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Fisica
M di Mornon
creato il 19 novembre 2008

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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 13 aprile 2010 18:33

Perché usi solo B e non solo H?

 

Perché si collega direttamente alla corrente, e non alla densità di corrente. E perché la variazione di flusso B si collega direttamente a E, e la variazione di flusso E si collega direttamente a B. Mi piace! <img alt=" />

Invece, se devo visualizzare campo o induzione magnetici... non saprei cosa fare. Mentre per la corrente ho chiaro che è un flusso di cariche, per induzione e campo non ho chiaro cosa siano.

 

Nemmeno io, sinceramente. In MQ ci sono solo fotoni, sia per E che per B. Per fortuna... <img alt=" />

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Mornon
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Mornon
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Inviato il 14 aprile 2010 14:24 Autore

Nemmeno io, sinceramente. In MQ ci sono solo fotoni, sia per E che per B. Per fortuna

Decisamente, almeno ho un modo per visualizzarli <img alt=" />

Grazie per le risposte <img alt=" />



Neshira
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Neshira
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Inviato il 14 aprile 2010 15:19

bhe... H (nella nomenclatura di Tyrion) si poteva anche leggere come un flusso di cariche magnetiche...il che però probabilmente non aiuta molto nel 'visualizzare' <img alt="> anche perchè si vede meglio in frequenza oo

 

/me fan dell'eleganza e pseudo utilità dell'equazione di Lorentz del campo totale...


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Inviato il 14 aprile 2010 16:04

bhe... H (nella nomenclatura di Tyrion) si poteva anche leggere come un flusso di cariche magnetiche...il che però probabilmente non aiuta molto nel 'visualizzare' <img alt=" /> anche perchè si vede meglio in frequenza oo

 

E anche perche' queste dannate cariche magnetiche non esistono! <img alt=" />

/me fan dell'eleganza e pseudo utilità dell'equazione di Lorentz del campo totale...

 

Scusa, che cosa intendi: la forza su una carica in moto in campi E e B, giusto? Perche' pseudo-utilita'? <img alt=" />

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Mornon
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Inviato il 14 aprile 2010 16:39 Autore

anche perche' queste dannate cariche magnetiche non esistono

Non esistono nello stesso modo in cui non esiste la massa, o intendi qualcosa di diverso?


Neshira
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Neshira
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Inviato il 15 aprile 2010 13:42

 

bhe... H (nella nomenclatura di Tyrion) si poteva anche leggere come un flusso di cariche magnetiche...il che però probabilmente non aiuta molto nel 'visualizzare' <img alt="> anche perchè si vede meglio in frequenza oo

 

E anche perche' queste dannate cariche magnetiche non esistono! <img alt=">

/me fan dell'eleganza e pseudo utilità dell'equazione di Lorentz del campo totale...

 

Scusa, che cosa intendi: la forza su una carica in moto in campi E e B, giusto? Perche' pseudo-utilita'? <img alt=">

 

no, intendo l'equazione nel complesso che accorpa le 4 di Maxwell...quella che applichi quando un'onda passa da un mezzo ad un altro e che se non hai condizioni al contorno molto restrittive conviene non usarla <img alt=">


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Inviato il 15 aprile 2010 13:57

anche perche' queste dannate cariche magnetiche non esistono

Non esistono nello stesso modo in cui non esiste la massa, o intendi qualcosa di diverso?

 

No, no... <img alt=" /> Qui me ne stavo buono-buonino entro la teoria elettromagnetica (Maxwell). Dove esiste la carica elettrica, esiste il dipolo elettrico, ed esiste il dipolo magnetico... ma non esiste la carica magnetica. In altre parole, il teorema di Gauss applicato al campo magnetico (che e' poi la seconda equazione di Maxwell), dice che il flusso di campo attraverso una qualsiasi superficie chiusa e' sempre zero.

 

no, intendo l'equazione nel complesso che accorpa le 4 di Maxwell...

 

Allora avevo capito giusto... solo che ero talmente incredulo, che ho cancellato la mozzarellina <img alt=" /> . Ma tu sei fisica?! E me lo dici cosi'? <img alt=" />


Neshira
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Neshira
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Inviato il 15 aprile 2010 15:45

no...Ing. Telecomunicazioni...l'abbiamo studiata senza star troppo dietro alle implicazioni perchè in effetti senza quella gli esercizi sulle fibre ottiche non li fai XD.

Ma mi è rimasta impressa anche dal punto di vista fisico-filosofico, è bellissimo vedere riunite mille cose in una <img alt=">


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Inviato il 15 aprile 2010 16:20

Ma mi è rimasta impressa anche dal punto di vista fisico-filosofico, è bellissimo vedere riunite mille cose in una <img alt=" />

 

Succede pure a me questa cosa... <img alt=" />

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Ser Balon Swann
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Inviato il 23 settembre 2010 16:57

domanda di astronomia...

 

 

il nostro Universo è nato circa 14 miliardi di anni fa.

su wiki leggo che si stima che la Via Lattea si sia formata 6-10 miliardi di anni fa... ci sarebbe da dire: m*****a che approssimazione <img alt=" />

 

vabbè non ha importanza... la domanda è:

 

1) i pianeti dopo quanto si sono formati rispetto al momento della formazione della Via Lattea? (ipotizzo che prima si siano formate le stelle, ma magari è una caxxata)

2) dalla sua formazione, quanto tempo è ragionevole che passi perchè il pianete sia in grado di ospitare la vita?

3) da organismi unicellulari, super sfigati, quanto si ipotizza debba passare prima di avere forme di vita potenzialmente intelligenti?

 

in sostanza, riassumendo in un unica domanda:

quel è il tempo minimo , a partire dalla formazione della nostra galassia, in cui è ragionevole ipotizzare la formazione di organismi abbastanza evoluti (per evoluti intendo molto intelligenti, tipo elefante o corvo)


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StarkfromJugoslavija
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Inviato il 23 settembre 2010 23:20

domanda di astronomia...

 

Qui ci vuole Tyrion Hill! Immagine inserita

 

A queste due posso dare come risposta un'unica opinione:

2) dalla sua formazione, quanto tempo è ragionevole che passi perchè il pianete sia in grado di ospitare la vita?

3) da organismi unicellulari, super sfigati, quanto si ipotizza debba passare prima di avere forme di vita potenzialmente intelligenti?

 

Secondo me dipende dalle condizioni chimiche/fisiche, e successivamente climatiche, di ciascun pianeta, oltre che dalla distanza dalla stella attorno a cui orbita.

 

Quindi non penso che ci sia un tempo standard per la formazione della vita e lo sviluppo di quella intelligente. E' relativo.

Se consideri forme di vita come quelle terrestri è ragionevole che ci voglia tanto tempo quanto ce n'è voluto sulla Terra, se ipotizzi la nascita di forme di vita su un'altro pianeta i tempi saranno diversi in relazione alle condizioni di quel pianeta.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 24 settembre 2010 0:05

Quindi non penso che ci sia un tempo standard per la formazione della vita e lo sviluppo di quella intelligente. E' relativo.

Se consideri forme di vita come quelle terrestri è ragionevole che ci voglia tanto tempo quanto ce n'è voluto sulla Terra, se ipotizzi la nascita di forme di vita su un'altro pianeta i tempi saranno diversi in relazione alle condizioni di quel pianeta.

beh, grosso modo, si capisce <img alt=" />

 

 

più che altro volevo sapere il tempo minimo che si può ipotizzare debba intercorre tra lo stato di pianeta "palla incandescente" a quello di pianeta potenzialmente adatto a ospitare forme di vita complesse...


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Inviato il 24 settembre 2010 10:06

Non c'è un tempo minimo perché lo stesso raffreddamento dipende da un bel pò di fattori, che possono andare dalla composizione del pianeta, si ipotizza che la terra sia di seconda mano, per cui è composta da materia che su altri pianeti non si trova, il che significa che c'è un tempo di raffreddamento diverso. Altro fattore sono le dimensioni del pianeta, che incidono ancora sul raffreddamento. Poi c'è il discorso del tipo (e quantità) di stelle del sistema. Poi altro fattore che influenza parecchio i pianeti alla formazione è l'impatto con asteroidi e company, che nelle fasi primordiali del pianeta è difficile che manchino.

Per la formazione di vita allo stato primordiale ne passa poco. Gli esperimenti vari condotti dimostrano che non ci vuole nulla a creare composti di amminoacidi o altre cose simili, il problema invece è rappresentato dal salto verso organismi più o meno complessi, che però a loro volta sono influenzati da un'altra miriadi di fattori, a partire da quelli già elencati riguardanti il pianeta, con in più la quantità di radiazioni, passando per le condizioni climatiche che alla fine potrebbero non essere così ospitali.

Per cui, parlare di tempo minimo è un pò arduo.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 24 settembre 2010 12:46

spara una cifra: pianeta molto piccolo, più stelle nel sistema, radiazioni... insomma date le migliori condizioni possibili ipotizzabili per un rapido raffreddamento: non meno di .... anni

 

 

ah,c'è anche l'altra domanda: dopo quanto si sono formati i pianeti rispetto alla formazione della galassia? in contemporanea? poco dopo? quanto dopo?

 

la terra dovrebbe avere sui 4 miliardi di anni, ma dici che è un pianete di seconda mano... quindi possono esserci pianeti molto più antichi?


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Inviato il 24 settembre 2010 13:53

Non è così semplice, più stelle può significare assenza di alternanza di luce e buio, credo che per sviluppare un pianeta con vita sufficientmente complessa l'ideale è una situazione con un solo sole. Così che il pianeta può raffreddarsi in un tempo non esageratamente lungo. Altra bella condizione è la presenza di pianeti scudo stile giove che facciano una bella pulizia di asteroidi, ma anche con giove (che è al limite come grandezza, dieci volte più grande e ci usciva un altro sole), per ridurre la probabilità di impatti da asteroidi è passato un altro bel pezzo. A questo punto, passata la fase degli impatti catastrofici (pare che la luna si sia formata così), un altro fattore importante diviene il fattore distanza/dimensioni/materia. Per cui se il pianeta è più piccolo si raffredderà più rapidamente.

Una stima non troppo spinta, dalla condizione palla di fuoco a quella di un pianeta con una crosta sufficientemente stabile da ospitare forme di vita primordiali è probabilmente pari a mezzo miliardo di anni. Se il pianeta è piccolo probabilmente anche meno, sul centinaio di milioni di anni, però ci sono meno probabilità che le forme di vita create possano raggiungere stadi significativi.

Probabilmente prime forme di vita potrebbero nascere anche prima, data l'estrema facilità con cui si formano i composti organici (ad esempio scariche elettriche, quindi fulmini). Però potrebbero trovarsi in un ambiente talmente inospitale da essere subito eliminate.

 

Circa i pianeti nella galassia, in pratica si sono formati assieme alle stelle, a loro volta formate dall'addensamento della materia generata dopo il big bang (stando alle attuali teorie). La più antica stella che si conosca ha circa 13 miliardi di anni, quindi la formazione di stelle dalle nubi cosmiche è cominciato in un tempo relativamente breve. Qui andiamo sul miliardo di anni, ma potrebbe essere meno, semplicemente non si conoscono stelle più antiche ma non è detto non ce ne siano. Eventuali pianeti di quella stella potrebbero essersi formati anche leggermente prima.

 

Quindi si, possono tranquillamente esserci pianeti più antichi della terra. La questione della terra come pianeta di seconda mano deriva dal fatto che gli esperti ritengono ci siano in giro troppi elementi pesanti per poter essere stati generati dal sole, per cui si ritiene che prima della nostra stella ce ne fosse stata un'altra che esplose rilasciando gran quantità di materia pesante (ferro etc), e probabilmente perturbando una nube cosmica, forse accelerandone la compattazione della materia (una stella al posto di quella vecchia non credo sia cosa facile e non mi sembra questo il caso, in teoria dovrebbe uscirci una stella di neutrini o qualcosa di simile).


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