Anche solo non assenteisti sarebbe un ENORME passo avanti!!!
Sul non incensurato, non saprei. Io sono convinta che le persone possano cambiare e che tutti siano degni di una seconda possibilità ^_^
In linea di massima, si. Per una carica che riguarda una così grande responsabilità, tuttavia, no. Specialmente se il crimine è stato commesso ricoprendo una carica pubblica.
Già.
Inoltre ci sarebbe anche il problema di una certa incompatibilità,se la persona che infrange la legge è poi la stessa che va in Parlamento,nel posto in cui le leggi si fanno:finisce che si iniziano a fare emendamenti e leggine per depenalizzare/aggirare il tale reato.È già successo....
Beh, se uno commette un reato ricoprendo una carica pubblica, se non ricordo male, c'è l'interdizione dai pubblici uffici e su questo sono d'accordo.
Ci possono essere eccezioni, come appunto il reato commesso ricoprendo cariche pubbliche, però di principio non sono così drastica. Quando si iniziano questi discorsi, mi viene sempre in mente la scena de "I miserabili" dove Jean Valjean (spero di scrivere giusto, è un bel po' che ho letto il libro :P) è "pizzicato" a rubare e la sua vittima non solo lo lascia andare, ma gli regala anche gli oggetti che Valjean aveva "dimenticato" di prendere.
Jean Valjean da quel momento cambia vita e dedica tutto se stesso alla legalità e a far del bene.
Ora, non arrivo a tali livelli di candore e ingenuità da credere che succeda sempre così, ma sono sicura che possa succedere.
E penso che una persona che ha sbagliato, ha pagato per il suo errore, si è pentita e ha deciso di non ricadere più nell'errore possa avere molto da dare.
In più, mi fido delle persone e degli elettori, altrimenti dovrei finire per diffidare anche di me stessa! E prima di poter accedere a una carica pubblica elettiva, ciascun candidato deve passare per le forche delle elezioni. E dall'esame degli elettori.
Se gli elettori non sono in grado di discernere per il loro meglio, beh, non è un problema di candidati, ma di società e cultura, che non si risolve con una discriminazione a priori di chi possa o non possa candidarsi ^_^
Amberlith, penso sia un motivo molto "candido" il tuo ^_^
Per quanto mi riguarda, oltre a poter essere d'accordo sulla non eleggibilità di condannati, aggiungerei anche la censura per i condannati, ossia oltre a non essere eleggibili non dovrebbero nemmeno votare.
Quella che hai appena descritta è Topolinia,non il Parlamento italiano.... :unsure:E penso che una persona che ha sbagliato, ha pagato per il suo errore, si è pentita e ha deciso di non ricadere più nell'errore possa avere molto da dare.
Anche qualora lo fossero,questa legge elettorale non permette loro di scegliere alcunchè.E poi quando vado in cabina elettorale io ci vado per scegliere idee,programmi e persone che ritengo siano in grado di migliorare il mio paese;non ci vado a fare il gendarme:provvedano i partiti PRIMA a candidare nelle liste persone incensurate.Se gli elettori non sono in grado di discernere per il loro meglio, beh, non è un problema di candidati, ma di società e cultura, che non si risolve con una discriminazione a priori di chi possa o non possa candidarsi
Si,nel momento in cui sei condannato.........ma se il tempo che intercorre tra l'accusa e l'eventuale condanna lo passi in parlamento a cambiare le leggi che ti sbatterebbero in gattabuia,allora il conflitto di interessi mi pare evidente.Beh, se uno commette un reato ricoprendo una carica pubblica, se non ricordo male, c'è l'interdizione dai pubblici uffici e su questo sono d'accordo.
Mi pare si stia parlando di principi. In linea di principio, io sono convinta che le persone siano degne di fiducia.
Inoltre è responsabilità degli elettori discernere tra i candidati, non dei partiti. Sono gli elettori a votare e scegliere.
Il sistema italiano ha certamente molti difetti (la lungaggine dei processi è solo uno dei tanti aspetti), ma non si possono basare i principi sulla situazione contingente, devono essere un punto di riferimento, non le pezze per i problemi del sistema.
Tutte le persone sono degne di fiducia. Ma nel momento in cui tradiscono tale fiducia, devono scontarne le conseguenze. E' una questione di responsabilità.
Ancora?Con questa legge elettorale non scegli proprio nulla...Sono gli elettori a votare e scegliere.
Parlavo di un discrimine a priori basato sull'eleggibilità dei candidati:trovo svilente,offensivo e scorretto che un partito si presenti alle urne con delle liste infarcite di pregiudicati e condannati,costringendomi a spulciare la fedina penale di tutti i presenti in lista,o in alternativa a turarmi il naso e a votarli lo stesso......e trovo ancora più indegno che a posteriori giustifichino qualsiasi cosa dicendo "ma alla fine gli elettori li hanno votati" >_>Inoltre è responsabilità degli elettori discernere tra i candidati, non dei partiti.
Quotone gigantescoTutte le persone sono degne di fiducia. Ma nel momento in cui tradiscono tale fiducia, devono scontarne le conseguenze. E' una questione di responsabilità.
Tutte le persone sono degne di fiducia. Ma nel momento in cui tradiscono tale fiducia, devono scontarne le conseguenze. E' una questione di responsabilità.
Infatti sono d'accordo con l'interdizione dai pubblici uffici per chi commette reato ricoprendo una carica pubblica: gli è stata concessa fiducia e l'ha tradita, approfittando della sua posizione all'interno della pubblica amministrazione.
Però, per tutto il resto e in generale, penso che uno che abbia commesso reato e abbia pagato per questo, poi debba anche avere una seconda possibilità.
Una nuova possibilità di far danno? No, non sono d'accordo. Mettici poi che non vedo nessuna ragione per cui debbano esserci sempre le solite persone ad occupare a rotazione i soliti posti, e abbiamo il quadro completo. Direi che la possibilità di fare bene la si ha avuta, la si è sprecata anzi si è usata per trarne vantaggio, a quel punto avanti un altro, nella speranza che si comporti in modo degno.
Una nuova possibilità di far danno? No, non sono d'accordo. Mettici poi che non vedo nessuna ragione per cui debbano esserci sempre le solite persone ad occupare a rotazione i soliti posti, e abbiamo il quadro completo. Direi che la possibilità di fare bene la si ha avuta, la si è sprecata anzi si è usata per trarne vantaggio, a quel punto avanti un altro, nella speranza che si comporti in modo degno.
Aspe, forse non ci siamo capiti: in linea generale sono per dare una seconda possibilità, MA nel caso di reati compiuti ricoprendo una carica pubblica, sono d'accordo sull'interdizione dai pubblici uffici. Proprio per la ragione che dici tu.
Insomma, io credo che nella propria vita si possa sbagliare, anche in maniera consapevole, ma si debba avere la possibilità di rimediare e si debba avere una seconda chance.
Ma se si ricopre una carica pubblica, quindi si ha tra le mani la cosiddetta "cosa pubblica", allora no. Se commetti reato, vieni interdetto dai pubblici uffici, a maggior ragione se il reato è commesso consapevolmente.
Stimo Paolo Mieli come giornalista, storico e opinionista, ma a fare il premier proprio non ce lo vedrei.
Le caratteristiche elencate sono interessanti e per lo più condivisibili, ma alcune per me non sono fondamentali
- competenza: dipende cosa si intende.
Per me competenti a fondo nelle varie materie dovrebbero esserlo i ministri che per me dovrebbero essere quasi dei tecnici. Il premier invece dovrebbe avere molta capacità di analisi e sintesi per dare la guida politica del governo.
- deve essere libero da condizionamenti: più che altro direi non ricattabile da nessuno in nessun momento
- deve avere una specchiata reputazione: non necessaria...uno semi-sconosciuto con reputazione ignota potrebbe essere un premier perfetto
In un paese normale certe qualità morali del premier o di un politico non dovrebbero neanche essere elencate in quanto le imporrebbe il semplice buon senso (e forse ai cittadini non importerebbero neanche le azioni notturnedei politici), ma siccome siamo in una situazione in cui abbiamo un premier (e non solo) che vive sopra le righe ogni istante della sua vita, qualche anno di sobrietà e quiete non sarebbe male.
Detto questo, nessuno di quelli conosciuti o che si spacciano come politico secondo me ha dignità per guidare il nostro stato...
O scegliamo il meno peggio oppure aspettiamo uno sconosciuto.
Scusate l'ignoranza, chi è Paolo Barnard? :unsure:
Ma no che poi ci annoiamo! E chi ce le racconta più le barzellette sui comunisti, i f*qualche anno di sobrietà e quiete non sarebbe male.
Guardiano della notte: Parola asteriscata per sua evidente volgarità. Occhio la prossima volta.
Beh in effetti è un poveraccio che ormai vive nell'ombra.Scusate l'ignoranza, chi è Paolo Barnard? :unsure:
E' un gionalista che ha lavorato per tutte le maggiori testate giornalistiche nazionali per poi finire a fare il freelance per RAI3, in particolare per Report, fino a quando la Gabanelli non gliel'ha messo in quel posto.
Per quanto di politica ed economia se ne intenda ampiamente probabilmente è troppo azzardato nominarlo Premier. Però con le conoscenze che ha del conflitto israelo-palestinese magari Ministro degli Esteri :)
1 Se cliccate sulla parola asteriscata troverete quattro sorpresine chiarificatrici.
2 Chiedo scusa se il messaggio, volutamente ironico, ha offesso qualcuno.
Una cosa che vorrei ardentemente dal nuovo premier è un maggior rispetto per le donne e per chi non è un maschio bianco di razza caucasica. Contrariamente a quello che pensa una buona fetta della maggioranza, come evidenziato in questo articolo, donne e immigrati/figli di immigrati sono una componente fondamentale della nostra società ed insultarli, oltre che moralmente squallido, è indice anche di poca attenzione politica.