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Realismo nel fantasy
S di Ser Balon Swann
creato il 07 maggio 2009

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Ser Balon Swann
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Inviato il 07 maggio 2009 17:54 Autore
A questo punto vi rifaccio la domanda: secondo voi è verosimile che il sole di Westeros sia il "nostro" sole e che Westeros sia un pianeta del sistema solare (magari Marte) in un altra epoca?

 

secondo me westeros è un pianeta della galassia martiniana.

 

bakkalon non è buttato là a caso.

 

speriamo solo non arrivino gli alieni della confederazione galattica e questa rimanga solo un'ipotesi.

 

personalmente preferirei che Westeros fosse semplicemente Westeros, il bello (e il facile, in tal modo si spiegano teen-ager come paolini e la troisi) di un fantasy è proprio non dover definire con precisione nè la geografia nè la storia.


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Inviato il 10 maggio 2009 18:24
A questo punto vi rifaccio la domanda: secondo voi è verosimile che il sole di Westeros sia il "nostro" sole e che Westeros sia un pianeta del sistema solare (magari Marte) in un altra epoca?

 

secondo me westeros è un pianeta della galassia martiniana.

 

bakkalon non è buttato là a caso.

 

speriamo solo non arrivino gli alieni della confederazione galattica e questa rimanga solo un'ipotesi.

 

personalmente preferirei che Westeros fosse semplicemente Westeros, il bello (e il facile, in tal modo si spiegano teen-ager come paolini e la troisi) di un fantasy è proprio non dover definire con precisione nè la geografia nè la storia.

Ho delle domande.

1) Chi è Bakkalon? Non ricordo questo nome...

2)Chi sono Paolini e la Troisi?

 

Sul fantasy, non sono molto d'accordo: il bello di un fantasy è poterlo considerare un passato-futuro del nostro mondo SPOILER SUL CICLO DI SHANNARAb8e224cf2bf26bf2f26d72dc412d6dd6'b8e224cf2bf26bf2f26d72dc412d6dd6

come il ciclo di shannara, ambientato su una Terra riprecipitata in un medioevo alternativo dopo l'olocausto nucleare

 

Mi piacerebbe poter pensare qualcosa del genere di Westeros, ecco perché volevo verificare la compatibilità "astronomica" delle decsrizioni di Martin


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Ser Balon Swann
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Inviato il 10 maggio 2009 18:57 Autore

bakkalon è una divinità venerata nell'universo fantascientifico di Martin, nominata a più riprese ne "le torri di cenere"

 

lo stesso nome compare poi tra le divinità adorate nel tempio del Dio dai Mille Volti, Braavos.

 

 

Non escludo dunque che Westeros fosse un pianeta colonizzato dagli umani, da qualche parte della galassia, e da allora siano passati migliaia di anni, se non centinaia di migliaia, e nonostante quasi tutto sia cambiato, questo culto per bakkalon sia sopravvissuto.

 

 

2)Chi sono Paolini e la Troisi?

 

due incapaci

 

Sul fantasy, non sono molto d'accordo: il bello di un fantasy è poterlo considerare un passato-futuro del nostro mondo

 

secondo me no, ma quelli sono gusti.

intendevo "il bello" nel senso "il facile"... non occorre passare ore in biblioteca a fare ricerche astronomiche e storiche, o cercare di spiegare come sia apparsa la magia sulla Terra, o come siano apparsi i draghi.

 

basta buttar giù una cartina e ci si può inventare qualunque cosa, senza paura di cadere in contraddizione con eventi/leggi fisiche che caratterizzano imprescindibilmente la Terra.


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Inviato il 10 maggio 2009 20:49
George ha più volte dichiarato che la spiegazione del clima del pianeta sarà rivelata alla fine della serie...e che la spiegazione sarà di natura magica e non riguarderà alcun elemento di fantascienza

 

Ecco, 'sta cosa mi ha intrippata tantissimo e adesso voglio saperlo e voglio la fine della saga, uff T__T

 

 

Proprio quest'anno ho studiato a scuola il motivo dell'avvicendarsi delle stagioni ( in geografia astronomica) ma...non mi sono minimamente chiesta perché a Westeros ci fossero le stagioni bislacche O________O Vinco il premio acume...-__-

 

Io non credo che la spiegazione sia la magia: tutta la saga inizia con un livello di magia abbastanza basso, gli eventi magici *SPOILER SU TUTTA LA SAGA* sono recenti (infatti nessuno li conosce), non credo che dalla magia possa dipendere l'avvicendarsi delle stagioni. E poi credo sia molto più interessante dare una spiegazione "scientifica"!

 

Il livello di magia mi sembra più nascosto o latente che basso. SPOILER REGNO DEI LUPIbaa04d8c016f69368d3f2a5007d5967e'baa04d8c016f69368d3f2a5007d5967e

Per esempio gli estrani sono presenti nel primo (intrippantissimo) prologo, sebbene non sia ancora spuntata la stella rossa né si siano risvegliati i draghi. Su quale dei due sia causa e quale effetto ci sono altri dibattiti...@.@

 

 

intendevo "il bello" nel senso "il facile"... non occorre passare ore in biblioteca a fare ricerche astronomiche e storiche, o cercare di spiegare come sia apparsa la magia sulla Terra, o come siano apparsi i draghi.

 

Quelle riguardo a armi, battaglie, ferite da ricucire o arti da mozzare mi sembrano più che sufficienti XD Per scrivere un'Alta Fedeltà (primo esempio che mi viene in mente) di Hornby bastano conoscenze normali, al massimo musicali, ma quelle possono essere un hobby dell'autore.

 

(forse quest'ultima considerazione è OT?)


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Ser Balon Swann
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Inviato il 10 maggio 2009 21:05 Autore
Quelle riguardo a armi, battaglie, ferite da ricucire o arti da mozzare mi sembrano più che sufficienti XD Per scrivere un'Alta Fedeltà (primo esempio che mi viene in mente) di Hornby bastano conoscenze normali, al massimo musicali, ma quelle possono essere un hobby dell'autore.

 

hornby è riferito alle avventure di hornblower? :unsure:

 

comunque il punto è che se mi metto a scrivere un romanzo storico, non posso prescindere da eventi, persone, date, posizione geografica e sviluppo di città e villaggi... qualche licenza magari ce la si può prendere, a fini narrativi, ma senza esagerare.

devo fare delle ricerche approfondite su questi aspetti, se il mio vuole essere un romanzo storico serio

 

con la fantascienza è più facile, anche se ci vogliono conoscenze scientifiche e tecniche abbastanza elevate per poter spiegare in modo credibile i viaggi nel tempo, le ribellioni dei robot, l'energia che permette di superare la velocità delle luce, il perchè in un sistema solare ci siano 3 soli e via discorrendo...

 

il fantasy no, è molto più facile... niente eventi storici e grandi personaggi con cui far quadrare i conti, niente spiegazioni scientifiche da dare.


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Inviato il 10 maggio 2009 21:13

Hornblower? No XD http://it.wikipedia.org/wiki/Nick_Hornby :unsure:

 

comunque il punto è che se mi metto a scrivere un romanzo storico, non posso prescindere da eventi, persone, date, posizione geografica e sviluppo di città e villaggi... qualche licenza magari ce la si può prendere, a fini narrativi, ma senza esagerare.

devo fare delle ricerche approfondite su questi aspetti, se il mio vuole essere un romanzo storico serio

 

E qua mi sembra che già Manzoni si dannasse sulla realizzazione del romanzo storico...(per esempio Lucia dei promessi sposi che non ha la mentalità di una contadina del 1600)

 

il fantasy no, è molto più facile... niente eventi storici e grandi personaggi con cui far quadrare i conti, niente spiegazioni scientifiche da dare.

 

Continua a non sembrarmi facile, vedasi le cronache del mondo emerso che sono piene di incongruenze ( di cui non mi sono accorta leggendo, ma sono un caso patologico di tontaggine, inoltre avevo 14 anni al tempo della lettura -.-)

 

Se vogliamo dire che ci sono generi PIU' difficili ok, ma facile non mi sembra

 

 

 

e continuando sulla linea del mi sembra, mi sembra che siamo OT >O>


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Inviato il 10 maggio 2009 21:33 Autore
Continua a non sembrarmi facile, vedasi le cronache del mondo emerso che sono piene di incongruenze ( di cui non mi sono accorta leggendo, ma sono un caso patologico di tontaggine, inoltre avevo 14 anni al tempo della lettura -.-)

 

Se vogliamo dire che ci sono generi PIU' difficili ok, ma facile non mi sembra

 

ci mancherebbe che scrivere aosiaf o la spada di shannara sia facile... giù il cappello anche alla Troisi, e come quando si dice che Del Piero ormai è scarso... giocarci, come Del Piero!

però martin ambientando asoiaf in un luogo immaginario, con astronomia-storia-personaggi completamente immaginari, e non nell'Inghileterra medievale (e poteva ambientarcelo benissimo, senza nemmeno tanti cambiamenti di trama) si è risparmiato un bel po' di lavoro


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Inviato il 11 maggio 2009 9:02

il fantasy no, è molto più facile... niente eventi storici e grandi personaggi con cui far quadrare i conti, niente spiegazioni scientifiche da dare.

 

Forse, pero' quando ho iniziato a scrivere il mio romanzo, dopo poche righe ero li a chiedermi: Che tipo di cavallo sta cavalcando il soldato?

E giu' a fare ricerche sui tipi solo per scoprire che ti servono un mucchio di conoscenze: razze, tipologie, parti (cosa e' il garrese?), quanto sono alti, quanto veloce possono correre o per quanto tempo prima di stancarsi. A che velocita' marciano? Quale l'ambiente naturale per le diverse razze? Quale il modo giusto per cavalcarle? E il nome dei finimenti?

 

E poi passo a descrivere il cavaliere. Mapporc, come caspita era vestito un cavaliere? Quali le parti dell'armatura, quali armature per quali occasioni? Quale la scala gerarchica?

 

Poi arriva a casa. Come era costruita? A secco o con qualche tipo di malta? Quali materiali? Quali legni? Cosa mangia? Cucinato in che modo? Quali i tessuti utilizzati per gli abiti, quali i tagli piu' comuni, gli accessori importanti, specie per le donne di lignaggio?

 

E poi le armi, metalli, lavorazione, peso e dimensioni. Gittata di un arco? Legno utilizzato per lo scudo?

 

Come e' composta una corte? Quali figure sono presenti?

 

E tra il popolino? Come si coltiva? Come si alleva?

 

Come si curano malattie e ferite? Con quali erbe, quali infusi? Aloe per le ustioni, ok. Ma dove cresce l'aloe? Sta bene nel luogo dove sto ambientando il capitolo? Senno' si puo conservare? E i veleni? E le pozioni? E quali alberi possono crescere in quella zona in maniera credibile?

 

E le spezie? E le bevande? Quali le strategie militari?

 

Beh, per non farla (ancora piu') lunga, mi sarei trovato maggiormente a mio agio con un bel romanzo di fantascenza, a parlare di orizzonti degli eventi e motori a tachioni :unsure:


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Inviato il 11 maggio 2009 17:41 Autore
Forse, pero' quando ho iniziato a scrivere il mio romanzo, dopo poche righe ero li a chiedermi: Che tipo di cavallo sta cavalcando il soldato?

E giu' a fare ricerche sui tipi solo per scoprire che ti servono un mucchio di conoscenze: razze, tipologie, parti (cosa e' il garrese?), quanto sono alti, quanto veloce possono correre o per quanto tempo prima di stancarsi. A che velocita' marciano? Quale l'ambiente naturale per le diverse razze? Quale il modo giusto per cavalcarle? E il nome dei finimenti?

 

E poi passo a descrivere il cavaliere. Mapporc, come caspita era vestito un cavaliere? Quali le parti dell'armatura, quali armature per quali occasioni? Quale la scala gerarchica?

 

Poi arriva a casa. Come era costruita? A secco o con qualche tipo di malta? Quali materiali? Quali legni? Cosa mangia? Cucinato in che modo? Quali i tessuti utilizzati per gli abiti, quali i tagli piu' comuni, gli accessori importanti, specie per le donne di lignaggio?

 

E poi le armi, metalli, lavorazione, peso e dimensioni. Gittata di un arco? Legno utilizzato per lo scudo?

 

Come e' composta una corte? Quali figure sono presenti?

 

E tra il popolino? Come si coltiva? Come si alleva?

 

Come si curano malattie e ferite? Con quali erbe, quali infusi? Aloe per le ustioni, ok. Ma dove cresce l'aloe? Sta bene nel luogo dove sto ambientando il capitolo? Senno' si puo conservare? E i veleni? E le pozioni? E quali alberi possono crescere in quella zona in maniera credibile?

 

E le spezie? E le bevande? Quali le strategie militari?

 

le stesse identiche domande te le puoi porre per un qualsiasi romanzo, sia storico che di attualità (invece che cavallo si parla di automobili, invece che di arco di fucile a pallettoni)

 

rimane il fatto che non devi fare ricerche storiche e geogrfiche, e il veleno lo puoi chiamare lacrima di centauro senza giustificarlo con sostanze reali (come invece dovresti fare in un romanzo ambientato sulla Terra)


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Inviato il 12 maggio 2009 8:13

le stesse identiche domande te le puoi porre per un qualsiasi romanzo, sia storico che di attualità (invece che cavallo si parla di automobili, invece che di arco di fucile a pallettoni)

 

rimane il fatto che non devi fare ricerche storiche e geogrfiche, e il veleno lo puoi chiamare lacrima di centauro senza giustificarlo con sostanze reali (come invece dovresti fare in un romanzo ambientato sulla Terra)

 

Certo, ma io non sto affermando che sia piu' difficile (anche se parla di mondi di cui non abbiamo un'esperienza diretta), solo che non e' piu' facile.

Eppoi, chiaro che il veleno lo si puo' chiamare come si vuole, ma se si desidera creare un'ambientazione realistica, anche se fantastica, le sostanze tossiche saranno sempre quelle del nostro mondo, quindi perche' inventarne di nuove? Non e' obbligatorio mantenere aderenza scientifica, ma il rischio che la gente leggendolo si metta a ridere diminuisce se si cerca la verosimiglianza (e cose tipo la velocita' media di un cavallo non si possono inventare comunque).

 

La difficolta' maggiore, secondo me, con il fantasy, e' che non puoi barare: se non conosci i computer non sei obbligato a parlarne in un romanzo di FS, ma per un fantasy verosimile alla Martin ci sono tantissime cose che non puoi assolutamente inventare ne' glissare.

 

Troppe volte, leggendo o guardando FS, scoppio a ridere al modo con cui usano i computer o i programmi (vedi Numb3rs). Ad esempio, nel libro Jurassic Park il traduttore continua ad usare la parola 'codice fonte' al posto di 'source code', quando la traduzione dovrebbe essere 'codice sorgente' :unsure:

 

Comunque, mi sa che sono andato un bel po' OT, chiedo scusa e mi ritiro :unsure:


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Inviato il 12 maggio 2009 20:14

/me MODERATORE mode on

 

e continuando sulla linea del mi sembra, mi sembra che siamo OT >O>

Eh già. Talmente tanto che ho separato la discussione da quella originale (dedicata all'astronomia), che potete ritrovare qua

 

 

/me MODERATORE mode off


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La Mastina
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Inviato il 16 maggio 2009 8:00

Chi sono Paolini e la Troisi?

Paolini non so chi sia, ma la Troisi è l'autrice della saga "Le Cronache delle Terre Emerse". Non sono male


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Guardiano della notte
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Inviato il 16 maggio 2009 12:31

Paolini è Christopher Paolini,autore della serie di Eragon. I volumi finora usciti sono,nell'ordine, Eragon, Eldest e Brisingr.Se ne prevede un quarto,ma non so quando.Sono editi da Fabbri.



joramun
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Inviato il 16 maggio 2009 12:46

Mettersi a cercare attinenze realistiche o scientifiche in un romanzo fantasy,,è come mettersi a cercare incongruenze nella trama di un film porno.

>_> ^_^ :blink:


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Inviato il 16 maggio 2009 12:48 Autore

ed è per questo girare un porno è più facile che girare apocalypse now >_>


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