Puoi aver votato il condono fiscale del 2002 e il condono edilizio in aree protette del 2003 e parlare di un fisco giusto?
Puoi aver votato la legge Gasparri e avere voce in capitolo sull'argomento televisioni?
Puoi avere votato, solo un mese e mezzo fa, la legge salvamondadori e parlare di meritocrazia?
Fini può benissimo aver visto la luce sulla via di Damasco, ma dovrà dimostrare ogni singola parola di quanto ha promesso a Mirabello.
Iniziando dalla legge elettorale, prima che si torni a votare ancora una volta con il Porcellum...
In politica da un lato ci sono le convinzioni personali, dall'altro c'è l'opportunismo. Il passato politico di Fini lo ha costretto all'alleanza forzata con Berlusconi semplicemente perchè nessun altro si sarebbe imbarcato i post-fascisti. Questo però ha comportato tutta una serie di compromessi (anche se Fini ha sempre tentato di smarcarsi in un modo o nell'altro). Fino alla nascita del PdL ritengo che le mosse di Fini siano perfettamente comprensibili nell'ottica del percorso storico della destra italiana, dopo penso abbia fatto un errore colossale. Regalare AN a Berlusconi sciogliendosi nel PdL è stata una tattica troppo prudente e anche perdente, anche perchè fatta in un momento di relativa debolezza di Berlusconi. Se voleva tentare di ucciderlo politicamente doveva farlo allora, quando B. era privo del potere; adesso i giochi non sono del tutto chiusi ma certamente sono più complessi (anche se da un certo punto di vista liberarsi della zavorra dei colonnelli potrebbe aiutare a dare al nuovo partito un profilo meno missino e più liberale).
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Il passato politico di Fini lo ha costretto all'alleanza forzata con Berlusconi semplicemente perchè nessun altro si sarebbe imbarcato i post-fascisti.
Non gliel'ha certo ordinato il medico di stare coi post-fascisti ^_^
Regalare AN a Berlusconi sciogliendosi nel PdL è stata una tattica troppo prudente e anche perdente, anche perchè fatta in un momento di relativa debolezza di Berlusconi
Ma non mi pare °_° Il momento di debolezza vera di Berlusconi è stato alla fine del suo III governo, quando tutti lo davano per asfaltato nelle successive elezioni. Lì era il momento del "carpe diem", quello vero (le "tre punte" hanno fatto ridere i polli dai :unsure:). Alla fine del governo Prodi, con la formazione del PD e le elezioni con questo sistema partitocratico, il PdL aveva la sua ragione di esistenza e credo proprio che se anche Fini si fosse rifiutato i colonnelli se ne sarebbero andati lo stesso, e ci ritroveremmo ugualmente una situazione all'incirca come quella attuale.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Il passato politico di Fini lo ha costretto all'alleanza forzata con Berlusconi semplicemente perchè nessun altro si sarebbe imbarcato i post-fascisti.
Non gliel'ha certo ordinato il medico di stare coi post-fascisti :unsure:
Il mio discorso era l'opposto. E' stato Fini ad essere costretto a stare con Berlusconi. I partiti che nascono come estremi (come MSI-AN) hanno poche alternative di alleanza s vogliono governare. Certo poi uno può anche fare a vita il duro e puro che difende i propri ideali, ma così rimarrà marginale.
Ma non mi pare °_° Il momento di debolezza vera di Berlusconi è stato alla fine del suo III governo, quando tutti lo davano per asfaltato nelle successive elezioni. Lì era il momento del "carpe diem", quello vero (le "tre punte" hanno fatto ridere i polli dai )
Ma allora Berlusconi non aveva alcuna intenzione di fondare un nuovo partito che si pappasse AN. Poi è riuscito a rimontare e a quasi-vincere. Fini probabilmente sperava in una sua sconfitta che non c'è stata. Ma spazi di manovra non ne aveva nessuno in alternativa all'alleanza con Papi.
se anche Fini si fosse rifiutato i colonnelli se ne sarebbero andati lo stesso, e ci ritroveremmo ugualmente una situazione all'incirca come quella attuale.
I colonnelli erano ancora meno convinti di Fini di andare nel PdL. Hanno cambiato parere solo dopo essersi seduti sulle varie poltrone.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
I colonnelli erano ancora meno convinti di Fini di andare nel PdL. Hanno cambiato parere solo dopo essersi seduti sulle varie poltrone.
A dire il vero a giudicare dai giornali Gasparri e La Russa erano già da un pezzo più vicini a Berlusconi che a Fini (basta pensare al famoso episodio del bar :unsure:), e mi risulta che abbiano spinto un sacco per il nuovo partito. A quel che ne so io, l'unico ad avere veramente manifestato dubbi è stato Alemanno (sarà un caso, ma il genero di Rauti o_o), che anche ora resta in una posizione di mediazione.
I colonnelli erano ancora meno convinti di Fini di andare nel PdL. Hanno cambiato parere solo dopo essersi seduti sulle varie poltrone.
A dire il vero a giudicare dai giornali Gasparri e La Russa erano già da un pezzo più vicini a Berlusconi che a Fini (basta pensare al famoso episodio del bar :unsure:), e mi risulta che abbiano spinto un sacco per il nuovo partito. A quel che ne so io, l'unico ad avere veramente manifestato dubbi è stato Alemanno (sarà un caso, ma il genero di Rauti o_o), che anche ora resta in una posizione di mediazione.
Che ci fossero attriti tra Fini e i colonnelli è vero, ma io ricordo che tutti erano d'accordo sul non entrare nel PdL. Se Fini non avesse cambiato idea AN non sarebbe mai scomparsa.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
I colonnelli erano ancora meno convinti di Fini di andare nel PdL. Hanno cambiato parere solo dopo essersi seduti sulle varie poltrone
questo, e magari anche perchè, tra le altre cose, hanno realizzato che il modo di fare politica di Berlusconi (e Lega) è molto più "fascista" rispetto a quello di Fini.
I colonnelli erano ancora meno convinti di Fini di andare nel PdL. Hanno cambiato parere solo dopo essersi seduti sulle varie poltrone
questo, e magari anche perchè, tra le altre cose, hanno realizzato che il modo di fare politica di Berlusconi (e Lega) è molto più "fascista" rispetto a quello di Fini.
Senz'altro. Una classe dirigente abituata a un partito-caserma tende ad andare laddove l'autorità e il carisma sono ancora più forti.
Legandomi a questo discorso io penso ci sia anche una questione più politica. Da diverso tempo a questa parte Fini ha esplicitamente detto che vuol traghettare definitivamente la destra verso un profilo liberale/europeo. Si passerebbe per così dire, attraverso vari gradini, da Mussolini a Cavour. Per gente come Gasparri, La Russa e Co. questo passaggio è troppo radicale e non hanno alcuna intenzione di diventare una destra che considerano un po' "fighetta". Se si tratta di dimenticare il fascismo è un conto, ma se si tratta anche di diventare qualcosa di completamente diverso è tutta un'altra storia.
Comunque Berlusconi e Bossi hanno detto che chiederanno un incontro a Napolitano per indurlo a far dimettere Fini dalla Presidenza della Camera. Un'azione talmente strampalata da far venire il dubbio che sia pura "coreografia". Infatti visti i sondaggi non proprio positivi alcuni pensano che Berlusconi sarebbe incerto se andare o meno al voto; il timore è che di fronte a un nuovo Parlamento senza una chiara maggioranza, la Lega possa mollarlo e puntare su un incarico a Tremonti sancendo così la probabile fine del Cav.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Domani dovrebbe essere il giorno decisivo per la risoluzione del conflitto tra Berlusconi e Fini. Berlusconi presenterà un documento in 5 punti (pare senza chiedere la fiducia) su cui la maggioranza dovrebbe votare a favore. Ma non è tutto, Berlusconi vorrebbe avere almeno 316 voti cioè quelli necessari a governare senza l'apporto del gruppo finiano Futuro e Libertà (che comunque pare stia passando da un "sì" al Governo ad un'astensione). Qualora questi 316 voti non arrivassero non è escluso che la situazione precipiti e il Premier salga al Quirinale per dimettersi.
Fare pronostici è alquanto difficile, ma si può comunque tentare. Cosa ne dite :lol:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ipotizzando tutti presenti in aula (quindi pura accademia), i gruppi di PDL, Lega e FL aggiornati al 22/09/2010 sono composti rispettivamente da 237, 59 e 35 deputati. A FL occorre toglierne 1, Fini, che non vota in quanto Presidente della Camera, e fanno 34.
La somma è 330. Senza FL la somma fa 296.
Servono quindi 20 deputati per arrivare alla soglia richiesta da Berlusconi.
Nel voto per salvare Cosentino ho calcolato tra le altre cose che i 308 che hanno votato a favore in quell'occasione più i 17 assenti tra PDL e Lega renderebbero FL ininfluente.
La domanda quindi è: quei 308 riconfermeranno i loro voti? Cosa voterà chi era assente in aula il 22?
Personalmente credo che arriverà sostegno da una decina di esponenti del gruppo misto (liberamente tratti da API, libdem, rep e MPA), quattro o cinque UDC del sud in rotta con Casini e altrettante colombe di FL che tradiranno Fini all'ultimo. Insomma, una conta sul filo del singolo voto per sancire l'indipendenza di Berlusconi da Fini, conta che credo darà esito positivo per il Cavaliere.
Quindi Berlusconi si smarcherebbe da Fini per impegolarsi in una serie di trattative personali, forse più estenuanti numericamente ma più facili da condurre in porto in quanto riguarderebbero persone che dichiaratamente farebbero il salto della quaglia per delle poltrone (e il voto di scambio in Italia è reato).
OK, era un post scaramantico, si capiva? :lol:
una conta sul filo del singolo voto per sancire l'indipendenza di Berlusconi da Fini, conta che credo darà esito positivo per il Cavaliere.
Quello che faccio fatica a capire è questo: Berlusconi tenta di rendere ininfluente Fini, ma per farlo si compromette con gente del calibro di Mannino, Nucara, forse Cuffaro, etc.... per quale motivo questi singoli deputati presi qua e là dovrebbero dare più garanzie di Fini? Per paradosso mi pare più affidabile Fini che con il suo gruppo rappresenta comunque un'unica entità, piuttosto che con singoli deputati appartenenti a micropartiti in eterna fluttuazione di schieramenti (il culmine mi pare Calearo, eletto col PD, passato all'API di Rutelli e ora pronto a fare il Ministro dello Sviluppo Economico).
Nel voto per salvare Cosentino ho calcolato tra le altre cose che i 308 che hanno votato a favore in quell'occasione più i 17 assenti tra PDL e Lega renderebbero FL ininfluente.
Bisogna anche considerare che si trattava di voto segreto, con voto palese i consensi al Governo potrebbero essere meno. Io dico che dipende tutto dal gruppo finiano; se regge la maggioranza politica non c'è, altrimenti Berlusconi può farcela.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Fare previsioni è difficile, certo il traguardo dei 316 sembra a portata di mano ma andare avanti così per tre anni....
una conta sul filo del singolo voto per sancire l'indipendenza di Berlusconi da Fini, conta che credo darà esito positivo per il Cavaliere.
Quello che faccio fatica a capire è questo: Berlusconi tenta di rendere ininfluente Fini, ma per farlo si compromette con gente del calibro di Mannino, Nucara, forse Cuffaro, etc.... per quale motivo questi singoli deputati presi qua e là dovrebbero dare più garanzie di Fini? Per paradosso mi pare più affidabile Fini che con il suo gruppo rappresenta comunque un'unica entità, piuttosto che con singoli deputati appartenenti a micropartiti in eterna fluttuazione di schieramenti (il culmine mi pare Calearo, eletto col PD, passato all'API di Rutelli e ora pronto a fare il Ministro dello Sviluppo Economico).
Perché costoro voteranno senza indugio alcuno il DDL intercettazioni ed il processo breve, in cambio di contropartite adeguate, cosa che Fini ed i finiani non avrebbero fatto.
Che altro?
Nel voto per salvare Cosentino ho calcolato tra le altre cose che i 308 che hanno votato a favore in quell'occasione più i 17 assenti tra PDL e Lega renderebbero FL ininfluente.
Bisogna anche considerare che si trattava di voto segreto, con voto palese i consensi al Governo potrebbero essere meno. Io dico che dipende tutto dal gruppo finiano; se regge la maggioranza politica non c'è, altrimenti Berlusconi può farcela.
5 UDC e 2 API sono hanno lasciato i rispettivi gruppi per andare nel misto come cani sciolti. Contando la decina del gruppo misto già considerati vicini all'area berlusconiana, direi che Fini sta per essere defenestrato senza colpo ferire.
Se contiamo che cinque di questi sette erano assenti alla votazione per Cosentino, direi che sono emersi i primi due franchi tiratori della votazione del 22.
una conta sul filo del singolo voto per sancire l'indipendenza di Berlusconi da Fini, conta che credo darà esito positivo per il Cavaliere.
Quello che faccio fatica a capire è questo: Berlusconi tenta di rendere ininfluente Fini, ma per farlo si compromette con gente del calibro di Mannino, Nucara, forse Cuffaro, etc.... per quale motivo questi singoli deputati presi qua e là dovrebbero dare più garanzie di Fini? Per paradosso mi pare più affidabile Fini che con il suo gruppo rappresenta comunque un'unica entità, piuttosto che con singoli deputati appartenenti a micropartiti in eterna fluttuazione di schieramenti (il culmine mi pare Calearo, eletto col PD, passato all'API di Rutelli e ora pronto a fare il Ministro dello Sviluppo Economico).
Perché costoro voteranno senza indugio alcuno il DDL intercettazioni ed il processo breve, in cambio di contropartite adeguate, cosa che Fini ed i finiani non avrebbero fatto.
Che altro?
Una ventina di deputati (e del tipo peggiore) da convincere volta per volta non è cosa semplicissima. Le contropartite potrebbero non bastare per tutti. Mi sembrava molto più comodo giungere ad un accomodamento con Fini, senza contare che in questo modo si spinge FLI definitivamente fuori dalla maggioranza e la si induce a un'opposizione ancora più dura. Il Governo dei 100 deputati di maggioranza diverrebbe il Governo dei 3-4 deputati di maggioranza. :lol:
5 UDC e 2 API sono hanno lasciato i rispettivi gruppi per andare nel misto come cani sciolti. Contando la decina del gruppo misto già considerati vicini all'area berlusconiana, direi che Fini sta per essere defenestrato senza colpo ferire.
Forse. Ma senza colpo ferire direi di no. Ritengo che prima o poi la spina verrò comunque staccata, a prescindere da quello che succederà domani. Certo il fatto che il Governo abbia deciso di porre la fiducia, indica che la sicurezza è maggiore.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Nel frattempo il PDL perde altri due pezzi, uno verso FL ed uno verso l'UDC.
Quindi:
PDL: 235
Lega: 59
FL: 36 (35 voti)
Misto: 35
UDC: 35
PD: 206
IDV: 24
PDL + Lega 294. Più i 7 ribelli di stamattina 301. Più 5 dei sei di NoiSud 306. Libdem e repubblicani assieme fanno 6: 312. Uno delle minoranze linguistiche mettiamolo per scaramanzia: 313.
Incognita MPA: se da appoggio incondizionato a Silvio, siamo a 319 e buonanotte Fini. In realtà Lombardo sembra intenzionato a seguire Fini, quindi non li conterei ora come ora con la maggioranza.
Quindi il "peso" di FL e/o MPA è di tre deputati. Determinanti, ma solo per tre voti. Certo è che una maggioranza di uno-due voti alla Camera sarebbe deleteria per il governo... Se l'obiettivo è 316, ovvero la sopravvivenza numerica, magari ce la fanno, ma poi cosa viene fuori?
Per avere una certa stabilità Berlusconi deve superare 320, meglio 325. E quell'obiettivo lo vedo molto più arduo, a meno di manovre ancora nell'ombra...
Perché costoro voteranno senza indugio alcuno il DDL intercettazioni ed il processo breve, in cambio di contropartite adeguate, cosa che Fini ed i finiani non avrebbero fatto.
Che altro?
Esattamente quello che avevo pensato anch'io. Questo è il centro di tutta la questione.