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I love...Musical!
L di Lea Stark
creato il 24 febbraio 2008

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Drogon
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Inviato il 01 aprile 2008 20:26

aspetterò la risposta, questa discussione mi interessa...

 

ps: complimenti per le diverse scimmie il tuo nome mi sembra molto più chiaro ora :lol:


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Simon
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Inviato il 01 aprile 2008 23:21

aspetterò la risposta, questa discussione mi interessa...

 

eccomi!

 

dunque...riprendo da dove ero rimasto:

la finalità subdola di certe trasmissioni (avevamo citato Amici, ma se ne possono menzionare altre) è quella di veicolare il falso messaggio che grazie al loro intervento, dai poteri quasi divini, chiunque possa diventare un'artista a 360° nel giro di pochi mesi; proprio da ciò nasce la forza di questi programmi, cioè dal fatto che le persone (soprattutto i ragazzi) si immedesimino nei protagonisti ed entrino nell'ottica che ballare\cantare\recitare sia una cosa semplice.

 

altro risvolto di non poco conto è l'abbattimento del giudizio critico; perché nel momento in cui i miei riferimenti sono i protagonisti dei programmi televisivi, ho perso i punti di riferimento oggettivi per una valutazione corretta.

 

ovviamente si vive anche di frivolezze ed è giusto coltivare passioni e hobby senza l'affanno del professionismo, però sarebbe giusto che la tv mostrasse anche il vero percorso di crescita di un artista (in qualunque ambito).

 

spesso i ragazzi che partecipano a certe trasmissioni, alla fine di quel percorso di formazione hanno guadagnato in grinta e convinzione (doti indispensabili), hanno acquisito qualche rudimento di discipline a loro non affini, ma hanno anche peggiorato la qualità di quella che considerano la loro disciplina principale;

in pratica vengono sfornati i prototipi del musical italiano...saper fare tutto ma con approssimazione.

 

chiudo citando (ad avvalorare questa mia interminabile opinione) una trasmissione che non sia solo "Amici" e vi parlerò anche "Operazione trionfo" (per chi la ricorda), in quel caso tutti ma proprio tutti i partecipanti, alla fine della loro esperienza avevano peggiorato e in alcuni casi logorato la voce e le nozioni di tecnica basilari.

 

p.s. chiedo scusa se sono stato lungo nell'esposizione e un po' noiosom003.gif

 

 

p.p.s.

ps: complimenti per le diverse scimmie il tuo nome mi sembra molto più chiaro ora :lol:

 

eh eh eh graziem036.gif


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Inviato il 02 aprile 2008 9:43

il punto secondo me è: è possibile avere una persona completamente formata in tutto ciò che serve per essere un ottimo attore di musical? difficile. perchè? ti sfido a ballare e cantare contemporaneamente per 2 ore, per quanto tu possa essere preparato. ora, secondo me un buon attore deve saper recitare e poi ballare O cantare e tenere l'altro aspetto un po' in disparte.

mi spiego meglio: avete visto notre dame de paris? (lo reputo davvero un bel musical e live è stupendo :lol: ) matteo setti, il giullare, ha una voce stupenda e per tutto il tempo abbozza si qualche passo di danza, ma niente di più. ci sono i ballerini che fanno il resto dietro di lui. secondo me questo è giusto, non bisogna saper fare tutto in modo "passabile", ma saper far bene due delle tre abilità principali (la recitazione è indispensabile) e cercare di sistemare quella lasciata un po' in disparte.


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Inviato il 02 aprile 2008 13:22

Drogon, quello che dici è sacrosanto, infatti secondo me la logica dovrebbe proprio essere quella; se ognuno ha la propria specializzazione, si puo creare un buono spettaccolo; ovviamente essendo il musical molto dinamico e versatile, non si possono ignorare le altre discipline.

 

la cosa assurda è quella di far credere che in pochi mesi si possa imparare tutto; nella realtà dei fatti il canto, il ballo, la recitazione, sono percorsi di formazione lunghi e per i quali ogni persona deve trovare la propria strada, nel senso che non ci sono ricette "magiche" o univoche, ci possono essere degli insegnamenti basilari, da sviluppare poi sul proprio fisico, in base a ciò per cui si è portati e alle proprie caratteristiche.

 

non si può ballare come dei forsennati e poi avere la pretesa di aprir bocca per cantare, così come un attore che deve aver cura della propria voce, non può passare dall'ipostazione per la recitazione a quella per il canto senza un'adeguata preparazione e consapevolezza tecnica; o meglio...tutte queste cose si possono fare, ma a discapito del prodotto finale.


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Inviato il 02 aprile 2008 15:13

esattamente.... il grande sbagli della televisione è il far sembrare che ci sia la possibilità che si possa creare un "prodotto finito" in pochi mesi... a parte il fatto che, come giustamente dicevi tu, in quei pochi mesi con tutti i mescolotti che fanno spesso e volentieri oltre a non migliorare peggiorano, bisogna capire che il percorso richiede anni e una preparazione che molti attori si scordano....

perchè non dimentichiamo mai che la vera bravura di un attore si vede a teatro, dove se sbagli non si può tagliare :lol:


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Inviato il 02 aprile 2008 16:08

perchè non dimentichiamo mai che la vera bravura di un attore si vede a teatro, dove se sbagli non si può tagliare :lol:

 

e qui esce il tuo orgoglio di novello attore teatrale!!! come ho letto nel topic della stamina, guadagnandoti una scimmietta giusta per l'occasione m046.gif

 

 

restando al discorso di base, c'è un'altra cosa che mi incuriosisce di tutti voi amanti del musical; ma alla versione italiana di questo genere, non vi siete mai avvicinati? intendo dire all'operetta?


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Darklady
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Inviato il 02 aprile 2008 16:38

Tutti i musicals cui ho assistito, li ho visti a teatro; rigorosamente a teatro poiché è proprio su quel palco che si può provare la bontà delle virtù dei vari attori/cantanti/ballerini.

Notre Dame de Paris è tra quelli che più mi è piaciuto, perché il migliore in assoluto (ovviamente a parer mio) resta il Rocky Horror Picture Show in cui le canzoni venivano suonate dal vivo, il coinvolgimento del pubblico era assoluto (grazie anche alla "leggerezza" dell'opera stessa) ed era recitato/cantato in lingua originale, per cui restavano intatte le varie sfaccettature del parlato (dalle sottigliezze, ai modi di dire, ai velati doppi sensi etc. etc.)

 

Per me la qualità tecnica ed interpretativa sono molto importanti e mi dispiace veramente vedere personaggi più o meno noti arrabattarsi in materie lontane anni luce dalle loro abilità (presunte o palesate), grazie solo al fatto di essere Tizia o di aver partecipato al Tal programma :lol:

In questi termini non si può parlare di rinascita di un genere, quanto piuttosto della riscossa di un surrogato che da un determinato genere tende ad ispirarsi ed a prenderne il nome.

 

Operette?

Mai avuto il "plaisir", purtroppo :wub:


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Inviato il 02 aprile 2008 17:10

Non sono mai andata a vedere un'operetta purtroppo.

L'anno scorso sono andata a vedere "La Traviata" ed è stata la mia prima opera lirica vista dal vivo.. ma di operette ne so molto poco, anzi niente.


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Inviato il 02 aprile 2008 18:02

è già di gran sollievo leggere le vostre opinioni critiche nei confronti di un certo modo di fare teatro; d'accordissimo con DarkLady per il fatto di vedere gli spettacoli teatrali a teatro, perché altrimenti si perde il coinvolgimento e tutta una serie di sfumature fondamentali.

 

con attimo in più di calma, proverò a dir due cose sull'operetta, perché l'attinenza con il musical non è poca.

 

@Rinoa: che impressione ti ha fatto Traviata? in che teatro l'hai vista?

 

p.s. se vado troppo OT fermatemi :lol:


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Inviato il 02 aprile 2008 19:09

La sono andata a vedere proprio al Teatro dell'Opera qui a Roma, quindi già l'atmosfera di quel posto era particolare. Tra l'altro era stata allestita da Zeffirelli l'opera e perciò c'era un certo tocco di classe in più :wub:

Come esperienza è stata senza dubbio molto emozionante e toccante.. Le musiche della "Traviata" le trovo davvero eccezionali.. I costumi erano semplicemente magnifici, i cantanti/attori alltrettanto magnifici e molto molto bravi.. Non mi scorderò mai la sensazione che ho provato appena si sono abbassate le luci e nel teatro mentre hanno cominciato a risuonare le note del famoso preludio..con quelle note così delicate piano piano si sono accese le luci sul palco però ancora non si era alzato il sipario, ma nonostante questo la scena si vedeva benissimo perchè il sipario era come un velo e quindi lo spettatore riusciva a vedervi attraverso.. ed è stato davvero speciale quel momento :lol: almeno per me..

Quel giorno è stato un sogno che si è avverato :)


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Drogon
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Inviato il 03 aprile 2008 10:33

anch'io ho visto la traviata qui a Brescia un paio d'anni fa e mi era piaciuta davvero tanto, anche se l'opera più bella che ho avuto il piacere di vedere dal vivo (e che reputo tra le più belle in assoluto) è il rigoletto.

 

purtroppo invece non ho mai visto un'operetta... rimedierò >_>


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Inviato il 03 aprile 2008 16:27

beh carissimi Rinoa e Drogon, innanzi tutto i miei complimenti perché è difficile trovare dei ragazzi (curiosando nei vostri profili ho carpito le vostre età) che si siano accostati alla lirica e la cosa mi fa piacere soprattutto perché leggo dei commenti positivi; certo il genere non è dei più immediati...ma qui bisognarebbe aprire una parentesi enorme (o meglio un topic? nel caso sono a completa disposizione); certo siete partiti alla grande perché sia Traviata che Rigoletto sono due vere e rivoluzionarie perle del genio di Busseto, soprattutto pensando che all'epoca sono state censurate per la crudezza delle tematiche (assieme a Il Trovatore, così chiudiamo la trilogia "popolare" di Verdi).

 

oooook passo indietro!

Accennavo all'operetta.

Considerando la vostra passione per il musical, credo che potrebbe essere una felice scoperta.

 

L'operetta è in realtà la versione Europea del musical (o viceversa), ovviamente le differnze ci sono, anche perché l'operetta sente maggiormente dell'influsso dell'opera e in parte ne resta forse un po' eclissata; se ci pensate già il nome in se risulta come una riduzione.

Sta di fatto che questo genere tratta tematiche (ritenute) più frivole rispetto all'opera e si lascia anche prendere da forme di satira sociale ancora oggi apprezzabili.

Così come nel musical, abbiamo una commistione tra canto (con impronta più lirica rispetto al cugino d'oltre oceano) pura recitazione o un moderno ricitar-cantando, il tutto unito da balli e danze molto colorate e pittoresche!

In bilico tra opera moderna e operetta ma soprattutto in forte assonanza con il musical si può anche collocare la produzione di B.Brecht e K.Weill (vedi opera da tre soldi).

Consideriamo che l'operetta oltre ad essere stata ampiamente riablitata, vanta in Italia delle ottime compagnie teatrale e spesso riesce ad accedere a paloscenici davvero di primo piano, come per esempio l'Arena di Verona.

 

Conclusa questa mini-mini-parentesi sull'operetta, pongo una domananda che mi frulla in testa dal primo messaggio; non sarebbe bello se venisse riservato spazio ed attenzione anche a generi che ci sono molto più vicini?

 

attendo con inetresse e piacere le vostre repliche! >_>


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Rinoa
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Inviato il 03 aprile 2008 19:21

Per generi a noi più vicini cosa intendi?

Non ho capito bene il senso della domanda, se ti riferisci a questo topic o in generale >_>

Comunque a novembre avrei avuto l'occasione di andare a vedere "La vedova allegra" (operetta allestita sempre al Teatro dell'Opera), ma in pochissimo tempo era già tutto esaurito.

Peccato.. sarei stata curiosa.


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bergum
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Inviato il 03 aprile 2008 19:27

o yea qua in svizzera fanno un musical su Mercury ora devo solo trovare qualcuno con qui andarci... >_>


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Inviato il 03 aprile 2008 19:56

Per generi a noi più vicini cosa intendi?

 

nel senso che tra musical e operetta ci sono tantissimi punti in comune! e che secondo me dovrebbe piacerti sicuramente

 

Non ho capito bene il senso della domanda, se ti riferisci a questo topic o in generale >_>

Comunque a novembre avrei avuto l'occasione di andare a vedere "La vedova allegra" (operetta allestita sempre al Teatro dell'Opera), ma in pochissimo tempo era già tutto esaurito.

Peccato.. sarei stata curiosa.

 

gran peccato perché la vedova è veramente gradevole, buffa e scorrevole!


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