Scherzia a parte, perchè se no può diventare un problema gestire un bambino che non rispetta nessuno.Come si farà ad inserirlo nella società? Essere dei buoni genitori non è un hobby, un optional, è un dovere ed anche se ci piange il cuore nel farlo, quando ci vuole il ceffone, ci vuole.
Per quanto riguarda l'inserimento nella società,ci sono numerosi studi che dimostrano che gli individui che in età adulta dimostrano una piu marcata personalita anti-sociale sono proprio quelli che hanno ricevuto un educazione autoritaria da piccoli.....
Giustamente dici che crescere un figlio non è un hobby.....proprio per questo un genitore dovrebbe essere consapevole e informato circa i meccanismi psicologici di un bambino.Per esempio:
- Verso i 2-3 anni,come nell'adolescenza,il bambino attraversa una fase detta "oppositiva" in cui inizia a pronunciare qualche no perchè ha bisogno di iniziare a formarsi l'idea di una propria identita .....quanti genitori sanno di questa cosa?Quanti scambiano questo momento della crescita del bambino con un indisciplinatezza che non c'è?
- Dai 6 ai 10 anni si ha il momento di maggiore sviluppo fisico del bambino,indi per cui è anche la fase in cui i ragazzi sono piu portati a fare casino a correre,saltare e non fermarsi mai.....quanti genitori scambiano questa naturale inclinazione del bambino all'attività fisica e al movimento per "iperattività"?
Perchè un genitore dovrebbe riempire di sganassoni un bimbo di 2 anni che fa i capricci?
Cosa ci si aspetta che faccia,di grazia, un bambino di due anni?
grande joramun!
Non sono per le percosse ai bambini, ma a volte incontro certi adulti che vorrebbero talmente tanti schiaffi che dopo non li riconosceva neppure la mamma... :dart: :dart: :dart:
Quando c'è da quotare si quota... :dart:
Per esprimermi sulla questione, i miei non mi hanno mai picchiato, ma avevo ugualmente un sacro terrore di farli arrabbiare e per ottenere questo risultato non credo che lo schiaffo sia necessario, se non come estrema minaccia, ultima possibilità, credo che invece la sgridata sia più che sufficente, ma l'educazione non deve essere solo questo, deve essere invece impartire un sistema di regole e valori e la punizione deve arrivare solo se necessaria, ma non di certo per i capricci, per quelli basta far capire al pargolo che sono inutili se illegittimi, e premiare il bambino nelle occasioni in cui se lo merita.
Ci sono dei bambini che gli schiaffi te li proprio levano dalle mani!!!...Certo,non mi pare il caso di mettersi a dare schiaffi gratuiti,solo perchè alcuni bimbi sono vivaci...insomma,bisogna saper capire quando è veramente necessario...darne troppi non va mai bene ma è sbagliato anche non darne affatto...in quest'ultimo caso si finisce per averla sempre vinta e si pensa di poter fare ciò che si vuole in ogni occasione!!!
Più che lo schiaffo, la privazione. Privare il bambino dei giochi, della televisione, e per punizione e per educarlo a non eccedere. Lo schiaffo può starci per la ribellione, purchè accompagnato da spiegazione.
Riguardo agli psico/sociologi so solo che in classe con me al liceo c'era un ragazzo il cui padre è un pedagogo di fama nazionale, che ha pubblicato numerosi libri sull'educazione dei figli col dialogo etc etc, e so che suo figlio non studiava, fumava e beveva.
Certi studi sono fatti per dimostrare la propria tesi, non tanto per capire quale sia la verità.
Per quanto riguarda l'inserimento nella società,ci sono numerosi studi che dimostrano che gli individui che in età adulta dimostrano una piu marcata personalita anti-sociale sono proprio quelli che hanno ricevuto un educazione autoritaria da piccoli
Bisogna però anche distinguere secondo in cosa si è concretizzata questa "educazione autoritaria": conosco molte persone che da piccoli hanno ricevuto schiaffi, ma non le definirei "personalità anti-sociali". Non può essere che tale personalità esca quando gli schiaffi non sono il giusto, ma diventano la norma, diventano eccessivi (del tipo, ogni giorno un paio, per ogni sciocchezza)?
il guaio con le punizioni corporali è proprio quello di esagerare, del tipo il padre che torna e dà 2 sberle "perchè non so ancora quello che hai fatto ma qualcosa hai combinato di sicuro".
Più che lo schiaffo, la privazione. Privare il bambino dei giochi, della televisione, e per punizione e per educarlo a non eccedere. Lo schiaffo può starci per la ribellione, purchè accompagnato da spiegazione.
Riguardo agli psico/sociologi so solo che in classe con me al liceo c'era un ragazzo il cui padre è un pedagogo di fama nazionale, che ha pubblicato numerosi libri sull'educazione dei figli col dialogo etc etc, e so che suo figlio non studiava, fumava e beveva.
Certi studi sono fatti per dimostrare la propria tesi, non tanto per capire quale sia la verità.
si quello che andrewsnowmane non capisce :wacko:
il guaio con le punizioni corporali è proprio quello di esagerare, del tipo il padre che torna e dà 2 sberle "perchè non so ancora quello che hai fatto ma qualcosa hai combinato di sicuro"
Però questo non significa che lo schiaffo in sé sia automaticamente dannoso; e questo a parte che su un padre simile è meglio evitare commenti: lí il problema è la persona, non lo schiaffo.
il guaio con le punizioni corporali è proprio quello di esagerare, del tipo il padre che torna e dà 2 sberle "perchè non so ancora quello che hai fatto ma qualcosa hai combinato di sicuro"Però questo non significa che lo schiaffo in sé sia automaticamente dannoso; e questo a parte che su un padre simile è meglio evitare commenti: lí il problema è la persona, non lo schiaffo.
pienamente d'accordo su tutto...cosa strana non trovi? :wacko:
l
Riguardo agli psico/sociologi so solo che in classe con me al liceo c'era un ragazzo il cui padre è un pedagogo di fama nazionale, che ha pubblicato numerosi libri sull'educazione dei figli col dialogo etc etc, e so che suo figlio non studiava, fumava e beveva.
Ma infatti i danni di un educazione "lassista" sono uguali se non superiori a quelli di un educazione "autoritaria".....io ribadisco che non sono contro un impostazione severa dell'educazione,o contro il rispetto di un certo numero di regole;io sono proprio contro la sberla in sè,perchè l'educazione di un bambino non si esaurisce solo nel fargli capire "chi comanda",ma comprende tutta una serie di aspetti che sono fondamentali per il suo sviluppo.
Non può essere che tale personalità esca quando gli schiaffi non sono il giusto, ma diventano la norma, diventano eccessivi (del tipo, ogni giorno un paio, per ogni sciocchezza)?
Certamente......infatti quell'intervento era per far presente a L.Andrew che nessun genitore (a mio avviso) dovrebbe perseguire l'affermazione dell'autorita come valore a sè stante,ma come strumento per giungere ad un fine,che è quello dell'educazione migliore da dare al bambino.
Sara una frase fatta,ma un genitore dovrebbe essere (mia modestissima opinione,ovvio) autorevole non autoritario......
pienamente d'accordo su tutto...cosa strana non trovi?
^_^
sono proprio contro la sberla in sè,perchè l'educazione di un bambino non si esaurisce solo nel fargli capire "chi comanda",ma comprende tutta una serie di aspetti che sono fondamentali per il suo sviluppo
Che non sono assolutamente negati dalla sberla in sé, proprio perché qui nessuno, a quanto ho capito, sta dicendo che l'educazione debba fermarsi lí, quanto piuttosto che possa comprenderla senza per questo essere una cattiva educazione, perdere in validità, o che altro.
Sara una frase fatta,ma un genitore dovrebbe essere (mia modestissima opinione,ovvio) autorevole non autoritario
Detto da uno col tuo avatar... :wacko:
Più che lo schiaffo, la privazione. Privare il bambino dei giochi, della televisione, e per punizione e per educarlo a non eccedere. Lo schiaffo può starci per la ribellione, purchè accompagnato da spiegazione.
Quoto.
Aggiungo che insieme alla privazione va cmq data la spiegazione e che lo schiaffo può starci in casi diciamo speciali e non gratuitamente o come diceva qualcuno "perché tanto so che qualcosa hai fatto".
In altre parole la spiegazione del gesto che si a va fare deve sempre esserci in modo che il bambino capisca il perché.
Ovviamente all'inizio non capirà granché ma col tempo e crescendo capirà meglio.
Inoltre lo si allena ad ascoltare le ragioni altrui e di questi tempi non mi sembra poco.
[quote name='Joramun' date='Aug 18 2008, 09:23 PM' post='283135'
Sara una frase fatta,ma un genitore dovrebbe essere (mia modestissima opinione,ovvio) autorevole non autoritario......
Cavolo Joramun mi ha fregato l'incipit ad effetto...
Essendo padre di due nani tirannici vorrei dire la mia.
Premettendo che la pratica è molto più difficile della teoria, io credo che in realtà non esista un metodo ottimale, nel corso di questo secolo si sono alternate teorie pedagogiche antitetiche, senza che nessuna di esse possa essere considerata effettivamente risolutiva.
Io credo però che negli ultimi anni molti genitori abbiano praticamente rinunciato ad educare.
Quello che spesso mi capita di vedere sono genitori che di fronte a capricci di bambini passano da atteggiamenti totalmente passivi ed eccessivamente tolleranti ad improvvisi scatti d'ira. Questo cambiamento di metodo però non è dovuto ad un diverso comportamento del bimbo ma a quanto possono essere stanchi od imbarazzati dal bimbo i genitori.
La mia opinione è che il bimbo a qualsiasi età meriti rispetto come persona e che bisogna tenere conto delle sue esigenze e necessità. Credo che sia doveroso spiegare le decisioni e le scelte che si prendono ai propri figli (ovviamente con modalità differenti a seconda delle età) e cercare di comprendere i messaggi che provengono da loro. In questo senso i "capricci" spesso identificano un disagio del bimbo (sonno, fame, bisogni di attenzione, gelosia ecc...) che spesso vengono espresse con modalità errate. Compito del genitore dovrebbe essere comprendere queste necessità ed insegnare al bimbo ad esprimerle in modo corretto, rendendoli consapevoli che le proprie esigenze devono comunque essere mediate con quelle delle persone che li circondano che ne hanno altrettante.
mah, io parlo esclusivamente in relazione alle mie esperienze. Ho 8 cugini, la più piccola ha attualmente 6 anni. Diciamo che dai 10 ai 19 anni sono stata circondata da bambini, maschi e femmine, piuttosto viziati dai genitori. Ho un cugino a cui voglio molto bene con cui sono cresciuta praticamente assieme, ma avendo 8 anni meno di me era soggetto anche alla mia educazione al di fuori di quella dei genitori (che lo viziavano), della zia (che è sempre stata troppo genitle con tutti) e della nonna (che era l'unica a sgridarlo seriamente oltre a me). A questo bambino non so quanti schiaffi ho tirato, quante volte l'ho minacciato, ma forse per via del mio ruolo di cugina e non di madre questo bambino continua ad essere felice di vedermi, perchè oltre a rimproverarlo quando necessario stavo con lui, giocavo con lui.
Sua sorella invece è un caso clinico, a 4 anni apostrofava mia zia - la sua educatrice, quella che la andava a prendere a scuola, che doveva tenerla a bada etc - chiamandola "schiava" e ridendo. Perdonatemi se quando l'ho sentito sono andata da questa bambina e le ho mollato un gran ceffone senza pensarci due volte. Non è stupida, è solo viziata.
I miei genitori di schiaffi me ne hanno dati quando servivano e non sono certo cresciuta complessata e sociopatica per questo. Sono rimasta molto più traumatizzata dai loro litigi che dagli schiaffi. Gli schiaffi servono, a patto che siano dati al momento giusto, soprattutto quando si è un educatore che deve tenere a bada un bambino cresciuto da persone incapaci di farlo. La nonna (odiosa) che abita di fronte a casa mia ogni tanto si sente dare della str***a dalla nipote che avrà si e no 8 anni, e tutto quello che sa dirle è "non ti permettere, eh!". Ovviamente la bambina se ne infischia del non permettersi e lo rifà, e cresce senza il minimo senso del rispetto nei confronti delle persone.