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Ultimamente diciamo negli ultimi 10 anni si assiste a un vero e proprio boom di libri dedicati al mondo celtico e non solo da parte di inglesi e americani che essendo figli di questa cultura è una cosa normale ma anche da parte di altri paesi europei!
il tutto andando a sminuire secondo me l'influsso della cultura classica e mediterranea...
si insomma perchè con il popò di cultura classica piena di dei capricciosi mostri navigatori,imperatori folli e crudeli guerrieri invincibili,strateghi geniali ed eserciti invincibili che hanno piegato tutto il mondo allora
conosciuto molti si sentono più attratti da:
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i celti popolo barbaro e raffinato allo stesso tempo che nei tempi antichi era stanziato pressochè in ogni dove in europa per poi cadere passo dopo passo alla lucida tattica bellica dei romani e alla furia devastatrice dei germani.
voi da che parte state,e perchè vi sentite più di là che di quà?
io stò con la nostra cultura classica sopratutto con i romani,per tutti i motivi sopra elencati.
ora dite la vostra!
in parte perchè l'erba del vicino è sempre più verde...
comunque, per quanto mi riguarda, non ho mai amato particolarmente nè i romani nè dai germani nè dai celti.
La storia antica mi ha sempre lasciato abbastanza indifferente... diciamo che comincio a sentirmi "attratto" da culture e popoli diversi a partire dal 1400-1500. Tra i miei preferiti Olandesi, Austriaci e Spagnoli.
Comunque se devo scegliere sto con i Romani, senza dubbio.
Premesso che sono ASSOLUTAMENTE pro classica...e quindi viva i romani e viva le conquiste!! :stralol: Viva il mio amore...Giulio Cesare!!! :figo: :lol:
Detto questo...non nego che mi affascina anche il mondo celtico. Probabilmente per quell'aura di mistero che tutt ora lo permane.
Forse molte persone sono più attratte da questo fattore di "mistero ormai perduto" da una cultura che non ha lasciato testimonianze evidenti come quella romana.
Potrebbe anche essere il fascino della "resistenza" contro il nemico forte e invincibile, chissà!
Teniamo presente che dei romani è sempre stata messa in luce la parte di "esercito conquistatore", al contrario del popolo celta si preferisce andare verso i loro rituali o la loro religione, anche perchè sono le poche cose certe che si conoscono (i riscontri archeologici sono riguardanti la vita quotidiana con villaggi, sepolture e cose simili), tramandate dagli scrittori antichi.
Cmq....viva i romani!! ^_^ :wub:
I romani decisamente. Ma non vedo questa grande attrazione verso i celti rispetto ai romani. Cioè se si facesse una ricerca a livello mondiale i romani sono di sicuro più famosi e studiati.
Diciamo comunque che poichè il mondo moderno è segnato dalla supremazia anglosassone allora di conseguenza popoli come i celti sono abbastanza popolari, ma ripeto non più dei romani.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Diciamo comunque che poichè il mondo moderno è segnato dalla supremazia anglosassone allora di conseguenza popoli come i celti sono abbastanza popolari, ma ripeto non più dei romani.
forse intendi la cultura germanica-medievale... quella sì è molto popolare, forse più di quella romana
Diciamo comunque che poichè il mondo moderno è segnato dalla supremazia anglosassone allora di conseguenza popoli come i celti sono abbastanza popolari, ma ripeto non più dei romani.
forse intendi la cultura germanica-medievale... quella sì è molto popolare, forse più di quella romana
No parlo proprio degli inglesi (e alla lontana degli americani).
Ma non ho capito una cosa. :stralol: La discussione a cosa è rivolta? Letteratura? Storia? Cultura?
Mi sembra comunque che i romani siano da sempre messi bene.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
ma i sassoni prima e i danesi/normanni poi credo proprio fossero di stirpe germanica... i celti sono stati spazzati via, o fuggiti sulle montagne del Galles
Mah, i celti mi hanno attratta sempre poco (forse un pò nel periodo dei 15 anni quando ho dovuto fare una ricerca sui simboli celtici etc etc, ma finito lì) perchè non sono mai riuscita ad inquadrare chi/cosa fossero (e se non sbaglio il "popolo celto" è una post definizione, quindi non c'è mai stato nessuno nell'antichità che si sentisse "celto", a quanto ne so, ma erano piuttosto Britanni, Galli, Galati etc...quindi troverei interessante approfondire questi singoli popoli piuttosto che un generico "celti").
La società romana è senza dubbio interessante, ma anche in questo caso il mio interesse si ferma a divinità, usi e costumi, perchè delle peripezie belliche mi frega poco in generale @_@
ma i sassoni prima e i danesi/normanni poi credo proprio fossero di stirpe germanica... i celti sono stati spazzati via, o fuggiti sulle montagne del Galles
La cultura però rimane.
Da Wikipedia,:
Popolazioni celtiche raggiunsero la Gran Bretagna, superando La Manica, nell'VIII-VI secolo a.C.. Dall'attuale Inghilterra meridionale si espansero in seguito rapidamente verso nord, colonizzando l'intera Gran Bretagna e l'Irlanda, sebbene nell'attuale Scozia sia a lungo sopravvissuto il popolo pre-indoeuropeo dei Pitti[13]. Cesare attesta gli stretti legami, non solo culturali ma anche economici e politici, tra i Britanni e i Galli: i domini di Diviziaco, per esempio, si estendevano su entrambe le sponde della Manica[21] e sull'isola scampavano esuli dalla Gallia[22], che a sua volta otteneva, in caso di necessità, aiuto militare dalla Britannia[23].
Una prima spedizione romana, condotta dallo stesso Cesare nel 55 a.C., non comportò un'immediata sottomissione dei Britanni. Questa fu compiuta circa un secolo dopo, nel 43 d.C., dall'imperatore Claudio. I Romani occuparono l'area degli attuali Inghilterra e Galles, erigendo a nord un limes fortificato: il Vallo di Adriano (122), in seguito spostato ancora più a nord (Vallo di Antonino, 142). Al di là del Limes (nell'attuale Scozia e in Irlanda) rimasero sia tribù britanniche, sia i Pitti.
La latinizzazione delle tribù celtiche soggette a Roma fu intensa, ma meno di quella subita dai Galli e dai Celtiberi: alla cessazione del controllo romano della Gran Bretagna (fine IV-inizio V secolo) l'identità etnica e linguistica dei Celti era ancora viva, e sopravvisse a lungo anche alle successive invasioni germaniche. Dalla fusione dei tre elementi — celtico, latino e germanico — si sarebbero formate, durante l'Alto Medioevo, le moderne popolazioni di Gran Bretagna e Irlanda[24]. Gli unici eredi diretti degli antichi Celti, tra i popoli moderni, saranno proprio quelli delle Isole britanniche[25], che avrebbero conservato ininterrotta la tradizione linguistica dando origine alle lingue celtiche insulari, nei due rami goidelico e brittonico[26].
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
mah, l'inglese è una lingua germanica, e anche la cultura è al 90% germanica...
che poi ci siano stati degli influssi è ovvio... ma ci sono stati anche influssi francesi, e romani, a mio avviso anche superiori agli influssi celtici.
confermo, la presenza celtica nelle culture europee, compresa l'inghilterra, è abbastanza trascurabile. Restano comunque forti aree di tradizione e cultura celtica in galles, in scozia e ovviamente in irlanda, e se uno considera il peso della lobby irlandese nelle aree americane di prima colonizzazione (chi ha detto kennedy?) si potrebbe anche essere tentati di rivedere il giudizio. Ma poi si farebbe della fantaarcheologia. La verità è che i celti hanno lasciato abbastanza poco di loro, a voi le conclusioni sul perchè.
per tornare in topic, nè romani nè celti. Sfrondando la cosa di connotati politici, neo pagani, new age e via dicendo, i germani mi hanno sempre affascinato maggiormente, come le culture del vicino oriente, rigorosamente quelle PRE islamiche e preferibilmente non di cultura israelitica.
Ma il top per me restano sempre achei e dori. Immersi nelle nebbie di un passato semi mitico, parlano al mio immaginario molto più della totalità degli altri popoli storici dell'era antica.
Mah, i celti mi hanno attratta sempre poco (forse un pò nel periodo dei 15 anni quando ho dovuto fare una ricerca sui simboli celtici etc etc, ma finito lì) perchè non sono mai riuscita ad inquadrare chi/cosa fossero (e se non sbaglio il "popolo celto" è una post definizione, quindi non c'è mai stato nessuno nell'antichità che si sentisse "celto", a quanto ne so, ma erano piuttosto Britanni, Galli, Galati etc...quindi troverei interessante approfondire questi singoli popoli piuttosto che un generico "celti").
La società romana è senza dubbio interessante, ma anche in questo caso il mio interesse si ferma a divinità, usi e costumi, perchè delle peripezie belliche mi frega poco in generale @_@
no in effetti non è una definizione successiva, già gli storici greci parlano dei KELTOI, identificandoli con i vari galli, belgi, e altri. loro amavano definirsi in base alle loro tribù, ma sapevano di essere un popolo unico come stirpe. per quanto riguarda la questione, io sto con i romani, ovviamente, il perchè è ovvio... però mi piace la cultura celtica, e ammetto che in italia è molto sottodimensionata, principalmente, temo, perchè ormai si è legato troppo la riscoperta delle origini celtiche del nord con rivendicazioni politiche della lega. però devo ammettere una cosa: in italia ogni sasso di epoca romana viene catalogato e segnalato. qst non viene fatto per i galli cisalpini, icelti d'italia. anche la divulgazione non fa molto per farci capire: ce li dipingono come selvaggi con l'orecchino al naso e il fango nei capelli, li confondono con i germani, parlando di loro si mette sempre l'accento sugli aspetti cruenti della loro cultura, e si dimentica che hanno inventato il sapone, la botte, e altro, che erano eccellenti fabbri e orafi, e così via...insomma, in italia i celti non li dipingono troppo bene....
Sicuramente sono pro-romani!! In genere a favore delle culture classiche. Dai Greci ai Romani. Storie e personaggi che fanno leggenda! :stralol:
Beh, pare proprio che andrò contro tendenza!
Io mi schiero decisamente a fianco dei Celti, popolo a mio dire molto affascinante, per niente barbaro e molto evoluto, anche se non a livello romano e greco.
La mia passione celtica nasce indubbiamente dal fatto che un tempo abitavano nel Nord Italia ed è sempre stato un popolo che ha avuto una grande attrattiva per me.
Con questo non voglio affatto snobbare i romani, che ammiro e rispetto, solo che mi piaciono di più i Celti.
Effettivamente i Celti erano divisi in tribù, ma appartenenti ad un unico popolo che di fatto è stato la prima vera civiltà europea.
E poi chi l'ho detto che hanno lasciato poche traccie e che hanno dato un piccolo apporto al mondo?
I celti infatti "inventarono" gli insaccati (salame, coppa, prosciutto...), la cotta di maglia (che verrà poi adottata dai romani), l'usanza di "maritare" la vite (ovvero piantare filari di vite inframezzati da olmi, pioppi...), l'usanza di utilzzare la fede nuziale, la tradizione pasquale di dipingere le uova (usanza più nordista), la tradizione natalizia di addobbare l'albero di Natale e alcune feste religiose cristiane ed alcune caratteristiche religiose cristiane sono state adottatate dalla religione celtica (la natura triplice di Dio, santa Brigida che in precedenza era la dea Brigitt.......tutte caratteristiche approvate al concilio di Nicea).
La loro eredità non sarà paragonabile a quella classica, ma non è di certo trascurabile.
Gli stessi dialetti del nord Italia hanno un'ampia base celtica, essi sono infatti chiamati dialetti gallo-romazi.
Per quanto riguarda la religione, è vero che ultimamente i Celti sono stati riscoperti anche grazie alle religioni neo-pagane e grazie ad alcune iniziative come le feste celtice (Trigallia Celtic Festival per dirne uno).
Io stesso credo nelle divinità celtiche ed ho fatto alcune ricerche per rimanere il più fedele possibile alla religione celtica delle origini.
anch'io sono molto attratto dalle saghe celtiche per un motivo che forse vi sembrerà ridicolo, cioè per la loro provenienza geografica.. io sono appassionato di quei paesaggi che si possono trovare solo dalle Alpi in sù.. ad esempio, quando vado in vacanza sulle dolomiti, mi sembra quasi di tornare a casa, pur essendo reggiano da sempre.. ripeto vi sembrerà stupido, ma per me leggere di quei paesaggi mi fà sentire molto a mio agio e quindi mi appassiono più facilmente.. ad esempio non riesco a leggere niente su greci o egizi (pur apprezzandone enormemente le capacità intellettuali, tecniche e astronomiche) proprio per il loro contesto geografico.. non è un fatto di civiltà, ma di contesto.. spero di essermi spiegato :stralol: