Personalmente sono abbastanza sicuro che la "Seconda Danza" sarà prima della seconda lunga notte, con lo scontro Dany-Aegon e come nella serie
La distruzione di KL, ma da parte di Conninghton (teoria delle campane) di cui verrà incolpata Dany.
Riguardo Bran, penso che sarà una figura stile Oracolo di Delfi, o comunque uno stregone, stanziato sull'Isola dei Volti (quella al centro dell'Occhio degli Dei). Vedo comunque i 7 Regni uniti da un'autorità centrale,
magari una monarchia elettiva come il finale di serie o una nuova dinastia
15 ore fa, Lyra Stark ha scritto:E invece la cosa interessante ed anche una caratteristica del personaggio è proprio che Daenerys è una che si rimbocca le maniche e fa, la faccia e la volontà ce la mette tutta. E spesso capita proprio alle persone così di prendere un granchio e finire a combinare qualcosa di brutto pur essendo partite "con le migliori intenzioni"
Esatto. Daenerys rappresenta la personificazione di quella che i greci chiamavano hybris, la tracotanza che finisce per portare solo morte e distruzione, oltre che l'autodistruzione. La bionda Targaryen ripete spesso a sé stessa if I look back, I'm lost: sono abbastanza sicuro che a un certo punto si guarderà indietro e Westeros ne pagherà le conseguenze.
SPOILER GOT 8 E TWOW
In questo senso, trovo il finale di serie affrettato ma del tutto verosimile se come dice Jacaerys si sostituisce Cersei con Aegon. Esiste però un enorme differenza di fondo legato al ruolo di Euron, che sembra in possesso di un potenziale distruttivo enorme e una carica di malvagità che lo fa sembrare a tutti gli effetti il Sauron di ASOIAF (i nomi sono anche simili).
3 ore fa, Frank Stark ha scritto:Riguardo Bran, penso che sarà una figura stile Oracolo di Delfi, o comunque uno stregone, stanziato sull'Isola dei Volti (quella al centro dell'Occhio degli Dei). Vedo comunque i 7 Regni uniti da un'autorità centrale,
Non vedo però cosa c'entri l'oracolo di Delfi, Bran è qualcosa di molto diverso.
Riguardo Euron non lo so
Non lo vedo molto minaccia sovrumana. Anche lui potrebbe essere un esempio di hybris piuttosto, anzi forse anche più di Daenerys perché lui è proprio uno che vuole sfidare gli dei.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Se Euron prende un drago e ha altri assi magici nella manica, direi che lui può essere molto più villain di quanto possa esserlo eventualmente Daenerys, senza contare che ci sono pure gli Estranei come minaccia.
Si ma ai fini di trama non sarebbe un grande plot twist e neanche una grande novità narrativamente parlando.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Euron potrebbe riuscirci a prendere un drago. Se ben ricordate lui ha quel corno magico che gli permetterebbe di controllarli.
3 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Si ma ai fini di trama non sarebbe un grande plot twist e neanche una grande novità narrativamente parlando.
Per come è stato presentato e caratterizzato, il villain "classico" dovrebbe essere lui, ma questo non toglie che Daenerys possa essere comunque una figura problematica che Spoiler Got
Ad un certo punto dovrà essere eliminata
Io però non credo allo scenario che lei diventi una fotocopia di Euron. Poi i plot twist di Martin non sono colpi di scena drastici di cui non vengono poste le premesse tipo Spoiler Got
Arya che pugnala il NK.
Comunque devo informarvi di una cosa. Finita la serie Martin ha confermato che tre cose accadute in essa accadranno anche nei libri. Spoiler della serie
1) Shireen sul rogo (anche se io sono convinto che non sarà Stannis a bruciarla).
2) Hold the door.
3) Bran Re.
Riguardo alla scelta del re, magari deriva anche da questa affermazione di Martin nel sito di Tolkien riguardo la magia:
La magia può essere un buono spunto per parlare delle differenze con Tolkien?
«Anche in Tolkien c’è pochissima magia, mentre nei suoi imitatori abbonda. Questa è veramente una grande differenza tra me e chi ha voluto prendere la “parte peggiore” dell’autore inglese. Per me è fondamentale il realismo. La mia è una Fantasy con un basso contenuto di magia. In questo senso, ho seguito le orme di Tolkien perché, se si legge bene Il Signore degli Anelli come feci io quando stavo scrivendo i miei libri, si vede benissimo che la Terra-di-mezzo è un mondo magico nel senso che è un mondo pieno di meraviglie, ma in realtà c’è pochissima magia. Non si vede mai Gandalf lanciare un incantesimo o sparare una palla di fuoco! Se c’è un combattimento, lo stregone tira fuori la spada… Certo, crea fuochi d’artificio e il suo bastone brilla nel buio. Ma si tratta di cose minime. Anche gli anelli magici, anche il potentissimo Unico Anello: tutto quel che vediamo è che rende le persone invisibili. Si suppone che l’Unico Anello abbia un grande potere di dominio, ma quando Frodo se lo infila non può dare ordini ai Nazgul che lo circondano. Non è così semplice. È un potere sconosciuto, un potere pericoloso. È questo tipo di magia che va descritta. Un errore grave che ho visto fare da un’enormità di imitatori di Tolkien è proprio l’abuso di magia, la creazione di mondi ad alto contenuto di magia. Ci sono mondi in cui maghi, streghe e stregoni possono distruggere interi eserciti, ma appunto in cui esistono ancora eserciti! È un controsenso: se qualcuno può dire “abracadabra” e distruggere un esercito di diecimila guerrieri, perché c’è bisogno ancora di radunare un esercito? Questi scrittori non si curano del realismo: se esistono dei maghi così potenti come possono esistere ancora re e signori? Perché non sono i maghi che dominano quel mondo?».
Spoiler serie
Quindi forse ha deciso di Rendere Bran re per via di questo ragionamento. Oltretutto io penso che il nord otterrà l'indipendenza per un altro motivo: le nozze rosse. Uno dei danno che hanno causato è che hanno creato una divisione emotiva tra il nord e il sud che non potrà mai essere sanata. Tywin infatti non è così perfetto come crede come politico. E due dei suoi difetti sono che è apatico e non pensa mai a lungo termine.
Come insegna il film "Raya e l'ultimo drago" non è la paura che tiene unita una nazione, ma la fiducia reciproca. La paura al massimo si può usare per scoraggiare gli impulsi criminali. E poi Niccolò Machiavelli diceva chiaramente che un principe deve essere sia amato che temuto ma che, se non può avere entrambi, deve essere temuto, ma non deve assolutamente farsi odiare, che c'è differenza tra essere temuti ed essere odiati e che si può essere temuti senza essere odiati (e questo Tywin non l'ha mai capito (perché va bene trasmettere ai tuoi avversari che sei un tipo pericoloso e che se si mettono contro di te finiscono male, ma non che sei un tiranno malvagio senza anima che non ha rispetto per niente e nessuno e che merita solo di essere ucciso a vista perché non merita alcun diritto umanitario)). è vero che non si può piacere a tutti e che, come dice Silente, un vero capo fa ciò che è giusto indipendentemente da cosa pensano gli altri. Ma appunto bisogna considerare che tra ciò che è giusto e ciò che è facile, Tywin sceglieva sempre ciò che è facile. Le nozze rosse non hanno indotto paura negli uomini del nord, hanno indotto solo sfiducia e odio. Tutto il nord era già infuriato per la morte ingiusta di Ned Stark, ma dopo le nozze rosse per loro è diventata anche una questione personale. Prima delle nozze rosse il nord vedeva il sud come dei normali nemici di una normale guerra, ma dopo di esse li vedono solo come dei demoni privi di qualunque umanità. Oltretutto Robb e Cat non sono caduti nella trappola di Walder Frey perché si fidavano di lui, ma perché gli hanno attribuito dei limiti che non aveva. Ed il nord ha sanguinato parecchio per aver attribuito dei limti ai loro nemici. E per gli uomini del nord l'unico modo per evitare che una tragedia simile si ripeta è solo dare per scontato che tutti gli stranieri all'unanimità siano come i Frey. Le nozze rosse hanno instillato una discriminazione e un pregiudizio negli uomini del nord nei confronti degli uomini del sud che non andrà mai via. E quindi cresceranno i loro figli dicendogli "non fidarti degli stranieri perché tra di loro c'è chi infrangerebbe anche il voto dell'ospitalità.". Il nord in generale è stata la nazione che ha sofferto più di chinque altro in questa storia. E quindi diranno che hanno perso troppo per non riuscire a ottenere quello che vogliono. Probabilmente diranno anche che i loro problemi sono iniziati quando Robert è venuto a grande inverno per chiedere a Ned Stark di diventare primo cavaliere. E anche se in quel momento era Bran il re, non cambia che i suoi successori non lo sarebbero stati, e gli uomini del nord non vorranno più rischiare di finire sotto il giogo di un altro tiranno malvagio (perché anche col metodo di Tyrion ci sarebbe stato il rischio che venisse eletto un uomo corrotto e malvagio). Quindi l'indipendenza può anche essere una sorta di risarcimento per le nozze rosse. Perché il nord odia e non si fida più della giurisdizione di approdo del re. E vogliono tornare sotto il dominio degli Stark perché appunto con loro non c'è mai stata alcuna moneta e sono sempre stati una garanzia per gli uomini del nord.
@l.pallad tutto giusto, ma non pensi che, ponendo un Jon Re alla fine di ADOS, non possa risanare questa frattura, almeno in parte? Per quanto riguarda Shireen penso che a bruciarla nel caso sarà Melly, di certo non il Nostro. Lo vedo anche il giusto epilogo del rapporto tra Stannis e la Donna Rossa.
2 ore fa, l.pallad ha scritto:Un errore grave che ho visto fare da un’enormità di imitatori di Tolkien è proprio l’abuso di magia, la creazione di mondi ad alto contenuto di magia. Ci sono mondi in cui maghi, streghe e stregoni possono distruggere interi eserciti, ma appunto in cui esistono ancora eserciti! È un controsenso: se qualcuno può dire “abracadabra” e distruggere un esercito di diecimila guerrieri, perché c’è bisogno ancora di radunare un esercito? Questi scrittori non si curano del realismo: se esistono dei maghi così potenti come possono esistere ancora re e signori? Perché non sono i maghi che dominano quel mondo?».
Questo ragionamento di GRRM è stato in parte confutato da Steven Erikson: i maghi possono avere poteri immensi e al contempo è possibile servirsi di eserciti se la magia funge da extrema ratio, da forza deterrente piuttosto che da arma convenzionale. Lo stesso GRRM dà ai draghi, le bombe atomiche di Planetos, il ruolo di deterrente in situazioni come la Danza.
Quanto a Shireen,
non è da escludere che il suo probabile rogo futuro non sarà collegato soltanto alle velleità da Azor Ahai di Stannis ma anche all'epidemia di morbo grigio che la bambina potrebbe provocare nel Nord.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
13 minuti fa, Hero of Sky ha scritto:@l.pallad tutto giusto, ma non pensi che, ponendo un Jon Re alla fine di ADOS, non possa risanare questa frattura, almeno in parte? Per quanto riguarda Shireen penso che a bruciarla nel caso sarà Melly, di certo non il Nostro.
Ma Martin ha confermato che Bran diventerà re anche nei libri. E quello che è successo è troppo grave per passarci sopra.
5 minuti fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Questo ragionamento di GRRM è stato in parte confutato da Steven Erikson: i maghi possono avere poteri immensi e al contempo possono servirsi di eserciti se la magia funge da extrema ratio, da forza deterrente piuttosto che da arma convenzionale. Lo stesso GRRM dà ai draghi, le bombe atomiche di Planetos, il ruolo di deterrente in situazioni come la Danza.
Questo è vero, ma appunto la storia si baserà su quello che dice Martin, e non Steven Erikson, a meno che Martin non gli abbia dato ragione. E probabilmente Martin ha reso i draghi degli animali, proprio perché, siccome sono le bombe atomiche di Westeros, e quindi non li ha resi parlanti e intelligenti al livello senziente perché non avrebbe ritenuto credibile che fossero gli uomini e non loro la specie dominante sul pianeta.
@l.pallad ho fondati motivi per ritenere che GRRM abbia cambiato idea sul finale.
2 ore fa, l.pallad ha scritto:Comunque devo informarvi di una cosa. Finita la serie Martin ha confermato che tre cose accadute in essa accadranno anche nei libri. Spoiler della serie
1) Shireen sul rogo (anche se io sono convinto che non sarà Stannis a bruciarla).
2) Hold the door.
3) Bran Re.
Riguardo alla scelta del re, magari deriva anche da questa affermazione di Martin nel sito di Tolkien riguardo la magia:
La magia può essere un buono spunto per parlare delle differenze con Tolkien?
«Anche in Tolkien c’è pochissima magia, mentre nei suoi imitatori abbonda. Questa è veramente una grande differenza tra me e chi ha voluto prendere la “parte peggiore” dell’autore inglese. Per me è fondamentale il realismo. La mia è una Fantasy con un basso contenuto di magia. In questo senso, ho seguito le orme di Tolkien perché, se si legge bene Il Signore degli Anelli come feci io quando stavo scrivendo i miei libri, si vede benissimo che la Terra-di-mezzo è un mondo magico nel senso che è un mondo pieno di meraviglie, ma in realtà c’è pochissima magia. Non si vede mai Gandalf lanciare un incantesimo o sparare una palla di fuoco! Se c’è un combattimento, lo stregone tira fuori la spada… Certo, crea fuochi d’artificio e il suo bastone brilla nel buio. Ma si tratta di cose minime. Anche gli anelli magici, anche il potentissimo Unico Anello: tutto quel che vediamo è che rende le persone invisibili. Si suppone che l’Unico Anello abbia un grande potere di dominio, ma quando Frodo se lo infila non può dare ordini ai Nazgul che lo circondano. Non è così semplice. È un potere sconosciuto, un potere pericoloso. È questo tipo di magia che va descritta. Un errore grave che ho visto fare da un’enormità di imitatori di Tolkien è proprio l’abuso di magia, la creazione di mondi ad alto contenuto di magia. Ci sono mondi in cui maghi, streghe e stregoni possono distruggere interi eserciti, ma appunto in cui esistono ancora eserciti! È un controsenso: se qualcuno può dire “abracadabra” e distruggere un esercito di diecimila guerrieri, perché c’è bisogno ancora di radunare un esercito? Questi scrittori non si curano del realismo: se esistono dei maghi così potenti come possono esistere ancora re e signori? Perché non sono i maghi che dominano quel mondo?».
Spoiler serie
Quindi forse ha deciso di Rendere Bran re per via di questo ragionamento. Oltretutto io penso che il nord otterrà l'indipendenza per un altro motivo: le nozze rosse. Uno dei danno che hanno causato è che hanno creato una divisione emotiva tra il nord e il sud che non potrà mai essere sanata. Tywin infatti non è così perfetto come crede come politico. E due dei suoi difetti sono che è apatico e non pensa mai a lungo termine.
Come insegna il film "Raya e l'ultimo drago" non è la paura che tiene unita una nazione, ma la fiducia reciproca. La paura al massimo si può usare per scoraggiare gli impulsi criminali. E poi Niccolò Machiavelli diceva chiaramente che un principe deve essere sia amato che temuto ma che, se non può avere entrambi, deve essere temuto, ma non deve assolutamente farsi odiare, che c'è differenza tra essere temuti ed essere odiati e che si può essere temuti senza essere odiati (e questo Tywin non l'ha mai capito (perché va bene trasmettere ai tuoi avversari che sei un tipo pericoloso e che se si mettono contro di te finiscono male, ma non che sei un tiranno malvagio senza anima che non ha rispetto per niente e nessuno e che merita solo di essere ucciso a vista perché non merita alcun diritto umanitario)). è vero che non si può piacere a tutti e che, come dice Silente, un vero capo fa ciò che è giusto indipendentemente da cosa pensano gli altri. Ma appunto bisogna considerare che tra ciò che è giusto e ciò che è facile, Tywin sceglieva sempre ciò che è facile. Le nozze rosse non hanno indotto paura negli uomini del nord, hanno indotto solo sfiducia e odio. Tutto il nord era già infuriato per la morte ingiusta di Ned Stark, ma dopo le nozze rosse per loro è diventata anche una questione personale. Prima delle nozze rosse il nord vedeva il sud come dei normali nemici di una normale guerra, ma dopo di esse li vedono solo come dei demoni privi di qualunque umanità. Oltretutto Robb e Cat non sono caduti nella trappola di Walder Frey perché si fidavano di lui, ma perché gli hanno attribuito dei limiti che non aveva. Ed il nord ha sanguinato parecchio per aver attribuito dei limti ai loro nemici. E per gli uomini del nord l'unico modo per evitare che una tragedia simile si ripeta è solo dare per scontato che tutti gli stranieri all'unanimità siano come i Frey. Le nozze rosse hanno instillato una discriminazione e un pregiudizio negli uomini del nord nei confronti degli uomini del sud che non andrà mai via. E quindi cresceranno i loro figli dicendogli "non fidarti degli stranieri perché tra di loro c'è chi infrangerebbe anche il voto dell'ospitalità.". Il nord in generale è stata la nazione che ha sofferto più di chinque altro in questa storia. E quindi diranno che hanno perso troppo per non riuscire a ottenere quello che vogliono. Probabilmente diranno anche che i loro problemi sono iniziati quando Robert è venuto a grande inverno per chiedere a Ned Stark di diventare primo cavaliere. E anche se in quel momento era Bran il re, non cambia che i suoi successori non lo sarebbero stati, e gli uomini del nord non vorranno più rischiare di finire sotto il giogo di un altro tiranno malvagio (perché anche col metodo di Tyrion ci sarebbe stato il rischio che venisse eletto un uomo corrotto e malvagio). Quindi l'indipendenza può anche essere una sorta di risarcimento per le nozze rosse. Perché il nord odia e non si fida più della giurisdizione di approdo del re. E vogliono tornare sotto il dominio degli Stark perché appunto con loro non c'è mai stata alcuna moneta e sono sempre stati una garanzia per gli uomini del nord.
Però la magia diventerà molto più influente nei prossimi libri, per non parlare del finale Spoiler serie
Bran sarà l'essere magico più potente al mondo, quindi se diventa re non credo si possa dire che la magia resta sullo sfondo
Quindi secondo me Martin sta avendo dei problemi da questo punto di vista, perché rischia di contraddirsi con i prossimi libri.
2 ore fa, Hero of Sky ha scritto:@l.pallad ho fondati motivi per ritenere che GRRM abbia cambiato idea sul finale.
No. Martin ha già dichiarato che il fatto che la gente odia il finale della serie non gli farà cambiare il finale dei libri.
50 minuti fa, Daemon Targaryen ha scritto:Però la magia diventerà molto più influente nei prossimi libri, per non parlare del finale Spoiler serie
Bran sarà l'essere magico più potente al mondo, quindi se diventa re non credo si possa dire che la magia resta sullo sfondo
Quindi secondo me Martin sta avendo dei problemi da questo punto di vista, perché rischia di contraddirsi con i prossimi libri.
Esatto. questa è un'altra delle cose che Martin ha detto sulla magia nella sua intervista.
Partiamo dalle somiglianze. Quali elementi del Signore degli Anelli ha voluto riprendere?
«Non è facile dirlo. Ci sono cose delle opere di Tolkien che mi erano presenti anche a livello inconscio mentre scrivevo. Quando iniziai, nel 1994, volevo scrivere una trilogia e i diritti furono venduti come una trilogia. Ma, come scrive Tolkien a proposito del Signore degli Anelli, “la storia è cresciuta mentre la narravo”. Quello schema è finito fuori dalla finestra prima che avessi completato il primo libro: avevo scritto già 1300 pagine e la conclusione era ancora lontana! La storia è così cresciuta a cinque libri pubblicati e altri due in programma: sette in tutto. Sicuramente, poi, Westeros somiglia molto alla Quarta Era di Tolkien, l’Era degli Uomini descritta alla fine del Signore degli Anelli. Dopo la partenza degli Elfi, la Terra-di-mezzo rimane in mano agli Uomini, con tutti i limiti che questo comporta. L’autore tentò anche un seguito, The New Shadow, che poi abbandonò, ma in cui sono delineati tutti gli elementi dei miei libri: intrigo, violenza, politica, complotti… Tolkien lo scrive in maniera esplicita nel romanzo: gli Elfi stanno scomparendo e andando via. Anche nei miei libri ci sono Razze Antiche, ma sono molto meno visibili rispetto agli Elfi e ai Nani di Tolkien. Se ne vedono pochi. Gli elementi fantastici vengono fuori lentamente. Nel Trono di Spade c’è pochissima fantasy. Nei libri successivi aumenta sempre più, perché la magia sta tornando nel mondo. Ma anche al suo massimo, quando arriverò al settimo volume e la magia sarà un elemento determinante, non sarà mai così potente come la si può trovare all’inizio dei libri di questo genere, con tutta una serie di oggetti magici a disposizione. È un elemento essenziale del genere, ma bisogna saper dosare la magia. È come il sale nella minestra: un pizzico le dà un buon sapore, ma troppo sale la rovina».
9 minuti fa, l.pallad ha scritto:No. Martin ha già dichiarato che il fatto che la gente odia il finale della serie non gli farà cambiare il finale dei libri.
Esatto. questa è un'altra delle cose che Martin ha detto sulla magia nella sua intervista.
Partiamo dalle somiglianze. Quali elementi del Signore degli Anelli ha voluto riprendere?
«Non è facile dirlo. Ci sono cose delle opere di Tolkien che mi erano presenti anche a livello inconscio mentre scrivevo. Quando iniziai, nel 1994, volevo scrivere una trilogia e i diritti furono venduti come una trilogia. Ma, come scrive Tolkien a proposito del Signore degli Anelli, “la storia è cresciuta mentre la narravo”. Quello schema è finito fuori dalla finestra prima che avessi completato il primo libro: avevo scritto già 1300 pagine e la conclusione era ancora lontana! La storia è così cresciuta a cinque libri pubblicati e altri due in programma: sette in tutto. Sicuramente, poi, Westeros somiglia molto alla Quarta Era di Tolkien, l’Era degli Uomini descritta alla fine del Signore degli Anelli. Dopo la partenza degli Elfi, la Terra-di-mezzo rimane in mano agli Uomini, con tutti i limiti che questo comporta. L’autore tentò anche un seguito, The New Shadow, che poi abbandonò, ma in cui sono delineati tutti gli elementi dei miei libri: intrigo, violenza, politica, complotti… Tolkien lo scrive in maniera esplicita nel romanzo: gli Elfi stanno scomparendo e andando via. Anche nei miei libri ci sono Razze Antiche, ma sono molto meno visibili rispetto agli Elfi e ai Nani di Tolkien. Se ne vedono pochi. Gli elementi fantastici vengono fuori lentamente. Nel Trono di Spade c’è pochissima fantasy. Nei libri successivi aumenta sempre più, perché la magia sta tornando nel mondo. Ma anche al suo massimo, quando arriverò al settimo volume e la magia sarà un elemento determinante, non sarà mai così potente come la si può trovare all’inizio dei libri di questo genere, con tutta una serie di oggetti magici a disposizione. È un elemento essenziale del genere, ma bisogna saper dosare la magia. È come il sale nella minestra: un pizzico le dà un buon sapore, ma troppo sale la rovina».
Forse il dosaggio della magia gli è sfuggito di mano, soprattutto se si crede a certe teorie su Euron, come quella sugli uomini-pesce o robe simili che emergono dagli abissi. Secondo me c'è anche la gestione della parte magica della storia tra i motivi del ritardo.