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I celti e i romani nella letteratura
M di Morgil
creato il 27 settembre 2008

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Lord Andrew Snowmane
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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 01 ottobre 2008 18:00

beh, su "ulisse" invece hanno fatto puntate molto dettagliate anche su: Mongoli, Cinesi, Egizi.. mi piace molto quel programma.. come anche "atlantide" su La7..

 

Per fortuna, sennò ci sarebbe da spararsi!

 

Si è interessante la storia classica, ma una volta ogni tanto, non sempre!

Anchio che sono appassionato di celti mi romperei se parlassero sempre di loro!


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Alyssa Arryn
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Alyssa Arryn
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Inviato il 02 ottobre 2008 0:25

Sia dal punto di vista letterario che da quello storico sono affascinata più dai Celti che dai Romani; ad attrarmi nei confronti del mondo celtico è principalmente l'aspetto vagamente romantico della maggiore sintonia con il mondo naturale rispetto all'antropocentrismo pragmatico del mondo romano; ciò che veramente apprezzo nella cultura classica (mitologia compresa) deriva dal mondo greco, più individualista e più incline all'astrazione.


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Lord Andrew Snowmane
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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 02 ottobre 2008 8:21

Oggi devo dire si sta anche riscoprendo la religione celtica, sempre per il motivo che ha enunciato Alyssa Arryn, ovvero per il rapporto con la natura, per la visione animista della natura e per la praticità dei riti che avvengono di notte o in detrminati giorni dell'anno, e prevedono rituali col fuoco, etc...

Oltretutto bisogna ricordare che la religione celtica è una religione libera da dogmi (che invece sono presenti in molte religioni monoteistiche) e che quindi permette al devoto di interpretare in modi diversi la religione.

 

Ultimamente sono sorte in Italia piccole comunità religiose celtiche che fanno parte dei culti neopagani, quindi Wicca, Celtismo...

Io mi sento di dissociarmi in parte da questi movimenti, perchè (nonostante io veneri divinità celtiche) dal mio modo di vedere le religioni neopagane hanno subito influenze dalle religioni asiatiche.


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Lyra
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Lyra
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Inviato il 02 ottobre 2008 13:13

/me mod on

Ho cambiato il titolo della discussione per evitare ulteriori equivoci. Vi ricordo che ora si parla dei Celti e dei Romani nella letteratura, come chiarito pochi post fa. Altri interventi OT non saranno tollerati.


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Derfel Stone
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Derfel Stone
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Inviato il 02 ottobre 2008 13:14

Oggi devo dire si sta anche riscoprendo la religione celtica, sempre per il motivo che ha enunciato Alyssa Arryn, ovvero per il rapporto con la natura, per la visione animista della natura e per la praticità dei riti che avvengono di notte o in detrminati giorni dell'anno, e prevedono rituali col fuoco, etc...

Oltretutto bisogna ricordare che la religione celtica è una religione libera da dogmi (che invece sono presenti in molte religioni monoteistiche) e che quindi permette al devoto di interpretare in modi diversi la religione.

 

Ultimamente sono sorte in Italia piccole comunità religiose celtiche che fanno parte dei culti neopagani, quindi Wicca, Celtismo...

Io mi sento di dissociarmi in parte da questi movimenti, perchè (nonostante io veneri divinità celtiche) dal mio modo di vedere le religioni neopagane hanno subito influenze dalle religioni asiatiche.

 

beh, per quanto mi riguarda la mia attrazione deriva esattamente del rapporto con la natura, io sono ateo e quindi il discorso religioso non mi smuove più di tanto, ma è proprio l'aspetto naturalistico che mi attrae.. con questo comunque tengo a precisare il mio rispetto completo per altre civiltà come i Romani e i Greci..

mentre quello che non mi piace tanto è l'approccio delle popolazioni asiatiche con la natura, il loro unire la natura alla religione e a conoscenze astratte..


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Mornon
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Inviato il 02 ottobre 2008 13:22
Oltretutto bisogna ricordare che la religione celtica è una religione libera da dogmi (che invece sono presenti in molte religioni monoteistiche) e che quindi permette al devoto di interpretare in modi diversi la religione

In che senso "libera da dogmi"? Nel senso, "Tutto ha un'anima" è un dogma, cosí come "Esiste un dio" o "Esistono N dei" o "Esiste Lúg", ecc. Intendevi che non ha dogmi, a parte quelli di esistenza del piano spirituale/divino e dei relaviti spiriti/divinità? :stralol:


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 02 ottobre 2008 13:50

Il dogma "tutto ha un'anima" è tale solo se rivelato da una divinità. Il dogma è per definizione una verità rivelata da Dio, da una divinità o da una Istituzione Religiosa (Santa Sede....), imposta ai credenti come articolo di fede.

 

Dovevo essere più preciso, me ne dispiaccio.

 

Quello che volevo dire è che nella religione cattolica (ad esempio, ma potrei anche dire in quella islamica) Dio rivela agli Uomini delle verità indiscutibili sul modo di vivere e con questo non intendo solo i 10 comandamenti, ma a tutte quelle norme che dovrebbe adottare un buon cattolico.

Non essendoci questo tipo di dogmi "comportamentali" nella religione celtica, il fedele è libero di vivere la propria vita senza una gabbia di rigide regole che invece sono presenti in altre religioni.

Questo, naturalmente, non vuol dire che non ci siano delle "linee guida" di comportamento, però non si commette peccato se si dice una piccola bugia o ci si dimentica di santificare le feste.


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Mornon
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Inviato il 02 ottobre 2008 14:08
Il dogma "tutto ha un'anima" è tale solo se rivelato da una divinità. Il dogma è per definizione una verità rivelata da Dio, da una divinità o da una Istituzione Religiosa (Santa Sede....), imposta ai credenti come articolo di fede

Con "dogma" solitamente io intendo, e sento intendere, un qualcosa di indimostrabile/indimostrato, ma ritenuto vero "perché sí", senza il requisito di provenienza divina; cosa che inoltre permette di parlare di dogmi anche al di là dell'ambito religioso.

 

 

Questo, naturalmente, non vuol dire che non ci siano delle "linee guida" di comportamento, però non si commette peccato se si dice una piccola bugia o ci si dimentica di santificare le feste

Se entrambi hanno linee guida da seguire, e se in entrambi queste linee guida vengono dal piano sovrannaturale, allora entrambi hanno dogmi (o Verità, o quel che è) derivanti dal divino, non vedo molta differenza; eventualmente cambia la portata (esempi a caso, "Non sterminare l'umanità" contro "Non dire bugie"), ma questo non toglie che entrambi li abbiano, e che quindi siano presenti anche nella religione celtica.

La religione celtica prevede una sorta di punizione/premio, dopo la morte?


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 02 ottobre 2008 14:45

Siccome si parla di religione, il dogma è religioso e tale dogma può provenire o da una divinità o da una Istituzione Religiosa quale la Chiesa Cattolica. Ho controllato sul dizionario, per essere certo di non dire caxxate.

 

Le linee guida non provengono dalla voce degli Dei, ma dalle riflessioni dei druidi sulla religione, tali riflessioni non sono un imperativo, bensì una possibile strada da seguire tra le varie ed eventuali.

 

Si c'è una punizione/premio oltre la vita mortale, ed è Anwyn (chiamato anche Avolon o Tir Na Nog) che più o meno è simile al paradiso, se si viene giudicati meritevoli.

Se si viene giudicati non meritevoli ci si può o reincarnare o essere spediti in una sorta di inferno. Qui l'opinione dei druidi è discordante.


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Inviato il 02 ottobre 2008 16:03
Siccome si parla di religione, il dogma è religioso e tale dogma può provenire o da una divinità o da una Istituzione Religiosa quale la Chiesa Cattolica. Ho controllato sul dizionario, per essere certo di non dire caxxate

Dicevo solo che io avevo capito che ti riferissi al dogma generale; comunque, di per sé una definizione legata a istituzioni implica che una religione senza istituzioni non possa avere dogmi, teologicamente parlando; però se i druidi dicevano una cosa indimostrabile, ma da assumere come vera ("Lúg esiste"), perché non dovrebbe essere un dogma? :(

 

 

Si c'è una punizione/premio oltre la vita mortale, ed è Anwyn (chiamato anche Avolon o Tir Na Nog) che più o meno è simile al paradiso, se si viene giudicati meritevoli.

Se si viene giudicati non meritevoli ci si può o reincarnare o essere spediti in una sorta di inferno. Qui l'opinione dei druidi è discordante

Allora i casi direi che sono due: o ci sono linee guida esattamente come nelle religioni monoteistiche, e si ha un destino piuttosto che l'altro a seconda se le si è seguite o no; oppure non ci sono, e allora preferisco l'approccio monoteistico, perché almeno sai cosa fare per andare in Paradiso. Ma se l'unica differenza è da dove vengono, nell'uguaglianza di risultato (seguile, "Paradiso"; non seguirle, "Inferno") non vedo questa grande differenza :stralol:


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Inviato il 02 ottobre 2008 16:49

Per quanto riguarda i dogmi della religione celtica ho affermato che non ci sono dogmi comportamentali (li ho definiti io comportamentali) particolarmente indigenti.

 

I dogmi ci sono, sennò non sarebbe una religione, però variano nel tipo e nella rigidezza:

 

nella religione cattolica di sono un'inifinità di dogmi per regolare la vita di un uomo, la Bibbia ti dice cosa mangiare, come mangiare, ti mette dei paletti rigidi riguardo al sesso (indipendentemente dal fatto che si sia uomini o donne), ti dice che è neessario andare a messa tutte le domeniche e in tutte le feste...

 

Inoltre i 10 comandamenti sono valori assoluti. Mi spiego.

Se uccidi un uomo, per la Bibbia e per la religione cristiana tu sei colpevole, non importa se hai agito per difendere te stesso o la tua famiglia, tu hai uccisso quando ti era stato proibito.

Nella religione celtica se uccidi un uomo mentre ti difendi, non sei colpevole agli occhi degli dei e non devi purgare la tua azione. Il caso è diverso se uccidi (per esempio) un infermo implorante solo per il gusto di fare.

 

La religione cristiana è più rigida come morale, quella celtica concede più libertà; una è più conservatrice, l'altra è più liberale.


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Inviato il 02 ottobre 2008 19:16

/me mod on

Cosa non avete capito dell'intervento precedente? Chiudo.


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