Premetto subito che questa nuova discussione non è incentrata direttamente su Berlusconi per il quale, come è noto, ho una lontananza siderale nonché una sorta di allergia "antropologica", ma bensì su chi vorremmo come nuovo capo del futuro governo e sulle caratteristiche che dovrebbe avere.
Bene le qualità principali che il nuovo Presidente del Consiglio, per me, deve avere sono:
- onestà (Dio solo sa se in questo paese c'è ne bisogno per tutta la classe
dirigente politica e non)
- sincerità
- correttezza e rispetto per le istituzioni, per la sua carica e per gli
avversari e soprattutto per i cittadini
- competenza
- mitezza e sobrietà
- decoro e integrità
- umiltà
- deve essere deciso ma prudente e cauto allo stesso tempo
- deve essere libero da condizionamenti
- riservato ma trasparente
- saggio e arguto
- deve avere capacità di sintesi ma anche di analisi
- deve saper ascoltare gli umori dell'opinione pubblica senza però farsene
influenzare
- deve avere una specchiata reputazione
- infine deve essere un politico non nel senso di professionista della politica
ma nel senso che deve conoscere a fondo e bene il mondo politico italiano e le
sue trappole e tranelli in modo da "nuotare" senza grosse difficoltà nella
palude senza esserne frenato.
Ecco ora chi sceglierei come premier: PAOLO MIELI, già direttore del Corriere della Sera e della Stampa nonché storico e scrittore, a mio giudizio persona adatta a ricoprire l'incarico anche se non più giovanissima.
Gil Galad - Stella di radianza
premetto, che sono dell'idea che berlusconi non si schiodera' mai dal suo ruolo di Presidente del Consiglio eccetto che a causa di morte (naturale o meno). E che, dopo tale evento, cio' che servirebbe al paese sarebbe: TUTTI i parlamentari con i rispettivi assistenti/consiglieri/colleghi rinchiusi in parlamento con un pazzo in /godmode e /noammo armato di lanciafiamme (e/o lanciarazzi e/o lanciagranate).
premesso questo, credo che si capisca che secondo me tra i parlamentari/politici attuali c'e' poca scelta per un futuro premier. comunque una persona che mi piacerebbe vedere nel ruolo di Premier e' sicuramente Enrico Mentana, ex direttore del TG5 e attuale direttore del TG LA7.
premetto, che sono dell'idea che berlusconi non si schiodera' mai dal suo ruolo di Presidente del Consiglio eccetto che a causa di morte (naturale o meno).
Neanche la morte ce ne libererà, Lui è l'Eterno!
Bene le qualità principali che il nuovo Presidente del Consiglio, per me, deve avere sono:
- onestà (Dio solo sa se in questo paese c'è ne bisogno per tutta la classe
dirigente politica e non)
- sincerità
- correttezza e rispetto per le istituzioni, per la sua carica e per gli
avversari e soprattutto per i cittadini
- competenza
- mitezza e sobrietà
- decoro e integrità
- umiltà
- deve essere deciso ma prudente e cauto allo stesso tempo
- deve essere libero da condizionamenti
- riservato ma trasparente
- saggio e arguto
- deve avere capacità di sintesi ma anche di analisi
- deve saper ascoltare gli umori dell'opinione pubblica senza però farsene
influenzare
- deve avere una specchiata reputazione
- infine deve essere un politico non nel senso di professionista della politica
ma nel senso che deve conoscere a fondo e bene il mondo politico italiano e le
sue trappole e tranelli in modo da "nuotare" senza grosse difficoltà nella
palude senza esserne frenato.
Esiste una persona con tutte queste caratteristiche in politica? Dubito fortemente... Anche se esistesse e diventasse PdC non rimarrebbe pulito a lungo data la schiacciante corruzione che esiste in Italia.
Visto che siamo al FantaGoverno a me piacerebbe vedere lui come Primo Ministro:
Paolo Barnard
E come Ministro dell'Economia e delle Finanze:
Eugenio Benettazzo
Tenendo presente il carattere di fantapolitica della discussione ed evitando di andare OT parlando anche dei ministri (cosa che oltretutto rischierebbe di portare a post simili ad album fotografici...eh si, ne abbiamo veramente tanti di ministri nel nostro Governo :unsure: ), dico che le caratteristiche elencate da Gil Galad dovrebbero far parte del DNA di tutti i politici. Il condizionale è d'obbligo, perché purtroppo la realtà è un'altra. Detto ciò, vedrei volentieri nel ruolo Emma Bonino. So che è una professionista della politica, ma tra tutti i politici visti in questi anni, mi ha sempre dato l'idea di una persona retta, onesta e affidabile. Senza contare che ipotizzare un politico non di mestiere come Presidente del Consiglio sconfina nel territorio dell'assurdo, altro che fantapolitica: il governo dei tecnici, in Italia almeno, non è mai durato tanto ed è sempre stato fatto per periodi brevi, in particolari situazioni di emergenza.
io mio stato utopico fantascientifico consiste in una tecnocrazia, governata da una IA superavanzata in grado di raccogliere e analizzare dati, statistiche e tendenze e poi formulare progetti e piani d'azione, coaudiuvata da un collegio di tecnici (ricercatori, professori universtari in materie tecniche e scientifiche, insomma gente con requisiti altissimi), eletti per due anni (non rieleggibili) per 1/3 dal popolo e per 2/3 tramite concorso pubblico (pubblico veramente: ogni singola prova viene filmata in diretta, corretta in diretta e i risultati pubblicati dai mass media) con il compito sovraintedere la raccolta di informazioni della IA (non decidere: le categorie di dati da raccogliere sono stabiliti costituzionalmente, modificabili con referendum che ottenga il 75% dei consensi), e quindi intervenendo solo in merito a elementi marginali e su cui vi sia il dubbio se rientrino o meno tra quanto previsto dalla costituzione
in sintesi il mio premier ideale è un super computer.
:stralol:
restando con i piedi per terra, mi va andrebbe bene chiunque che, se non proprio può combattere, quantomeno non incentivi la corruzioni e il clientelismo a tutti i livelli della PA, e che adotti una politica di rigore contro evasori e mafia.
poi il resto mi è indifferente chi sia, da dove venga, cosa dica o pensi o come si rapporti con la massa o come passi il suo tempo libero.
- onestà (Dio solo sa se in questo paese c'è ne bisogno per tutta la classe
dirigente politica e non)
- sincerità
- correttezza e rispetto per le istituzioni, per la sua carica e per gli
avversari e soprattutto per i cittadini
- competenza
- mitezza e sobrietà
- decoro e integrità
- umiltà
- deve essere deciso ma prudente e cauto allo stesso tempo
- deve essere libero da condizionamenti
- riservato ma trasparente
- saggio e arguto
- deve avere capacità di sintesi ma anche di analisi
- deve saper ascoltare gli umori dell'opinione pubblica senza però farsene
influenzare
- deve avere una specchiata reputazione
- infine deve essere un politico non nel senso di professionista della politica
ma nel senso che deve conoscere a fondo e bene il mondo politico italiano e le
sue trappole e tranelli in modo da "nuotare" senza grosse difficoltà nella
palude senza esserne frenato.
Prima di tutto, una premessa: in generale sono un'ottimista e a volte pure avvocato delle cause perse.
Detto questo, vivo nella realtà e cerco di fare in modo che il mio ottimismo non mi chiuda gli occhi, pur rimanendo fiduciosa negli altri e nel futuro.
Ora, non sono un politico di professione, ma nel mio piccolo faccio politica, in qualità di consigliere comunale. E credo che nessun politico potrà mai raccogliere in sè tutte queste caratteristiche... molto semplicemente perchè nessun essere umano può.
Dall'elenco salvo a priori solo le prime 3, che sono caratteristiche che tutti a mio parere dovremmo avere per il resto mi limito a commentare quelle che per me è forse troppo aspettarsi in una persona sola:
- competenza: nessuno nasce "imparato". E credo che nulla ti prepari a essere a capo di un Governo, nemmeno essere stato ministro in precedenza. Come ministro i poteri e le competenze sono limitati. Come capo del Governo si ha potere su praticamente ogni cosa. Per uno che arriva per la prima volta a essere capo di Governo, a mio parere, ci si può solo aspettare che sia il meglio preparato possibile e pronto a imparare e a mettersi in gioco. Inoltre, vorrebbe dire essere competenti in qualsiasi campo dell'attività umana... onestamente credo sia aspettarsi troppo.
- mitezza e sobrietà: la mitezza è, credo, un po' fuori luogo; un capo di Governo deve sapersi imporre, a volte duramente, non può essere mite.
- umiltà: la metterei con le prime 3, salvo che difficilmente una persona umile ha il desiderio e la forza per arrivare a certi livelli.
- deve essere libero da condizionamenti: questo è impossibile. Uno può essere libero da condizionamenti solo vivendo fuori dalla società. Tutti noi subiamo dei condizionamenti, anche solo quando si tratta dell'ora dei pasti (siamo condizionati dagli orari del lavoro, dalla famiglia, dagli amici, dagli impegni, ecc). Un politico è necessariamente condizionato, per onesto, umile e integro sia. Per ottenere i voti dei suoi elettori, presenta un programma o una serie di idee che si impegna a portare avanti e come minimo è condizionato da questo nelle sue decisioni...lasciamo stare da cosa è condizionato quando poi si mette a fare tutt'altro.
- trasparente: è molto difficile potersi aspettare trasparenza da un politico. A volte semplicemente non PUO' essere trasparente, perchè ciò che sta trattando è una tematica troppo delicata per essere portata agli allori della cronaca: pensiamo alle trattative per liberare un ostaggio, la pubblicazione di ciò che succede potrebbe portare al fallimento stesso della trattativa. Ma ci sono mille altre occasioni in cui discutere pubblicamente qualcosa potrebbe essere inopportuno se non anche pericoloso (questioni riguardanti la sicurezza nazionale, le trattative per concessioni commerciali in un Paese "difficile", ecc)
- saggio e arguto: sinceramente non vedo l'attinenza.
- deve avere una specchiata reputazione: credo non sia mai esistito un personaggio pubblico senza ombre sulla sua reputazione, nemmeno grandi statisti come De Gasperi, ma anche Togliatti (per stare in casa nostra), o Wiston Churchill, Bismark, Benjamin Franklin, Angela Merkel, Nicolas Sarkozy... nessuno di questi era privo di ombre. Semplicemente perchè siamo esseri umani e sbagliamo.
- infine deve essere un politico non nel senso di professionista della politica ma nel senso che deve conoscere a fondo e bene il mondo politico italiano e le sue trappole e tranelli in modo da "nuotare" senza grosse difficoltà nella palude senza esserne frenato: questo va in contrasto con la necessità di competenza che viene auspicata. La competenza viene dalla pratica, non è sufficiente studiare o conoscere qualcosa dall'esterno per essere veramente competenti. Inoltre fare politica richiede tempo e impegno. Già come consigliere comunale, di un comune abbastanza piccolo (15.000 abitanti) e nel gruppo di minoranza, la politica mi porta via un sacco di tempo. Più si sale più tempo richiede: non puoi aspettarti di essere eletto senza farti conoscere, e questo vuol dire partecipare a incontri, dibattiti, convegni, trasmissioni tv e radio, incontrare gli elettori. E dopo essere stato eletto devi continuare a mantenere il rapporto con gli elettori, oltre a dover svolgere i tuoi incarichi. Come puoi conciliare tutto questo con un lavoro? Già a livello regionale bisogna essere professionisti della politica e già i sindaci e i presidenti delle province in genere si dedicano completamente al loro incarico, perchè dopo averti eletto la gente pretende (giustamente) che tu faccia quello per cui sei stato eletto.
Al momento non saprei chi vorrei vedere sulla poltrona di Presidente del Consiglio dei Ministri, ci sono 2-3 personalità che mi piacciono, ma non so se le vorrei lì, quindi mi astengo dal fare nomi ;)
Editato per fare le sottolineature, altrimenti era quasi illeggibile =.=
Deve sapere quello che fa, per me basta questo. Le doti morali non sono necessariamente indispensabili, l'importante è che se il politico ha un difetto di natura morale questo non sia esorbitante e totalizzante. La sincerità per esempio non ha nulla a che vedere con la politica, tutti i politici prima o poi mentono, l'importante è non fare della menzogna una ragione di vita.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Data l'attuale situazione, direi di puntare direttamente su Augusto.
O Batman.
Senza contare che ipotizzare un politico non di mestiere come Presidente del Consiglio sconfina nel territorio dell'assurdo, altro che fantapolitica:
Anche questa mi sembra un'assurdità. Il politico di professione è un'abberrazione che abbiamo accettato per pigrizia, perché la democrazia è difficile da sostenere, la libertà è un peso troppo grande. Il fatto che solo "certe persone" (leggasi vecchi avidi e bavosi) possano fare i politici fa di questo stato un'oligarchia.
Per me ogni cittadino dovrebbe avere la possibilità di candidarsi (se la democrazia funzionasse i cittadini eleggerebbero quello meno incompetente), tanto per raccontare barzellette all'ONU e fare festini in villa non serve un'intelligenza superiore.
Il fatto è che sono i politici di mestiere a conoscere meglio il mondo della politica e a sapere come muoversi all'interno. Per politico di mestiere intendo chi, pur magari avendo svolto un'altra attività, ha comunque dedicato alla politica più di metà del suo impegno. E non credo sia solamente un'aberrazione nazionale, basta guardare negli altri Paesi.
Senza dimenticare il punto fondamentale: non è che quei "vecchi avidi e bavosi", come li definisci, si sono eletti da soli. Sono stati eletti da noi. Parlare quindi di un politico non di mestiere alla guida del Governo è assurdo, fintanto che non provi a convincere l'opinione pubblica della bontà della tua idea. E, sinceramente, questo è ancora più assurdo dell'avere un politico non di mestiere come Presidente del Consiglio.
Il fatto è che sono i politici di mestiere a conoscere meglio il mondo della politica e a sapere come muoversi all'interno.
Lui sa!
La cosa fondamentale è che sia una persona non ricattabile, poi per il resto può anche essere Grande Puffo, per il livello dei politici che abbiamo sarebbe comunque un passo avanti!
Due precisazioni: no, quei vecchi bavosi non li abbiamo eletti noi, in realtà non siamo in democrazia ma in partitocrazia (non che prima fosse tanto meglio eh, però è giusto mettere in chiaro le cose).
E il conoscere la politica in Italia significa solo sapere dire le solite mezze verità col giusto tempismo/usando i giusti mass media, fare i favori giusti alle persone giuste e basta, non è che la Santanchè sa metter giù una bozza di legge meglio di noi, una nottata di full immersion e siamo già più competenti. Davvero, abbiamo gente al Parlamento che se si presentasse a chiedere lavoro in una qualunque ditta privata gli riderebbero in faccia, solo perchè siamo (io per primo) delle pecore pigre che si accontentano del meno peggio e abbiamo messo su il politico di professione, che fa tutto lui e deve romperci il meno possibile.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Deve sapere quello che fa, per me basta questo. Le doti morali non sono necessariamente indispensabili, l'importante è che se il politico ha un difetto di natura morale questo non sia esorbitante e totalizzante. La sincerità per esempio non ha nulla a che vedere con la politica, tutti i politici prima o poi mentono, l'importante è non fare della menzogna una ragione di vita.
vorrei farti notare che Berlusconi sa benissimo quello che fa, che poi tutto cio' sia dannosso per gli altri (che siano italiani o altri politici) a lui non puo fregare di meno.
considerando che le campagne elettorali sono sponsorizzate da aziende/imprese/multinazionali questa rimane una delle piu improbabili doti per un fanta presidente del consiglio, secondo meLa cosa fondamentale è che sia una persona non ricattabile, poi per il resto può anche essere Grande Puffo, per il livello dei politici che abbiamo sarebbe comunque un passo avanti!
Due precisazioni: no, quei vecchi bavosi non li abbiamo eletti noi, in realtà non siamo in democrazia ma in partitocrazia (non che prima fosse tanto meglio eh, però è giusto mettere in chiaro le cose).
E il conoscere la politica in Italia significa solo sapere dire le solite mezze verità col giusto tempismo/usando i giusti mass media, fare i favori giusti alle persone giuste e basta, non è che la Santanchè sa metter giù una bozza di legge meglio di noi, una nottata di full immersion e siamo già più competenti. Davvero, abbiamo gente al Parlamento che se si presentasse a chiedere lavoro in una qualunque ditta privata gli riderebbero in faccia, solo perchè siamo (io per primo) delle pecore pigre che si accontentano del meno peggio e abbiamo messo su il politico di professione, che fa tutto lui e deve romperci il meno possibile.
parole sante.
Non è vero.Se si escludono marketing e comunicazione,non esiste un solo argomento dell'agenda politica in cui B.abbia una competenza quantomeno accettabile.E a questo si aggiunge una totale incapacità di interpretare la società italiana ("nonostante la crisi siamo il paese che spende di più in cosmetici").vorrei farti notare che Berlusconi sa benissimo quello che fa
Vero negli Stati Uniti,un po' meno da noi,dove l'investimento fatto in campagna elettorale conta molto di meno.Tant'è che a Milano ha vinto un candidato che rispetto all'avversario aveva un decimo del budget.considerando che le campagne elettorali sono sponsorizzate da aziende/imprese/multinazionali questa rimane una delle piu improbabili doti per un fanta presidente del consiglio, secondo me
Ma anche no.Non con questa legge elettoraleSenza dimenticare il punto fondamentale: non è che quei "vecchi avidi e bavosi", come li definisci, si sono eletti da soli. Sono stati eletti da noi.
Ma non ci sarebbe il rischio di una deriva iper-razionalista?io mio stato utopico fantascientifico consiste in una tecnocrazia, governata da una IA superavanzata in grado di raccogliere e analizzare dati, statistiche e tendenze e poi formulare progetti e piani d'azione, coaudiuvata da un collegio di tecnici (ricercatori, professori universtari in materie tecniche e scientifiche, insomma gente con requisiti altissimi), eletti per due anni (non rieleggibili) per 1/3 dal popolo e per 2/3 tramite concorso pubblico (pubblico veramente: ogni singola prova viene filmata in diretta, corretta in diretta e i risultati pubblicati dai mass media) con il compito sovraintedere la raccolta di informazioni della IA (non decidere: le categorie di dati da raccogliere sono stabiliti costituzionalmente, modificabili con referendum che ottenga il 75% dei consensi), e quindi intervenendo solo in merito a elementi marginali e su cui vi sia il dubbio se rientrino o meno tra quanto previsto dalla costituzione
in sintesi il mio premier ideale è un super computer.
Che succede se,per assurdo,il super computer dice che la cosa più logica da fare per preservare le risorse idriche è quello di eliminare TOT cittadini?
Comunque per me le caratteristiche che un buon premier deve avere sono quelle elencate in questo ottimo passaggio di "The Stand" di S.King:
[....]Sono tutto quello che secondo i libri di educazione civica dovrebbe essere un buon cittadino:ligi alla legge,ma mai troppo zelanti;attenti ai fatti che ogni situazione comporta,ma mai eccessivamente determinati rispetto a tali fatti;a disagio nelle situazioni di comando,ma incapaci di rifiutare una responsabilità una volta che sia stata loro offerta....o imposta.Sono i capi migliori in seno a una democrazia,perchè è molto improbabile che si innamorino del potere
Sopratutto le parti sottolineate le ritengo importantissime.La diretta conseguenza,per tornare ai casi italiani,è che (per esempio) una persona come La Russa,che è in grado di eccitarsi sessualmente alla vista di un cacciatorpediniere,non dovrebbe mai finire a fare il Ministero della Difesa.