In questi ultimi tempi ha fatto scalpore un'affermazione del regista americano Quentin Tarantino secondo il quale il cinema italiano dei giorni nostri ''fa schifo''... questo ha causato un'ondata di proteste dall'establishment del nostro cinema indignato per le affermazioni del regista di ''Pulp Fiction''... Ora premesso che Tarantino non è un simpaticone e che è comunque solito fare affermazioni roboanti non sarebbe stato meglio fare un'esame di coscienza approfondito invece di fare la solita reazione corporativa? Anche perchè obbiettivamente non è che si ricordino tutti questi film italiani che negli ultimi anni abbiano avuto un gran successo internazionale... A me vengono giusto in mente La vita è bella, La meglio gioventù, L'ultimo bacio e La stanza del figlio... Ma poi? Cosa ne pensate?
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Il cinema italiano è la classima commedia o il classico drammone, tutto il resto è fiction, ci vorrebbero produttori che vogliano rischiare, da quello che ho capito pagano solo per i due generi sopra citati, in queste condizioni è normale che grandi attori come Giannini se ne vadano in America a fare film del calibro di Man on Fire e Casinò Royale!
Sottoscrivo la parte che riguarda il cinema italiano, ma mi sento anche di aggiungere un dettagliucolo che Tarantino forse non ha considerato: che gli Americani hanno da loro la quantità di film che producono. Se andiamo a vedere la qualità dei film americani che meritano di essere visti e ricordati, non è che la percentuale sul totale sia granchè diversa dalla percentuale di film italiani che meritino lo stesso.
Un apparato cinematografico che produce 200 film all'anno di cui 10 decenti e 2 capolavori, non è molto meglio di uno che produca 20 film all'anno di cui solo due o tre decenti e (ad anni alterni) un capolavoro.
La dichiarazione di Tarantino era solo un pretsto per parlare del cinema italiano. Kmq non è detto che se chiedessimo a Tarantino cosa ne pensa del cinema americano potrebbe benissimo rispondere che fa ''schifo'' pure quello... Il suo non era un paragone Italia-USA ma bensì tra la gloria del passato cinema italiano e la miseria di quello contemporaneo...
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Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Innanzitutto una domanda: quando inizia ufficialmente la crisi del cinema italiano?
Al momento ha poco da offrirmi: drammoni adolescenziali e drammoni maturi, in un contesto politico-ideologico che non condivido.
Di solito l'inizio della crisi del cinema italiano la si colloca a inizio anni 80... Quindi sarebbero quasi 30 anni... Ma gli ultimi 10 anni in particolare sono segnalati come difficilmente ripetibili in senso deteriore con il trionfo dei cinepanettoni Boldi-De Sica e la sempre minor presenza di pellicole italiane che competono nelle rassegne cinematografiche internazionali... :figo:
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Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
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Il cinema Italiano non brillerà come quello americano, ma considerarlo in crisi non mi sembra giusto. Il cinema Italiano, come quello francese e quello spagnolo è diverso dagli standard del cinema americano, per motivi culturali, politici ed economici. Come già detto da molti di voi il cinema italiano si aggrappa alle classiche commedie corali all'italiana ( Verdone, Boldi De Sica ecc... ) e ai film che sono diretti ad un pubblico di adolescenti ( Notte prima degli esami , l'ultimo bacio, che ne sarà di noi, ho voglia di te ecc.... ). I produttori ovviamente vanno sul sicuro, non osano investire dove rischierebbero di perderci e quindi il cinema si attacca anche ai sussidi dello stato per sopravvire. Ovviamente ci sono le eccezioni, basti pensare a film come la vita è bella ( anche se la casa di produzione era la Miramax ), o a film come la sconosciuta di tornatore, ricordati di me di muccino, non ti muovere ( con una straordinaria penelope cruz ) e molti altri. Oggi forse siamo troppo abituati agli standard americani e alle grandi produzioni, ma io credo che il cinema italiano sia in ripresa. Mi piace molto l'idea che si sta diffondendo in questi anni di coproduzioni internazionali che condividano progetti anche ambiziosi e degni di nota e che mettano assieme artisti di diverse culture. Il solo modo in cui l'europa può competere con lo strapotere americano. E poi non dimentichiamo i vari Italiani che sono di sovente ricercati dall'industria cinematografica americana e non solo, oltre ai già citati Giannini e Beninigni, non dimentichiamo Gabriele Muccino, Asia Argento, Valeria Golino, Monica Bellucci e altri ancora. Senza contare gli artisti europei che oltre a lavorare in produzioni italiane lavorano anche in quelle americane ( Penelope Cruz, Gerard Depardiue, Juliette Binoche ecc.... ). Io non definirei il cinema Italiano in crisi. Il talento le idee ci sono, non mancano. I soliti problemi sono Economici e politici. Di nessun altro genere.
Scusate se sono andato OT madari :stralol: :stralol:
Sono abbastanza d'accordo con te ARVIN SLOANE ma non completamente... Nel cinema infatti l'aspetto economico è fondamentale e non dobbiamo dimenticare che in passato il cinema italiano era considerato quello più importante dopo quello USA eppure non è che allora ci fossero tanti più soldi che adesso... La verità è che allora c'erano Fellini, De Sica, Visconti, Leone, etc. con star come la Loren, Mastroianni, Gasmann, la Magnani, etc. Adesso abbiamo Muccino, la Bellucci e Scamarcio... A sua discolpa bisogna però ammettere che il nostro cinema è fra quelli più penalizzati dalla pirateria e dalla diffusione di nuovi modi di guardare film... Ma questo non basta...
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Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
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The hand that mock'd them and the heart that fed.
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Look on my works, ye Mighty, and despair!"
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Sono abbastanza d'accordo con te ARVIN SLOANE ma non completamente... Nel cinema infatti l'aspetto economico è fondamentale e non dobbiamo dimenticare che in passato il cinema italiano era considerato quello più importante dopo quello USA eppure non è che allora ci fossero tanti più soldi che adesso... La verità è che allora c'erano Fellini, De Sica, Visconti, Leone, etc. con star come la Loren, Mastroianni, Gasmann, la Magnani, etc. Adesso abbiamo Muccino, la Bellucci e Scamarcio... A sua discolpa bisogna però ammettere che il nostro cinema è fra quelli più penalizzati dalla pirateria e dalla diffusione di nuovi modi di guardare film... Ma questo non basta...
Secondo me il paragone con il periodo d'oro del cinema Italiano è sbagliato e sviante. Stiamo parlando di due contesti differenti, di due realtà storiche sociali molto diverse, che rispecchiano alla perfezione il nostro paese. Il dopo guerra e il boom economico la prima, e un Italia spaccata da una crisi generazionale, politica ed economica, che si confronta con la perdita dei valori e con l'affermarsi di nuovi modelli e che cerca di tenersi a galla la seconda. Il paragone per me non si pone.
Per quel che riguarda il fattore economico non sono molto daccordo. I film di oggi costano molto di più in proporzione ai film di quarant'anni fa, ma è altrettanto vero che negli anni 40 e 50 con il boom economico erano molti di più quelli disposti ad investire nel cinema. C'era più dinamismo più voglia di fare. C'era voglia di cambiamento, di rivalsa. Ci si doveva lasciare il passato alle spalle. La situazione come già detto era molto diversa da quella odierna.
Sono daccordo invece sul modo di guardare i film. Ci siamo standardizzati al modello Holliwoodiano delle grandi case di produzione degli effetti speciali e della "sponsorizzazione di massa". Ma questa è una tendenza di mercato, e il mercato va dove c'è la tendenza.
E non sottovalutiamo l'impatto che ha avuto la televisione in Italia... Il cinema ha sofferto molto l'arrivo di questo nuovo concorrente... E' noto infatti che il popolo italiano sia particolarmente ''televisivo'' e visto quello che circola al giorno d'oggi sulle reti non sono proprio convinto che questo sia un bene...
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The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
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E non sottovalutiamo l'impatto che ha avuto la televisione in Italia... Il cinema ha sofferto molto l'arrivo di questo nuovo concorrente... E' noto infatti che il popolo italiano sia particolarmente ''televisivo'' e visto quello che circola al giorno d'oggi sulle reti non sono proprio convinto che questo sia un bene...
D'accordissimo con te...ci sono serate in cui il telefilm la fa da padrone...mai che facciano vedere qualche bel filmone....
Il cinema italiano secondo me...dipende dagli attori...ci sono attori che ci sanno fare,e i loro film diventano imperdibili,e attori indecenti che rendono il film inguardabile....e per di più in quest'ultima categoria finiscono tutti quei film che parlano sempre delle stesse quattro cose (e da li non si riesce ad uscire).Ho perso tutta la mia fiducia dopo lo'uscita di 3 metri sopra il cielo....se si continua sempre con la stessa solfa....come si può andare avanti?Ci si fossilizza...anche per questioni di marketing...vendere vendere vendere....e l'originalità?a quella chi ci pensa?
Non credo che la televisione abbia avuto un impatto negativo sul cinema o abbia influito su di esso. Il cinema è un mondo a se stante indipendente e slegato da quello che è il mezzo televisivo. Sebbene la televisione abbia un impatto fortissimo, in Italia e non solo, non imputerei colpe alla televisione. Il fenomeno delle Fiction, dei telefilm e dei film tv è una cosa positiva ai miei occhi, e si può altresì considerare cinema anche questo. Poi ovviamente come per i film anche qui alcune serie escono meglio e altre peggio, ma tutto sommato è un fenomeno positivo. E la qualità di molte di queste è sbalorditivamente alta per i canoni della televisione.
Non credo che la televisione abbia avuto un impatto negativo sul cinema o abbia influito su di esso. Il cinema è un mondo a se stante indipendente e slegato da quello che è il mezzo televisivo. Sebbene la televisione abbia un impatto fortissimo, in Italia e non solo, non imputerei colpe alla televisione. Il fenomeno delle Fiction, dei telefilm e dei film tv è una cosa positiva ai miei occhi, e si può altresì considerare cinema anche questo. Poi ovviamente come per i film anche qui alcune serie escono meglio e altre peggio, ma tutto sommato è un fenomeno positivo. E la qualità di molte di queste è sbalorditivamente alta per i canoni della televisione.
Non sono d'accordo, sono proprio le fiction che a mio parere hanno ammazzato il cinema italiano, bassi costi e alti profitti, a questo punto chi ha più voglia di accollarsi la spesa di un film originale per il cinema?
L'impatto tv sul cinema non lo consideravo in rapporto alle fiction ma era un discorso più generale... Cioè l'arrivo di un mezzo di svago con cui si può assistere a uno spettacolo dalla poltrona di casa propria e senza pagare di volta in volta il biglietto ha tolto pubblico al cinema...
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Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
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Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
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