Questo topic è uno spinoff di quello dedicato alle incongruenze della trama delle cronache. La scintilla di questo discorso è stata la mancanza di un ponte sulla forca verde tra le torri gemelle e darry ma molto probabilmente ce ne sono anche altre. Le cronache si svolgono in un universo medieval fantasy ma con descrizioni di luoghi o castelli che sembrano indietro di secoli. In italia siamo abituati alle costruzioni dell' impero romano etc ma a westeros nessuno dei regnanti ha mai fatto nulla di simile. Vediamo la barriera costruita in qualche modo e la mancanza di ponti e strade degne di questo nome. Qualcuno è riuscito a costruire nido dell' aquila secoli prima ma non riescono a creare una strada lastricata decente. etc
La questione ha una duplice chiave di lettura; la prima, è che il Giorgione non ha avuto tempo/l'idea/la necessità di dare al suo universo narrativo una verosimiglianza storica troppo aderente alla realtà (abbiamo affrontato l'argomento anche in un'altro topic in cui ci chiedevamo da dove prendano le navi gli Ironborn visto che di arsenali militari e cantieri navali non ce ne sono, in apparenza...). La seconda, è che molto probabilmente nei Sette Regni è mancata, e manca tutt'ora, la conoscenza tecnologica, l'apparato amministrativo e più banalmente il senso di necessità che sono necessari per la creazione di una rete stradale efficiente ed estesa. Da notare che anche nel medioevo reale, in Europa, le strade e i ponti, e le infrastrutture in generale, lasciate dai Romani caddero in uno stato di completo abbandono quando venne a mancare l'efficiente gestione che nell'Impero aveva garantito la funzionalità e la manutenzione delle infrastrutture.
Delle costruzioni più imponenti, come i castelli, Martin accenna spesso ad un'origine magica (magia dei Giganti, dei Figli della Foresta, Valyriana o Rhoyne). Non solo per la Barriera, per tanti posti...e quasi tutti i 'seggi reali': Capo Tempesta, Dragonstone, la Sala del Mare (non Pyke), mi pare anche Lancia del Sole, Altogiardino, Sala dell'Estate e qualcosa sparso nella Cittadella ma non mi ricodo cosa. Comunque tanti posti sparsi.
Ccosì se la cava anche con l'incongruenza che in effetti non c'è: il livello di tecnologia edile è 'bassino' ovunque.
Comunque anche nell'Egitto terrestre hanno costruito le piramidi ma strade decenti non ce ne sono - non così buone da essere sopravvissute accanto alle piramidi appunto. MIca tutti gli imperi erano attenti a queste cose come i Romani e i Cinesi ...
In effetti c' è impero e impero.. Gli egizi e altri probabilmente avevano un ego abbastanza sviluppato visto che si sono fatti costruire le piramidi solo come tombe..
L'ingegneria di westeros sembra essere rivolta principalmente alla costruzione di forti e castelli... anche se molte fortificazioni sono (molto) antiche e di origine ignota, non scordiamoci che il castello di Harrenhall, il più grande e complesso mai costruito, ha circa 300 anni, relativamente recente.
La presenza di pochi ponti nella terra dei fiumi potrebbe essere spiegata con i problemi relativi alla costruzione in zone con argini variabili (vista l'alternanza delle stagioni probabilmente cambiano anche di molto tra un decennio e il successivo). Per il discorso delle strade, come avete già scritto, non tutte le civiltà hanno lascito evidenze durevoli come i romani... certo è strano che commerci e spostamenti su lungo raggio siano effettuati principalmente via mare vista l'incertezza che tali viaggi comportano. Sicuramente è sorprendente che il livello tecnologico sia rimasto pressoché inalterato in migliaia di anni, soprattutto considerando la presenza dei maestri della Cittadella che non sembrano aver sfornato nessun Leonardo/Galileo/Newton in tutti questi anni.
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concordo in pieno
millenni di storia senza progressi tecnologici apprezzabili ?
nella nostra storia, diversi progressi tecnologici ci sono stati praticamente per caso, uno cerca una cosa e ... guarda un po', la penicillina !
pensando poi come molte scoperte siano state fatte sviluppando cose originariamente pensate per uso bellico (es. internet), come mai in un continente permanentemente in guerra non sia successo niente del genere per millenni ?
Mmm...di nuovo, io vedo un parallelo nella realtà del pianeta Terra e non mi sembra tanto strano.
- In Europa e sue zone d'influenza son stati scoperti la penicillina, i laser, l'automazione, l'ingegneria genetica e chi più ne ha più ne metta...Ok.
A Valyria, da quanto s'è capito, appena 300 anni 'fa', erano ancora più avanti di come siamo noi adesso in quasi tutti i campi (fatta eccezione FORSE per i viaggi spaziali).
- In Africa, dalla sparizione dell'impero Etiope più o meno ... boh ... ottomila anni fa? Fino al 1900, che avanzamenti tecnologici abbiamo avuto? Son millenni di storia eh, anche lì un continente intero, dove le guerre non sono certo mancate, e le risorse naturali nemmeno (cosa che magari invece è vera a Westeros....non mi ricordo nulla tipo giacimenti di petrolio di superficie).
Ora, leggendo le Cronache noi siamo abituati a mappare Westeros con gli stati Europei/USA, Valyria con l'Impero Romano e Sothoryos con l'Africa, ma come storia si potrebbe prendere benissimo Westeros come il continente 'gigantesco e statico', per simili o diversi motivi, continente che solo 'da poco' ha cominciato tra l'altro a subire ondate di invasioni demografiche che portano conflitti e idee nuove, e giusto da appena 4 secoli un vero e proprio colonialismo (appunto Valyriano). Con tutta la politica di repressione e di segretezza sulla tecnologia dei conquistadores che il colonialismo comporta.
Lo scambio culturale che si è avuto nel Mediterraneo, nel 'piatto' continente dei Sette Regni non lo vedo. Nell'arcipelago Valyriano con milioni di isolette chissà, forse si :).
Ma volendo cercare scuse che non siano le svolte casuali della storia, di disastri più o meno magici, più o meno naturali, nelle Cronache si parla più spesso che 'qui' col nostro singolo mito del Diluvio variamente declinato. Le Lunghe Notti ricorrenti potrebbero essere un motivo di arretratezza (nessuno ha letto 'Notturno' di Asimov?)
Potrebbero eh, anche se personalmente io penso che i disastri naturali è invece più probabile che accelerino il progresso, per il semplice fatto di dover rispondere ad una sfida oggettiva :P
Ho come un deja vu ... ma non mi va di ricercare i vecchi topic simili
Effettivavamente stò cavolo di Aegon il conquistatore
proveniente dalla stirpe di Valiria non la poteva far costruire una strada decente ,la strada più importante dei sette regni "la strada del Re "è poco più di una mulattiera va bè che lui x viaggiare aveva Balerion air force one ,ma non tutti i comuni mortali potevano permettersi un Drago...
Ho letto notturno di Asimov, non avevo mai pensato di fare un parallelo col mondo di Martin. Quello che non torna con l'immobilismo scientifico è la presenza dei maestri (Ho controllato, la Cittadella sembra sia stata fondata poco dopo la barriera!!), un luogo a cui TUTTI gli studiosi del continente sapevano di poter fare riferimento, con comunicazioni rapide assicurate dai corvi... una situazione anche molto migliore di quella che aveva l'Europa nel 1200 (per dire un periodo storico analogo), che nel caso delle cronache sembra perdurare da millenni!Mmm...di nuovo, io vedo un parallelo nella realtà del pianeta Terra e non mi sembra tanto strano.
- In Europa e sue zone d'influenza son stati scoperti la penicillina, i laser, l'automazione, l'ingegneria genetica e chi più ne ha più ne metta...Ok.
A Valyria, da quanto s'è capito, appena 300 anni 'fa', erano ancora più avanti di come siamo noi adesso in quasi tutti i campi (fatta eccezione FORSE per i viaggi spaziali).
- In Africa, dalla sparizione dell'impero Etiope più o meno ... boh ... ottomila anni fa? Fino al 1900, che avanzamenti tecnologici abbiamo avuto? Son millenni di storia eh, anche lì un continente intero, dove le guerre non sono certo mancate, e le risorse naturali nemmeno (cosa che magari invece è vera a Westeros....non mi ricordo nulla tipo giacimenti di petrolio di superficie).
Ora, leggendo le Cronache noi siamo abituati a mappare Westeros con gli stati Europei/USA, Valyria con l'Impero Romano e Sothoryos con l'Africa, ma come storia si potrebbe prendere benissimo Westeros come il continente 'gigantesco e statico', per simili o diversi motivi, continente che solo 'da poco' ha cominciato tra l'altro a subire ondate di invasioni demografiche che portano conflitti e idee nuove, e giusto da appena 4 secoli un vero e proprio colonialismo (appunto Valyriano). Con tutta la politica di repressione e di segretezza sulla tecnologia dei conquistadores che il colonialismo comporta.
Lo scambio culturale che si è avuto nel Mediterraneo, nel 'piatto' continente dei Sette Regni non lo vedo. Nell'arcipelago Valyriano con milioni di isolette chissà, forse si .
Ma volendo cercare scuse che non siano le svolte casuali della storia, di disastri più o meno magici, più o meno naturali, nelle Cronache si parla più spesso che 'qui' col nostro singolo mito del Diluvio variamente declinato. Le Lunghe Notti ricorrenti potrebbero essere un motivo di arretratezza (nessuno ha letto 'Notturno' di Asimov?)
Potrebbero eh, anche se personalmente io penso che i disastri naturali è invece più probabile che accelerino il progresso, per il semplice fatto di dover rispondere ad una sfida oggettiva [emoji14]
Ho come un deja vu ... ma non mi va di ricercare i vecchi topic simili
Se anche paragonassimo westeros all' africa le incongruenze ci sarebbero ugualmente. A westeros hanno sempre fatto guerre tra i vari regni ma ci sono zone ma l' unico disastro conosciuto è stato la lunga notte. I valyriani hanno conquistato westeros ma non hanno portato nulla in fatto di cultura. Grande inverno, nido dell' aquila e la stessa pyke sono state costruite molto prima del disastro di valyria.
%d/%m/%Y %i:%s, Neshira dice:
- In Africa, dalla sparizione dell'impero Etiope più o meno ... boh ... ottomila anni fa? Fino al 1900, che avanzamenti tecnologici abbiamo avuto? Son millenni di storia eh, anche lì un continente intero, dove le guerre non sono certo mancate, e le risorse naturali nemmeno (cosa che magari invece è vera a Westeros....non mi ricordo nulla tipo giacimenti di petrolio di superficie).
la mancanza di avanzamento tecnologico in Africa nel periodo che indichi non mi sembra un esempio calzante
a Westeros sono andati avanti fino a forgiare l'acciaio, e poi stop ?
hanno addestrato i cavalli ed imparato a cavalcarli e poi, basta, grazie stiamo bene così ?
Il fatto che le stagioni abbiano una durata irregolare, l'esistenza di animali mitologici o nella realtà estinti, l'esistenza della stessa magia, forse ne dobbiamo dedurre che nel mondo/universo del ghiaccio e del fuoco esistono leggi fisiche/biologiche/chimiche che da un lato determinano l'esistenza di elementi "fantasy", dall'altro tolgono la possibilità di sviluppi scientifici/tecnologici avuti nella realtà. Questo lo "condanna" ad essere un mondo eternamente medievale.
"Egg? Egg, stavo sognando di essere vecchio."
- tronodiferro su Tumblr - @SerPunk_thetall su Twitter
"Ho sognato di te e di un drago morto, sai. Una grande bestia, enorme, con ali così ampie che potevano coprire questo campo.
Ti era caduto addosso, ma tu eri vivo e il drago era morto."
"Braavos è bella, ma non ci vivrei."
L'instabilità delle stagioni (dovuta a cause magiche, stando a Martin) ha senz'altro influito parecchio sullo sviluppo civile e sociale, nel mondo delle Cronache, basta solo pensare all'impatto demografico di stagioni che possono durare anche dieci anni ciascuna, ma la magia? ASOIAF non è Dungeon and Dragons, dove anche un villico può lanciare una palla di fuoco, sappiamo che la magia è una forza molto misteriosa e il suo utilizzo pare abbastanza circoscritto, decisamente non è in grado di sostituire in pieno la tecnologia. Stesso dicasi per animali mitologici e/o estinti.
Decisamente come avete sottolineato bene in molti è proprio l'immobilismo che sorprende.
Persino gli Egiziani che ho visto citati avevano raggiunto conoscenze tecnico scientifiche piuttosto all'avanguardia (pensiamo ad esempio all'altissimo grado di perfezione delle misure nella costruzione delle piramidi).
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Potrebbe anche essere una citazione del signore degli anelli a cui george s' ispira. Nella trilogia del lotr che ho visto solo al cinema non è che in 5000 anni dalla battaglia contro saruman abbiano costruito navicelle spaziali.. anzi. Se guardo le battaglie iniziali e finali sono sempre con spade e armature. L' immobilismo tecnologico probabilmente è uno dei canoni del fantasy ma non ho mai letto niente del genere.