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La bussola d'oro
L di Lyra
creato il 25 maggio 2007

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Inviato il 09 marzo 2008 1:47

Che tristezza.

 

Credo che se ogni riferimento presente nel libro, esplicito o chiaramente implicato, o qualunque cosa che possa esserne tratta dopo un'attenta lettura fosse stata presente nel film, avrebbero ottenuto il più grande successo di tutta la loro carriera. Se avessero permesso ai riferimenti religiosi di essere espliciti e comprensibili, il film sarebbe stato un enorme successo... Sarebbero stati gli eroi della libertà di pensiero... E sarebbe stato un gran peccato se ciò non fosse accaduto.

 

Significa che nel 2008 non possiamo dire quello che pensiamo perché la chiesa non vuole?

 

:yeah:


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Inviato il 09 marzo 2008 12:25

Che tristezza.

 

Credo che se ogni riferimento presente nel libro, esplicito o chiaramente implicato, o qualunque cosa che possa esserne tratta dopo un'attenta lettura fosse stata presente nel film, avrebbero ottenuto il più grande successo di tutta la loro carriera. Se avessero permesso ai riferimenti religiosi di essere espliciti e comprensibili, il film sarebbe stato un enorme successo... Sarebbero stati gli eroi della libertà di pensiero... E sarebbe stato un gran peccato se ciò non fosse accaduto.

 

Significa che nel 2008 non possiamo dire quello che pensiamo perché la chiesa non vuole?

 

:D

 

Certo infatti Il Codice da Vinci non è uscito ai cinema e non è anticlericale. Hollywood è terrorizzata dagli anatema dei cardinali e per paura di finire al rogo si autocensura così come tutti noi che, apprendo in questo momento, non possiamo dire quello che pensiamo pena taglio della lingua. :yeah:


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 


Neshira
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Inviato il 09 marzo 2008 15:49

Che tristezza.

 

Credo che se ogni riferimento presente nel libro, esplicito o chiaramente implicato, o qualunque cosa che possa esserne tratta dopo un'attenta lettura fosse stata presente nel film, avrebbero ottenuto il più grande successo di tutta la loro carriera. Se avessero permesso ai riferimenti religiosi di essere espliciti e comprensibili, il film sarebbe stato un enorme successo... Sarebbero stati gli eroi della libertà di pensiero... E sarebbe stato un gran peccato se ciò non fosse accaduto.

 

Significa che nel 2008 non possiamo dire quello che pensiamo perché la chiesa non vuole?

 

:yeah:

 

 

Mah, la trilogia cartacea è abbastanza diffusa anche in Italia, vicino al Vaticano stesso, e ancora nessuno ha protestato.

 

Una scelta del genere significa solo che certi produttori si mettono paura da soli di ombre e rinunciano ad un prodotto di qualità per...non si è capito bene quale guadagno. Tutto qui. Peggio per loro ^^.

Non gli giustifichiamo l'incompetenza con la censura per favore.


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Inviato il 10 marzo 2008 0:34
Certo infatti Il Codice da Vinci non è uscito ai cinema e non è anticlericale. Hollywood è terrorizzata dagli anatema dei cardinali e per paura di finire al rogo si autocensura così come tutti noi che, apprendo in questo momento, non possiamo dire quello che pensiamo pena taglio della lingua

Questo no, ma non mi stupisce che anche visti alcuni interventi passati della Chiesa, almeno in parte di taglio censorio, inducano produttore, editori, ecc., a valutare la questione, anche a livello di impatto mediatico che potrebbe avere.

 

 

la trilogia cartacea è abbastanza diffusa anche in Italia, vicino al Vaticano stesso, e ancora nessuno ha protestato

Proteste ci sono state, qualcosa è apparso anche su L'Osservatore Romano, anche se non ricordo esattamente cosa (quindi non assicuro che fosse una condanna o simili); in alcune scuole cattoliche del Canada e del Texas la trilogia era stata messa al bando. È stata anche fatta una campagna contro La Bussola d'Oro, da parte della lega cattolica (mi pare) canadese.

Ovviamente questo non significa che la Chiesa cattolica si sia pronunciata contro, ma c'è chi ha protestato, anche tra associazioni.



Neshira
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Inviato il 10 marzo 2008 0:54

Vebbè...associazioni a livello di piccole sette tipo 'Mamme contro D&D'.

Se qualcuno ascolta anche questa gente fino a cambiare un film è ancora più pollo di quello che sembra.

Oppure hanno deciso di presentarlo come un film per bambini alla fine :yeah:


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Inviato il 10 marzo 2008 1:02
Questo no, ma non mi stupisce che anche visti alcuni interventi passati della Chiesa, almeno in parte di taglio censorio, inducano produttore, editori, ecc., a valutare la questione, anche a livello di impatto mediatico che potrebbe avere.

 

Secondo me la questione è questa. La New Line è una casa quasi fallita(tant'è che ora è stata assorbita) che ha bisogno di denaro fresco per risalire. Allora decide di fare una trilogia fantasy per ripetere i fasti del Signore degli Anelli. Visto che tutte le altre saghe fantasy sono già in produzione da altre major si pigliano Queste Oscure Materie. Sono sull'orlo del lastrico quindi vanno cauti: prendono tutti gli elementi più leggeri e li mettono nel film ma tolgono quelli più provocatori e blasfemi perchè hanno paura di mancare il pubblico delle famiglie sul quale da sempre il cinema fantasy punta. La loro strategia è anche un po' vigliacca: se il primo film avesse funzionato infatti nel secondo e nel terzo la tematica religiosa sarebbe ricomparsa perchè ormai il successo del primo capitolo si sarebbe riprodotto comunque. Peccato che quando un film nasce su una serie di compromessi come questi fallisce inesorabilmente e questo è il caso più eclatante. Il problema insomma è stato che un progetto ingombrante è stato realizzato da una casa medio-piccola in cerca di soldi. Ma la Chiesa in tutto ciò non c'entra veramente nulla. Capirei se fosse stato un film italiano ma a Hollywood non ci sono mai andati teneri con la Chiesa e Il Codice da Vinci ne è una dimostrazione. Il problema è che Il Codice non solo è stato prodotto dalla Sony che, avendo i soldi che sbucano da ogni dove, se ne frega di questi problemi e può azzardare qualunque cosa ma è anche un thriller, un genere che ben si presta a nefandezze e blasfemie varie e che non punta quindi sul pubblico famigliare.

E poi scusa quali interventi censori ha fatto la Chiesa su film hollywoodiani? O ti riferisci comunque a film usciti in Italia? E al giorno d'oggi?

 

Proteste ci sono state, qualcosa è apparso anche su L'Osservatore Romano, anche se non ricordo esattamente cosa (quindi non assicuro che fosse una condanna o simili); in alcune scuole cattoliche del Canada e del Texas la trilogia era stata messa al bando. È stata anche fatta una campagna contro La Bussola d'Oro, da parte della lega cattolica (mi pare) canadese.

 

Sì ma non si possono prendere casi isolati per spiegare una situazione generale. E poi l'America è sempre stata un po' anticattolica, non a caso Kennedy è stato l'unico Presidente appartenente a questa confessione. E poi mi sembra anche un po' normale che un'opera che fa della Chiesa Cattolica un'associazione a delinquere provochi la reazione indispettita di alcuni suoi membri. Insomma che tutti possano vederla ma che almeno io possa criticarla.

Comunque il film è un pastrocchio. Si vede chiaramente che il montaggio è farlocco...


 

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Inviato il 10 marzo 2008 1:46
associazioni a livello di piccole sette tipo 'Mamme contro D&D'

Che sono andate a influenzare tutte le scuole cattoliche di (mi pare) Canada e Texas :D Poi non voglio esasperare l'accaduto, volevo solo sottolineare che proteste, e non solo a livello di singoli, ci sono state ^_^

 

 

La New Line è una casa quasi fallita(tant'è che ora è stata assorbita) che ha bisogno di denaro fresco per risalire. Allora decide di fare una trilogia fantasy per ripetere i fasti del Signore degli Anelli. [...] Peccato che quando un film nasce su una serie di compromessi come questi fallisce inesorabilmente e questo è il caso più eclatante

A quanto ho letto, ha guadagnato trecento milioni di dollari nel mondo e meno di cento negli Stati Uniti, ma le motivazioni potrebbero essere l'"aver venduto i diritti internazionali e non aver saputo realizzare un marketing adeguato per il film all'interno degli Stati Uniti, unico territorio di loro competenza [...] Promuovendola come il nuovo Signore degli Anelli, la casa di produzione ha infatti indirizzato la pellicola verso un pubblico di giovani adulti maschi che, non ritrovando compensate proprie aspettative, hanno invitato i loro amici a non andare al cinema".

Comunque, non ho detto che la Chiesa abbia chissà quali responsabilità, ho solamente detto che a mio parere l'atteggiamento che a volte assume verso certe opere può naturalmente portare a considerare l'impatto mediatico che avrebbe.

 

 

quali interventi censori ha fatto la Chiesa su film hollywoodiani? O ti riferisci comunque a film usciti in Italia? E al giorno d'oggi?

Ho parlato di interventi in generale, non solo riguardo ai film; su Il Codice da Vinci, libro e non ricordo se anche film, mi pare che indicasse la non-lettura del libro, una specie di Indice (nel senso indicarlo come libro da non leggere) verbale.

Tra l'altro, il New Yorker ha definito Pullman come "il più pericoloso scrittore della Gran Bretagna", e L'Osservatore Romano ha scritto che "Se gli spettatori sono «onesti e moderatamente dotati di spirito critico» non potranno uscire dal cinema con la sgradevole sensazione del «freddo»" (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...sez=HOME_CINEMA). Quindi, se mi è piaciuto sono disonesto e/o senza nemmeno una dotazione moderata di spirito critico; è sempre bello vedere un modo di porsi costruttivo :yeah:

 

 

Sì ma non si possono prendere casi isolati per spiegare una situazione generale. E poi l'America è sempre stata un po' anticattolica, non a caso Kennedy è stato l'unico Presidente appartenente a questa confessione. E poi mi sembra anche un po' normale che un'opera che fa della Chiesa Cattolica un'associazione a delinquere provochi la reazione indispettita di alcuni suoi membri. Insomma che tutti possano vederla ma che almeno io possa criticarla

Io ho citato quei casi per rispondere all'affermazione secondo cui nessuno avrebbe protestato, ma non ho mai detto di voler spiegare la situazione generale con quei casi, o che non si possa criticare l'opera.

Tra parentesi, Pullman stesso ha specificato come la sua opera non si riferisca alla Chiesa cattolica, come la sua Chiesa non sia la rappresentazione di nessuna religione esistente, ma si rifaccia piuttosto a tutti quei culti (e non solo) che si sono imposti anche violentemente su chi la pensava diversamente; ha detto come la sua antipatia verso la Chiesa "viene dalla storia. Viene dai registri dell'Inquisizione, dalle persecuzioni degli eretici e dalle torture inflitte agli ebrei e tutto il resto; e viene anche dall'altra parte, dai protestanti che bruciavano i cattolici. Viene dall'insensato accanirsi contro donne anziane, innocenti e pazze, e dai puritani che in America bruciavano e impiccavano le streghe - e non viene solo dalla Chiesa cristiana ma anche dai Talebani.

"Ogni religione monosteistica finisce col perseguitare gli altri, e ucciderli perché non li accetta. E' accaduto in ogni periodo storico, e accade ancora oggi".

Inoltre, ha sottolineato "Non sto argomentando nulla, né predicando sermoni o facendo affermazioni di natura politica: sto raccontando una storia", che "se avessi avuto più tempo per rifletterci, senza dubbio avrei inserito qua e là qualche prete buono, per mostrare che non sono tutti malvagi", e la mancanza di questi "è un difetto artistico", "Ma tant'è. Se scrivi un romanzo, soprattutto una storia lunga milletrecento pagine, ci saranno sempre cose che vorresti aver fatto diversamente".

Infine, ha anche detto che tra i vari mondi paralleli che immagina riesce a figurarsene alcuni in cui la Chiesa ha fatto piú bene che male, e che "Nel prossimo libro potrei parlare di un mondo così".

Onestamente, la critica "Dà contro alla Chiesa", anche solo alla luce di queste poche righe, mi pare se non altro un po' superficiale :dart:

Questo senza contare che, nel film, il Magisterium sembra piú un partito alla V per Vendetta, piuttosto che un'organizzazione religiosa...


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Inviato il 10 marzo 2008 20:01

La posizione della casa produttrice sulla rimozione del tema religioso: http://www.questeoscurematerie.it/content/view/56/41/. Tra l'altro, due cose lí dette spiegano quello che dicevo io nel dire che comunque l'impatto mediatico di eventuali uscite di associazioni/istituzioni religiose va considerato: «Quando Nicholas Wright ha adattato Queste oscure materie per il teatro, ha mantenuto tutti i riferimenti alla religione, il che ha condotto diverse organizzazioni cristiane a boicottare lo spettacolo. È facile supporre che di fronte a un precedente di questo genere la New Line abbia voluto correre ai ripari»; «La New Line è un’azienda che fa film per ottenere un ritorno economico. Non si può chiedere loro di essere altro. Hanno espresso preoccupazione circa la possibilità che la percepita anti-religiosità di Queste oscure materie lo rendesse un progetto economicamente non sostenibile».


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Inviato il 10 marzo 2008 20:30
Ho parlato di interventi in generale, non solo riguardo ai film; su Il Codice da Vinci, libro e non ricordo se anche film, mi pare che indicasse la non-lettura del libro, una specie di Indice (nel senso indicarlo come libro da non leggere) verbale. Tra l'altro, il New Yorker ha definito Pullman come "il più pericoloso scrittore della Gran Bretagna", e L'Osservatore Romano ha scritto che "Se gli spettatori sono «onesti e moderatamente dotati di spirito critico» non potranno uscire dal cinema con la sgradevole sensazione del «freddo»" (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...sez=HOME_CINEMA). Quindi, se mi è piaciuto sono disonesto e/o senza nemmeno una dotazione moderata di spirito critico; è sempre bello vedere un modo di porsi costruttivo

 

Difficile però chiedere di essere costruttivi verso un'opera che ti mette sullo stesso piano di totalitarismi. E nel Codice da Vinci l'Opus Dei è una specie di organizzazione criminale.

Rigurdo a ciò che dice Pullmann non condivido quasi nulla. Nazismo e comunismo sono lì a dimostrare come delle dottrine ateo-pagane possano essere anche più pericolose delle religioni. E poi mi stupiscono i continui riferimenti al passato volti quasi a dimostrare che nulla è cambiato, riferimenti che però sono sempre rivolti al Cristianesimo con una certa predominanza del Cattolicesimo. Ma ora non vorrei andare troppo OT anche perchè abbiamo già discusso abbondantemente di queste questioni in altri topic.

 

Questo senza contare che, nel film, il Magisterium sembra piú un partito alla V per Vendetta, piuttosto che un'organizzazione religiosa...

 

Infatti il film è del tutto innocuo e in certi momenti come questi addirittura ridicolo. C'è stato un po' di rumore ma meno di altre volte. E poi dobbiamo tenere presente che in America la religione ha una parte fondamentale

 

Tra l'altro, due cose lí dette spiegano quello che dicevo io nel dire che comunque l'impatto mediatico di eventuali uscite di associazioni/istituzioni religiose va considerato: «Quando Nicholas Wright ha adattato Queste oscure materie per il teatro, ha mantenuto tutti i riferimenti alla religione, il che ha condotto diverse organizzazioni cristiane a boicottare lo spettacolo. È facile supporre che di fronte a un precedente di questo genere la New Line abbia voluto correre ai ripari»; «La New Line è un’azienda che fa film per ottenere un ritorno economico. Non si può chiedere loro di essere altro. Hanno espresso preoccupazione circa la possibilità che la percepita anti-religiosità di Queste oscure materie lo rendesse un progetto economicamente non sostenibile».

 

Da qui però si capisce che la responsabilità è dell'insipienza dei produttori. Cioè la motivazione è in sostanza economica non religiosa. In altri casi infatti la polemica religiosa ha fruttato un sacco di quattrini. C'è sempre qualcuno che boicotta qualcosa. Ricordi il film di Michael Moore contro Bush? Per non parlare de ''La Passione'' attaccata per vari motivi un po' da tutti. In questo caso i produttori hanno scelto la prudenza, altre volte il coraggio.

 

Una domanda. Non ho ben capito se Pullmann ha apprezzato o no il film.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
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Inviato il 10 marzo 2008 20:48
Difficile però chiedere di essere costruttivi verso un'opera che ti mette sullo stesso piano di totalitarismi

Il film non parla della Chiesa attuale ma di un'ipotetica struttura totalitaria (che, in quanto tale, ovviamente è sullo stesso piano dei totalitarismi), struttura oltretutto privata della componente ecclesiastica: torno a ripetere che il Magisterium del film non è la Chiesa cattolica (neanche quello del libro, ma nel film ha perso la connotazione religiosa). Ha cose in comune con il passato della Chiesa? Sí, ovvio: nel libro/film vuole essere un'istituzione totalitarista (e, nel libro, religiosa), ovvio quindi che possa avere cose in comune con qualunque istituzione totalitaria e religiosa. Ma questo non significa che sia quella stessa istituzione, men che meno che sia quella stessa istituzione a oggi (in altri termini, anche fosse una rappresentazione della Chiesa del passato, e non lo è, non significherebbe necessariamente qualcosa sulla Chiesa di oggi). Dal poco che ho letto sinora di libri e interviste, reputo che il discorso sia piú complesso di come almeno a volte è stato fatto apparire.

In ogni caso, una cosa è l'atteggiamento verso l'opera, un'altra verso le persone: quell'uscite de L'Osservatore Romano insulta qualunque persona cui il film sia piaciuto

 

 

Rigurdo a ciò che dice Pullmann non condivido quasi nulla. Nazismo e comunismo sono lì a dimostrare come delle dottrine ateo-pagane possano essere anche più pericolose delle religioni

Se il discorso è sulla religione, ovviamente parla di religione, ma altrove ha anche detto qualcosa sui totalitarismi, quando il discorso si è spostato su di essi; per esempio (in risposta alla domanda "Non è corretto affermare che molto del male commesso nell'ultimo secolo è stato ad opera di regimi che erano ateistici, se non scientisti? Il nazismo, per esempio, non era forse basato su una lettura distorta del darwinismo?"), "Sì, ma da un punto di vista psicologico funzionavano esattamente come le religioni. Avevano un libro sacro che forniva una spiegazione della storia, che trascendeva qualsiasi altra spiegazione, al punto da essere indiscutibile. C'erano i grandi profeti - Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao Zedong: uomini così superiori alla razza umana che potevano essere venerati come dèi. Venivano trattati esattamente come il papa. Ogni parola che dicevano, ogni cosa che toccavano, era sacra; i loro corpi dovevano essere preservati e venerati come reliquie, in fila indiana, con un silenzio reverenziale. Il fatto che proclamassero la non esistenza di Dio non voleva dire nulla: era comunque una religione, e agiva come agiscono tutti i sistemi religiosi"; posizione che tra l'altro non mi pare sbagliata, il parallelo tra quei totalitarismi e le istituzioni religiose totalitariste mi pare fondato (e non è la prima volta che lo sento). Il fatto è a quanto ho capito Pullman non si dice contro l'istituzione, quanto contro la mentalità.

Del resto, non ha mai detto che le istituzioni religiosa abbiano fatto solo del male, e che ammira e rispetta anche seguaci delle religioni.

 

 

Infatti il film è del tutto innocuo e in certi momenti come questi addirittura ridicolo

Ma quanto detto da L'Osservatore Romano era sul film.

 

 

Da qui però si capisce che la responsabilità è dell'insipienza dei produttori. Cioè la motivazione è in sostanza economica non religiosa. In altri casi infatti la polemica religiosa ha fruttato un sacco di quattrini. C'è sempre qualcuno che boicotta qualcosa. Ricordi il film di Michael Moore contro Bush? Per non parlare de ''La Passione'' attaccata per vari motivi un po' da tutti. In questo caso i produttori hanno scelto la prudenza, altre volte il coraggio

La motivazione è economica, causata da considerazioni legate alla religione (nello specifico, l'atteggiamento dei fedeli); da parte mia ho solo detto che simili cose sono da considerare, anche specificando che la pubblicità può essere sia positiva, sia negativa.

Su Pullman, a quanto ho capito sí, ha apprezzato il film.


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Inviato il 12 marzo 2008 12:06
Ma quanto detto da L'Osservatore Romano era sul film.

 

Quello che dice l'Osservatore Romano riguarda i lettori dell'Osservatore Romano. E' ovvio poi che ha una forte componente moralista. Ma quello che mi meraviglia è l'assiduità con la quale viene commentato, ripreso, analizzato da atei, agnostici, teisti, etc.(non mi rivolgo a te in particolare). Cioè il mio discorso è: ''Perchè ti dovrebbe importare quello che dice l'Osservatore Romano, se non sei credente? Non dovrebbe semplicemente fregartene(anche in questo caso non mi rivolgo a te nello specifico?''.

 

"Sì, ma da un punto di vista psicologico funzionavano esattamente come le religioni. Avevano un libro sacro che forniva una spiegazione della storia, che trascendeva qualsiasi altra spiegazione, al punto da essere indiscutibile. C'erano i grandi profeti - Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao Zedong: uomini così superiori alla razza umana che potevano essere venerati come dèi. Venivano trattati esattamente come il papa. Ogni parola che dicevano, ogni cosa che toccavano, era sacra; i loro corpi dovevano essere preservati e venerati come reliquie, in fila indiana, con un silenzio reverenziale. Il fatto che proclamassero la non esistenza di Dio non voleva dire nulla: era comunque una religione, e agiva come agiscono tutti i sistemi religiosi"; posizione che tra l'altro non mi pare sbagliata, il parallelo tra quei totalitarismi e le istituzioni religiose totalitariste mi pare fondato (e non è la prima volta che lo sento). Il fatto è a quanto ho capito Pullman non si dice contro l'istituzione, quanto contro la mentalità.

 

Il discorso non fa una grinza. Anche se secondo me nei suoi discorsi si legge un pizzico di estremismo. Quando dice ''agiva come agiscono tutti i sistemi religiosi'' postula di fatto che la religione (anzi ogni religione monoteistica come tu dici prima) sia intrinsicamente malvagia, affermazione che può avere anche elementi di pericolo e può risultare al pari offensiva di quanto detto dall'Osservatore Romano.

Però a questo punto si capisce anche meglio la scelta degli autori del film di inglobare la critica alla religione in una più generica critica ai totalitarismi. In un certo senso lo giustifica l'autore stesso. Mentre secondo me i fan di Pullmann volevano vedere l'aspetto religioso che, applicato in questo modo al genere fantasy ha delle caratteristiche indubbiamente originali piuttosto che una film contro i totalitarismi, cosa già trita e ritrita.

E poi le religioni politeistiche non hanno fatto danni? Sinceramente in ciò che dice Pullmann trovo molta ideologia spiccia e poco costrutto.


 

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Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
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Inviato il 12 marzo 2008 13:16
Quello che dice l'Osservatore Romano riguarda i lettori dell'Osservatore Romano

Quindi se dicesse "Mario Rossi è un idiota", e Mario Rossi non fosse un lettore de L'Osservatore Romano, non lo riguarderebbe? ;) Non condivido la posizione: se un giornale, qualunque sia, fa affermazioni che insultano/elogiano/ecc. tutta una categoria, tale affermazione riguarda tutti i facenti parte a quella categoria, non solo chi legge il giornale.

Comunque, personalmente non è che mi importi piú di tanto, ne ho parlato solamente perché si è entrati in argomento "Reazioni del mondo cattolico", e quell'articolo rientra in tale argomento; in mezzo al messaggio, ho commentato la posizione, che trovo assolutamente non costruttiva e anzi offensiva per quanti riguardo al film non la pensino come l'autore, assunta in tale articolo. Il punto è che se un giornale X (cattolico, mussulmano, induista, o quello che è) insulta tutta una categoria, non solo i fedeli di X possono risentirsi; se L'Osservatorio Romano scrivesse (ovviamente, pura ipotesi con fine esplicativo) "Il Nazismo ha fatto bene a sterminare quegli infedeli ebrei, peccato solo che non abbia terminato l'opera", reputo che gli ebrei potrebbero benissimo risentirsi, anche se non sono cattolici.

Ma qui mi sa che stiamo andando fuori tema :figo:

 

 

Il discorso non fa una grinza. Anche se secondo me nei suoi discorsi si legge un pizzico di estremismo. Quando dice ''agiva come agiscono tutti i sistemi religiosi'' postula di fatto che la religione (anzi ogni religione monoteistica come tu dici prima) sia intrinsicamente malvagia, affermazione che può avere anche elementi di pericolo e può risultare al pari offensiva di quanto detto dall'Osservatore Romano.

[...]

E poi le religioni politeistiche non hanno fatto danni? Sinceramente in ciò che dice Pullmann trovo molta ideologia spiccia e poco costrutto.

Ma infatti Pullman parla anche di religione in generale :lol: Da quanto ho letto finora, la mia impressione è che non critichi le religioni in sé, quanto la mentalità che ha portato a determinati atteggiamenti (mentalità analoga a quella dei totalitarismi), e che la critica alle religioni sia una conseguenza alla loro assunzione passata (ma almeno per certi versi anche moderna) di tale mentalità.

Giusto per evitare equivoci, non sto dicenedo che abbia ragione in tutto e per tutto, semplicemente soprattutto alla luce di quanto ha detto nelle interviste muovere all'opera una critica come "Attacca la Chiesa" mi pare un po' semplicistico. Comunque, tieni presente che ho riportato solo stralci delle sue interviste, in cui dice anche altre cose.

Sull'offesa: di per sé, il fatto che le religioni, almeno quelle monoteiste, abbiano portato a persecuzioni è realtà storica, quindi il sostenerlo non mi pare in alcun modo offensivo; diverso sarebbe se sostenesse che oggi è ancora cosí, ma, a memoria (cercherò di controllare), non lo fa.

 

 

Però a questo punto si capisce anche meglio la scelta degli autori del film di inglobare la critica alla religione in una più generica critica ai totalitarismi. In un certo senso lo giustifica l'autore stesso. Mentre secondo me i fan di Pullmann volevano vedere l'aspetto religioso che, applicato in questo modo al genere fantasy ha delle caratteristiche indubbiamente originali piuttosto che una film contro i totalitarismi, cosa già trita e ritrita

Pullman infatti si è detto soddisfatto del film; per i lettori... per alcuni sarà cosí, ma piú che altro penso che sia il sempre presente desiderio di vedere sullo schermo l'opera com'è, e non con modifiche pesanti (anche perché l'integrazione fatta nei libri (da La Bussola d'Oro libro) 70694be13e3d12a7abe36e0fe1c73b24'70694be13e3d12a7abe36e0fe1c73b24

tra la Genesi e la Polvere è interessante, e motiva l'operato del Magisterium

); e ora viene il dubbio di come tratteranno cose come gli (dai libri) 3c969da881af123eb97ab44af3393104'3c969da881af123eb97ab44af3393104

Angeli, l'Autorità Superiore e simili, avendo tolto l'aspetto religioso.

 


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Inviato il 12 marzo 2008 14:56

Vi ricordo che questa non è la sede adatta per una discussione sulla chiesa e sulla censura, lasciamo questo topic per i commenti sul film in senso stretto.


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sharingan
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sharingan
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Bannato
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Inviato il 25 luglio 2008 11:02

Brutte notizie per i fan della Bussola d'oro: Link

Secondo voi è meglio così perchè comunque già il primo film era mediocre (almeno secondo me) o preferivate comunque vedere il sequel sperando che migliorasse la qualità?


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Olorin
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Olorin
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O

Utente
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Inviato il 25 luglio 2008 11:48

Mah... io credo che sia meglio aspettare. Innazitutto, perchè la distribuzione de "La Bussola d'Oro" a livello cinematografico mondiale è finita da poco (in Giappone, l'ultimo grande mercato, è uscito nelle sale il 4 Marzo scorso, in Cina il 28/3/08) quindi i conti sono ancora da fare, sia per la distribuzione nei cinema che nell'home video.

 

Inoltre, la New Line ha sospeso principalmente perchè è stata assorbita dalla Warner Bros., la quale intende far tornare lo studio di ISdA a produrre piccoli film di nicchia e/o horror, mentre le grosse produzioni rimarrebbero incombeanza della casa madre.

A ciò, va aggiunta che tempo 2-3 anni, e la WB perderà la gallina dalle uova d'oro, alias Harry Potter. Harry Potter e il Principe Mezzosangue esce il 21 Novembre 2008 in Italia, e dopo questo film rimane solo Harry Potter e i Doni della Morte.

Anche assumendo che siano veritiere le voci che giravano tempo fa, cioè che ci sia l'intenzione di trarre due film da 7 libro, è probabile che venga adottata una strategia simile a quella di Pirati dei Caraibi (uscita a 6 mesi di distanza l'uno dall'altro). Ciò segna la fine del ciclo HP, e la Warner dovrà necessariamente trovare una nuova Saga da filmizzare, per mantenersi attiva. Queste Oscure Materie potrebbe potrebbe essere quella saga.

 

Non perdiamo la speranza...


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