Aeron Plain:
Bel racconto, la fine del mondo. " />
O quasi... mi piace lo stile, tanti dialoghi e tante voci.
Albert, a me piace il finale che hai messo al racconto, ma anche tanto!
e infine...
PS: Grazie Maya e Cavalier Stampella, anche se purtroppo non è andato bene... Affogherò il dispiacere nella Nutella (che grazie al cielo nella nostra società non è stata ancora messa al bando dal Sistema " /> )
E che c... " />
Nutella a volontà per Emma!!!
@Cavalier Stampella
Beh, la massima finale chiude alla perfezione questa storiella veramente divertente (il tocco dialettale serve a dare un'atmosfera davvero ruspante). Per tutta la durata della festa si sono visti i simpatici ospiti della casa di riposo che osavano fare qualcosa, ma senza spingersi oltre: come quello che si avvinghiava come un polpo, oppure quando tutti sono "desiderosi" di perquisire la bella infermiera dell'est. Ma alla fine chi ha oltrepassato il limite, godendosi davvero la vita, sono stati il Nuto e la sua colombina. E' proprio vero che per certe cose non si è mai troppo vecchi, è proprio il caso di dirlo xD
Davvero simpatico.
@Albert Stark
Accidenti, adesso ho proprio voglia di scoprire cosa trova Emily nella soffitta della casa paterna O_ò
Nelle mie fanfiction quando chiudo un capitolo con questo senso di attesa mi dicono che sono infame... qui tu lo sei doppiamente perché è un racconto che non ha un seguito (o se ce l'ha ti prego di dirmelo che voglio sapere xD). Ovviamente in forma affettiva.
Mi è piaciuta molto l'alternanza di presente e passato, specie i flashback con quel punto di vista infantile hanno un bell'impatto sulla lettura. E' come se Emily durante la sua infanzia abbia superato tanti piccoli limiti, prima in cancelletto, poi le scale e così via. Ma si è fermata davanti a quell'ultimo per via della sua paura: ha atteso tanti anni, ma alla fine ha trovato il coraggio di oltrepassarlo e scoprire cosa c'è in quella soffitta.
Ci sono alcune sviste nella parte iniziale (una casa normale come tantO altre, oppure "i primi passi erano incerti", considerando che stai usando un determinato tempo verbale dovevi mettere anche questo al passato remoto).
Peccato, prova a rileggerlo meglio la prossima volta perché sono delle minuzie che rendono la storia meno perfetta.
@Ser Lostdream
Ma porc... allora le ha fatte davvero quelle cose? O_ò
Ti giuro questo finale mi ha lasciato davvero spiazzata, credevo che intendessi il tema come qualcosa che non viene superato se non nella propria immaginazione ed invece no. Oppure la tizia ha fatto altro ed è per quello che l'arrestano? In ogni caso soffre di personalità doppia, questo è poco ma sicuro, non se ne rende nemmeno conto.
Davvero particolare, come sempre i tuoi racconti mi colpiscono sempre tantissimo.
Ho notato qualche dettaglio da rivedere (per esempio a un certo punto scrivi zucca con la Z maiuscola), ma niente di particolare.
Very good.
@Lochlann
Dall'inizio-finale avevo capito tutt'altra cosa dato che lui sembrava essere lì per caso più che essere l'artefice di quella strage.
Come ho proseguito continuavo a pensare "beh, una giornata iniziata in maniera così pessima, figuriamoci se non gli poteva capitare anche la sfiga di trovarsi in mezzo a quella strage". Ed invece sono arrivate le ultime frasi a farmi capire cosa è veramente successo.
Ok, adesso capisco davvero perché è un'esistenza fragile.
Davvero bello e anche abbastanza attuale considerando quello che spesso si sente in televisione
@zio Cavalier Stampella
Qui siamo tutti un po’ Piemontesi! Beh, a dire il vero io no, ma un Piemontese l’ho sposato per cui a forza di sentire parlare in questo simpatico ed a volte incomprensibile dialetto mi sento anche io un po’ “gianduiotta”. Un racconto molto carino dove non muore nessuno e nessuno si fa male (oddio, forse il Moretto alla fine sarà pure un po’ provato!).
A parte gli scherzi, divertente ed originale nella scelta del tema e nel modo in cui lo hai sviluppato. Solo una cosa: alla fine chi ha rubato la collana, ammesso che sia stata rubata?
Lo sapevo che qualcuno l’avrebbe detto, e m’immaginavo le precise identiche parole, ma sarebbero occorsi almeno altri 2000 caratteri, " /> e allora ho pensato. " />
“Se piace perché non continuare con le avventure dei vecchietti nella casa di riposo La Menopausa?”.
Potrebbe esserci un seguito, ho già una mezza idea seguendo il consiglio di Mistrpirelli che di seguito riporto:
“Ciò nonostante, mi chiedo se forse non avresti potuto buttarti ancora di più nel tuo dialetto e nella parlata della tua regione, cercando però allo stesso tempo di rimanere comprensibile per un 'comune' italiano. So che è difficile, ma possibile. (Un po come Camilleri che scrive in un siciliano 'italianizzato'). Giusto come spunto...”
Mi sto esercitando con la Grammatica della Lingua Piemontese di Camillo Brero, " /> perché il piemontese è una lingua non un dialetto, e non è scritto come si parla, è composto di dittonghi, trittonghi, trat d’union, dieresi sulla vocale e accenti acuti e gravi eccetera eccetera, in somma è difficile da scrivere se non sei esercitato, e assomiglia un po’ al francese. " />
Quando vado in Francia e parlo francese con la mia inflessione piemontese, mi prendono per un “terrone” del sud franciese, addirittura essendo italiano mi scambiano per un marsigliese o un corso. " /> Anche lì vige la diversità tra il nord e il sud con relativa cattiva fama.
Comunque ritornando a noi, potrei imbastardirlo come mi ha suggerito Mistrpirelli, alla Camilleri, c’è solo un piccolissimo inconveniente, che io, purtroppo non sono Camilleri. " />
PS: Grazie Maya e Cavalier Stampella, anche se purtroppo non è andato bene... Affogherò il dispiacere nella Nutella (che grazie al cielo nella nostra società non è stata ancora messa al bando dal Sistema " /> )
Sono veramente dispiaciuto, e allora dai sotto con la Nutella!
Un bel barattolone come quello di Nanni Moretti nel film Bianca.
Ho lavorato ininterrottamente dalle 15 ad ora, non ho potuto lasciarlo riposare, non l'ho riletto il numero di volte che avrei voluto e non sono completamente soddisfatta, ma siccome mi fuma il cervello so già che non riuscirei a riprenderlo nei prossimi giorni, quindi tanto vale che lo posti ora " /> tanto per dire che a me stessa che ci sono riuscita in tempo.
(ed ecco, un piccolo inciso: se mi fosse stata concessa la proroga non avrei lavorato così tanto e con tanta intensità, quindi anche se avrei voluto lasciarlo riposare di più, in realtà sono contenta così, perchè è stata una sfida nella sfida e mi ha spronata molto più di quanto non avrebbe fatto una concessione )
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La prova
Alla fine di quella traversata, il mondo intero avrebbe avuto la prova dell'onestà di sua madre e dell'identità di suo padre. Il sole sarebbe sorto e tramontato, il suo nome diventato leggenda.
Era teso, le mani sudate e il cuore in subbuglio, ma si sforzò di tenersi concentrato.
“Non spronare i cavalli e non lasciar loro briglia sciolta. Segui i solchi lasciati dalle ruote e non andare né troppo in alto né troppo in basso.”
Era facile. Proprio non capiva perchè suo padre si agitasse tanto.
«La mia preoccupazione dovrebbe essere per te prova sufficiente del fatto che sono tuo padre», gli aveva detto. Sorrise.
“Non aver paura, padre, non ti deluderò”.
Il loro incontro, il giorno prima, aveva da subito sciolto i suoi dubbi: «Fetonte, figlio mio!», così l'aveva accolto. E quando il ragazzo aveva spiegato perchè si fosse spinto tanto lontano aveva ricevuto massima attenzione.
«Chiedimi qualsiasi cosa, ciò che più desideri, e giuro sullo Stige che ti verrà concessa: essa sarà la prova che cerchi».
«Padre, vorrei guidare il tuo carro».
Il volto del Sole si era oscurato di colpo.
«Non è un dono quel che chiedi, figlio, ma un supplizio. Giove mi sia testimone, neanche a Lui affiderei il carro! Come posso concedere a te, appena un ragazzo, di affrontare un'impresa tanto pericolosa?»
«Ma padre...»
«Non temere: per mia sciagura, ho giurato. Ma consentimi almeno di provare a dissuaderti. Posso renderti l'uomo più ricco mai esistito, o più forte; farti conquistare qualsiasi città o qualsiasi fanciulla: ognuna di queste cose e cento altre te le concederei con gioia, ma pensarti su quel carro mi strugge il cuore...»
Ne avevano discusso a lungo, ma Fetonte era stato inamovibile: «Non vedi come non esista prova migliore di questa? Se a nessuno tra gli dèi è concesso di portare il sole sulla terra, affidarlo proprio a me può significare solo una cosa: che io ho il diritto di farlo, perchè figlio di Helios. Nessuno potrà più negarlo!»
Non aveva convinto il dio, ma questi mantenne il suo giuramento.
«Non aver paura, padre, non ti deluderò».
L'Aurora si mostrò: era tempo di andare.
Fetonte fece un sospiro profondo, poi diede di sprone e partì.
Il primo tratto era una dura e lunga salita, che i cavalli reggevano a stento. Andavano così lenti che fu difficile resistere all'impulso di usare la frusta.
“Non dare di sprone e non lasciar loro briglia sciolta”.
A vederli ora, suonava ridicolo.
Le tracce delle ruote lo condussero all'interno di un banco di nuvole. Per diversi minuti non vide altro che bianco, ma quando ne riemerse gli si offrì ben altro spettacolo: l'Orsa, il Serpente, lo Scorpione e infinite altre creature mostruose, a perdita d'occhio, che si ergevano ai lati del sentiero e seguivano il carro con sguardo minaccioso.
Rimase a bocca aperta: guardò a destra, a sinistra, poi alle spalle, intento a riconoscerle tutte e dimentico del proprio compito. Si chinò infine a guardare quanto in alto fossero saliti: una vertigine lo scosse e le briglie gli caddero.
Non ci volle molto perchè i cavalli ne approfittassero. La velocità aumentò di colpo: Fetonte si riscosse e annaspò alla ricerca delle redini. Quando alzò lo sguardo si trovò faccia a faccia con l'aculeo dello Scorpione. Tirò con forza, rallentando quel tanto che bastava a evitare di essere colpito, ma i cavalli erano ormai fuori controllo e il carro ben fuori dal percorso. Artigli e zanne lo incalzavano mentre, sobbalzando tra le stelle fisse, saliva sempre più in alto, col sole che lasciava dietro di sè una scia di fuoco sempre più calda.
“Non salire né troppo in alto né troppo in basso”.
Ma già si scorgevano le dimore dei Celesti: nel terrore di incendiarle, Fetonte trovò la forza di correggere la rotta. Il carro virò di colpo verso il basso, ma la discesa aumentò la velocità e nuove vertigini colsero Fetonte, gli occhi fissi sulla terra sempre più vicina: per quanto tirasse, non riusciva a rallentare. Era in picchiata libera.
Ripensò a suo padre, alle sue parole e alle sue paure, e le comprese. Ripensò al bacio di sua madre, il giorno in cui si era incamminato per raggiungere la reggia del Sole, e lo rimpianse. Ripensò alla propria vergogna, quando l'assenza di prove in favore della donna gli aveva impedito di difenderla, e desiderò aver espresso un desiderio meno arrogante. Pensò anche a quant'altra vergogna sarebbe caduta su di lui e su sua madre nel momento in cui tutti avessero appreso della sua superbia.
Iniziò a piangere, ma il sole asciugava le lacrime prima che gli si posassero sulle guance.
Il carro era ora talmente vicino alla terra da incendiare gli alberi sulle più alte montagne, e l'aria talmente calda che era come respirare fiamme.
Il panico lo invase. Rinunciò a ogni speranza di poter frenare i cavalli e giunse all'atto estremo: si lanciò dal carro del Sole, e prima ancora di toccare il suolo, il suo corpo fu preda del fuoco divoratore che ricopriva ormai tutta la terra.
Il sole sorse e precipitò, il suo nome divenne leggenda.
“Scusami, padre, ti ho deluso”.
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Open Office conta 4984 caratteri, titolo incluso.
Da domani inizio coi commenti! " />
PS: alla citazione alla fine ho scelto di rinunciare, per sicurezza. Se a qualcuno può interessare, sarebbe stata:
"Nec preme nec summum molire per aethera cursum.
Altius egressus caelestia tecta cremabis,
inferius terras; medio tutissimus ibis."
"Non abbassare e non spingere il percorso alle vette dell'etere; se sbandi troppo in alto, brucerai le dimore celesti, se troppo in basso, la terra; quella in mezzo è la via più sicura."
Ovidio, Metamorfosi, II - 135-137
PPS: ho talmente il cervello in fumo che mi sono resa conto solo ora di aver inserito un nome dal greco (Helios) in mezzo a tutti nomi dal latino. Per la sottoscritta è un errore proprio grave " /> Abbiate pietà " />
Gna fo a scrivere in tempo. Idea arrivata tardi, e contro la mia volontà (non volevo scrivere). Pazienza.
Una nota per Metamorfo: il fatto che non abbiamo scritto esplicitamente "ci stiamo pensando" non vuol dire che non ci stessimo pensando " /> Ormai il nuovo Contest era già in partenza e non abbiamo cambiato in corsa nessuna regola, ma ogni proposta o suggerimento che viene fatto lo prendiamo in considerazione, non è che cade nel dimenticatoio... Siccome però "chi va piano va sano e va lontano" e "Presto e bene non vanno insieme", magari questa decisione non arriva il giorno dopo, ma arriverà!
Eh, ora che lo scrivi, lo so. Un "ci stiamo pensando" avrebbe fugato i dubbi.
E ora, come niente...sparisce!
Sono riuscito a leggerne altri tre:
Hacktuhana
Un racconto emozionante, senza dubbio. Lo stile utilizzato lo trovo adatto alla storia raccontata: lascia spazio alle emozioni, senza descrivere troppo. Tuttavia, lo stile si allontana ancora un po’ dal mio gusto personale.
Maya
Che dire? Complimenti! Hai creato un personaggio vivo, vero, che in poche parole mi ha fatto incuriosire e appassionare alla sua storia. Bellissimo racconto.
Cavalier Stampella
Divertente e ben scritto. Ho trovato i personaggi simpatici e abbastanza ben caratterizzati. Non era secondo me necessario evidenziare “oltre il limite”: sarebbe bastato un “hai esagerato” e l’attinenza al tema sarebbe stata comunque chiara. Ma si tratta di una scelta stilistica. Trovo che il primo dialogo stoni un pochino con il resto del racconto, per il resto, ho apprezzato molto anche le parti parlate. Complimenti anche a te!
A questo giro farò molta più fatica del solito a decidere chi votare....
Ok, il tempo è scaduto. Da questo momento avete a disposizione 5 giorni per votare. Le votazioni termineranno lunedì 17 alle ore 21. Si potranno dare 2 voti per i pezzi/autori in gara (uno per ogni pezzo), meglio se espresso in grassetto. Poiché, come vi ha ricordato Emma, stiamo cercando di cambiare qualcosa, tutti i partecipanti saranno contattati in privato in modo tale che diano in anticipo il tema che sceglieranno in caso di vittoria. Sarò io a contattarvi in modo tale che Emma non abbia vantaggi nel conoscere prima il tema del prossimo contest (quindi ragionate tutti come se foste già vincitori). Cercheremo di aprire nel più breve tempo possibile il contest successivo in modo tale da darvi più tempo per scrivere, fatti salvi i 2 fine settimana che vi assicuriamo da quando è ripreso il contest. Per le altre novità vi faremo sapere nei prossimi giorni. Buone votazioni a tutti!!
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Vai di Nutella (se poi dovessi mai trovare la crema spalmabile Venchi al cioccolato fondente, vai di quella... gnam, gnam!). Vedrai che la prossima volta andrà meglio.
E che c... ">
Nutella a volontà per Emma!!!
Sono veramente dispiaciuto, e allora dai sotto con la Nutella!
Un bel barattolone come quello di Nanni Moretti nel film Bianca.
Grazie, mi avete sollevato un po' il morale
PS ho il vasetto da 825 grammi ">
E ora... Rilettura di tutti i racconti! Ne ho parecchi che mi sono piaciuti, sarà difficile scegliere...
<br /><br />Grazie a te e a EmmaPoiché, come vi ha ricordato Emma, stiamo cercando di cambiare qualcosa, tutti i partecipanti saranno contattati in privato in modo tale che diano in anticipo il tema che sceglieranno in caso di vittoria. Sarò io a contattarvi in modo tale che Emma non abbia vantaggi nel conoscere prima il tema del prossimo contest (quindi ragionate tutti come se foste già vincitori). Cercheremo di aprire nel più breve tempo possibile il contest successivo in modo tale da darvi più tempo per scrivere, fatti salvi i 2 fine settimana che vi assicuriamo da quando è ripreso il contest. Per le altre novità vi faremo sapere nei prossimi giorni. Buone votazioni a tutti!!
Voto Erin e Cavalier Stampella.
Voto Erin e Albert Stark
@Albert Stark ci tenevo a commentare il tuo racconto. Tra i tre è sicuramente quello che spicca di più. Mi piace sua come hai reso le paure di Emily sia il finale aperto. Bravo!
@Ser Lostdream del tuo racconto apprezzo come lo hai strutturato. La contrapposizione tra la realtà e l'immaginazione di Wanda, che alla fine si confondono. Forse non avrei utilizzato la stessa frase per fare capire il passaggio al lettore (Wanda che scrolla la testa ogni volta), ma avrei differenziato magari con un'azione che lei subisce direttamente e che la riporta alla realtà.
Domani vorrei riuscire a rileggere e commentare gli ultimi racconti. Per i voti sono estremamente in difficoltà. Uno mi è chiaro. Il secondo no.
Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk
Allora ragazzi, ho inviato a tutti i partecipanti un mp con la richiesta del prossimo tema. Se ho dimenticato qualcuno di voi, fatemi sapere. Mi raccomando: prima deciderete e prima potremo aprire a votazioni ultimate.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"