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La bussola d'oro
L di Lyra
creato il 25 maggio 2007

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Mornon
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Inviato il 29 luglio 2008 16:42

Novità: http://www.oxfordmail.net/display.var.2410...film_sequel.php ^_^


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Manifredde
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Inviato il 26 agosto 2008 10:23

Mah, io ho letto sia il libro che visto il film. Ho trovato il libro geniale sotto molti punti di vista, ma i continui riferimenti alla Chiesa mi hanno irritato non poco (sono credente) perche' arano accuse velate e non argomentate. Credo che inserire messaggi 'seminascosti' in libri destinati ai bambini sia per lo meno inappropriato, a prescindere dalla natura del messaggio.

Boh, almeno Dan Brown aveva riempito l suo libro di argomentazioni (per cosi' dire).

 

Il film non mi ha fatto inpazzire (a parte la bellissima fotografia, soprattutto per la parte al polo) e nonostante quanto si dica anche il film era generoso in termini di accuse. Tra le tante ad esempio le raffigurazioni che ricordano quelle medievali dei santi sull'edificio in cui veniva custodita la corazza dell'orso e il capo dei 'cattivi' che subito mi ha ricordato Ratzinger :-)

 

A parte tutto questo, non credo che i produttori si siano 'autocensurati': non mi sembra che il libro avesse nessuna verita' di particolare rilievo, ed esattamente come in Dan Brown, la maggior parte delle accuse erano piuttosto banali, e gia' discusse a volonta' in passato. Quindi non credo che i produttori ci tenessero ad investire decine di milioni di dollari soltanto per qualche frecciatina alla Chiesa: uno scrittore non ha spese del genere, puo' permettersi di scrivere quello che gli pare, al massimo l'editore non lo pubblica. Ma una produzione cinematografica di questo livello non puo' permettersi di perdere fette di pubblico soltanto per questioni ideologiche che forse non condividono neppure...

 

E per stare su temi piu' leggeri mi piacerebbe sapere quanti di voi condividono l'oscar per gli effetti speciali, considerando che i concorrenti erano Transformers e Pirati dei caraibi 3?

Io credo che Transformers abbia in assoluto i migliori effetti speciali (intesi come qualita' direndering e integrazione col girato) che si siano mai visti. Pirati arriva vicino, e in piu' sono maggiormente vari (simulazione di fluidi e creature organiche, ad esempio).


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Mornon
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Inviato il 26 agosto 2008 11:35
ho letto sia il libro che visto il film. Ho trovato il libro geniale sotto molti punti di vista, ma i continui riferimenti alla Chiesa mi hanno irritato non poco (sono credente) perche' arano accuse velate e non argomentate. Credo che inserire messaggi 'seminascosti' in libri destinati ai bambini sia per lo meno inappropriato, a prescindere dalla natura del messaggio

Premettendo che non vuole essere una critica, è un libro di narrativa, per quanto contenga temi importanti e possa far pensare, non di saggistica, quindi è normale che non contenga chissà quali argomentazioni; analogamente, quanti libri di stampo cattolico ci sono che presentano Dio come esistente, i Vangeli come veri, senza argomentare? Ma non mi pare nulla di strano, finché sono libri di narrativa.

Comunque, lo stesso Pullman ha detto che il libro non è un tentativo di convertire all'ateismo; riporto alcuni stralci di cose da lui dette: "Non mi preoccupo che la gente non colga il mio messaggio. Se racconto una storia senza spiegarne il significato in modo esplicito, spetterà al lettore - qualunque sia la sua età e la sua cultura - trarne un insegnamento in maniera autonoma. Il mio messaggio riguarda la salvezza del divino, non la sua uccisione" (nota mia, dai libri: 5aca64fcaa3c4bf6b825f53c9e76bc95'5aca64fcaa3c4bf6b825f53c9e76bc95

notare che Dio non appare mai, né viene ucciso, né è detto che non esiste

); "la religione è al suo meglio - dà il meglio di sé - quanto più è lontana dal potere politico, e [...] quando ottiene il potere di (per esempio) mandare eserciti in guerra o condannare a morte qualcuno, o dominare ogni aspetto della nostra vita, va rapidamente in malora. A volte la gente crede che se un'azione è compiuta in nome della fede o della religione, allora dev'essere un'azione buona. Purtroppo non è così: alcune azioni compiute in nome della religione sono estremamente malvagie. Questo è ciò che ho cercato di dire nella mia storia.

Il mio libro celebra qualità come la gentilezza, l'amore, il coraggio e la generosità. E la curiosità intellettuale. Tutte queste belle cose. E le qualità contro cui i miei libri si scagliano sono la freddezza emotiva, la tirannia, la chiusura mentale, la crudeltà, tutte cose sulla cui negatività siamo d'accordo"; "Quanto all'ateismo, a me non importa se la gente crede in Dio oppure no, quindi non promuovo nulla del genere. Quello che mi interessa è se la gente è crudele oppure gentile, se agisce per la democrazia o per la tirannia, se crede nella ricerca scientifica o nel cancellare la libertà di pensiero ed espressione. Ottime cose sono state fatte in nome della religione, ma anche cose pessime; e sia cose buone sia cose cattive sono state fatte senza alcuna religione. Quel che a me interessa è il bene, da qualunque parte provenga".

 

Sul film, hanno voluto, non so se per motivi legati alle frange credenti, fare una cosa piú volta al totalitarismo in generale; anche se poi non so a quanto sia servito, visto che comunque associazioni cristiane hanno promosso il boicottaggio del film. Una cosa che mi sono chiesto, senza riferimenti specifici ai partecipanti a questa discussione e senza intento critico, è se le accuse generiche che si vedono alla Chiesa di oggi, il fastidio nel leggere i libri/vedere il film, ecc., sia influenzato (consciamente o no) dall'idea aprioristica che i libri di Pullman siano contro la religione e contro Dio, che siano una specie di manifesto dell'ateismo con lo scopo di far perdere la fede.

Nel mentre segnalo anche questo articolo.

Tra l'altro: in una settimana il film è stato criticato sia dai cristiani, sia dagli atei, e non era nemmeno uscito :unsure:


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Manifredde
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Inviato il 26 agosto 2008 12:27
ho letto sia il libro che visto il film. Ho trovato il libro geniale sotto molti punti di vista, ma i continui riferimenti alla Chiesa mi hanno irritato non poco (sono credente) perche' arano accuse velate e non argomentate. Credo che inserire messaggi 'seminascosti' in libri destinati ai bambini sia per lo meno inappropriato, a prescindere dalla natura del messaggio

Premettendo che non vuole essere una critica, è un libro di narrativa, per quanto contenga temi importanti e possa far pensare, non di saggistica, quindi è normale che non contenga chissà quali argomentazioni; analogamente, quanti libri di stampo cattolico ci sono che presentano Dio come esistente, i Vangeli come veri, senza argomentare? Ma non mi pare nulla di strano, finché sono libri di narrativa.

No, forse mi sono espresso male... io parlavo delle accuse, non dell'espressione di idee in generale. Credo che le accuse verso qualcuno o qualcosa esistente dovrebbero sempre essere accompagnate da elementi che consentano la verifica anche al lettore, nei casi in cui le accuse siano portate a sostegno di una tesi. Mi spiego meglio: se a un personaggio di un romanzo faccio dire Picopallo e' un ladro, perche' nel romanzo l'avversione a Pincopallo e' parte della sua personalita', allora si tratta solo di caratterizzazione del personaggio. Ma se il libro e' cosiddetto 'a tesi' (come il codice o, in misura minore, la bussola) allora credo che le ipotesi e le accuse che costruiscono la tesi vadano argomentate, anche nella narrativa. La narrativa e' una forma, ma i contenuti e gli scopi possono essere gli stessi di un saggio. A questo proposito ricordo che i 'saggi scientifici' fino al 700/800 spesso venivano scritti come dialogo tra piu' personaggi perche', essendoci molta filosofia nella discussione, la contrapposizione di posizioni opposti permetteva di convincere il lettore, anche senza bisogno di evidenza scientifica (che solto dal 600 e' divenuta un elemento indispensabile). Anche il famoso Flatland di Abbot e' una sorta di saggio scientifico in forma fiabesca. Oppure mi viene in mente Art Spiegelman che ha utilizzato la forma (allora considerata non proprio 'nobile' del fumetto) per rappresentare il dramma del nazismo in 'Maus'. La scelta della forma stilistica non e' necessariamente legata al contenuto o allo scopo.

Daltronde, narrativa o no, muovere accuse senza elementi di prova e' considerato diffamazione dalla legge, e da un'opera 'a tema' mi aspetto comunque sia maggiore rigore...

Forse sono io un po' severo perche' ho letto piu' saggi di romanzi in vita mia, e mi aspetto tutto cio', boh?

 

Comunque, lo stesso Pullman ha detto che il libro non è un tentativo di convertire all'ateismo;

 

Si beh, questo lo si capisce ben da libro. Tra l'altro non sono mica contrario a trattare quei temi che ha trattato Pullman. Pero' lui ha commesso un altro errore, a mio avviso: ha riempito il suo libro di riferimenti che pero' sono in gran parte manipolati. Non so, ho visto molte persone ingannate da un rappresentazione 'fuorviante' (ricordo la famosa trasmissione radiofonica di Orson Welles nel 38, in cui lui terrorizzo' involontariamente migliaia di persone che non si erano accorte che si trattava di un opera di finzione, nonostante sia prima che dopo era stata comunicata la natura fantastica della narrazione). Non soltanto Pullman ha messo in bocca a personaggi 'esperti' falsita' a iosa (diciamo che puo' starci all'interno di un contesto narrativo) ma non ha avvertito il lettore (anzi, ha sempre dichiarato la correttezza delle affermazioni) e ha basato su queste informazioni un'accusa nei confronti di personaggi e istituzioni reali. Io mi chiedo se io la prenderei con filosofia se un libro letto da milioni di persone mi accusasse di reati spaventosi basandosi su prove inventate...

 

 

Una cosa che mi sono chiesto, senza riferimenti specifici ai partecipanti a questa discussione e senza intento critico, è se le accuse generiche che si vedono alla Chiesa di oggi, il fastidio nel leggere i libri/vedere il film, ecc., sia influenzato (consciamente o no) dall'idea aprioristica che i libri di Pullman siano contro la religione e contro Dio, che siano una specie di manifesto dell'ateismo con lo scopo di far perdere la fede.

 

Mah, io credo che a qualche decina di milioni di persone non piaccia che li si venga dipinti come sempliciotti ignoranti o peggio sostenitori o fautori dei crimini che Pullman ascrive alla Chiesa. Libri contro Dio ce ne sono a iosa, e credo abbiano il diritto di esistere, ma Pullman ha operato in maniera diversa, piu' 'subdola'.

Inoltre, mi spiace dire che in tutti i film (e telefilm e libri) che in qualche modo contestano il cristianesimo, la parte della difesa viene affidata a personaggi assolutamente poco credibili, che nulla sanno del cristianesimo e che sembrano un po' stupidi.

Quante volte sentendo il personaggio spiegare o contraddirre un personaggio accusatore, avrei voluto voglia di gridargli 'Ma cosa dici! Stai zitto piuttosto! Aaargh! :-) Un esempio e' lo pseudoprete in Contact. Laciatelo pure parlare di tutto, ma come cristiano e' piu' alieno dei marziani. Molto piu' realistico quello del libro... Un altro esempio e' il cardinale (il capo di Silas) del Codice, che quando passa davanti all'osservatorio Vaticano fa delle considerazioni assurde, che persino lo stesso inquisitore di Galilei il cardinale Bellarmino era molto piu' illuminato nel rapporto tra religione e scienza. Nessun sacerdote sano di mente potrebbe fare commenti come quelli nel libro, eppure quelle parole sono state messe in bocca ad un cardinale (e io, aargh, zitto per carita! :-)

Per la citazione che hai fatto da Pullman stesso non posso che concordare su ogni singola parola. Ma ripeto, non serviva scrivere un libro cosi' aggressivo e pretenzioso per affermare quelle cose. Sono cose su cui probabilmente il 90% della gente concorda. Penso che avrebbe potuto scrivere un libro altrettanto intrigante (perche' di fatto, e' un romanzo di notevole impatto) dicendo le stesse cose e limitando gli attacchi infondati. Se non lo ha fatto, deve aver avuto altre ragioni.

 

Tra l'altro: in una settimana il film è stato criticato sia dai cristiani, sia dagli atei, e non era nemmeno uscito :unsure:

 

O beh, se e' per questo anche il Signore degli anelli, tra chi non apprezzava le scelte degli attori, chi parlava delle voci sui tagli di sceneggiatura, sul nuovo ruolo di Arwen, su chi riteneva intoccabile il libro etc :wacko:

 

Tra l'altro, se sono OT ditemelo, e scusate per la lungaggine!


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Inviato il 26 agosto 2008 13:06
se e' per questo anche il Signore degli anelli, tra chi non apprezzava le scelte degli attori, che parlava delle voci sui tagli di sceneggiatura, sul nuovo ruolo di Arwen, su chi riteneva intoccanile il libro etc

Un film che viene criticato sia da atei sia da cristiani, nella sua totalità, senza nemmeno che lo si sia visto, e in meno di una settimana, per me batte quell'esempio :)

 

Per le parti sul libro, ho risposto qui.


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Inviato il 03 settembre 2008 1:22

Visto due giorni dopo la fine del libro: orribilmente impressionato ;)

 

La mancanza dei riferimenti religiosi e il finale secondo me snatura tutto il libro: ne viene fuori un Magisterum crudele e insensatamente (quasi ridicolmente) malvagio - forse per cavalcare l'onda del successo di Dan Brown - quando nel libro i riferimenti ci sono e le critiche non sono alla Chiesa bensì all'autorità in senso generale, come ho già scritto nel topic del libro... ne viene fuori a mio avviso un pastrocchio enorme <_<

 

Faccio fatica a capire questo genere di film, e i motivi dell'autore di farli, al di là del "vil danaro". Non sono contrario alle differenze tra libri e film, anzi: ma non capisco perchè debbano snaturarne il senso. Fare dei tagli, delle modifiche a livello di montaggio e di censura, e poi aggiungere scene solo per giustificare gli attori e non i personaggi (vedi il texano e la strega, ad esempio) per me è assurdo, per quanto possa comprendere le esigenze di produzione e di casting.

Mi va bene che un film debba divertire, non far incacchiare nessuno e far interessare al libro. Ma se il libro fa riflettere, perchè trasformarlo in una storia pseudo-divertente (in cui le scelte narrative lo rendono a mio avviso un banale copiaticcio di altri fantasy, messo così sullo schermo, con le battaglie finali e le rivelazioni sulle parentele come se fossero colpi di scena) quando invece viene meno l'aspetto simbolico della storia.

Insomma, se voglio un film divertente scelgo una storia divertente no? :(

 

Comunque se non fanno gli altri due non mi dispiaccio troppo: preferisco tenermi i soldi per leggere i due libri e per regalargli agli amici, perchè ne vale veramente la pena. A mio avviso l'unica cosa buona di questo film è la possibilità di suscitare interesse verso il libro; è anche vero che altri potrebbero però ritenersi schifati e non leggerlo mai... a loro mi appello: fidatevi e leggetelo! :wub:


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Inviato il 03 settembre 2008 9:41

E leggete anche gli altri libri di Pullman.

 

Anche da loro stan ricavando dei film, ma di serie B che non verranno mai doppiati in italiano T_T


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Inviato il 03 settembre 2008 10:08
La mancanza dei riferimenti religiosi e il finale secondo me snatura tutto il libro: ne viene fuori un Magisterum crudele e insensatamente (quasi ridicolmente) malvagio - forse per cavalcare l'onda del successo di Dan Brown - quando nel libro i riferimenti ci sono e le critiche non sono alla Chiesa bensì all'autorità in senso generale, come ho già scritto nel topic del libro... ne viene fuori a mio avviso un pastrocchio enorme

Almeno stando alla versione ufficiale, Pullman si è detto soddisfatto del film, e la quasi totale rimozione dei riferimenti religiosi è per fare una critica piú generale verso i totalitarismi.

 

 

Fare dei tagli, delle modifiche a livello di montaggio e di censura, e poi aggiungere scene solo per giustificare gli attori e non i personaggi (vedi il texano e la strega, ad esempio) per me è assurdo, per quanto possa comprendere le esigenze di produzione e di casting

Ti riferisci a scene tipo quella 5736a44fd51f0334d9e6895c8949bf88'5736a44fd51f0334d9e6895c8949bf88

dell'aerostato requisito? Per la strega quali hai in mente?

 


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Mornon
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Inviato il 12 novembre 2008 12:44

A quanto sembra, i seguiti sono stati sospesi a tempo indeterminato: sia Daniel Craig (Lord Asriel), sia Eva Green (Serafina Pekkala), si sono espressi in tal senso, definendo il progetto, rispettivamente, abbandonato e morto.


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Inviato il 29 novembre 2008 17:27

Era da un pò che volevo scrivere quello che mi è venuto in mente guardando questo film, ma mi sono sempre dimenticato di farlo per una cosa o per l'altra. Premetto che ancora non ho letto i libri, perciò in quello che dico non c'è nessun confronto con la trilogia di Pullman, solo amarezza per un lavoro quantomeno affrettato.

La bussola d'oro, infatti, già dalla prima mezz'ora, offre ampi spunti per una critica che coinvolge tutti i settori della produzione e a quanto ho letto nel topic anche nella trasposizione del libro. Le cose che mi hanno più infastidito durante la visione però sono state due.

La prima e la più importante, è che la sceneggiatura procede un pò troppo a balzi. A volte ho avuto l'impressione che nemmeno il regista sapesse cosa sarebbe successo e se non avessi saputo che la storia è tratta da un libro, avrei detto che la sceneggiatura serve solo a riempire gli spazi vuoti tra le scene più importanti e spettacolari, che sono comunque poche.

La seconda è che ho visto una storia davvero banale, in cui mancano alcune spiegazioni essenziali per comprendere le scelte dei protagonisti. Lyra soprattutto sembra un automa che compie scelte pre-progammate senza comprenderne il senso (che nel libro sicuramente ci sarà) e senza incontrare alcuno che metta in discussione le sue idee, in fondo dovrebbe avere l'autorità di una bambina 8 anni, invece tiene testa a tutti. Anche il fatto che manchino altri livelli di lettura, oltre quello della pura azione nuoce gravemente alla comprensione di alcuni passaggi. Il montaggio arcade, non aiuta di certo e crea ulteriori problemi nella costruzione dei personaggi, perciò la Kidman e Daniel Craig fanno bella mostra di sè, ma non aggiungono nulla al film.

Insomma, non lo consiglio a nessuno. Soprattutto a chi ha già letto la trilogia. Le due ore del film passano in fretta e non lasciano niente. Il film più brutto che ho visto quest'anno, in alcuni momenti riesce a tenere testa perfino ad Eragon. 4/10


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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 24 gennaio 2009 1:16

Visto adesso e mi ha fatto venire voglia di procurarmi i libri. La storia non mi è sembrata banale o contradditoria, segue secondo me un filo logico abbastanza chiaro, anche se son sicuro che il libro sia tutt'altra cosa, come quasi sempre accade. Non sapevo questa storia delle critiche sulla religione presenti nel libro, ma se l'autore le ha inserite avrà i suoi motivi e non vedo la necessità di argomentare alcunchè, trattandosi di opera di narrativa. Oltretutto se, come nel film, l'ambientazione è una dimensione parallela, non vedo perchè qualcuno debba sentirsi offeso in questa dimensione, per quanto somiglianti possano essere i riferimenti si tratta sempre e comunque di un'opera di fantasia che tra l'altro nessuno è obbligato a leggere/guardare.

 

e poi gli orsi corazzati sono una fi***a, e ne voglio uno! :mellow:


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