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Il cinema italiano
S di sharingan
creato il 24 settembre 2007

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zack86sq
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Inviato il 06 ottobre 2007 12:16

Il cinema italiano non mi piace. Non che gli attori o i registi bravi non ci siano, solo che nel momento in cui doveva innovarsi alla fine degli anni 80 è rimasto oppresso dagli stilemi di genere che ha utilizzato per troppi anni. Specie nelle commedie.

A parte la fossilizzazione dei temi da trattare commedia-dramma, vi è la fossilizzazione dei registi che appena trovato un filone congeniale non lo mollano più (penso ai Vanzina, Ozpetek, Muccino, Pieraccioni è il massimo esponente della categoria) e una fossilizzazione degli attori, per cui ci sono attori comici e attori impegnati che, tranne poche eccezioni, non cercano nuove sfide.

Poi in Italia c'è la piaga di chi non è attore e lo fa solo perchè abbastanza famoso, ma è un altro discorso.

 

La cosa più grave di tutte, però, è la mancanza di produttori che coprano la fascia più commerciale, ma anche più costosa, di produzioni. In Italia non si producono action-movie, trhiller, polizieschi di livello, spy-story, film d'animazione perchè abbiamo il gap della lingua inglese da superare. I nostri attori, generalmente, non sono credibili recitando in inglese, perciò i produttori che vogliono lavorare con uno staff italiano devono purtroppo fissare un budget che possa essere recuperato solo nel mercato italiano, mentre lavorando in inglese è possibile esportare facilmente il film in tutto il mondo.

 

La verità è che da noi manca un Jerry Bruckheimer, uno Spielberg che investa soldi in progetti da esportare in tutto il mondo. Se spendi 150 milioni di euro per realizzare un film, non puoi farlo uscire solo in Italia sennò fallisci. Semplice.

Quindi ci si accontenta di spenderne 2 facendo l'ennesima commedia di natale e sapendo di guadagnarne 10-15.

Tutto qui. Niente di anomalo, niente di particolarmente politico. Sono semplicemente logiche di mercato.

Se poi spendi 2 milioni e ti ritrovi un film che si intitola "la vita è bella", hai girato un capolavoro mondiale. Tanto meglio.


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 06 ottobre 2007 13:16 Autore

In questo senso forse l'unica soluzione sarebbe la costruzione di un commercio cinematografico europeo, una sorta di Hollywood d'Europa... Qui noi potremmo recitare un ruolo importante grazie alla presenza di Cinecittà, senza contare la naturale predisposizione del nostro Paese a fungere da sfondo per film anche di livello internazionale... Ma per ora mi pare che questo patrimonio sia stato buttato... :huh:


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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zack86sq
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Inviato il 06 ottobre 2007 14:58

Io sarei più per la produzione di film italiani in lingua inglese, con il doppiaggio solo in fase di post produzione. Chiaramente per fare ciò gli attori devono avere la A maiuscola. Se non se ne trovano capaci, mi dispiace, ma bisogna rivolgersi all'estero.Come fece Sergio Leone i registi devono cercare gli attori migliori che il budget che hanno a disposizione permette loro di prendere. Vi immaginate C'era una volta in America senza De Niro? Io no. Per un pugno di dollari, Il buono il brutto il cattivo senza Clint Eastwood? Io no.

La stessa cosa vale per i soggetti.

In Italia ci si accontenta di fare le solita finction su personaggi storici, i soliti film di Natale, i soliti drammoni strappalacrime. Non ci sono idee nuove. I produttori si affidano ai soliti sceneggiatori e li cullano. E poi il risultato sono i soliti dialoghi lenti che io definisco "all'italiana" e che contaminano i ritmi cinematografici con quelli delle soap italiane del primo pomeriggio. Il "copione", così si chiama, no? deve essere funzionale. Vi immaginate LOST o in generale i telefilm americani scritti da autori italiani? Non sarebbero arrivati alla seconda stagione. Mi avrebbero ucciso dalla noia alla 2° o 3° puntata.

Queste sono le cause del declino secondo me unite alla non volontà da parte dei produttori di rischiare i propri soldi.

Ah...se Bruckheimer fosse italiano...


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Inviato il 06 ottobre 2007 21:53

I soldi non mancano, manca solo il coraggio, comunque non vedo perchè dovrebbero per forza saper recitare in inglese, come i film inglesi vengono bene doppiati in italiano, allo stesso modo i film italiani possono venire bene doppiati in inglese, comunque è impressionante che nel paese che ha esportato la malavita organizzata non si facciano polizieschi come si deve!


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Blindevil
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Inviato il 07 ottobre 2007 5:26

In Paesi come gli Stati Uniti i film stranieri non vengono doppiati, bensì sottotitolati, sia per una mancanza cronica di bravi doppiatori di lingua anglosassone, sia per un notevole risparmio di costi. Ricordiamo che non a caso l'Italia è famosa per la più eccellente scuola di doppiatori al mondo, e non a caso molti attori stranieri appaiono più bravi anche grazie all'uso dell'italico doppiaggio.


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Inviato il 07 ottobre 2007 10:54

In Paesi come gli Stati Uniti i film stranieri non vengono doppiati, bensì sottotitolati, sia per una mancanza cronica di bravi doppiatori di lingua anglosassone, sia per un notevole risparmio di costi. Ricordiamo che non a caso l'Italia è famosa per la più eccellente scuola di doppiatori al mondo, e non a caso molti attori stranieri appaiono più bravi anche grazie all'uso dell'italico doppiaggio.

 

sei rimasto indietro a vent'anni fa, e comunque non era una situazione rosea ad ampio raggio, anzi.... Lo stesso amato e stimatissimo Amendola interpretava a modo suo il ruolo di doppiatore, cambiando molto spesso la recitazione dell'attore. Non è così che si fa il doppiatore. Anzi, non dovrebbero proprio esistere questi tizi, siano santificati i dvd e il cinema da casa... Sono colpevoli quanto gli sceneggiatori italiani.


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Arvin Sloane
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Inviato il 07 ottobre 2007 11:52

La produzione di film italiani in lingua inglese forse aiuterebbe ad esportare il cinema Italiano nel mondo, ma a mio modo di vedere ne verrebbe snaturato e in qualche modo "Americanizzato". Si rischia l'omologazione e la perdita di quelle componenti culturali che sono caratteristiche del nostro cinema. Una possibile via è quella delle coproduzioni europee che mettano assieme idee, fondi, attori per dar vita a progetti importanti, competitivi, ma non per questo omologati ai canoni americani, ma anzi in grado di mantenere e fare proprie le componenti culturali tipiche dell'europa.


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Inviato il 07 ottobre 2007 15:37

Se qualcuno mi avesse frainteso, dico solo che le produzioni italiane dovrebbero iniziare a pensare delle proposte commercialmente valide in tutto il mondo, non solo nel ristretto mercato nazionale. Per fare ciò devono abbattere alcune barriere che ne ostacolano la diffusione nei paesi di lingua anglosassone. L'Italia è il solo Paese che ha una vera e propria industria del doppiaggio, negli altri Paesi si mettono i sottotitoli. Non so voi ma avete visto la faccia degli stranieri che cercano di seguire una commedia italiana con i sottotitoli in inglese?

Io ho visto alcuni film con un mio lontano parente di Atlanta(USA) che non parla molto bene l'italiano così li abbiamo visti con i sottotitoli in inglese.

Non riusciva a tenere il ritmo della parlata italica, specie nei film di Benigni. Così si è perso un sacco di battute che a me facevano crepare dal ridere. E' un peccato...

Con questo non voglio dire che il cinema italiano si debba svuotare dei propri contenuti, in favore dell'omologazione, ma non sarebbe meglio se esso fosse più fruibile al pubblico del resto del mondo, visto che ha ancora parecchie cose da dire?

Non mi sembra una cosa così assurda. Infondo, gran parte delle migliori produzioni tedesche, francesi, spagnole, russe, sono già in inglese. Non mi sembra che abbiano subito un'omologazione ai modelli americani.

"C'era una volta in america" avrebbe avuto lo stesso riconoscimento a livello internazionale se fosse stato girato in italiano? Non lo so...forse non sarebbe stato nemmeno distribuito in tutto il mondo.

:huh:


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Ser Bronn
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Inviato il 07 ottobre 2007 16:11

Se qualcuno mi avesse frainteso, dico solo che le produzioni italiane dovrebbero iniziare a pensare delle proposte commercialmente valide in tutto il mondo, non solo nel ristretto mercato nazionale. Per fare ciò devono abbattere alcune barriere che ne ostacolano la diffusione nei paesi di lingua anglosassone. L'Italia è il solo Paese che ha una vera e propria industria del doppiaggio, negli altri Paesi si mettono i sottotitoli. Non so voi ma avete visto la faccia degli stranieri che cercano di seguire una commedia italiana con i sottotitoli in inglese?

Io ho visto alcuni film con un mio lontano parente di Atlanta(USA) che non parla molto bene l'italiano così li abbiamo visti con i sottotitoli in inglese.

Non riusciva a tenere il ritmo della parlata italica, specie nei film di Benigni. Così si è perso un sacco di battute che a me facevano crepare dal ridere. E' un peccato...

Con questo non voglio dire che il cinema italiano si debba svuotare dei propri contenuti, in favore dell'omologazione, ma non sarebbe meglio se esso fosse più fruibile al pubblico del resto del mondo, visto che ha ancora parecchie cose da dire?

Non mi sembra una cosa così assurda. Infondo, gran parte delle migliori produzioni tedesche, francesi, spagnole, russe, sono già in inglese. Non mi sembra che abbiano subito un'omologazione ai modelli americani.

"C'era una volta in america" avrebbe avuto lo stesso riconoscimento a livello internazionale se fosse stato girato in italiano? Non lo so...forse non sarebbe stato nemmeno distribuito in tutto il mondo.

:huh:

 

Lo so, ma non ci sono molti attori italiani che sanno recitare in inglese, questo vorrebbe dire usare per lo più attori stranieri come fece Sergio Leone, però così che resta di italiano? Solo il nome del regista e del produttore, forse l'ambientazione, per il resto non saremmo più noi, secondo me sarebbe più logico fare film in italiano con attori italiani e poi doppiarli in tutte le altre lingue nel miglior modo possibile, se siamo in grado di doppiare in un verso perchè non possiamo farlo nell'altro?

Alla fine con i produttori è solo questione di soldi e coraggio, chi ha uno non ha l'altro quindi non riusciamo a decollare!


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Arvin Sloane
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Inviato il 07 ottobre 2007 17:37

Se qualcuno mi avesse frainteso, dico solo che le produzioni italiane dovrebbero iniziare a pensare delle proposte commercialmente valide in tutto il mondo, non solo nel ristretto mercato nazionale. Per fare ciò devono abbattere alcune barriere che ne ostacolano la diffusione nei paesi di lingua anglosassone. L'Italia è il solo Paese che ha una vera e propria industria del doppiaggio, negli altri Paesi si mettono i sottotitoli. Non so voi ma avete visto la faccia degli stranieri che cercano di seguire una commedia italiana con i sottotitoli in inglese?

Io ho visto alcuni film con un mio lontano parente di Atlanta(USA) che non parla molto bene l'italiano così li abbiamo visti con i sottotitoli in inglese.

Non riusciva a tenere il ritmo della parlata italica, specie nei film di Benigni. Così si è perso un sacco di battute che a me facevano crepare dal ridere. E' un peccato...

Con questo non voglio dire che il cinema italiano si debba svuotare dei propri contenuti, in favore dell'omologazione, ma non sarebbe meglio se esso fosse più fruibile al pubblico del resto del mondo, visto che ha ancora parecchie cose da dire?

Non mi sembra una cosa così assurda. Infondo, gran parte delle migliori produzioni tedesche, francesi, spagnole, russe, sono già in inglese. Non mi sembra che abbiano subito un'omologazione ai modelli americani.

"C'era una volta in america" avrebbe avuto lo stesso riconoscimento a livello internazionale se fosse stato girato in italiano? Non lo so...forse non sarebbe stato nemmeno distribuito in tutto il mondo.

^_^

 

In italia i dialetti e le espressioni tipiche dialettali ( Siciliano, Romano, Toscano, Milanese ecc.... ) sono da sempre inserite nelle più classiche commedie all'italiana e nella maggior parte dei film. Concorrono a rendere una commedia divertente e un film più realistico. Quindi perchè si dovrebbe recitare in inglese ? Si perderebbe molto a mio modo di vedere...

 

E poi non capisco una cosa. Come fate a dire che chi recita in inglese è migliore o più bravo di chi recita in un altra lingua ( Italiano, Francese, Spagnolo o Tedesco che sia ) ?? Qual'è il vostro metodod di giudizio ??


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Lady Lyanna
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Lady Lyanna
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Inviato il 07 ottobre 2007 17:39

Non sono d'accordo con chi dice che il cinema italiano fa schifo.

Senza dubbio in Italia abbiamo i vari filmoni di Natale, ma non ho mai capito perchè chi denigra De Sica & co. è sempre in prima fila al cinema a vedere i vari American Pie e simili.

Posso capire se qualcuno dice "non rispecchia i miei gusti" ma definire i film di Castellitto, Bertolucci, Tullio Giordano, Muccino, Benigni e altri uno schifo mi sembra veramente esagerato.

A me personalmente i loro film piacciono a differenza delle classiche americanate che arrivano da oltreoceano. Questione di gusti. Preferisco i "mattoni", che per me mattoni non sono, italiani ed europei che mi dicono qualcosa, piuttosto che un film tutto effetti speciali, sarei molto più felice nel vedere un film italiano vincere un Orso d'argento a Berlino che non un Oscar. Ma ripeto è una questione di gusti personali e non si può dire il cinema italiano fa schifo perchè a me non piace quel genere.

Penso che sia anche inutile continuare a paroganare i film attuali sia con quelli passati (e qui concordo pienamente con quanto detto da Arvin nei post precedenti) che con quelli americani.

Sono due culture completamente diverse, due mondi agli antipodi. Come si fa a paragonare l'America all'Italia o all'Europa? In America sono sempre stati abituati a fare le cose in grande, dall'America sono sempre arrivati i grandi colossal (Ben-Hur, Cleopatra, ecc..), i film e i registi che hanno fatto scuola al nostro cinema non erano certo registi da colossal. Due culture diverse, due modi di fare cinema diverso. Non si può dire il cinema Americano è bello, quello italiano fa schifo. Imho è un'affermazione senza senso, si può sempre e solo parlare di gusti personali.

Per quanto riguarda l'affermazione di Tarantino... non era lui che aveva detto che adorava i film trash di Lino Banfi e della Fenech ^_^ Direi che dopo un'affermazione del genere risulta alquanto poco credibile.

 

Non sono per nulla d'accordo con il fatto che sia necessario recitare i film in inglese per avere più successo.

Non mi piace vedere i film in quest'ottica utilitaristica. Robert De Niro reciterebbe allo stesso modo in spagnolo o in tedesco? Un Benigni renderebbe lo stesso recitando in inglese? Se io sono un bravo attore e riesco a trasmettere emozioni parlando nella mia lingua madre, che senso ha costringermi a parlarne un'altra per avere più successo? Non si tratta di fare gli interpreti e tradurre semplicemente un testo, si tratta di trasmettere delle emozioni, e se è già difficile farlo nella propria lingua madre con cui si ha dimestichezza figuriamoci con un'altra lingua.

Inoltre così facendo non avremmo mai vinto nessun oscar: condizione necessaria per partecipare alla nomination come miglior film straniero è che non sia recitato in inglese.


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zack86sq
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Inviato il 07 ottobre 2007 19:04

Come temevo sono stato frainteso. La mia posizione sul cinema di casa nostra è espressa abbastanza chiaramente nel mio primo post. In quel post e nei successivi mi riferivo al fatto che la nostra industria cinematografica è affetta da grave immobilismo nelle scelte autoriali e commerciali. Le produzioni ripetono i loro successi, attori e registi non hanno più voglia di sperimentare.

Lamentavo la totale mancanza di iniziativa imprenditoriale.

Le stesse produzioni si accontentano di guadagnare il milione di euro con il panettone di natale, invece di cercare di fare il colpo grosso sostenendo idee, registi e attori nuovi. Credo fermamente che molti registi a cui le produzioni d'oltreoceano hanno dato una possibilità, qui non si sarebbero potuti esprimere, Aronofsky tanto per dirne uno. Non per cattiveria, solo perchè da noi non avrebbero rischiato qualche milione di euro su uno sconosciuto.

Ragiono in termini prettamente economici.

In italia i dialetti e le espressioni tipiche dialettali ( Siciliano, Romano, Toscano, Milanese ecc.... ) sono da sempre inserite nelle più classiche commedie all'italiana e nella maggior parte dei film. Concorrono a rendere una commedia divertente e un film più realistico. Quindi perchè si dovrebbe recitare in inglese ? Si perderebbe molto a mio modo di vedere...
Non sono per nulla d'accordo con il fatto che sia necessario recitare i film in inglese per avere più successo.

Non mi piace vedere i film in quest'ottica utilitaristica.

Chi produce film, li fa per far soldi...i registi magari la vedono diversamente, ma chi sgancia non fa certo un'opera di carità.

Se un produttore si accontenta di affermarsi sul mercato italiano, il film lo puoi girare tranquillamente in italiano. Se vuole diventare una casa di produzione importante non può, però, prescindere da un piano di espansione, che, secondo me, dovrebbe prevedere una discussione seria sulla scelta della lingua in cui registrare.

Se non hai voglia di rischiare continui a fare gli stessi film per 10-15 anni (es. Pieraccioni)

Se, invece, sei una grande casa di produzione, nel tuo piano di investimenti trovi pure i soldi da investire in un progetto che potrebbe essere un flop, ma che è di sicura qualità. Penso ai film di Lynch che in America coprono appena le spese, ma sono dei capolavori.

Inoltre così facendo non avremmo mai vinto nessun oscar: condizione necessaria per partecipare alla nomination come miglior film straniero è che non sia recitato in inglese.

Gli Oscar hanno un grande valore perchè l'industria americana è la più potente del mondo...

Se fosse Cinecittà ad avere l'industria cinematografica più potente del mondo degli Oscar credo non se ne fregherebbe nessuno, ma tutti vorrebbero vincere un riconoscimento dato in Italia.

E comunque non hanno un valore assoluto, basta pensare agli scempi che fanno ogni anno al regolamento. Prima decidono che i sequel non possono vincere premi per la colonna sonora, i costumi e la fotografia(?), poi li riammettono in concorso. E' una cosa soggettiva. Per me non hanno molto significato.

 

In America sono sempre stati abituati a fare le cose in grande, dall'America sono sempre arrivati i grandi colossal (Ben-Hur, Cleopatra, ecc..), i film e i registi che hanno fatto scuola al nostro cinema non erano certo registi da colossal. Due culture diverse, due modi di fare cinema diverso.

Vero, infatti il nostro cinema è morente sotto i colpi dello star-system hollywoodiano.

Io mi sono stancato di vedere film di genere americani, telefilm americani, perchè i nostri produttori non pensano che a tirare avanti con quei tre, quattro prodotti che fanno uscire prima di Natale e durante l'estate e non danno spazio a generi che sono di "nicchia" o troppo costosi da realizzare. Che, tra parentesi, poi non sono nemmeno furbi e si fanno la guerra tra loro perchè i film che producono sono diretti allo stesso target.


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Inviato il 07 ottobre 2007 19:35

Lady Lyanna non è detto che un film d'azione sia fatto solo di effetti speciali ed esplosioni, ci sono molti film d'azione che hanno anche una parte psicologica, per quanto siano intelligenti e ben fatti i nostri film dopo un pò il dramma stufa, io vado al cinema per distrarmi e vedere situazioni e ambientazioni alternative che spesso solo film d'azione possono dare, non per vedere drammi e problemi di tutti i giorni, se poi di questi film l'italia ne sforna una decina all'anno si capisce che la gente non va più a vederli e il cinema è in crisi, il neoralismo è bello in piccole dosi ma quando è troppo stufa, per quanto riguarda i vari polpettoni di natale io non li paragonerei ai vari American Pie e compagnia bella, i polpettoni di natala sono sempre uguali nelle trame e le uniche cose che cambiano sono l'ambientazione e pochi dettagli, i vari film all'American Pie invece hanno il pregio col tempo di cercare di essere diversi e almeno il cast e la storia cambiano, tranne in alcuni penosi casi che è meglio non ricordare!


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sharingan
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Inviato il 07 ottobre 2007 20:09 Autore

Non mi sembra però che il problema sia il cinema americano che poi non è tutto kolossal ed effetti speciali... Il cinema americano c'è sempre stato ma quello italiano non soffriva... E poi pensate che l'Italia vende la metà dei biglietti di Paesi come Francia e Spagna... E poi vorrei ricordare che nel cinema l'aspetto commerciale è importante, anzi il cinema è nato proprio in funzione spettacolare... Dopo quando si fanno molti soldi con un film commerciale allora sì che quei soldi potranno poi essere reinvestiti per opere più di ''nicchia''...


 

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And on the pedestal these words appear:
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Inviato il 07 ottobre 2007 20:20

Come temevo sono stato frainteso. La mia posizione sul cinema di casa nostra è espressa abbastanza chiaramente nel mio primo post. In quel post e nei successivi mi riferivo al fatto che la nostra industria cinematografica è affetta da grave immobilismo nelle scelte autoriali e commerciali. Le produzioni ripetono i loro successi, attori e registi non hanno più voglia di sperimentare.

 

Non so se ti riferisci al mio post, comunque io rispondevo a chi diceva "il cinema italiano fa schifo" e non al problema che hai posto tu ^_^

 

 

Lady Lyanna non è detto che un film d'azione sia fatto solo di effetti speciali ed esplosioni, ci sono molti film d'azione che hanno anche una parte psicologica, per quanto siano intelligenti e ben fatti i nostri film dopo un pò il dramma stufa, io vado al cinema per distrarmi e vedere situazioni e ambientazioni alternative che spesso solo film d'azione possono dare, non per vedere drammi e problemi di tutti i giorni, se poi di questi film l'italia ne sforna una decina all'anno si capisce che la gente non va più a vederli e il cinema è in crisi, il neoralismo è bello in piccole dosi ma quando è troppo stufa,

 

Dopo un pò il dramma stufa te, a me non stufa per niente ^_^ Vedi è tutta una questione di gusti.

Solo perchè a te un certo genere di film non piace puoi dire che tutto il cinema italiano sia da prendere e buttare via? Rientra tutto nei gusti personali. Sono d'accordo con chi mi dice "potrebbero fare anche altri generi" ma non con chi dice il cinema italiano fa schifo. Sono due cose molto diverse.

In Italia i registi sono cresciuti secondo una determinata cultura, avendo alle spalle determinati modelli che sono ben diversi da quelli che hanno i registi americani. Perchè si vuol costringere i registi a fare qualcosa che va contro il loro modo di essere e lavorare?

Se il film di azione americano a te piace tantissimo e lo trovi un ottimo prodotto per quel genere allora continua a guardare quello ^_^ Anche perchè, sono quasi certa, un film italiano di stile "americano" non verrebbe mai apprezzato.

 

per quanto riguarda i vari polpettoni di natale io non li paragonerei ai vari American Pie e compagnia bella, i polpettoni di natala sono sempre uguali nelle trame e le uniche cose che cambiano sono l'ambientazione e pochi dettagli, i vari film all'American Pie invece hanno il pregio col tempo di cercare di essere diversi e almeno il cast e la storia cambiano, tranne in alcuni penosi casi che è meglio non ricordare!

 

Sinceramente io non vedo differenza alcuna. Se si attacca di volgarità l'uno non si può difendere l'altro.

 

 

Dopo quando si fanno molti soldi con un film commerciale allora sì che quei soldi potranno poi essere reinvestiti per opere più di ''nicchia''...

 

Spero sinceramente che non si arrivi mai a dover rinunciare a film di "nicchia" solo per fare soldi. Sarebbe una perdita immensa.


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