Assolutissimamente Coltaine....
E aspetto con impazienza personaggi di Lewis, Pullman e Tolkien (ps: la torre nera rientra nel fantasy?)! " />
Elric di Melnibonè è uno dei personaggi migliori che il genere Fantasy abbia mai partorito, dunque ha strameritato di vincere.
Dispiace per Bastian, protagonista di un libro in tutti i sensi fantastico, ma ha trovato sul suo cammino un avversario realmente troppo ostico.
Sono d'accordo sul fatto che la storia è bella, e che la lontananza del pg è giustificata nel contesto della trama.Vale la pena di votare Coltaine anche solo per la storia (splendida) di cui fa parte e il suo ruolo in essa, anche se è vero che è visto piuttosto da lontano (ma in fin dei conti 1) non è il protagonista (né un PDV) e 2) più che i personaggi da soli è l'insieme della storia che mi fa apprezzare Erikson).
Qui però si tratta di un torneo tra personaggi, non tra autori, libri o trame. La Dimora Fantasma mi è piaciuto molto, e la trama con Coltaine è stata forse la migliore in assoluto del libro. Ma ciò influisce poco sul mio voto
Però se non mi danno informazioni interessanti sull'avversario finirò per votare lui.
mboh arriverà un personaggio che conosco bene prima o poi O_O
stavolta passo, non mi ispira nessuno dei due nè in positivo nè in negativo..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
vediamo se qualcuno tirerà fuori una descrizione che mi invita a votare uno dei due personaggi " />
Voto Coltaine
Voto Imriel sulla fiducia perchè ho letto i libri precedenti alla sua apparizione e sono davvero splendidi *__*
Non conosco nessuno dei due personaggi, sebbene abbia sentito parlare di entrambe le serie dove appaiono, in particolare di quella di Erikson, della quale ho sentito solo bene. Non conosco la trilogia della Carey, sebbene qui in Italia l'abbia sempre vista sugli scaffali delle librerie. A livello generale, m'intriga più Coltaine, ma è giusto una sensazione, quindi ancora non voto.
Diversamente da AryaSnow, giudico i personaggi dalla loro storia, più che dalla loro psicologia. Quella emerge dalle loro azioni e dai loro pensieri, due cose che hanno strettamente a che vedere con la loro storia: se è vero che "show, don't tell" è il precetto che bisognerebbe seguire in narrativa, allora si può capire il loro pensiero semplicemente leggendo di quello che fanno, se l'autore riesce a descriverlo bene.
Ergo, chiedo a chi ha letto i cicli di descrivere alcune delle loro azioni più significative, magari citando, se possibile, le parole esatte impiegate dall'autore.
Chi ha avuto la fortuna di leggere Erikson non può aver dimenticato queste parole:
Spoilerino ininfluente da "Memorie di ghiaccio":
...proprio allora lo storico imperiale cominciò a parlare. <Permettetemi allora, se lo volete, questa notte, di spezzare ancora una volta i vostri cuori. Questa è la storia della Catena dei Cani, di Coltaine del Clan del Corvo, appena nominato Pugno della Settima armata....>
Voto chiaramente e senza alcun dubbio per Coltaine del Clan del Corvo. La sua storia e la storia della Catena sono da brividi. Grande Steven " />" />" />
Coltaine!semplicemente fantastico
Waaah finalmente qualcuno che conosco *_*
Voto Imriel ♥
Voto Imriel sulla fiducia perchè ho letto i libri precedenti alla sua apparizione e sono davvero splendidi *__*
La trilogia di Phèdre è molto più bella secondo me, ma anche quella di Imriel non è male, è un personaggio molto intricato e alla fine ti coinvolge " />
E' un po' complicato spiegare in poche parole com'è Imriel, quindi farò un discorso un po' lungo.
L'ambientazione in cui avviene la storia, vede un'Europa alternativa. Il tutto è ambientato in terre D'Ange (che sarebbe la Francia) e le persone, in questo romanzo, si innamorano come tutti, ma hanno qualcosa di diverso: possono decidere di avere rapporti sessuali con chiunque essi vogliano, senza considerare la cosa un tradimento, perchè per loro il piacere è una cosa suprema, infatti il precetto su cui si basa la loro esistenza è "Ama a tuo piacimento". Imriel, come ha scritto Koorlick, viene salvato da Phédre nò Delaunay, che è la protagonista del ciclo precende ai romanzi in cui lui è protagonista. Lei è un'anguissette, la prescelta di Kushiel, la divinità in grado di mescolare il piacere con il dolore, ed è lo stesso anche per lei.
Imriel è figlio di traditori della corona D'Ange e al tempo stesso è terzo in linea di successione dello stesso trono. Il popolo ovviamente non lo vede di buon occhio, e quelle poche volte in cui si vede costretto a presnetarsi a corte, viene trattato da molti con distacco e sospetto, per via appunto di ciò che hanno fatto i suoi genitori. Cresce felice, in campagna, insieme a Phédre e al suo compagno Joscelin, che gli fanno da genitori, ma qualcosa in lui si è spezzato a causa del suo passato come schiavo. Sente il bisogno di indipendenza, di allontanarsi da dove è cresciuto e trovare se stesso altrove; decide quindi di recarsi a Caerdicca Unitas (ovvero la nostra Italia), andando a studiare all'università. Si ritroverà a fare i conti con se stesso, con i suoi desideri e i suoi impulsi (che ha sempre sentito come qualcosa di oscuro e malsano), e gli intrighi di corte lo seguiranno anche lì.
Non so se può essere d'aiuto a qualcuno per decidere di votarlo, ma è complicato far capire la psiche di questi personaggi senza prima introdurre un po' l'ambientazione della storia
Nuooo povero Bastian, mi spiace ç.ç
Quoto qui la domanda fatta da Drogon nell'altro topic:
la torre nera rientra nel fantasy?
Che la psicologia dei personaggi emerga dalle azioni e dai pensieri è ovvio (da cosa, se no?). Ed è ovvio che la storia sia collegata a tutto ciò... ma da qui a sovrapporre le due cose, ce ne passa, specialmente quando la storia si conosce in modo molto riassuntivo.Diversamente da AryaSnow, giudico i personaggi dalla loro storia, più che dalla loro psicologia. Quella emerge dalle loro azioni e dai loro pensieri, due cose che hanno strettamente a che vedere con la loro storia: se è vero che "show, don't tell" è il precetto che bisognerebbe seguire in narrativa, allora si può capire il loro pensiero semplicemente leggendo di quello che fanno, se l'autore riesce a descriverlo bene.
Ergo, chiedo a chi ha letto i cicli di descrivere alcune delle loro azioni più significative, magari citando, se possibile, le parole esatte impiegate dall'autore.
Il discorso dello show don't tell non c'entra molto, perchè sono proprio i pensieri e le azioni che devono essere mostrati. Qui si parla al contrario di un personaggio che si vede pochissimo e quasi sempre da lontano. Di "show" insomma ce ne vedo poco. Quando si "assiste" alle sue azioni, ciò avviene a un livello molto macroscopico, indiretto, esterno e lontano. Dei pensieri mi sembra che emerga poco o niente.
Sul fatto di "capire la psicologia del personaggio semplicemente leggendo quello che fa", dipende... In sè, è senz'altro una lodevole capacità di caratterizzazione. Il problema è che il più delle volte dietro ai personaggi fatti di "sola storia", più che esserci questa capacità, secondo me c'è davvero più banalmente uno scarso spessore (o la psicologia non si capisce bene, o si capisce ma è poco approfondita, complessa e particolare).
Riguardo all'altro personaggio, mi dà l'impressione di essere più approfondito di Coltaine... o sbaglio? Però le informazioni sono ancora troppe poche.