L'episodio 7x06 mi ha portato ad alcune riflessioni su Jon Snow. Diversamente dal mio solito, non sono di carattere introspettivo, bensì mistico. Trovo che le parole di Beric si riallaccino perfettamente a quanto vissuto dal King In The North. Quest'ultimo, difatti, sembra essere sospinto da una mano superiore che lo protegge oltre ogni modo e ne decide le sorti, come se non fosse possibile farlo morire definitivamente finché un determinato compito non sia stato da egli ultimato. E ciò accadeva, talvolta, già prima della resurrezione. Lo schema che viene fuori è quello di un deus machina che in molti casi assoceremo alla fortuna, ma che alla luce del discorso di Dondarrion assumono un'altra matrice.
- Jon è nei guai con Mance Rayder. L'arrivo di Stannis gli salva la pelle.
- Jon è solo contro la Cavalleria Bolton, ad un passo dall'impatto viene salvato dalla propria. Egli è inoltre lì in mezzo come fosse intangibile, protetto da qualcosa di superiore. Riesce ad evitare le frecce e a non essere mai scalfito.
- Jon sta per morire sopraffatto dai Bolton, i Cavalieri della Valle gli salvano la pelle.
- Jon sta per morire circondato dai non-morti. L'arrivo di Daenerys gli salva la pelle.
- Jon sta per morire lasciato solo contro il NK. L'arrivo di Benjen gli salva la pelle.
Questi sono gli episodi più netti che mi vengono ora in mente. Messi assieme potrebbero indicare che Beric non ha poi molto torto e che ci sia davvero qualcosa a difendere le sorti di Jon Snow.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
E il tutto confermato dalla resurrezione, a riprova del fatto che il nostro abbia un ruolo chiave in una vicenda più grande di un uomo. Inoltre, supponendo che questa mano abbia caratteristiche trascendenti per non dire divine, viene da chiedersi se ciò possa dare adito a speculazioni sul ruolo del divino nella filosofia martiniana e che rapporto si intrecci fra predestinazione e libero arbitrio. In fondo, una guerra politica scatenata dalle azioni deliberate degli uomini (il rapimento di Rhaegar, la ribellione di Robert, i complotti di Littlefinger) a una guerra "metafisica", quasi una dialettica fra necessità e contingenza.
Se consideriamo le azioni di Rhaegar e il fatto che determinate profezie fossero la sua ossessione, al punto da agire per esse, ciò si riallaccia a quel senso di predestinazione. Certamente la ''mano mistica'' è più evidente su Jon dopo essere risorto. Quindi siamo sempre lì. La questione potrebbe essere imputabile a R'hllor, unica divinità che mediante le resurrezione ha dato un segno di poter esistere, se non altro come entità puramente magica o come magia stessa.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Ritengo che la mano mistica - predestinazione di Rhaegar e qualsiasi accadimento sino alla 6x05- si possa spiegare con il solo paradosso temporale, che trasforma la causalità in necessità in relazione non solo alla morte di Hodor, ma anche di tutti quei minuscoli eventi storici che, messi insieme, hanno portato Brandon Stark ad oltrepassare la Barriera e diventare il Corvo a tre occhi. Il passato è già scritto e così il futuro, fino a un certo punto: nella ripetizione ciclica di questo segmento temporale possono esserci increspature ma non importanti variazioni, finché non si consuma il paradosso temporale stesso. Quando Martin spiegò che la grande rivelazione su Hodor sarebbe avvenuta in circostanze molto diverse, ho pensato che la dimensione del paradosso in ASOIAF sarà più ampia, così da contenere anche le future gesta di Jon e Daenerys e spiegare l'aura di predestinazione che li avvolge e protegge.
EDIT: Ho aggiunto il riferimento a Daenerys
Sono parzialmente d'accordo. Cioè è vero che c'è sempre stato qualcuno a salvare la vita a Jon. E le occasioni sono veramente state tante. Però non è stato l'unico. Tyrion vince la battaglia delle Acque Nere grazie all'arrivo di Tywin e dei Tyrell, senza i quali Stannis sarebbe forse entrato. L'assedio di Delta delle Acque viene spezzato grazie all'arrivo a sorpresa di Robb Stark, che imprigiona Jaime Lannister. Robb Stark stava vincendo la guerra, quando una "mossa a sorpresa" lo fece fuori.
Quindi mi viene da pensare che le sorprese siano sempre stati determinanti, non solo per Jon. Quasi tutte le battaglie sono state decise così. Quindi decidere se sia Jon protetto dal signore o un vizio delle battaglie che avengono a Westeros è difficile da dire.
EDIT: cioè quello che voglio dire e che non ho detto chiaramente è che sicuramente è un indizio, ma che può essere visto anche da altri campi. Secondo me la prova più granitica resta la resurrezione, anche se, anche questa volta, abbiamo un secondo caso con Beric stesso. Il resto mi sembra tutto molto circostanziale
Personmente ho sempre odiato i concetti di predestinazione, ma ormai la rotta sembra quella
non credo si tratti solo di rotta narrativa...Jon è rinato e non capisce il perchè e non capisce perchè il dio del fuoco debba essere tanto crudele da averlo portato indietro ( e Jon è terrorizzato dalla prospettiva di altre morti e rinascite) e non lo accetta emotivamente, è stanco anche se vuole proteggere il suo popolo ma da mortale puro,Beric gli dice che la morte è un nemico e che il dio rosso ha progetti precisi...Jon deve accettare tutto ciò senza remore o esitazioni....e lui capisce che ha un ruolo preciso nel combattere WW e zombi che non hanno anima,sono gusci vuoti...lui ha anima e sentimenti ,un ventaglio di sentimenti .Credo sia un momento chiave questo
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
3 hours fa, JonSnow; dice:
- Jon sta per morire sopraffatto dai Bolton, i Cavalieri della Valle gli salvano la pelle.
- Jon sta per morire circondato dai non-morti. L'arrivo di Daenerys gli salva la pelle.
- Jon sta per morire lasciato solo contro il NK. L'arrivo di Benjen gli salva la pelle.
Rimarrei più sul facile clichè del "arrivano i nostri" a cui sembra non si riesca a rinunciare per qualcosa di meglio.
La mano mistica è quella di D&D: non è predestinazione, è plot armor. La stessa che impedisce a Jaime di affogare, ad esempio.
ma si da il caso che Jaime
1) non sia stato ucciso e riportato in vita dal dio rosso tramite Melisandre;
2) che mi pare sia la prima volta che sia stato salvato ..dal fuoco per giunta....con un Bronn che non gliela manda a dire...un indizio,nello specifico, non fa una prova
Però direi che più indizi ( quelli riportati da JonSnow; cui aggiungerei la figlia moglie di Craster che lo salva da Turner) non faranno una prova ma sommati insieme forse non fanno pensare ad eventi casuali
Del resto Il caso non esiste , specie in GoT e poi c'è il colloquio con Beric ( che continua a lottare e a non essere uno zombie di Fuoco...) che chiude il cerchio
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
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L'evento non casuale è che Jon è il protagonista che bisogna mettere in pericolo per tenere in ansia gli spettatori (come se qualcuno pensasse che possa morire ancora prima della fine della serie).
Poi se ci vedete altri significati va bene, ma secondo me sopravvalutate di brutto lo show.
No perchè nello show le citazioni ed i rimandi non sono casuali e poi ricordo la battaglia dei bastardi in cui questo fatto è stato rilevato e sottolineato
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Come posizione mi trovo abbastanza concorde con Ellyn Reyne: credo che alla fine la teoria del paradosso temporale servirà a spiegare perché certi eventi siano conseguenze inevitabili di altre e che la predestinazione altro non sia che l'inevitabile effetto seguito a una causa stabilita. Stessa cosa per le profezie: si avverano semplicemente perché in certe circostanze un'interferenza (Bran?) ha permesso di "vedere il futuro" (tralasciando poi la questione delle profezie auto-avveranti che mi sembra sia già stata discussa). Sarebbe abbastanza paradossale parlare di "mano mistica /divina" in una storia progettata da un autore agnostico (Martin ha ribadito diverse volte che nessun dio apparirà mai nella saga), e introdurre di punto in bianco una dicotomia Male-Bene/Divinità Buona-Divinità Cattiva mi sembrerebbe troppo, perfino per Benioff e Weiss.
A proposito, R'hollor, che esista o meno, è la stessa simpatica entità che richiede sacrifici di bambine per far sciogliere ghiacci e interrompere blizzard, quindi ci andrei piano prima di parlare di "dio buono":
Io non parlerei di predestinazione, di mano divina, di volontà del dio Rosso ma piuttosto parlerei di quella logica tanto cara a Hollywood dei deus ex machina. Logica che GRRM detesta. Quando sei circondato da nemici sei spacciato. Almeno questo. è quello che succede nei libri. La serie tv non è più un adattamento dell'opera di Martin, piuttosto in questi aspetti rinnega i capisaldi della filosofia, della visione e dell'etica Martiana. Per me si tratta di espedienti narrativi di basso livello resi accettabili solo ai fini dell'avanzamento della trama se usati con il contagocce. Trovo davvero di cattivo gusto questo ricorso espasperato al plot twist.. E questo discorso può essere esteso ad altri personaggi anche se riguarda soprattutto Jon Snow. I salvataggi in extremis finiscono per metterlo in cattiva luce, per sminuire il valore, il carisma e le doti naturali di comando del personaggio in questione Altro che predestinazione. Mettono in risalto i suoi molteplici fallimenti come condottiero, tattico e politico. Non so sei sia un disegno mirato a sminuire il personaggio cartaceo( è innegabile una certa insofferenza nei confronti del personaggio da parte di D&D) o pura casualità. Qualcuno ha parlato di una piega Joncentrica presa dalla serie tv. Non la penso così visto che si tratta di un'opera corale.
"Power resides where men believe it resides. No more and no less."
4 hours fa, JonSnow; dice:L'episodio 7x06 mi ha portato ad alcune riflessioni su Jon Snow. Diversamente dal mio solito, non sono di carattere introspettivo, bensì mistico. Trovo che le parole di Beric si riallaccino perfettamente a quanto vissuto dal King In The North. Quest'ultimo, difatti, sembra essere sospinto da una mano superiore che lo protegge oltre ogni modo e ne decide le sorti, come se non fosse possibile farlo morire definitivamente finché un determinato compito non sia stato da egli ultimato. E ciò accadeva, talvolta, già prima della resurrezione. Lo schema che viene fuori è quello di un deus machina che in molti casi assoceremo alla fortuna, ma che alla luce del discorso di Dondarrion assumono un'altra matrice.
- Jon è nei guai con Mance Rayder. L'arrivo di Stannis gli salva la pelle.
- Jon è solo contro la Cavalleria Bolton, ad un passo dall'impatto viene salvato dalla propria. Egli è inoltre lì in mezzo come fosse intangibile, protetto da qualcosa di superiore. Riesce ad evitare le frecce e a non essere mai scalfito.
- Jon sta per morire sopraffatto dai Bolton, i Cavalieri della Valle gli salvano la pelle.
- Jon sta per morire circondato dai non-morti. L'arrivo di Daenerys gli salva la pelle.
- Jon sta per morire lasciato solo contro il NK. L'arrivo di Benjen gli salva la pelle.
Questi sono gli episodi più netti che mi vengono ora in mente. Messi assieme potrebbero indicare che Beric non ha poi molto torto e che ci sia davvero qualcosa a difendere le sorti di Jon Snow.
Per me questo diventa ovvio ancora di più dopo il salvataggio da parte di benjen. Ho pensato che benjen non fosse morto del tutto e che tutti quegli anni oltre la barriera servissero proprio allo scopo di salvare jon snow proprio in quel momento. Come se quello fosse il motivo per cui avesse scelto la barriera ecc ecc