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Stiamo modificando troppo il nostro pianeta?
A di Alyssa Arryn
creato il 09 dicembre 2008

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Alyssa Arryn
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Inviato il 09 dicembre 2008 0:46 Autore

Su "La Stampa" di ieri (08/12/2008) ho trovato un articolo piuttosto inquietante che sottopongo alla vostra attenzione

 

 

^_^ Sarà un mondo di femmine - la chimica cancella i maschi

 

In sintesi l'articolo parla dei cosiddetti disruptori endocrini, molecole inquinanti di varia natura che immesse nell'ambiente influenzano il normale sviluppo dell'apparato riproduttore dei vertebrati portando a casi di femminilizzazione, ermafroditismo o riduzione della fertilità nei maschi.

Il caso degli orsi polari è abbastanza noto al grande pubblico ma il fenomeno sembra essere generalizzato ed interessare pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi che vivono negli habitat più disparati.

 

Credo che sia l'ennesimo esempio di come le rapide modificazioni ambientali imposte al pianeta dall'uomo in tempi brevissimi rispetto a quelli della natura abbiano avuto nel lungo termine effetti imprevedibili per la loro varietà ed assolutamente abnormi per dimensioni.

 

Mi chiedo quale sarà il prossimo ad essere individuato ^_^

EDIT: e voi cosa ne pensate?


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 24 dicembre 2008 23:29

In un ducumentario uno scienziato asseriva che gli alligatori cresciuti in un ambiente incuinato hanno i genitali più piccoli! <_<

 

Che gli Dei abbiano pietà di noi!!!!! :D


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triex
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Inviato il 25 dicembre 2008 0:48

Non potevamo pretendere di lasciare il mondo immutato. Quando milioni di anni fa le piante han colonizzato la terra producevano come prodotto di scarto un gas tossico: l'ossigeno.

 

Ci si sgomenta per cose del genere, ma avete mai guardato una città con occhi diversi? Non sono cose mai sentite come i mai sentiti disruptori endocrini, ma una banalissima strada, a modificare il mondo.

 

Che il cambiamento sia positivo o negativo è da discutere. Sicuramente per noi è negativo, magari per il mondo in sè non lo è.


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 25 dicembre 2008 19:46

Credo che molte specie animali e vegetali avrebbero tutto da guadagnare dalla nostra scomparsa: scomparsa del predatore uomo, ampi spazi colonizzabili, nessuna competizione per le risorse...

 

Il problema è proprio per l'homo che rischierebbe di andare in contro all'estinzione, e ciò non si verifica da almeno 10.000 anni!


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lord-jon
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Inviato il 27 dicembre 2008 10:57

 

Credo che sia l'ennesimo esempio di come le rapide modificazioni ambientali imposte al pianeta dall'uomo in tempi brevissimi rispetto a quelli della natura abbiano avuto nel lungo termine effetti imprevedibili per la loro varietà ed assolutamente abnormi per dimensioni.

 

Mi chiedo quale sarà il prossimo ad essere individuato :D

EDIT: e voi cosa ne pensate?

Assolutamente si. Questo è un aspetto che mi ha sempre affascinato studiando il passato. Ed è una cosa che secondo me andrebbe molto più divulgata. Alcuni specialisti dell'ambiente, finanziati da governi o aziende inquinanti, portano fatti come l'altissima concentrazione di CO2 nel Cretaceo o il tasso di estinzione negli eventi anossici oceanici come prove che il nostro pianeta ha sopportato ben di peggio e che quindi non dovremmo ancora preoccuparci. Il guaio è che fanno questi discorsi anche durante conferenze internazionali sull'ambiente... ma è un discorso disonesto, perchè volutamente non viene considerato il tempo occorso a questi fenomeni per realizzarsi, e che quindi ha permesso agli organismi di adattarsi.

 

Come giustamente chiedi, quale sarà il prossimo? Bisogna davvero stare attenti, perchè moltissimi meccanismi della natura, specie in ambito ambientale, non sono "tutto e subito", ma consentono un accumulo oltre il limite massimo, per poi agire con molto forza...


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 27 dicembre 2008 11:19

Come l'acqua che accumula l'anidride carbonica...


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Tyrion Hill
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Inviato il 27 dicembre 2008 13:39

Alcuni specialisti dell'ambiente, finanziati da governi o aziende inquinanti, portano fatti come l'altissima concentrazione di CO2 nel Cretaceo o il tasso di estinzione negli eventi anossici oceanici come prove che il nostro pianeta ha sopportato ben di peggio e che quindi non dovremmo ancora preoccuparci. Il guaio è che fanno questi discorsi anche durante conferenze internazionali sull'ambiente... ma è un discorso disonesto, perchè volutamente non viene considerato il tempo occorso a questi fenomeni per realizzarsi, e che quindi ha permesso agli organismi di adattarsi.

Non credo che siano discorsi disonesti: e' vero che tutta questa faccenda del global warming e' molto politicizzata - e questo ovviamente e' un male, perche' distorce la scienza. Ma le distorsioni sono da entrambe le parti (ad esempio, i lavori di Michael Mann, con la "dimostrazione" che la temperatura globale ha avuto una impennata negli anni '90 mai vista in precedenza - il famoso hockey's stick - che poi si e' rivelata una distorsione del campione statistico allo scopo di ottenere risultati apocalittici). Se la situazione e' questa, allora e' piu' che mai un bene che sia data voce a tutti i punti di vista. Se i governi pagano gli scienziati per avere brutte notizie, e' giusto che i privati paghino gli scienziati per avere buone notizie: cosi' almeno il dibattito e' bilanciato, e la verita' puo' emergere.

 

Seconda cosa: non e' nemmeno vero che il tempo dei cambiamenti climatici passati sia sempre stato lungo: in certi casi e' stato brevissimo, enormi variazioni di CO2 e temperatura sono avvenute in tempi scala dell'ordine del secolo (e senza bisogno di alcuna "rivoluzione industriale" in atto).

 

Una cosa voglio sottolineare: sono a favore dei protocolli di Kyoto. E' vero che, se fossero applicati, la temperatura nel 2100 risulterebbe inferiore (rispetto alle previsioni) di circa 0.03 gradi (cioe' nulla): pero' mi piacerebbe ugualmente che smettessimo di bruciare petrolio, e si cominciasse a far uso di forme di energia piu' pulita. Kyoto mi piace perche' e' una buona scusa per porre fine al dominio del petrolio, e incentivare la ricerca di fonti alternative d'energia.


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Lord Andrew Snowmane
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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 27 dicembre 2008 14:07

Quoto Tyrion.

 

Senza andare troppo indietro, nel 1700 ci fu una variazione di 1,5-2 gradi centigradi nella media globale causati dalla variazione dell'asse terrestre, l'era industriale era lontana di 1 secolo e mezzo.

A sostenere questo avvenimento ci sono centinaia di carotaggi nell'antartico, analisi dei cerchi delle sequoie, stratigrafia del terreno....

 

Lord Jon hai ragione se dici che i giganti del petrolio hanno interesse a prendere le parti di chi sostiene che il petrolio non centra con i cambiamenti, ma credi che i giganti delle energie rinnovabili non avrebbero interessi a prendere il posto del petrolio?



joramun
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Inviato il 27 dicembre 2008 14:11
Lord Jon hai ragione se dici che i giganti del petrolio hanno interesse a prendere le parti di chi sostiene che il petrolio non centra con i cambiamenti, ma credi che i giganti delle energie rinnovabili non avrebbero interessi a prendere il posto del petrolio?

Quali sarebbero i "giganti" delle rinnovabili?Io non ne conosco......non tali da poter competere con le lobby petrolifere.


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 27 dicembre 2008 14:23

Ok, ma se togli di mezzo i signori del petrolio tutta quella fetta di mercato viene occupata dalle rinnovabili.

 

Non dire che non hanno interesse ad osteggiare il petrolio!



joramun
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Inviato il 27 dicembre 2008 14:37
Ok, ma se togli di mezzo i signori del petrolio tutta quella fetta di mercato viene occupata dalle rinnovabili.

 

Non dire che non hanno interesse ad osteggiare il petrolio!

Tutti gli esseri umani dotati di raziocinio dovrebbero avere interesse ad osteggiare il petrolio.Io ti ho chiesto se ti vengono in mente i nomi di questi "giganti" delle rinnovabili.

Perchè l'idea che ci sia una "lobby delle rinnovabili" opposta alle lobby petrolifere mi fa un pò ridere.


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 27 dicembre 2008 14:40

Non occorre che siano "giganti", basta che siano le più grandi del loro settore.

 

Le lobby ci sono in tutti i settori, perchè mai le rinnovabili dovrebbero fare un eccezzione?


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Lochlann
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Inviato il 27 dicembre 2008 14:49

Al momento vere e proprie lobby delle rinnovabili non ci sono, dato che il settore è ancora privo di vera attrattiva economica.. quello che credo voglia dire lord andrew è che se si togliesse il petrolio delle lobby sulle fonti rinnovabili non tarderebbero a nascere.. quello che bisognerebbe fare è cercare di non ricreare un'Opec, che si gestisce come vuole il mercato del petrolio, con le fonti rinnovabili.. dato che queste non hanno specifiche localizzazioni geo-politiche (come il petrolio) credo che sia un obiettivo realistico..


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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joramun
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joramun
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Inviato il 27 dicembre 2008 14:49
Non occorre che siano "giganti", basta che siano le più grandi del loro settore.

 

Le lobby ci sono in tutti i settori, perchè mai le rinnovabili dovrebbero fare un eccezzione?

Una lobby è tale quando è in grado di esercitare un potere effettivo,come nel caso delle lobby del tabacco,delle armi,delle industrie farmaceutiche o,appunto,del petrolio.Quale sarebbe il potere delle "lobby delle rinnovabili",visto che queste occupano ancora una quota minima del mercato energetico internazionale?E quali sono le industrie che comporrebbero queste lobby?


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Tyrion Hill
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Inviato il 27 dicembre 2008 16:26

Ma e' ovvio che non c'e' una lobby delle rinnovabili, dai... :stralol:

E concordo pienamente che le lobby petrolifere impediscono il progresso verso altre fonti di energia molto migliori e piu' pulite, che se non fossero state ostacolate oggi costerebbero davvero pochissimo. Una cella solare dura per sempre: anche se costasse tanto, poi continuerebbe a produrre energia gratis, e ripagherebbe comunque il suo costo.

 

Solo che i governi hanno bisogno di potere: per questo hanno bisogno di Grandi Centrali dove produrre energia. Allora si parla di ricoprire il Sahara di celle solari, eccetera... ed e' una cavolata: bisognerebbe mettere celle solari su tutti i tetti di tutti gli edifici esistenti, e basta. Cosi' non c'e' nemmeno il problema di trasferire energia da luoghi lontanissimi - l'energia sarebbe prodotta localmente. Ma "energia prodotta localmente" sa troppo di "indipendenza", e questo ai potenti piace pochissimo... :D

 

Le lobby petrolifere andrebbero combattute, perche' remano contro il rinnovamento e il progresso. Per un po' stavo cominciando a sperare: col petrolio a 150 dollari gli incentivi alla ricerca di energie rinnovabili erano diventati fortissimi. Purtroppo adesso e' crollato di nuovo. Peccato.


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