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Saghe su Re Artù
L di Lupo Solitario
creato il 06 febbraio 2004

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kindra
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Inviato il 25 ottobre 2004 19:42
A proposito, sto cercando il sesto volume in edizione Pocket da 8,90 euro ma non riesco a trovarlo, trovo sempre o quello in edizione supereconomica o quella rilegata...che tu sappia deve ancora essere pubblicata o semplicemente sono io a non riuscire a trovarla?

 

 

 

Il poket non è ancora stato pubblicato. Al momento esiste nelle tre versioni da 18,80 euro, 14,50 euro o 4,90 euro. Visto che a computer non mi compare la scheda escludo che possa essere pubblicato prima di Natale.

 

 

I libri su Artù sono troppi, e anch'io ne perdo qualcuno... <_<

Piemme ha pubblicato "Re Artù e il mito di Excalibur", di Michael Foss.

Tra le saghe arturiane si potrebbe inserire anche un libro che inizia come romanzo storico e poi sfocia nel mondo di Camelot. Proprio per la sua vicenda particolare inserisco anche il titolo sotto la voce "spoiler".

 

 

 

 

Spoiler

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si tratta de "L'ultima legione" di Valerio Massimo Manfredi. Chi conosce il ciclo arturiano, come me, inizia ad avere i suoi bravi sospetti già dopo una settantina di pagnie, perché qualche nome è abbastanza indicativo, ma le prime pagine sono esattamente ciò che ci si aspetterebbe da Manfredi: un vero e proprio romanzo storico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fine spoiler

 

 

 

 

 

 

 

Ho fatto una piccola ricerca sugli autori medievali, quando avrò tempo inserirò l'elenco. <_<:victory::victory:


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Shirl
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Inviato il 26 ottobre 2004 15:31
Il poket non è ancora stato pubblicato. Al momento esiste nelle tre versioni da 18,80 euro, 14,50 euro o 4,90 euro. Visto che a computer non mi compare la scheda escludo che possa essere pubblicato prima di Natale.

 

L'avevo immaginato *Sigh* va bene, grazie Kindra <_<

 

Comunque è vero che il libro da te citato potrebbe rientrare nel ciclo arturiano, però ne parla molto poco e solo a conclusione del libro lascia intendere uno sviluppo in tal senso!

Alessia <_<


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kindra
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kindra
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Inviato il 31 ottobre 2004 14:59

Avevo promesso un elenco di testi "classici", e quindi... ^_^

 

- Una prima citazione di Artù si può trovare nel poema "Gododdin" del bardo Aneirin, del VII secolo.

- Nel X secolo il monaco Nennio, nelle sue "Meraviglie della Britannia" parla delle 12 battaglie vinte da Artù.

- Sempre del X secolo sono gli "Annales Cambriae", nei quali si parla della sua morte in battaglia.

- Caradoc di Llancafarn, nella sua "Vita di San Gildas" del XII secolo è il primo a parlare di Ginevra.

- Geoffrey di Monmouth scrive nel 1136 la "storia dei re di Britannia" e nel 1150 la "Vita di Merlino".

-William di Malmesbury scrive nel 1140 le "Gesta dei re degli Angli".

- Del 1155 è il "Romanzo di Bruto" di Robert Wace.

- Tra il 1160 e il 1180 Chrétien de Troyes scrive diverse opere, tra cui si segnalano "Il cavaliere della carretta o Lancillotto", "Il cavaliere del leone o Ivano" e "Il racconto del Graal o Perceval".

- Wolfram von Eschenbach scrive il suo Parzival nel 1210.

- Del XIII secolo è il "Romanzo della storia del Graal" di Robert de Boron.

- Sempre nel XIII secolo un italiano s'interessa a quasto ciclo. Si tratta di Rustichello da Pisa, con il suo "Meliadus".

- Nel 1485 Thomas Malory pubblica il suo "Mort Darthur".

Qualcuno di questi libri è reperibile in commercio? A parte Geoffrey di Monmouth e Malory non credo...

Nel 1998 Rizzoli ha pubblicato un "Dizionario del ciclo di re Artù", a cura di Carlos Alvar.

bye ^_^


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Lord Derfel
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Inviato il 02 novembre 2004 19:28

Tra le saghe arturiane si potrebbe inserire anche un libro che inizia come romanzo storico e poi sfocia nel mondo di Camelot. Proprio per la sua vicenda particolare inserisco anche il titolo sotto la voce .............

 

Grazie alla tua informazione

ho comprato e finito in quattro giorni

"L'Ultima Legione" e mi è piaciuto molto

 

Quindi ti ringrazio Kindra !! :unsure::unsure::unsure:


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Estel
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Inviato il 15 dicembre 2004 12:53

Ciao a tutti...e in particolar modo a Lord Derfel che non lo conosco, ma che porta il nome di uno dei miei personaggi preferiti...

La saga di Excalibur è stata la seconda saga che ho letto (prima "Il Signore degli Anelli") ed è attualmente quella che mi ricordo meglio.

E' stupenda e nel vecchio sito in cui ero iscritto ne avevo aperto una discussione...


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kindra
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Inviato il 15 dicembre 2004 16:45

Sempre legato al ciclo arturiano Laura Mancinelli ha scritto "I tre cavalieri del Graal". Secondo me è carino, nulla più.


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Lupo Solitario
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Lupo Solitario
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Inviato il 16 dicembre 2004 13:27 Autore

L'ultima legione di manfredi è un libro a sè o appartiene a una serie? mi è venuta voglia di leggerlo.


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kindra
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Inviato il 16 dicembre 2004 15:43
L'ultima legione di manfredi è un libro a sè o appartiene a una serie?

 

è un libro a sé.


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Lupo Solitario
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Inviato il 16 dicembre 2004 16:35 Autore

Grazie kindra, sempre molto gentile


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Arvin Sloane
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Inviato il 22 dicembre 2004 22:12

Tutte le saghe da voi citate sono molto belle e amplificano e approfondiscono sotto varie sfaccettature il mito di Artù. Quella che conosco meglio è quella di Cornwell e secondo me è una di quelle che meglio lo analizzano e lo approfondiscono nelle sue diverse tematiche. Ma secondo me la questione essenziale è : le fonti da cui questi autori traggono le informazioni e gli spunti per le loro saghe sono attendibili o no ? Secondo me solo alcune di esse possono essere definite attendibili in quanto la maggioranza delle fonti su Artù sono state ridisegnate e riscritte da autori cristiani che ne hanno quasi sicuramente sfalsato l'immagine rendendola diversa dalla sua originale. Con questo non voglio dire che le saghe siano brutte o di cattivo gusto, anzi sono molto intriganti e ben congegnate. Ma ciò non toglie che le macchinazioni operate dalla chiesa ai fini di screditare e convertire i pagani abbiano comportato anche la falsificazione di testi e documenti che oggi ci chiarirebbero sicuramente meglio la natura di Artù.


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Oberyn Martell
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Inviato il 22 dicembre 2004 22:42
Tutte le saghe da voi citate sono molto belle e amplificano e approfondiscono sotto varie sfaccettature il mito di Artù. Quella che conosco meglio è quella di Cornwell e secondo me è una di quelle che meglio lo analizzano e lo approfondiscono nelle sue diverse tematiche. Ma secondo me la questione essenziale è : le fonti da cui questi autori traggono le informazioni e gli spunti per le loro saghe sono attendibili o no ? Secondo me solo alcune di esse possono essere definite attendibili in quanto la maggioranza delle fonti su Artù sono state ridisegnate e riscritte da autori cristiani che ne hanno quasi sicuramente sfalsato l'immagine rendendola diversa dalla sua originale. Con questo non voglio dire che le saghe siano brutte o di cattivo gusto, anzi sono molto intriganti e ben congegnate. Ma ciò non toglie che le macchinazioni operate dalla chiesa ai fini di screditare e convertire i pagani abbiano comportato anche la falsificazione di testi e documenti che oggi ci chiarirebbero sicuramente meglio la natura di Artù.

Questo discorso non ha molto senso, secondo me. Non credo che si possa parlare di fonti attendibili in nessun caso, in situazioni come queste. Quando un personaggio è leggendario quanto il famigerato Artù, ciascuno cerca di "averlo dalla propria parte". C'è che sostiene che Artù fosse bretone ("materia di Bretagna", per l'appunto), chi un celta dell'inghilterra, chi un gallese, chi uno scozzese, chi un sassone che combattè i vichinghi, chi un cristiano e chi un pagano e chi sostiene che in realtà non fu. Proprio per questo credo che non si possa fare un discorso di "attendibilità delle fonti", in questo caso.


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Arvin Sloane
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Inviato il 23 dicembre 2004 9:22

Quello che tu dici è più che giusto e può anche darsi che io mi sia sbagliato, ma secondo me gli scrittori delle saghe arturiane devono per forza essersi rifatti o preso spunto da documentazioni, e con questo intendo leggende canti e quant'altro di simile, precristiane o cristiane che esaltavano il mito di Artù.


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Colo
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Inviato il 12 novembre 2006 21:30

Molly Cochran e Warren Murphy

Re per sempre

editore Tea, ma in realtà il libro è introvabile. Non è una riscrittura del ciclo arturiano, ma un romanzo ambientato ai nostri giorni nel quale Artù è uno dei protagonisti.

 

Segnalo che Re per sempre appartiene alla saga Forever King di cui fanno parte:

 

1-The Forever King ( Re per sempre )

2-The Broken Sword ( inedito )

3-The Third Magic ( inedito )

 

 

Naturalmente hanno tradotto solo il primo libro :stralol:


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Lucyler
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Inviato il 13 novembre 2006 18:31

Molly Cochran e Warren Murphy

Re per sempre

editore Tea, ma in realtà il libro è introvabile. Non è una riscrittura del ciclo arturiano, ma un romanzo ambientato ai nostri giorni nel quale Artù è uno dei protagonisti.

 

Segnalo che Re per sempre appartiene alla saga Forever King di cui fanno parte:

 

1-The Forever King ( Re per sempre )

2-The Broken Sword ( inedito )

3-The Third Magic ( inedito )

 

 

Naturalmente hanno tradotto solo il primo libro >_>

 

Per una volta non mi sembra che ci sia andata male...anzi, uno è già abbastanza deleterio! :figo: >)


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Lord Lupo
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Inviato il 01 dicembre 2006 19:31

Ricapitoliamo sulle varie saghe (escludendo gli autori classici). Finora sono stati citati:

T. H. White

Re in eterno

Confesso che finché non ho letto il messaggio di Lord Lupo non sapevo neanche che esistesse. Al momento comunque non risulta in commercio niente con questo titolo.

 

eh, eh, in effetti è molto difficile trovarlo...io possiedo una copia in edizione economica oscar mondadori, ormai consunta per le continue riletture. Cercatelo nell'usato (un paio di mesi fa lo vidi su e-bay) perchè ne vale sicuramente la pena.

Qualche notizioula sull'autore la torvate qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Terence_Hanbury_White

Una piccola curiosità: l'altra sera ho visto X-men 2 in Tv; durante la scena finale il Professor Charles Xavier, nel cominciare la lezione ai giovani mutanti nella scuola cita proprio il nostro -_-

 

 

Un altro romanzo molto, molto bello di cui mi sono appena ricordato è "La leggenda del calice cremisi" di Victor Canning, edito anni fa dalla Nord (non so se ancora in stampa).

 

Entrambi, imho, sono anni luce più belli di quelli della Bradley, ma purtroppo enormemente sottovalutati rispetto a quest'ultima...


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