Pongo qui una questione che vorrei chiarire da molto tempo, visto che ho avuto modo di vedere che qualche conoscitore della legge c'è. Pregherei tutti di evitare di spostare la questione sul bonsenso e sulla valorizzazione dell'autorità dei genitori, vorrei che qui si parlasse di questioni strettamente legali.
Ci sono miliardi di pubblicità, in televisione, alla radio, su internet, al televideo, sui giornali, di questi numeri da chiamare per ricevere loghi, suonerie, wallpapers e chi più ne ha più ne metta. Spesso questi "servizi" sono offerti a caro prezzo, anche qualche euro per suoneria, e spesso sono servizi autoabbonanti. Non mi dilungo oltre visto che queste cose le conosciamo tutti.
Che uno sia libero di buttare i soldi come vuole va bene, però...
Questi servizi sono vietati ai minori di 18 anni. In basso scritto microscopico, asteriscato, scritto con l'inchiostro simpatico, il divieto ai minori c'è sempre. Il problema che mi sono posto è il seguente: facendo il classico esempio dei film hard vietati ai minori, è ovvio che la responsabilità del rispetto del divieto sia del rivenditore, sia questo cineteca o edicola. E' chiaro che il minore, in quanto tale, non è perseguibile penalmente se infrange il divieto, ma lo è chi, maggiorenne, vende tale materiale ai minori. Quindi chi offre il servizio.
Sempre teoricamente parlando sta al venditore assicurarsi che l'acquirente sia maggiorenne.
Nel caso di queste suonerie & co, chi ha la responsabilità del rispetto del divieto? Anche in questo caso dovrebbe essere il fornitore del servizio, ma questo controllo c'è? Ovviamente no.
Mi chiedo allora, se anche in questo caso la responsabilità sia veramente di chi fornisce il servizio e se in teoria sia possibile sporgere denuncia. Non credo che sarebbe un problema dimostrare che dei minori usufruiscono di tali servizi.
per quel che so di diritto&co, non credo che l'azienda sia perseguibile..per quanto palese che non se ne freghi niete di controllare chi acquista, sarebbe come punire il tabaccaio perchè un dodicenne ha comprato delle sigarette dal suo distributore automatico...
bisognerebbe imporre, per fare acquisti vietati ai minori, l'esposizione di un documento o che, come fanno in altri paesi
per quel che so di diritto&co, non credo che l'azienda sia perseguibile..per quanto palese che non se ne freghi niete di controllare chi acquista, sarebbe come punire il tabaccaio perchè un dodicenne ha comprato delle sigarette dal suo distributore automatico...
bisognerebbe imporre, per fare acquisti vietati ai minori, l'esposizione di un documento o che, come fanno in altri paesi
Da quel che so è stato inserito e già da un po' (almeno qui) il distributore automatico che richiede la tessera del codice fiscale, quindi il paragone non regge. Poi se qualcuno mette la tessera "prestandola" a un dodicenne le sigarette le prende lo stesso, ma in tal caso è lui a commettere reato. In teoria l'esposizione obligatoria del documento c'è, se il tabaccaio viene colto in flagrante a vendere a minori di 16 anni ne deve rispondere. Che poi questo in pratica non accada è tutto un altro paio di maniche.
Questi servizi sono vietati ai minori di 18 anni. In basso scritto microscopico, asteriscato, scritto con l'inchiostro simpatico, il divieto ai minori c'è sempre. Il problema che mi sono posto è il seguente: facendo il classico esempio dei film hard vietati ai minori, è ovvio che la responsabilità del rispetto del divieto sia del rivenditore, sia questo cineteca o edicola. E' chiaro che il minore, in quanto tale, non è perseguibile penalmente se infrange il divieto, ma lo è chi, maggiorenne, vende tale materiale ai minori. Quindi chi offre il servizio.
Sempre teoricamente parlando sta al venditore assicurarsi che l'acquirente sia maggiorenne.
Ma i minori sono pienamente tutelati!!!!! Non vedete che American Dad ed i Griffin sono stati spostati a mezzanotte? ^_^ (piccolo sfogo critico/polemico/incaxxato contro il MOIGE)
Per quanto riguarda la questione legale la faccenda è complicata. Il contratto d'acquisto del telefonino, e il contratto per l'attivazione della scheda telefonica, sono entrambi sottoscritti da persone maggiorenni (di solito i genitori); un minore, che io sappia, non può andare ad un negozio della Wind o della Vodafone per richiedere l'attivazione della sim, in quanto per poterlo firmare occorre essere in possesso della capacità d'agire (che si acquista con la maggiore età). Tenendo presente tutto ciò, come fa il venditore ad assicurarsi che l'acquirente sia effettivamente maggiorenne? Anche avendo a disposizione la copia del contratto (e non so se questo sia legalmente possibile) il nome che risulterà sarà sempre quello di una persona con più di 18 anni.
Diverso sarebbe il caso se ci fosse la possibilità di indicare sul contratto che l'utente finale della scheda è una persona minorenne, una soluzione tipo "blocco selettivo delle chiamate" verso gli 899. Il minorenne manda il messaggio per scaricarsi la suoneria ed invece gli arriva una risposta del tipo "mi spiace, sei minorenne, la suoneria non la puoi scaricare". Potrebbe essere un'idea.
Ad ogni modo il ragionamento che faccio è il seguente: se un minorenne spende 20 euro a settimana per scaricarsi loghi e suonerie idiote, ed il padre a fine settimana gli ricarica il telefonino, la colpa è del padre. Che non si lamenti poi se a 14 anni i 20 euro glieli chiederà per lo spinello.
Non credo che sarebbe un problema dimostrare che dei minori usufruiscono di tali servizi.
Mmhh...
1) Per comprare una scheda telefonica non taroccata devi lasciare alcuni dati anagrafici, mostrare un documento (darne una fotocopia per i più pignoli) e firmare.
2) Quando io ero minorenne (infiniti anni fa ok ma queste cose cambiano con lentezza) per ogni mia firma, per qualunque stupidaggine, ce ne voleva una di convalida di almeno un tutore, oppure l'acquisto/dichiarazione etc non valeva nulla; non so quanti rivenditori ignorino di buona grazia questa norma.
Di conseguenza immagino, anche se non si può mai dire, che non vengano vendute schede telefoniche direttamente ai minorenni. Le compra il papà e gliele regala per il compleanno.
3) Credo che l'unico controllo su un acquisto tramite download si possa fare sulla scheda/numero che scarica, non sull'apparecchio e tantomeno su chi lo usa...siamo nel caso pari pari del distributore di sigarette a scheda.
Se non ho toppato qualcosa in uno dei tre punti, mi sembra invece molto difficile poter dimostrare che questo mercato sfrutta i minorenni...
--edit---
pardon,ho postato insieme a Lyga e non ho visto le stesse cose...
. . . ma c'e' ancora gente che chiama quei numeri per avere uno sfondo o una suoneria...? Se continuano con queste pubblicita' penso di sì, ma io devo ancora trovarlo lol u_u metti che quando eravamo bambini, 11 anni tipo avevo amici che facevano gli sboroncelli facendoti sentire la suoneria scaricata con magari 1euro, ma ormai...è passata quell'era, ora c'e' il computer ! u_u boh
Non credo che sarebbe un problema dimostrare che dei minori usufruiscono di tali servizi.
mi sembra invece molto difficile poter dimostrare che questo mercato sfrutta i minorenni...
Nel caso io volessi sporgere denuncia basterebbe che convincessi un minore a scaricare una suoneria e filmarlo, evidenziando poi che chi ha fornito il servizio non ha effettuato controlli, in quel senso dicevo.
Riguardo alla firma del contratto della sim, la legge non dice niente riguardo al reale usufruitore del servizio piuttosto che al semplice prestanome/genitore?
Ops, io e Neshira mi sa che siamo andati in telepatia... ^_^
Ad ogni modo la legge non credo dica molto riguardo al reale usufruitore. La vendita va fatta al maggiorenne, d'accordo...ma una volta venduta la merce la responsabilità del venditore si ferma lì, non si estende ad eventuali altre azioni dell'acquirente.
Mi spiego: io-venditore vendo a te-acquirente l'ultima suoneria stupida immessa nel mercato. Se poi tu-acquirente la suoneria la dai ad uso e consumo di tuo figlio che ha 12 anni il problema è tuo, non certo mio.
Io-venditore posso sempre dire "la suoneria l'ho venduta al padre, maggiorenne e vaccinato". Diverso, come ho detto prima, sarebbe il caso se ci fosse una specie di "blocco selettivo", in modo tale che il minore non abbia la possibilità di scaricare nulla.
Ma i minori sono pienamente tutelati!!!!! Non vedete che American Dad ed i Griffin sono stati spostati a mezzanotte? ^_^ (piccolo sfogo critico/polemico/incaxxato contro il MOIGE)
sky fratello mio,sky......almeno un'ora e mezza di simpson+griffin al di....
per tornare in ot....mi sembra infinitamente moralista cercare di non so,bloccare i telefoni e/o chiedere firme e controfirme per una cosa come suonerie loghi o sfondi....esattamente quanto il Moige (aggancio coi griffin asd)....se c'è un servizio c'è una domanda no?siamo in un regime capitalista a fare altrimenti?
per cosa si vorrebbe fermare questi ''venditori''?circonvenzione d'incapace?ma la scheda è per forza intestata a un maggiorenne quindi....nessun''reato''.s poi si vuole combattere contro i mulini a vento siete liberissimi.
simpatico aneddoto: ho un fratello 14enne.un paio d'anni fa(aveva app ricevuto il telefono per regalo) si era iscritto ai servizi dada mobile.risultata:ricarica da 25 euro dilapidata in una settimana e mezza=papà gli tirò un cu*o cosi.si è piu reiscritto il mio caro stolto fratello?NO.
quindi se i bimbetti spendono miliardi in suonerie e perche mamma glieli da.quindi nessun problema.
o vogliamo mettere sotto accusa anche le silver che costano 3 gambe ma ce le hanno tutti i pischelli?
basta urlare allo scandalo per ogni minima ca**ata.il mondo è pieno di babbioni?il mondo li sfrutta.è cosi.
punto e basta.
edd
Edd vedo con piacere che hai letto le prime due righe del topic.
Pregherei tutti di evitare di spostare la questione sul bonsenso e sulla valorizzazione dell'autorità dei genitori, vorrei che qui si parlasse di questioni strettamente legali.
Io voglio sapere, alla luce di un divieto che c'è, di chi sia la responsabilità di farlo rispettare. Non voglio discutere sulla adeguatezza o sul senso del divieto.
In ogni caso se fosse una cosa consequenziale che l'uso di questi serivizi può essere esercitato solo da maggiorenni, allora perchè esiste il divieto? Non sarebbe un doppio controllo inutile?
In questo Paese c'è così tanta crisi che i minorenni dilapidano in scioltezza una valanga di euro in loghi e suonerie... chi vuol capire...
Pregherei tutti di evitare di spostare la questione sul bonsenso e sulla valorizzazione dell'autorità dei genitori, vorrei che qui si parlasse di questioni strettamente legali.
infatti.le ho lette solo che vista l'ora ma l'ero dimenticato.troppo preso dal sacro fuoco.scusate tutti! :huh:
fatto sta che pero in questo caso le due cose siano strettamente legate.
per tornare in ot....mi sembra infinitamente moralista cercare di non so,bloccare i telefoni e/o chiedere firme e controfirme per una cosa come suonerie loghi o sfondi....esattamente quanto il Moige (aggancio coi griffin asd)....se c'è un servizio c'è una domanda no?siamo in un regime capitalista a fare altrimenti?
per cosa si vorrebbe fermare questi ''venditori''?circonvenzione d'incapace?ma la scheda è per forza intestata a un maggiorenne quindi....nessun''reato''.s poi si vuole combattere contro i mulini a vento siete liberissimi.
Premesso che sono in gran parte d'accordo con te, non trovo affatto "moralista" bloccare la ricezione delle suonerie e dei loghi da parte dei minori.
La ributto un'altra volta sul piano legale: tempo fa, all'epoca dei numeri "144" (ora ci sono gli 899, ma la solfa è la stessa), parecchi adolescenti chiamavano questi numeri-chat fregandosene assai del costo, con il risultato che a fine mese i genitori si trovavano in addebito somme allucinanti. Il Governo allora istituì il blocco selettivo delle chiamate proprio per evitare questo. Coloro che intendevano farne richiesta (richiesta quindi, non obbligo) potevano quindi disporre di questo strumento per evitare che i minori spendessero un patrimonio in bollette a loro insaputa.
Ora il problema può porsi anche per i telefonini e le suonerie. Allo stato non costerebbe nulla predisporre lo stesso strumento anche per i telefonini, per permettere ai genitori di evitare che i figli si facciano infinocchiare da queste caxxate.
La "circonvenzione d'incapace" intesa come reato non è configurabile, come hai detto tu, però non puoi negare che esiste una pletora di ditte che "ci marciano", approfittando del fatto che gli adolescenti di norma con i soldi non sanno proprio regolarsi.
Libero mercato ok, ma con soggetti pienamente consapevoli.
ma lo stato non bloccherà nulla.a parte il caso degli 144,dove comunque si trattava di ''prestazione'' sessuale,e quindi piu facilmente condannabile.
quelle aziende creano un gran flusso di denaro,dal quale lo stato si piglia la sua buona parte.non trattandosi di servizi osè,ma solo di una stupida moda,ripeto,a che pro bloccare tutto questo?
"Prestazioni sessuali" tecnicamente sono quelle che, a vario titolo, presuppongono la consumazione di un rapporto sessuale. Ora, a parte che un buon numero di 144 era costituito da chat-line (peraltro la loro pubblicità andava in onda nel primo pomeriggio, quindi in piena fascia protetta), anche per quanto riguarda le linee porno il problema non sussiste, in quanto comunque non si tratta di prestazioni sessuali.
La legge sugli 144 fu fatta perchè c'erano parecchi minori che non si regolavano con le chiamate, non perchè c'era il rischio che i minori chiamassero linee porno, anche perchè le pubblicità delle erotic line andavano a notte tarda, quando i minori, almeno teoricamente, dovrebbero dormire.
Anche sulle suonerie ci sono parecchi minori che non si regolano. C'è anche (non dimentichiamolo) una legge che vieta ai minori di accedere al servizio. Il blocco selettivo permetterebbe proprio questo: la pura e semplice applicazione della legge. Scrivere in minuscolo "vietato ai minori" non garantirebbe proprio per niente l'applicazione della legge, il blocco selettivo invece qualche risultato potrebbe darlo.
Poi tutto sta al volerla applicare o meno la legge. Io più che ai soldini che incassa lo Stato (che personalmente non mi risultano, ma posso sbagliarmi...se ne sai qualcosa non esitare a smentirmi) darei la colpa agli interessi che ci sono dietro, e parlo di grandi imprese, lobbies e reti televisive...scrivere "vietato ai minori" non costa nulla, mentre magari il blocco selettivo produrrebbe una perdita di introiti.
Ma si sa, l'Italia è l'Italia... :huh: