la traduzione giusta...quella che gira per internet e quella che ho sul libro di letteratura fa davvero schifo rispetto a quella che ho io nella raccolta delle opere di Charles....questa è mooooooooooolto meglio! L'altra fa quasi ridere...
Ce ne era un'altra molto bella ma non me la ricordo.....
Risarcimento La vita non sempre fa male. Puo' stracciarti le vele rubarti il timone, ammazzarti i compagni ad uno ad uno, giocare ai quattro venti con la tua zattera, salarti, seccarti il cuore come la magra galletta che ti rimane, per regalarti nell'ora dell'ultimo naufragio sulle tue vergogna di vecchio i grandi occhi, il radioso innamorato stupore di Nausicaa. Gesualdo Bufalino
una poesia che amo molto e che era nella mia firma ^__^ per chi non la ricorda
Il mio essere
Il mare....
è la mia tranquilla
è la mia serenità
è la mia libertà
è il luogo dove posso rilassarmi
è il luogo dove posso scappare
è il luogo dove posso pensare
il vento mi sospinge
il sole mi scalda
le onde mi cullano
sono nel mio elemento
sono in pace
ma.....sono sola!
Polgara
Scusate raga...anche questa
Scuotesti, vergin divina, l'auspice
ala su gli elmi chini de i pèltasti,
poggiati il ginocchio a lo scudo,
aspettanti con l'aste protese?
o pur volasti davanti l'aquile,
davanti i flutti de' marsi militi,
co 'l miro fulgor respingendo
gli annitrenti cavalli de i Parti?
Raccolte or l'ali, sopra la galea
del vinto insisti fiera co 'l poplite,
qual nome di vittorïoso
capitano su 'l clipeo scrivendo?
È d'un arconte, che sovra i despoti
gloriò le sante leggi de' liberi?
d'un consol, che il nome i confini
e il terror de l'impero distese?
Vorrei vederti su l'Alpi, splendida
fra le tempeste, bandir ne i secoli:
" O popoli, Italia qui giunse
vendicando il suo nome e il diritto ".
Ma Lidia in tanto de i fiori ch'èduca
mesti l'ottobre da le macerie
romane t'elegge un pio serto,
e, ponendol soave al tuo piede,
- Che dunque - dice - pensasti, o vergine
cara, là sotto ne la terra umida
tanti anni? sentisti i cavalli
d'Alemagna su 'l greco tuo capo? -
- Sentii - risponde la diva, e folgora -
però ch'io sono la gloria ellenica,
io sono la forza del Lazio
traversante nel bronzo pe' tempi.
Passâr l'etadi simili a i dodici
avvoltoi tristi che vide Romolo,
e sursi " O Italia " annunziando
i sepolti son teco e i tuoi numi! "
Lieta del fato Brescia raccolsemi,
Brescia la forte, Brescia la ferrea,
Brescia leonessa d'Italia
beverata nel sangue nemico.
Giosuè Carducci
>)
Non sono un grande amante della poesia,raramente mi emozionano o cmq mi trasmettono qlkosa....
Questa è una delle poche...forse quella che mi ha commosso di più,non credo sia una delle poesie migliori che esistano,cmq sarà il significato,sarà il periodo in cui l'ho letta per la prima volta...bè....per me è bella...
La tessitrice
Mi son seduto su la panchetta
come una volta . . . quanti anni fa ?
Ella, come una volta, s'è stretta
su la panchetta.
E non il suono d'una parola;
solo un sorriso tutto pietà.
La bianca mano lascia la spola.
Piango, e le dico: Come ho potuto,
dolce mio bene, partir da te?
Piange, e mi dice d'un cenno muto:
Come hai potuto ?
Con un sospiro quindi la cassa
tira del muto pettine a sè.
Muta la spola passa e ripassa.
Piango, e le chiedo: Perchè non suona
dunque l'arguto pettine più?
Ella mi fissa timida e buona:
Perchè non suona?
E piange, piange—Mio dolce amore,
non t'hanno detto? non lo sai tu ?
Io non son viva che nel tuo cuore.
Morta! Sì, morta! Se tesso, tesso
per te soltanto; come, non so:
in questa tela, sotto il cipresso,
accanto alfine ti dormirò—
Pascoli
Questa è una delle mie poesie preferite:
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
Eugenio Montale
Ho sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale
e ora che non ci sei
è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve
il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale
dandoti il braccio
non già perché
con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese
perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille,
sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Anche A Silvia di Leopardi è bella, cioè, mi piace quello che racconta la poesia.
Non me ne vogliate anche se è in Inglese, ma vi assicuro che la traduzione è un'ignomigna!
Tyger! Tyger! burning bright
In the forest oh the night,
What immortal hand or eye
Could frame thy fearful symmetry?
In what distant deeps or skies
Burnt the fire of thine eyes?
On what wings dare he aspire?
What the hand dare seize the fire?
And what shoulder, and what art
Could twist the sinews of thy heart?
And when thy heart began to beat,
What dread hand? and what dread feet?
What the hammer? what the chain?
In what furnace was the brain?
What the anvil? What dread grasp
Dare its deadly terrors clasp?
When the stars threw down their spears,
And water'd heaven with their tears,
Did he smile his work to see?
Did he who made the Lamb make thee?
Tyger! Tyger! burning bright
In the forest of the night,
What immortal hand or eye
Dare frame thy feraful symmetry?
William Blake " The Tyger"
come non citare oreglio e catullo????
Dire NO (oreglio)
Certe volte nella vita
bisogna dire NO.
Va bene, va bene…
Tante volte nella vita
bisogna dire NO.
Si, si… Lo ammetto…
Moltissime volte nella vita
bisogna dire NO.
Ma neanche darmela ogni tanto
sarebbe male, NO?
Godiamoci la vita, o Lesbia mia (catullo)
Godiamoci la vita, o Lesbia mia, e i piaceri d'amore;
a tutti i rimproveri dei vecchi, moralisti anche troppo,
non diamo il valore di una lira.
Il sole sì che tramonta e risorge;
noi, quando è tramontata la luce breve della vita,
dobbiamo dormire una sola interminabile notte.
Dammi mille baci e poi cento,
poi altri mille e poi altri cento,
e poi ininterrottamente ancora altri mille e altri cento ancora.
Infine, quando ne avremo sommate le molte migliaia,
altereremo i conti o per non tirare il bilancio
o perché qualche maligno non ci possa lanciare il malocchio,
quando sappia l'ammontare dei baci.
quando ero al liceo era l'unico autore latino che traducevo volentieri e mi piaceva era catullo
Non me ne vogliate anche se è in Inglese, ma vi assicuro che la traduzione è un'ignomigna!
Tyger! Tyger! burning bright
In the forest oh the night,
What immortal hand or eye
Could frame thy fearful symmetry?
In what distant deeps or skies
Burnt the fire of thine eyes?
On what wings dare he aspire?
What the hand dare seize the fire?
And what shoulder, and what art
Could twist the sinews of thy heart?
And when thy heart began to beat,
What dread hand? and what dread feet?
What the hammer? what the chain?
In what furnace was the brain?
What the anvil? What dread grasp
Dare its deadly terrors clasp?
When the stars threw down their spears,
And water'd heaven with their tears,
Did he smile his work to see?
Did he who made the Lamb make thee?
Tyger! Tyger! burning bright
In the forest of the night,
What immortal hand or eye
Dare frame thy feraful symmetry?
William Blake " The Tyger"
si molto bella, ma se iniziamo con i romantici inglesi...mettiamoci pure ode to the west wind di shelley
essendo troppo lunga la posto qui anche se nessuno credo avrà il coraggio di leggerla