Certo che c'è una mentalità diversa dietro:
quello che itnendevo è che qualsiasi sia la motivazione, o mentalità che c'è dietro, tutte hanno in comunq il non voler fare la leva
Voglio schivarlo perché non ho voglia di farlo
questa non è una motivazione, questo è ripetere due volte la stessa cosa, oppure tu vedi una differenza tra "non volere", "volere evitare" "volere schivare" "non avere voglia di"?
Scusate ma io non condivido l'equazione "non volgio entrare nell'esercito=obiettore=contrario all'uso delle armi"
E' illogico porre un dazio su chi ha fatto una scelta perchè non voleva correre il rischio di essere mandato a sparare ad altri uomini. Se una volta lo stato concepiva lo sparare al nemico un obbligo del cittadino, per cui l'unica equazione valida era se non fai parte dell'esercito sei una checca comunista, mi pare anacronistico continuare a pensarla così.
La scelta c'era, ma era fra rischiare di dover sparare a persone e avere il porto d'armi per la caccia oppure non sparare a persone e scordarsi il porto d'armi. Mi pare un aut aut che non giustifichi questo accanimento contro chi ha obiettato non perchè contrario alle armi ma perchè contrario a sparare ad altre persone.
quoto aggo al cubo
Voglio schivarlo perché non ho voglia di farlo
come ricordato chi non faceva il militare (qui piazzo la bomba e scappo) era occupato in cose IMHO molto piu utili (tipo guidare ambulanze,assistenza agli anziani etc).per lo stesso lasso di tempo.
/me fugge ora.veloce.più veloce.
edd ;)
quello che itnendevo è che qualsiasi sia la motivazione, o mentalità che c'è dietro, tutte hanno in comunq il non voler fare la leva
Ma cambia la motivazione, e la motivazione a mio parere è (dovrebbe essere) discriminante.
Voglio cacciare, perché mi serve per vivere; voglio cacciare, perché mi diverte uccidere. Hanno in comune il voler cacciare, ma la mentalità è decisamente diversa, e può portare a giudizi altrettanto diversi. Solo un esempio per chiarire.
questa non è una motivazione, questo è ripetere due volte la stessa cosa, oppure tu vedi una differenza tra "non volere", "volere evitare" "volere schivare" "non avere voglia di"?
Certo che la vedo, quando non sono presi separati ma nel contesto in cui li ho messi; mi cito, «"Voglio schivarlo perché non ho voglia di farlo" è una mentalità decisamente diversa da "Voglio schivarlo perché sono contro alle armi"; ed entrambe sono diverse da "Voglio schivarlo perché sono contrario alla guerra"». In tutti questi casi le ipotetiche persone vogliono schivarlo, ma la motivazione che sta dietro a questa volontà è diversa: essere contro alle armi, essere contrario alla guerra, non aver voglia di fare la leva. Si può voler schivare una cosa non solo perché non se ne ha voglia: non è ripetere due volte la stessa cosa, in quanto una è la conseguenza, l'altro la motivazione (che cambia a seconda dei singoli).
come ricordato chi non faceva il militare (qui piazzo la bomba e scappo) era occupato in cose IMHO molto piu utili (tipo guidare ambulanze,assistenza agli anziani etc).per lo stesso lasso di tempo
Continuo a ripetere che non ho mai sostenuto il contrario. Ma mi sembra innegabile che, a fronte di chi lo faceva perché veramente convinto, ci fosse chi lo faceva perché non aveva voglia di fare il servizio di leva.
non son d'accordo mornon, è come se ti cheidessero
-perchè non vuoi fare la leva?
-perchè no
non è una motivazione questa, ci deve essere qualcosa dietro ad esempio essere contrari alle armi, alla guerra, non volersi allontanare dalla famiglia, non sopportare l'autorità, essere convinti che i militari siano alieni eccetera.
Dire "non ho voglia di fare la leva" o dire "voglio schivare la leva" è esattamente la stessa cosa
Dire "non ho voglia di fare la leva" o dire "voglio schivare la leva" è esattamente la stessa cosa
Dire "Voglio schivare la leva perché non ho voglia di farla" è causa e conseguenza. Ho conosciuto persone la cui motivazione era esattamente quella. Se dico "Voglio schivare la leva perché sono contrario alle armi" non è questione di aver voglia o non averla, è questione ideologica. E no, dire "Voglio schivare [qualcosa]" e non aver voglia di fare quel qualcosa non sono sinonimi: "Perché non vuoi fare la leva?" "Perché non ne ho voglia" è diverso da "Perché sono contrario alle armi", e non è come dire "Perché no". Io posso voler schivare un compito in classe, ma non per mancanza di voglia di farlo, quanto per impreparazione.
Comunque, se preferisci, "Voglio schivare la leva perché la considero un anno buttato", "Voglio schivare la leva perché non voglio andare lontano da casa", "Voglio schivare la leva perché non voglio seguire gli orari della caserma". Prendi quello che vuoi, il punto è che non tutti hanno fatto servizio di leva perché contro le armi e/o contro la guerra; a questo punto, se non possono prendere il porto d'armi sono fatti loro.
Io posso voler schivare un compito in classe, ma non per mancanza di voglia di farlo, quanto per impreparazione.
il che si può tradurre anche con "non ho voglia di fare il compito in classe perchè sono impreparato" ^^
Comunque, se preferisci, "Voglio schivare la leva perché la considero un anno buttato", "Voglio schivare la leva perché non voglio andare lontano da casa", "Voglio schivare la leva perché non voglio seguire gli orari della caserma". Prendi quello che vuoi, il punto è che non tutti hanno fatto servizio di leva perché contro le armi e/o contro la guerra; a questo punto, se non possono prendere il porto d'armi sono fatti loro.
ok, rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido, la leva obbligatoria era una legge assurda, per cui non biasimo chi ha mentito sulla propria obiezione pur di schivarla, qualunque fossero le sue motivazioni e no, non ho nulla in contrario a che queste persone possano prendere il porto d'armi o lavorare nelle forze dell' ordine
d'altronde "non puoi prendere il porto d'armi perchè ormai hai detto così e non puoi cambiare idea" mi sembra una motivazione molto esigua, ma anche questo è solo un mio punto di vista
UOTE(Eddard Seaworth @ Jun 3 2007, 11:03 AM) *3 - le limitazioni sul "porto d'armi" imposte al sottoscritto sono a dir poco assurde: secondo il testo di legge io non potrei uscire di casa (inteso come andare in giardino) tenendo in mano il coltello per affettare le angurie o i forchettoni per il barbecue, perchè superano la distanza massima consentita
Sicuro? Perché per una cosa simile non serve porto d'armi...
Sicuro perchè ero stato avvisato: un ex obiettore, teoricamente, non può portare con s una lama che superi i dieci cm fuori delle mura di casa.
Ora a me non è mai importato nulla del porto d'armi: non vado a caccia, a pesca, al poligono, se mi trovo davanti un ladro o un criminale con un'arma alzo e mani e gli indico dove sta il portafoglio, se è disarmato mi difendo con quel po' di judo che ricordo ancora. Ma per assurdo sarei passibile di denuncia se quando metto il costume scozzese infilo nella calza lo Sgian Dhu, un pugnale lungo 5 cm dalla lama d'acciaio - molto più affilata di un coltello per la angurie - che mi serve solo come elemento decorativo del costume e che passa dalla sua custodia alla mia calza e viceversa. Chiamatela coerenza!
IO non ho problemi ad ammettere che non ho fatto il servizio di leva prima di tutto perchè non volevo farlo, e secondariamente perchè mi fecero casino con le carte universitarie e non otei ottenere i rimandi regolari. Dico che il mio fu un anno bttato perché a me diede solo mal di fegato, non per quello che facevo ma perchè in casa di riposo se ne approfittavano per non fare quel che avrebbero dovuto fare loro.
Ma non vedo motivo di perchè uno che ha fatto il servizio civile non possa poi lavorare nelle forze dell'ordine...solo perchè sono un corpo armato.
Ma cambia la motivazione, e la motivazione a mio parere è (dovrebbe essere) discriminante.
Voglio cacciare, perché mi serve per vivere; voglio cacciare, perché mi diverte uccidere. Hanno in comune il voler cacciare, ma la mentalità è decisamente diversa, e può portare a giudizi altrettanto diversi. Solo un esempio per chiarire.
Non intendo spostare il discorso sulla caccia per non andare OT, ma pongo una semplice domanda:
un obiettore che intenda andare a caccia non può farlo, un obiettore che intenda calare le reti in mare per pescare può farlo tranquillamente. Dov'è la differenza? Se il cacciatore consuma le sue prede, non si tratta esattamente della stessa cosa? ;)
Per il resto cito un passo preso da "Il Venerdì" di Repubblica:
Un ex-obiettore di coscienza non può essere assunto come psicologo nella Guardia di Finanza né come odontoiatra nella Marina. Non può lavorare in miniera, dove si usano esplosivi, ma neanche in una fabbrica di air bag. Non può cimentarsi nel biathlon né nel tiro al piattello. E se fa il veterinario i cavalli deve anestetizzarli forse a schiaffoni, perchè naturalmente non può utilizzare un fucile lanciasiringhe. Naturalmente non può nemmeno andare a caccia. E se è abbastanza ovvio che non possa presentarsi ad un concorso in Polizia lo è un pò meno che gli sia precluso anche un lavoro d'ufficio, come vigile urbano o guardia forestale.
Giudicate voi... :shock:
Il famoso Dazio dell'impossibilità di entrare nelle forze dell'ordine o del porto d'armi è nato ed è sempre stato considerato la degna e giusta punizioneper i codardi che scappavano dal loro dovere.
Qui non è questione di lanciare una bomba e poi scappar via o di fare sterile polemica. Hanno tolto una legge che non aveva senso e che era anche parecchio discriminante per tutta una fetta di persone che con motivazioni differenti si rifiutarono all'epoca di "fare il militare" e preferirono dedicarsi al servizio civile.
Visto che lo stato prevedeva comunque un'alternativa all'anno impiegato nell'esercito, era IMHO anche ingiusto punire chi sceglieva di percorrere un'altra via oltre a quella di "passare un anno in gallura seduto sotto un pino marittimo a fare la guardia al nulla" (come disse un mio amico... ).
La questione è che era obbligatorio dedicare un anno allo stato, con il militare o con altro.
però Se facevi il militare ti prendevi il rispetto della gente, se facevi l'obiettore, e quindi il servizio civile, eri lo zimbello del paese e ti venivano precluse anche tutta una serie di cose che magari volevi e potevi fare.
Era profondamente ingiusta la pena inflitta, in quanto l'obiettore in ogni caso dedicava lo stesso un anno allo stato, impiegando il suo tempo in azioni differenti.
E per chiunque creda che il servizio civile offrisse solo vantaggi... beh, il mio fidanzato dell'epoca, già convivente con me, è stato spedito da Milano a Verona, in aperta campagna, a "cambiare pannoloni" in una casa di riposo per anziani non autosifficienti. C'è stato tutto l'anno di servizio civile, senza battere ciglio, tornando solo nei w.e. con il treno e consumando così anche i pochi soldi che guadagnava... IL suo vicino di casa ha fatto il militare dietro casa praticamente.
E se non vi convince la teoria della punizione, basti anche ragionare che le persone crescono, cambiano e spesso e volentieri, delle decisioni di quando erano 18enni se ne pentono (non tutti, chiaro). Tanto più che parecchia gente in polizia ora, era una volta un "fricchettone comunista" (obiettore nella traduzione comune di certa gente).
No dico... cambiare idea nell'arco della crescita non è sintomo di poca coerenza! NOn si finisce mai di cambiare e imparare.
Sinceramente ho sempre reputato la leva obbligatoria una scemenza. Per fare il militare e la vita da caserma ci devi essere portato, non te lo inventi. I primi ad essere stati felici della fine della leva obbligatoria sono stati gli ufficiale stessi che si vedevano arrivare ogni anno ragazzi che con quella vita non avevano nulla a che vedere e che erano difficili da gestire. Il servizio civile in alternativa, come fatto notare da altri, non era per un nulla un modo per stare in panciolle a grattarsi.
E' un pò come Samwell Spoiler Grande Inverno 3e42d3b9d2c01f83be0f131b40c01323'3e42d3b9d2c01f83be0f131b40c01323
nei guardiani della notte. Come guerriero e combattente non vale nulla, ciò non gli vieta di essere un ottimo maestro
. Perchè se non mi "sento" di fare la vita da militare o in un corpo delle forze armate non posso però accedere ad altre mansioni ad esse inerenti (vedi una carriera nella scientifica o come psicologo ciminale, ecc..)??
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
il che si può tradurre anche con "non ho voglia di fare il compito in classe perchè sono impreparato"
No, perché l'impreparazione è una cosa che prescinde dalla voglia di fare un compito in classe.
rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido, la leva obbligatoria era una legge assurda, per cui non biasimo chi ha mentito sulla propria obiezione pur di schivarla, qualunque fossero le sue motivazioni e no, non ho nulla in contrario a che queste persone possano prendere il porto d'armi o lavorare nelle forze dell' ordine
Era obbligatoria, magari era un'assurdità, ma chi ha scelto di schivarla tramite la leva lo ha fatto conscio delle conseguenze. Se voleva tanto il porto d'armi, poteva sopportare per un anno.
d'altronde "non puoi prendere il porto d'armi perchè ormai hai detto così e non puoi cambiare idea" mi sembra una motivazione molto esigua, ma anche questo è solo un mio punto di vista
Semplicemente, mi pare troppo semplice "cambiare idea" quando ormai si sono saltati tutti i contro, e si avrebbero solo i pro.
Sicuro perchè ero stato avvisato: un ex obiettore, teoricamente, non può portare con s una lama che superi i dieci cm fuori delle mura di casa
Tengo il beneficio del dubbio, perché a quanto ne so la famosa legge dei dieci centimetri/quattro dita/un palmo non è mai esistita; cercherò conferme in merito.
sarei passibile di denuncia se quando metto il costume scozzese infilo nella calza lo Sgian Dhu, un pugnale lungo 5 cm dalla lama d'acciaio - molto più affilata di un coltello per la angurie - che mi serve solo come elemento decorativo del costume e che passa dalla sua custodia alla mia calza e viceversa
A parte che il fatto che sia piú affilato di un coltello per angurie è un'"aggravante", non un'"attenuante", c'è qualcosa che non torna: se "un ex obiettore, teoricamente, non può portare con s una lama che superi i dieci cm fuori delle mura di casa", perché rischi la denuncia con una lama da cinque centimetri? ;)
non vedo motivo di perchè uno che ha fatto il servizio civile non possa poi lavorare nelle forze dell'ordine...solo perchè sono un corpo armato
Questo è ancora un altro discorso; per motivi d'ufficio, potrei anche essere d'accordo. Per altri, da discutere.
un obiettore che intenda andare a caccia non può farlo, un obiettore che intenda calare le reti in mare per pescare può farlo tranquillamente. Dov'è la differenza? Se il cacciatore consuma le sue prede, non si tratta esattamente della stessa cosa?
A parte che una non usa armi, e qui sta la differenza, ho detto che in simili casi si può discutere, quello che contestavo è il ragionamento "Lo ha fatto 'solo' per schivare la leva, quindi diamoglielo" :shock:
Visto che lo stato prevedeva comunque un'alternativa all'anno impiegato nell'esercito, era IMHO anche ingiusto punire chi sceglieva di percorrere un'altra via oltre a quella di "passare un anno in gallura seduto sotto un pino marittimo a fare la guardia al nulla" (come disse un mio amico... )
Il fatto che esista un'alternativa non implica che quest'alternativa non debba avere conseguenze; comunque, stante che dietro all'obiezione di coscienza c'era (ci dovrebbe essere stata) un'avversione se non alle armi almeno alla guerra, onestamente quella clausola non mi pare poi cosí insensata.
Del resto, chi voleva il porto d'armi doveva firmare la rinuncia al servizio civile, quindi non era una cosa unidirezionale.
I primi ad essere stati felici della fine della leva obbligatoria sono stati gli ufficiale stessi che si vedevano arrivare ogni anno ragazzi che con quella vita non avevano nulla a che vedere e che erano difficili da gestire
Da parte mia ti so dire che, almeno in parte, ufficiali e corpi contrari alla decisione ci sono.
Giusto a scanso di altri equivoci, ricordo che ho espressamente detto che per caccia e simili si può discutere; quello che non mi trova d'accordo è il ragionamento "Visto che lo ha fatto per schivare la leva, è logico che possa avere il porto d'armi".
I primi ad essere stati felici della fine della leva obbligatoria sono stati gli ufficiale stessi che si vedevano arrivare ogni anno ragazzi che con quella vita non avevano nulla a che vedere e che erano difficili da gestireDa parte mia ti so dire che, almeno in parte, ufficiali e corpi contrari alla decisione ci sono.
A febbraio sono stata a Verona a vedere il giuramento di mio cugino. Quelle parole le ha detto il suo ufficiale parlando con mio zio. Adesso essendo volontari se vedi che quella vita non fa per te hai tot giorni di tempo entro cui decidere se restare o no. Quelli che vogliono restare accettano quello stile di vita. Con la leva obbligatoria ti tenevi tutto ciò che arrivava, volente o nolente.
Sicuramente ci saranno state persone pro e persone contro. Però questo ragionamento mi sembrava particolarmente sensato. Mettere come requisito fondamentale per accedere a certe categorie di lavoro o attività ludiche, l'aver fatto il servizio militare, costringendomi a vivere una situazione che non mi sento di vivere, fisicamente o psicologicamente, mi sembra assurdo.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
No, perché l'impreparazione è una cosa che prescinde dalla voglia di fare un compito in classe.
mah credo semplicemente che stiamo intendendo la parola "voglia" con 2 accezioni diverse, ma non puoi dire assolutamente che la mia frase non sia l'esatta traduzione della tua
Era obbligatoria, magari era un'assurdità, ma chi ha scelto di schivarla tramite la leva lo ha fatto conscio delle conseguenze. Se voleva tanto il porto d'armi, poteva sopportare per un anno.
un attimo, chi ha scelto di fare il servizio militare, seguendo i ltuo ragionamento deve averlo fatto perchè favorevole alla guerra, non per avere il porto d'armi per andare a caccia altrimenti è come l'obiettore che obietta per non partire lontano da casa
Semplicemente, mi pare troppo semplice "cambiare idea" quando ormai si sono saltati tutti i contro, e si avrebbero solo i pro.
sarà acneh troppo facile, ma non vedo perchè dovrebbe essere più difficile, hai qualche motivazione?
Il fatto che esista un'alternativa non implica che quest'alternativa non debba avere conseguenze; comunque, stante che dietro all'obiezione di coscienza c'era (ci dovrebbe essere stata) un'avversione se non alle armi almeno alla guerra, onestamente quella clausola non mi pare poi cosí insensata.Del resto, chi voleva il porto d'armi doveva firmare la rinuncia al servizio civile, quindi non era una cosa unidirezionale.
il fatto che chi prende il porto d'armi non possa fare il servizio civile, a me pare una cavolata ancora più grossa, spero che questa norma sia già stata eliminata o che questo venga fatto quantpo rpima
Giusto a scanso di altri equivoci, ricordo che ho espressamente detto che per caccia e simili si può discutere; quello che non mi trova d'accordo è il ragionamento "Visto che lo ha fatto per schivare la leva, è logico che possa avere il porto d'armi".
puoi dirmi che non ti sembra giusto nei confronti dsi chia ha fatto il servizio militare (perchè poi? anche quella è una scelta consapevole) ma perchè non sarebbe logico?
essendo volontari se vedi che quella vita non fa per te hai tot giorni di tempo entro cui decidere se restare o no
Modifica dell'ultimo periodo, tra l'altro; fino al blocco che è partito a Ottobre scorso, quella possibilità non c'era.
Mettere come requisito fondamentale per accedere a certe categorie di lavoro o attività ludiche, l'aver fatto il servizio militare, costringendomi a vivere una situazione che non mi sento di vivere, fisicamente o psicologicamente, mi sembra assurdo
Non discuto questo, quello che non mi convinceva era altro (il già citato ragionamento).
Tra parentesi: se uno ha fatto il servizio civile perché contrario alla guerra (visto che si spara ad altri esseri umani), ha senso avere il porto d'armi per difesa personale (visto che è volto a sparare ad altre persone)? Certo, la difesa persona è volta a difendere sé stessi; però l'esercito è volto a difendere il popolo e lo Stato, no? Se uno si dice contro a sparare a esseri umani, è coerente volere un porto d'armi per difesa personale?
A scanso di equivoci: so benissimo che non esiste solo quella tipologia di porto d'armi, ho portato quella per il dubbio che mi è venuto, di cui sopra.
credo semplicemente che stiamo intendendo la parola "voglia" con 2 accezioni diverse, ma non puoi dire assolutamente che la mia frase non sia l'esatta traduzione della tua
Almeno con l'accezione che do io a "voglia" non vedo perché non potrei, in quanto la tua frase significa una cosa diversa dalla mia.
chi ha scelto di fare il servizio militare, seguendo i ltuo ragionamento deve averlo fatto perchè favorevole alla guerra, non per avere il porto d'armi per andare a caccia altrimenti è come l'obiettore che obietta per non partire lontano da casa
Seguendo il mio ragionamento al massimo dovrebbe averlo fatto non essendo contrario alle armi, è diverso. Infatti, come ho detto, il discorso "Un obiettore non necessariamente è contrario alle armi" può anche trovarmi d'accordo.
Comunque, potrebbe averlo fatto anche perché interessato, o altro; "militare" non è sinonimo di "favorevole alla guerra".
sarà acneh troppo facile, ma non vedo perchè dovrebbe essere più difficile, hai qualche motivazione?
Trovo sia troppo comodo "cambiare" idea quando si hanno solo vantaggi; sarebbe (stato) decisamente comodo: sono a favore delle armi, prendo il porto d'armi; "cambio" idea, faccio il servizio civile per schivare la leva; finito il servizio civile, "cambio" idea e riprendo il porto d'armi.
Una motivazione, come detto, è "Hai fatto una scelta consapevole, accettane le conseguenze". È una scelta di comodo che, come detto, abusa di un istituto creato per altre motivazioni. Onestamente, se uno venisse a lamentarsi "Ma io l'ho fatto solo per schivare la leva, ora voglio il porto d'armi", l'unica risposta che mi sentirei di dargli è "Fatti tuoi, lo sapevi".
puoi dirmi che non ti sembra giusto nei confronti dsi chia ha fatto il servizio militare (perchè poi? anche quella è una scelta consapevole) ma perchè non sarebbe logico?
Di per sé si potrebbe dire che non sarebbe giusto nei confronti di chi non aveva voglia di fare la leva/preferiva il servizio civile, ma ha fatto quello militare perché voleva il porto d'armi; certo, anche questa è una scelta consapevole, ma cosa c'entra? Ne accetti le conseguenze, quali che siano, come le accetti chi invece ha scelto altrimenti. Tra l'altro, scelta consapevole fino a un certo punto, nel senso che fino all'anno scorso non si poteva sapere di questa proposta di legge, quindi non c'era questa consapevolezza nello scegliere leva o servizio civile. Mentre chi ha scelto il servizio civile sapeva a priori cosa questo avrebbe comportato.
Comunque, vedi miei scorsi messaggi, dove ho spiegato perché non mi sembra una motivazione logica. Riassumendo, ma negli scorsi messaggi troverai piú dettaglio, visto che le conseguenze di quella scelta erano pubbliche, chi ha fatto quella scelta ha scelto consapevolmente di rinunciare. Quindi non si lamenti perché gli capita quello che sapeva gli sarebbe capitato nel fare una determinata scelta.
Almeno con l'accezione che do io a "voglia" non vedo perché non potrei, in quanto la tua frase significa una cosa diversa dalla mia
beh una volta riconosciuto che stiamo usando la stessa parola con due significati diversi, mi apre inutile continuare a discutere su questa cosa sinceramente
Comunque, potrebbe averlo fatto anche perché interessato, o altro; "militare" non è sinonimo di "favorevole alla guerra".
quantomeno favorevole alla guerra difensiva direi di si, altrimenti si parla di disertore credo
Trovo sia troppo comodo "cambiare" idea quando si hanno solo vantaggi; sarebbe (stato) decisamente comodo: sono a favore delle armi, prendo il porto d'armi; "cambio" idea, faccio il servizio civile per schivare la leva; finito il servizio civile, "cambio" idea e riprendo il porto d'armi.Una motivazione, come detto, è "Hai fatto una scelta consapevole, accettane le conseguenze". È una scelta di comodo che, come detto, abusa di un istituto creato per altre motivazioni. Onestamente, se uno venisse a lamentarsi "Ma io l'ho fatto solo per schivare la leva, ora voglio il porto d'armi", l'unica risposta che mi sentirei di dargli è "Fatti tuoi, lo sapevi".
come già detto, una legge si deve occupare solo di ciò che è lecito o meno fare, le motivazioni lasciamole stare. Citando il tuo esempio di prima:
vado a caccia per sfamarmi, posso farlo? si a patto che rispetti le norme di legge
vado a caccia perchè mi piace uccidere, posso farlo? si a patto che rispetti le norme di legge
poi uno può dire che reputa il secondo caso inumano, sbagliato ecc., ma finchè non si infrange nessuna legge nessuno può impedire di farlo
Tra l'altro, scelta consapevole fino a un certo punto, nel senso che fino all'anno scorso non si poteva sapere di questa proposta di legge, quindi non c'era questa consapevolezza nello scegliere leva o servizio civile. Mentre chi ha scelto il servizio civile sapeva a priori cosa questo avrebbe comportato.
non mi è chiaro questo passaggio, non c'era consapevolezza nello scegliere leva o servizio civile mentre c'era per chi ha scelto il servizio civile? non era una delle due opzioni della prima parte del periodo?
Comunque, vedi miei scorsi messaggi, dove ho spiegato perché non mi sembra una motivazione logica. Riassumendo, ma negli scorsi messaggi troverai piú dettaglio, visto che le conseguenze di quella scelta erano pubbliche, chi ha fatto quella scelta ha scelto consapevolmente di rinunciare. Quindi non si lamenti perché gli capita quello che sapeva gli sarebbe capitato nel fare una determinata scelta.
mmmh ancora non capisco
io scelgo di fare il servizio civile perchè contrario alle armi
conseguenza logica: non posso/ non voglio prendere il porto d'armi
io scelgo di fare il servizio civile ma NON sono contrario alle armi
consegenza logica: posso prendere il porto d'armi
almeno per come intendo io la logica, quello che dici tu a me sembra una punizione, che si potrebbe commutare in una multa o un giorno di galera o quello che vuoi, ma impedire vita natural durante di fare una determinata cosa mi pare eccessivo