Bastava anche solo spostare un po' la cronologia scegliendo qualcosa in un contesto romano.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
29 minutes fa, rhaegar84 dice:purtroppo Hollywood ha sempre reso male la mitologia greca.
Oddio, non mi ci far pensare... al di là di Troy, che comunque in questi ultimi tempi ho rivalutato tantissimo per confronto con l'ancor più orrenda miniserie BBC-Netflix, negli anni 2000 filmacci mitologici brutti brutti non sono mancati, penso a Clash of Titans o a Immortals. Poi hanno pure rovinato la mitologia egizia con l'inguardabile Gods of Egypt
30 minutes fa, Lyra Stark dice:Bastava anche solo spostare un po' la cronologia scegliendo qualcosa in un contesto romano.
Per carità, meglio che gli americani non tocchino più Roma, visto che per loro quel periodo storico è solo orge e soprusi sui poveri barbari difensori della libertà! Guardatevi documentari come Barbarians Rising o il recente Roman Empire su Netflix e vedrete che pure in sede divulgativa negli States non hanno idea di cosa fosse davvero la civiltà romana. Senza contare che per loro la storia di Roma inizia con Spartaco, salta direttamente a Cesare e ad Augusto e poi da lì salta di nuovo a Commodo, e stop.
11 hours fa, Feanor_Turambar dice:Perché non fare invece una miniserie, che so, su Shaka Zulu?
...ecco, sarebbe proprio bella da vedere una serie del genere, girata in modo realistico dal punto di vista Zulu.
Tecnicamente come sostiene Feanor effettivamente è proprio un disastro dietro l'altro (e non parliamo del Gladiatore che sarà bello ma storicamente ...). E neanche con la mitologia dell'antico testamento va molto meglio (l'orrendo Noah).
Paradossalmente mi va meglio con 300 che almeno si capisce è volutamente esagerato e finto.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il Gladiatore è uno spettacolo per gli occhi ma l'appassionato di storia che è in me vomita l'anima ogni volta che vede Marco Aurelio che vuole restaurare la repubblica e non dare alcun potere a Commodo, quando storicamente fece l'esatto opposto. Ma in generale i film storici di Scott sono così, perché a lui della fedeltà alla storia frega poco. E al pubblico evidentemente va bene, basta pensare a come insorse quando in Alexander mostrarono che il grande condottiero macedone era bisessuale (non sia mai!)
E mica solo quello...
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Mi credete se vi dico che in questi 20 anni da quando è uscito, ho provato a guardare il gladiatore una decina di volte e mi sono sempre addormentata verso i primi 20/30 minuti?
Riuscirò mai a vederlo?
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Io personalmente l'ho sempre trovato un film molto valido dal lato dell'intrattenimento, oltre che sontuoso e maestoso visivamente (ma stiamo parlando di Scott, mica di Godfrey Ho). Ha una storia semplice ma che funziona, momenti che ti gasano e grandi attori. Certo, a livello di fedeltà storica è un abominio, ma quando lo guardo mi metto l'anima in pace, ignoro i crampi allo stomaco e lo prendo per quello che è, una fanfiction di storia neanche tanto originale (visto che molte cose sono riprese dal film La caduta dell'impero romano del 1964). E sicuramente è anni luce avanti a film venuti dopo come lo scialbo Le crociate e il tutto fumo e niente arrosto Robin Hood. Poi vabbé, io amo il Ridley Scott dei primi film, quelli sì che erano capolavori assoluti.
Quoto. Le crociate mi è piaciuto, anzi mi sono sempre meravigliata delle forti critiche, mentre lo trovo un film ancora onesto sull'argomento, Robin Hood invece era ampiamente evitabile.
Capisco però anche Oathkeeper che si annoia. Anche se personalmente io amo proprio l'inizio ^^
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
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De Le Crociate vorrei un giorno vedere la Director's Cut di cui dicono un gran bene, purtroppo la release cinematografica, malgrado i numerosi tocchi di classe alla Scott, narrativamente è proprio un cavallo zoppo e nemmeno Eva Green riesce a compensare l'incomprensibile casting di Orlando Bloom.
Il Gladiatore (che dichiaratamente non ha nessuna velleità di fedeltà storica), nonostante una evidente confusione nella fase centrale (vabbè, è un film di Scott) è un film semplicemente grandioso e ci sono almeno sei o sette scene che sono un corso accelerato di cinema. L'incipit da solo... ci si potrebbe scrivere un trattato.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
ecco 300 è l'esempio giusto. ovvero un fatto storico riletto da miller (infatti è un fumetto) e ripreso dal cinema che rispetto al fumetto è praticamente uguale. tante scene sono identiche alle tavole. e il suo intento lo fa a meraviglia. trasuda gloria ed epica in continuazione. e al cinema esaltava a manetta.
mi chiedo spesso perché nn è mai stato fatto un film su cesare. personaggio a dire poco interessante. certo che visto i precedenti forse meglio così...come detto da qualcun altro hanno già massacrato il povero alessandro magno.
sui film storici purtroppo o tendono a semplificare alcuni concetti o realtà oppure ancora peggio danno delle letture politiche attuali. cosa che un film storico non dovrebbe fare (per storico intendo da 1700 in giù. film sul 900 già sono diversi).
%d/%m/%Y %i:%s, MezzoUomo dice:De Le Crociate vorrei un giorno vedere la Director's Cut di cui dicono un gran bene, purtroppo la release cinematografica, malgrado i numerosi tocchi di classe alla Scott, narrativamente è proprio un cavallo zoppo e nemmeno Eva Green riesce a compensare l'incomprensibile casting di Orlando Bloom.
Il Gladiatore (che dichiaratamente non ha nessuna velleità di fedeltà storica), nonostante una evidente confusione nella fase centrale (vabbè, è un film di Scott) è un film semplicemente grandioso e ci sono almeno sei o sette scene che sono un corso accelerato di cinema. L'incipit da solo... ci si potrebbe scrivere un trattato.
Guardala è molto bella, c'è una sottotrama dinastica col figlio di Sibilla che nella versione cinematografica è completamente assente.
17 hours fa, Feanor_Turambar dice:
Concordo, la "natura" del personaggio in questione pesa molto. Quando Idris Elba fu messo a interpretare Heimdallr nei film di Thor non mi pare ci siano state polemiche di chissà quale entità (lo spettatore medio neanche sa che Heimdallr non nasce come personaggio dei fumetti ma è la trasposizione di una divinità norrena realmente "esistita"), così come quando Morgan Freeman interpretò Dio nel film con Jim Carrey non ricordo chissà che reazioni piccate. E' chiaro che prendendo un personaggio dalla fisionomia ben nota e iconica e facendolo interpretare a un'attrice di etnia completamente diversa si generano delle polemiche, è un gettare benzina sul fuoco che mi chiedo quanto possa far bene alla causa dell'inclusività. Volevano una fiaba con una protagonista nera? Esiste un intero continente di miti, racconti, folklore inesplorato, date voce a quelle. Invece infilare "a forza" attori di altre etnie in storie tradizionali della cultura europea mi sa tanto di atteggiamento paternalistico, è come se si dicesse "noi bianchi siamo così buoni che dall'alto della nostra superiorità concediamo a voi neri/asiatici/ispanici/amerindi/polinesiani un posticino nelle nostre narrazioni, invece di dar voce alle vostre". Così sprecano davvero tante occasioni di dar voce al "diverso" e di dimostrare anche al pubblico occidentale che il resto del mondo aveva una sua storia e una sua cultura ben prima che noi andassimo a fare i "civilizzatori" di 'sta ceppa negli altri
Secondo me c'entra anche un ragionamento del tipo "noi occidentali abbiamo come peccato originale il colonialismo perciò è doveroso dare più spazio possibile agli ex oppressi ed esaltarli, soprattutto in storie che parlano di diversità e accettazione."
Il wakanda di black panther per esempio è ipertecnologico, non è un regime oppressivo né maschilista e questa modernità alla occidentale convive con una tradizione africana mostrata come marziale ma non aggressiva.
Sui film futuri, concordo che ormai si sfruttano il più possibile i marchi nella speranza di beccare la versione che permetta di avviare sequel e spin off a volontà
1 hour fa, rhaegar84 dice:mi chiedo spesso perché nn è mai stato fatto un film su cesare. personaggio a dire poco interessante. certo che visto i precedenti forse meglio così...come detto da qualcun altro hanno già massacrato il povero alessandro magno.
Veramente Giulio Cesare sullo schermo è apparso parecchio, tra film per il cinema, film per la televisione, serie e miniserie, sia come protagonista sia come personaggio secondario in opere su Cleopatra o su Augusto. Compare persino nello Spartacus di Kubrick. E l'anno scorso si vociferava di una serie tv di Martin Scorsese intitolata The Caesars, che doveva cominciare proprio con Giulio.
Semmai dovremmo chiederci perché un soggetto perfetto per un kolossal come la seconda guerra punica, con Scipione e Annibale, non sia mai riuscito ad attirare l'attenzione degli americani (infatti mi vengono in mente solo alcuni peplum italiani). E' da anni che si vocifera di uno o più film su Annibale diretti e interpretati da Vin Diesel, ma nulla di concreto (che io sappia).
Annibale lo volevo citare anche io. Sarebbe anche un modo per mostrare i Romani in una veste diversa, focalizzando su altri.
Interessante che sull'argomento vari esperimenti sono stati fatti con i Britanni (tecnicamente non è la dicitura corretta ma non voglio sbrodolare) con vari film che trattavano i rapporti su quel territorio e poi si legavano anche al mito arturiano. Anche in questo caso, tutto stranamente orrendo. Poi ci sono anche King Arthur o The eagle che me li guardo quando li passano, però c'è questa sensazione di trattare male la materia che ti fa un effetto respingente.
Per dire la stessa sensazione non la provo con l'ultimo samurai che pure essendo hollywoodiano, e ancora peggio un film con rom Cruise, mi dà l'idea di trattare in modo maestoso il contesto tradizionale cui si approccia.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi