Scusate ma come si fa a dire che quella di Fini è stata una scelta scaltra o intelligente?
Il momento in cui Fini sarebbe dovuto "scendere dal predellino" (predellino sul quale,se fosse stato l'abile politico che molti dicono,non sarebbe mai dovuto salire) era qualche mese fa,dopo la sceneggiata alla riunione del PDL:lasciando allora poteva ancora far passare l'idea che era lui ad abbandonare il partito.
Dopo ieri sera,invece,il messaggio che è passato è stato che Berlusconi lo ha cacciato.C'è una bella differenza....
Personalmente sono preoccupato,più che altro perchè sono dell'idea che un paese in cui per quasi 20 anni i governi cadono non per colpa dell'opposizione esterna,ma per colpa di quella interna,sia un paese che attraversa una fase drammatica della sua storia politica.
Scusate ma come si fa a dire che quella di Fini è stata una scelta scaltra o intelligente?
Il momento in cui Fini sarebbe dovuto "scendere dal predellino" (predellino sul quale,se fosse stato l'abile politico che molti dicono,non sarebbe mai dovuto salire) era qualche mese fa,dopo la sceneggiata alla riunione del PDL:lasciando allora poteva ancora far passare l'idea che era lui ad abbandonare il partito.
Dopo ieri sera,invece,il messaggio che è passato è stato che Berlusconi lo ha cacciato.C'è una bella differenza....
Ah, perchè tu credi che cacciare qualcuno da un Partito faccia guadagnare consensi, io invece non ne sono affatto sicuro.
Il ruolo della "vittima" porta sempre simpatia e supporto...e questo vale anche in Politica.
Anzi, se Fini se ne fosse andato avrebbe fatto la figura del riottoso bastian contrario.
Invece, cosi è Berlusconi che si è mostrato a tutti come il despota illiberale che poi in realtà è, dato che vede il proprio partito e la propria Nazione come se fossero aziende di cui lui è il Presidente del Consiglio d'Amministrazione o l'azionista di maggioranza.
Ed ora si trova con un Governo azzoppato e paralizzato, che dovrà fare i salti mortali tutte le volte che vorrà far approvare qualcosa.
Ah, perchè tu credi che cacciare qualcuno da un Partito faccia guadagnare consensi
In un contesto normale no.Ma Berlusconi ha sviluppato un rapporto particolare col suo elettorato,che ama il suo Grande Leader proprio per quegli stessi motivi che lo rendono (a ragione) ai nostri occhi un egocentrico,esaltato e illiberale.
Fidati che il berlusconiano DOC ieri sera ha goduto come un riccio... ^_^
Ah, perchè tu credi che cacciare qualcuno da un Partito faccia guadagnare consensiIn un contesto normale no.Ma Berlusconi ha sviluppato un rapporto particolare col suo elettorato,che ama il suo Grande Leader proprio per quegli stessi motivi che lo rendono (a ragione) ai nostri occhi un egocentrico,esaltato e illiberale.
Fidati che il berlusconiano DOC ieri sera ha goduto come un riccio... ^_^
Vero, concordo con te.
Ma il Berlusconiano DOC ha goduto perchè non sa vedere al di la del proprio naso...vedrai che godrà molto meno da qui a qualche mese :lol:
In passato, l'Italia è stata più volte retta da Governi formati a prescindere dal risultato elettorale.
Con spostamenti minimi di schieramento. Un Follini di qua, un Mastella di là e così via. L'unico ribaltone vero e proprio che ricordo è quello del 94 con la caduta del primo Governo Berlusconi e la nascita del Governo Dini con le forze di centrosinistra e durò comunque poco più di un anno. Un Governo tecnico per 3 anni non mi sembra pensabile. (il Governo Ciampi del 93 non fa testo perchè nato in un contesto drammatico).
Ah, perchè tu credi che cacciare qualcuno da un Partito faccia guadagnare consensiIn un contesto normale no.Ma Berlusconi ha sviluppato un rapporto particolare col suo elettorato,che ama il suo Grande Leader proprio per quegli stessi motivi che lo rendono (a ragione) ai nostri occhi un egocentrico,esaltato e illiberale.
Fidati che il berlusconiano DOC ieri sera ha goduto come un riccio... ^_^
Il berlusconiano DOC non fa testo. Lui non voterebbe per nessun'altro comunque. Ma i berlusconiani DOC sono pochi.
Il motivo principale per il quale per mesi si è litigato era proprio quello di evitare che Fini passasse come martire. Berlusconi non voleva che succedesse questo ed ecco il risultato. Ma comunque non è che importi molto a Fini del consenso a questo punto. La sua è una battaglia "da politico" che punta a logorare Berlusconi pian-piano nel Palazzo, non nelle piazze.
E poi vorrei ricordare una cosa che spesso sembra sfuggire a molti: il consenso di cui gode Berlusconi non è poi così massiccio come si vuol far credere. Non vorrei che a furia di berlusconismo e antiberlusconismo ci si sia autoconvinti che sia imbattibile, quanto i dati dicono il contrario. Ha una maggioranza certo, ma non così solida come vuol far credere lui. Insomma delle elezioni le ha anche perse e anche diverse volte.
Però sono d'accordo nel dire che Fini non sarebbe mai dovuto entrare nel PdL. Ha regalato a Berlusconi un partito del 12% proprio nel momento in cui il Cav. era debole e all'opposizione. Poi cadde Prodi e Fini accettò per opportunismo.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
è Berlusconi che si è mostrato a tutti come il despota illiberale che poi in realtà è, dato che vede il proprio partito e la propria Nazione come se fossero aziende di cui lui è il Presidente del Consiglio d'Amministrazione o l'azionista di maggioranza.
Berlusconi ha mantenuto (e, con poche eccezioni, direi che ha ostentato) questo atteggiamento "padronale" fino dall'epoca del suo ingresso attivo in politica; purtroppo temo che il nocciolo duro del suo elettorato apprezzi questo genere di leadership, forse interpretandola come pragmatismo o come mancanza di ipocrisia.
Fini non sarebbe mai dovuto entrare nel PdL. Ha regalato a Berlusconi un partito del 12% proprio nel momento in cui il Cav. era debole e all'opposizione. Poi cadde Prodi e Fini accettò per opportunismo.
A me sembra che Fini in questi anni si sia dimostrato molto opportunista nelle sue prese di posizione: ora che il vento sta cambiando strizza l'occhio al vecchio elettorato di destra (tendenzialmente statalista) e riscuote l'apprezzamento di molte persone vicine ad idee di sinistra ma in un passato fin troppo recente recitava spesso il ruolo di yes man del Cavaliere.
Adesso, facendosi cacciare dal PdL, credo sia riuscito ad incrementare la sua quota di potere ma se il suo obiettivo è quello di succedere a Berlusconi come leader di un centrodestra unitario dubito che l'impresa sia alla sua portata.
Ipotesi 1
L'8 settembre (data quantomai simbolica) B. mette la fiducia sul DDL intercettazioni.
Fini non la vota.
Il governo cade.
Si entra in esercizio provvisorio, in quanto la legge di bilancio deve essere presentata dal governo entro il 30 settembre e approvata entro il 31 dicembre. (Malgrado Tremonti abbia cercato di dare al DPEF valenza di Finanziaria, quanto ho scritto è ancora vero)
Si fa un governo tecnico formato da tutte le forze antiberlusconiane.
Berlusconi fa opposizione alla finanziaria lacrime e sangue.
A primavera si vota e Berlusconi vince senza Fini.
Senza opposizione interna diventa Presidente della Repubblica e mette Previti e Dell'Utri alla Corte Costituzionale.
Ipotesi 2
Come la 1, ma il governo tecnico non si fa perché non c'è maggioranza al Senato.
L'obbligo di fare la Finanziaria non so cosa comporti in questo caso, ma si rischia il commissariamento. :unsure:
Ipotesi 3
La crisi di governo si fa in primavera.
Governo tecnico di mera transizione che fa una legge elettorale ad hoc (proporzionale senza premio di maggioranza con soglia di sbarramento al 4% e reintroduzione delle preferenze, per dirne una).
Si va alle urne con un sistema tripolare:
- Silvio + Lega + Storace
- Casini + Rutelli + Fini + MPA
- PD + SEL + IDV
Con uno scenario simile:
Silvio vince in Lombardia, Veneto, Campania, Calabria, Abruzzo, Molise, forse Friuli
Il "centro" vince in Sicilia.
La sinistra vince in Emilia, Toscana, Umbria, Marche, Puglia, Basilicata, Lazio, Liguria, Sardegna, Trentino (se tiene l'alleanza con la SVP).
In Valle D'Aosta vince l'UV, che dall'anno scorso sta con Silvio, ma si sa che l'UV sta sempre con chi vince. ;)
In Piemonte come al solito si tira una moneta.
Se magari il governo tecnico toglie il premio di maggioranza regionale viene fuori qualcosa di governabile.
In generale, leggo cose tipo "Berlusconi non può mettere la fiducia"... No. Non è vero. Berlusconi aspetta il momento giusto per la crisi. Lui la crisi la vuole. Deve decidere quando sferrare il colpo.
Prima della finanziaria? Lui lo vorrebbe: fare campagna elettorale dall'opposizione durante il varo di una finanziaria lo esalterebbe e gli darebbe materiale a sufficienza per far dimenticare il suo governo, specie con la propaganda televisiva di cui dispone. Ma non lo vuole la Lega, che esige il federalismo quanto prima. Nuove elezioni rimanderebbero tutto di qualche anno, e l'elettorato leghista, meno inquadrato di quel che si pensa, potrebbe non apprezzare.
E così, dalla scommessa di Silvio verso Umberto (se facciamo la crisi subito rivinciamo e poi ti do il federalismo, giurin giuretta), si gioca imho la politica dei prossimi mesi.
Se Silvio vuole la crisi subito, vedremo uno scenario davvero triste: il Capo dello Stato proverà a vedere se ci sono spazi per un nuovo incarico di governo, e visto che i finiani voterebbero la fiducia ad un nuovo governo Berlusconi, il PDL voterà (o dichiarerà di voler votare) la sfiducia a Silvio. Senza precedenti. ;)
Non penso che Fini voterà mai la sfiducia a Berlusconi. Non può farlo. Berlusconi vuole andare al voto potendo dire che Fini non l'ha fatto governare e Fini vuole evitare proprio questo. Vuole che sia Berlusconi a dimettersi il quale così potrà difficilmente vendere la sua rinuncia come una responsabilità di Fini.
Quindi io penso che Berlusconi chiederà un voto di fiducia sui famosi 4 punti e i finiani gliela daranno. Ma questo non significa assolutamente niente, perchè quando arriveranno i provvedimenti concreti i finiani decideranno di volta in volta.
Berlusconi però sa che a dicembre la Corte Costituzionale si pronuncerà sul legittimo impedimento e che il giudizio sarà quasi sicuramente di incostituzionalità. Se non si fabbrica una legge in tempo c'è il rischio che riprenda il processo Mills e che il Premier venga rapidamente condannato (è inevitabile visto che già Mills è stato condannato per essere stato corrotto da Silvio). Quindi verranno alternativamente proposti processo breve, Lodo Alfano costituzionale o altro con i finiani che voteranno contro (a meno che Berlusconi non riesca a sfilarne un numero consistente).
A questo punto Berlusconi si dimetterebbe.
Napolitano, prima gli ridarebbe l'incarico per vedere se riesce a trovare una maggioranza e poi lo darebbe a qualcun altro, un tecnico o un centrista. La seconda mi sembra l'ipotesi più credibile a meno che Casini non decida di rientrare in gioco con Papi e decida di appoggiarne il Governo.
Il Governo tecnico farebbe la legge elettorale (non si sa bene quale, visto che ci sono 5-6 pareri diversi; comunque un proporzionale da Prima Repubblica mi pare l'ipotesi più probabile) e qualche altro accorgimento (magari il conflitto d'interessi ma sono poco convinto) e poi si andrebbe al voto.
Devo dire che se sono certissimo che la coalizione di destra sarà Pdl+Lega non sono molto sicuro su cosa possa succedere dall'altra parte. Il finiano Granata ha evocato una mega-coalizione che vada da Fli fino a Vendola (postfascisti e postcomunisti insieme ;) ) ma io la trovo improbabile. Si parla spesso di un possibile Terzo Polo Fini-Rutelli-Casini-Lombardo ma faccio davvero fatica a inquadrare Fini in mezzo a questa gente. Se la rottura con Berlusconi è stata fatta in nome di una destra più liberale, laica e legalitaria faccio fatica ad immaginare qualcosa di più diverso da questo dell'UDC di Casini. Inoltre Casini è molto ambito anche da un pezzo di PD, che forse vorrebbe addirittura proporlo come Premier. Ma se Casini va con PD, Di Pietro e Vendola si sfilerebbero.... boh è difficile immaginare come risolvere il risiko delle opposizioni, a questo punto, dovendo fare un'alleanza anti-berlusconiana si potrebbe anche accettare l'ipotesi Granata per quanto assurda possa sembrare. :unsure:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
ipotesi 4 (su sui scommetto)
non succederà assolutamente niente.
Berlusconi li tiene tutti saldamente per i co***oni, e terminerà il suo mandato senza troppi problemi.
Silvio, Letta, Gianfranco, Tremonti e il Cardinal Bertone faranno una bella cena, laveranno i panni sporchi in famiglia, e tutti saranno più contenti e soddisfatti di prima.
se per un qualche assurdo avvenimento si dovesse andare al voto, Berlusconi asfalta tutti quanti e riprende da dove l'avevano interrotto
Silvio, Letta, Gianfranco, Tremonti e il Cardinal Bertone faranno una bella cena, laveranno i panni sporchi in famiglia, e tutti saranno più contenti e soddisfatti di prima.
Io scommetto su una cosa del genere ma senza Gianfranco, che pian piano diventerà un Follini qualunque e verrà accantonato nel ricco dimenticatoio dei "politici inalberatisi dal disgusto" :unsure:
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Silvio, Letta, Gianfranco, Tremonti e il Cardinal Bertone faranno una bella cena, laveranno i panni sporchi in famiglia, e tutti saranno più contenti e soddisfatti di prima.
La notizia è che hanno già perfino prenotato il tavolo al ristorante.....la cena si farà da un certo "Bruno a mare",dove è possibile gustare un ottima lingua in umido.... :unsure:
ipotesi 4 (su sui scommetto)
non succederà assolutamente niente.
Berlusconi li tiene tutti saldamente per i co***oni, e terminerà il suo mandato senza troppi problemi.
Silvio, Letta, Gianfranco, Tremonti e il Cardinal Bertone faranno una bella cena, laveranno i panni sporchi in famiglia, e tutti saranno più contenti e soddisfatti di prima.
se per un qualche assurdo avvenimento si dovesse andare al voto, Berlusconi asfalta tutti quanti e riprende da dove l'avevano interrotto
Improbabile, per non dire impossibile. Tre anni in questo modo non li regge nessuno, anzi sarebbero deleteri per lo stesso Berlusconi. Prima o poi al voto si arriva, massimo 6 mesi secondo me, fatto salvo il Governo di transizione. E se devo fare un pronostico dico anche che la rottura definitiva potrebbe avvenire con il Federalismo, con grandissimo scorno di Bossi.
Non sono nemmeno sicuro che Berlusconi rivincerebbe le elezioni.
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Si parla spesso di un possibile Terzo Polo Fini-Rutelli-Casini-Lombardo ma faccio davvero fatica a inquadrare Fini in mezzo a questa gente. Se la rottura con Berlusconi è stata fatta in nome di una destra più liberale, laica e legalitaria faccio fatica ad immaginare qualcosa di più diverso da questo dell'UDC di Casini. Inoltre Casini è molto ambito anche da un pezzo di PD, che forse vorrebbe addirittura proporlo come Premier. Ma se Casini va con PD, Di Pietro e Vendola si sfilerebbero.... boh è difficile immaginare come risolvere il risiko delle opposizioni, a questo punto, dovendo fare un'alleanza anti-berlusconiana si potrebbe anche accettare l'ipotesi Granata per quanto assurda possa sembrare. :unsure:
voci di corridoio che provengono da confindustria veneto mi dicono che Montezemolo potrebbe schierarsi apertamente con Fini e formare un partito con lui.
Dopo giorni di attacchi subiti per la "casa di Montecarlo", Fini ha tenuto il "discorso di Mirabello che secondo molti doveva segnare definitivamente la legislatura. Non ha annunciato (ancora) la nascita del nuovo partito ma di fatto il partito è nato. Per il resto si è trattato di un intervento a tutto campo che ha toccato sia le motivazioni del suo dissenso, sia quelli che dovrebbero essere i caratteri del nuovo partito. Nel complesso Fini ha attaccato molto Berlusconi, Feltri e soprattutto gli ex-AN passati con il Cavaliere. Ha anche fatto un'apertura sulle vicende giudiziarie del premier, precisando però che questi provvedimenti dovranno essere attentamene vagliati. Nel complesso l'impressione che ho avuto dopo questo comizio è che la crisi non può che accelerare e che le elezioni ci saranno abbastanza presto. Probabilmente Berlusconi vorrebbe votare, ma non vuol dar l'impressione di aver provocato lui la rottura. Vedremo, ma ormai penso che la situazione sia compromessa.
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Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
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Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
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Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
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Divertentissimo l'attacco ai TG di regime. :unsure:
Ho apprezzato moltissimo il passaggio in cui Fini ha chiesto scusa per la legge elettorale. Per il resto, mi è piaciuto il discorso nel complesso (ha parlato di precari, di scuola, di giustizia, di fisco in termini che mi sono parsi più o meno condivisibili), ma, se guardo il tutto in una prospettiva più ampia, mi è parso un discorso schizofrenico.
Puoi aver votato il condono fiscale del 2002 e il condono edilizio in aree protette del 2003 e parlare di un fisco giusto?
Puoi aver votato la legge Gasparri e avere voce in capitolo sull'argomento televisioni?
Puoi avere votato, solo un mese e mezzo fa, la legge salvamondadori e parlare di meritocrazia?
Fini può benissimo aver visto la luce sulla via di Damasco, ma dovrà dimostrare ogni singola parola di quanto ha promesso a Mirabello.
Iniziando dalla legge elettorale, prima che si torni a votare ancora una volta con il Porcellum...