Ehm,io intendevo fuori catalogo rispetto al circuito delle normali librerie...lavorando in una di esse e potendo usufruire dello sconto dipendenti (25%...mica pizza e fichi),ovviamente lo sfrutterei in pieno.
O.K. meglio tardi che mai:Riporto in alto questo topic solo per comunicare che è uscito "Gli ultimi incantesimi" nuovo capitolo di questa saga. Non appena lo avrò letto (al momento ha cinque libri davanti nella lista d'attesa) lo recensirò nell'apposito topic.
GLI ULTIMI INCANTESIMI, Silvana De Mari, Salani ed.
Trama
Terzo capitolo della saga di Silvana De Mari dopo “L’ultimo Elfo” e “L’ultimo Orco”, “Gli ultimi incantesimi” narra la storia dei quattro popoli – uomini, orchi, nani e elfi – 9 anni dopo la conquista di Daligar. La regina strega Rosa Alba, rimasta vedova, è chiusa nel suo dolore, che cerca di colmare a furia di pane, miele e cacio. Il capo degli Uomini si troverà a vivere un terribile dolore che rischierà di annientarlo. Saranno i figli di Rosa Alba, poco più che bambini, e altri improbabili eroi grassi o brufolosi, ladri di galline e zoppi, che prenderanno in mano le redini per salvare il popolo dei nani, deportato e reso schiavo da quello degli orchi. Una antica profezia nascosta dentro una filastrocca per bambine e tramandata nei secoli lega il destino dei quattro popoli e incrocia i sogni e le vite del piccolo Joss (il figlio più fragile della regina strega) e di Inskay il Nano.
Commento
La storia è coinvolgente e ben narrata, ci sono molte immagini e scene appassionanti e commoventi, e lungo il libro si snoda una riflessione sul rapporto tra uomini (e orchi e nani) e divinità piuttosto interessante, così come quello sul senso del lutto. E rimane sempre condivisibile il messaggio di fondo: i bambini hanno la purezza e la tenacia necessaria per salvare il mondo, e il mondo si salva attraverso le madri, o meglio la condizione in cui vivono le donne e madri è specchio degli uomini che esse metteranno al mondo.
Difetti: Il commento di Philip Pullman che si trova sulla copertina:"Silvana De Mari utilizza gli stilemi della Fantasy per parlare di cose reali" personalmente racchiude alcuni pregi e molti dei difetti della scrittura della De Mari:alcuni parallelismi con la realtà dei nostri giorni sono di una evidenza quasi irritante e offensiva. Gli orchi somigliano troppo allo stereotipo del terrorista islamico e i nani somigliano troppo allo stereotipo dell’ebreo. E gli uomini hanno una mentalità decisamente troppo occidentale. Il che lascia piuttosto spiazzati e perplessi. Il messaggio di fondo della De Mari sulla condizione femminile viene espresso anche troppe volte. Non è necessario che un concetto debba essere ripetuto venti volte in un libro perchè sia compreso dal lettore (anche si tratta di un lettore di fantasy). Inoltre trovo poco credibile il passaggo di alcune personaggio da uno stato di "inetti zimbelli" a quello di abili guerrieri e condottieri di eserciti (ed io tendo ad essere abbastanza tollerante su questi aspetti). Infine il finale è decisamente affrettato ed è chiaramente serve come introduzione per il prossimo libro della saga.
Conclusione: anche se mi ha parzialemente deluso e lo trovo comunque inferiore all'Ultimo Orco, il mio giudizio rimane comunque positivo, Silvana De Mari è un’ottima scrittrice (anche se per sua sfortuna non più adolescente) ed in un panorama di "eroi al crepuscolo" e robaccia simile si distingue per stile ed originalità.
In effetti, è lo stesso motivo per cui il libro mi ha lasciato un po' perplesso: in quelli prima c'erano sí accenni, ma gli Orchi erano qualcosa di piú generale; in quest'ultimo, è a dir poco palese il riferimento, si va sempre a finire lí.alcuni parallelismi con la realtà dei nostri giorni sono di una evidenza quasi irritante e offensiva. Gli orchi somigliano troppo allo stereotipo del terrorista islamico
Le varie mentalità non mi hanno spiazzato, ma la perdita di generalità di cui sopra non mi ha convinto.
Questa serie è dichiaratamente, e almeno dai tempi dell'uscita del secondo libro, una quadrilogia; segnalo un'intervista della De Mari in cui accenna qualcosa anche sui prossimi libri. Manca ancora il titolo del quarto della serie, non so quando lo renderà pubblico.il finale è decisamente affrettato ed è chiaramente serve come introduzione per il prossimo libro della saga
Ho visto ed ascoltato Silvane de Mari sabato sera,: il suo era uno degli interventi che anticipavano la nostra esibizione di balle scozzesi alla due giorni "Le Notti di Arkhesya".
Non ho letto i suoi libri, ma lei non mi è piaciuta, e mi ha smorzato non di poco la potenziale curiosità: mi è sembrata una donna piuttosto arrogante nelle sue affermazioni, che peraltro suonavano come un misto di banalità conosciute (vecchia la teoria che le persone felici vivono meglio e più a lungo, vecchia quella che emani in modo captabile le tensioni positive o negative che ti agitano), teorie pseudo-scientifiche (i cristalli formati dall'acqua...), infiorettamenti storici (che potrei conestare senza tanti problemi) ed affermazioni del tono "noi siamo magici - lo sapete anche voi che state girati di spalle?" (nota: il palco da cui parlava era alle mie spalle, io avevo di fronte la mia porzione di costine e polenta, e dovevo affrettarmi a finirle per poi andare a cambiarmi per lo spettacolo...sentirsi apostrofare così è un po' irritante).
In definitiva...non credo che la leggerò.