Su questo forum finiamo sempre a dibattere se questo o quel personaggio siano originali o no (più che altro tocchiamo spesso il tasto originalità: mi fa piacere però che ci sia tanta gente sensibile a questo punto); dato che raramente ci mettiamo d’accordo, vorrei proporre una discussione non su un personaggio in particolare, ma sul concetto di “stereotipato”:
(mia opinione) come per i libri in generale, non chiedo la rivoluzione. Più che il “tipo”, m’interessa l’originalità del suo “sviluppo”, è lì che non perdono il “già letto e sentito”(dato che alla fini fine, i tipi umani quelli e quelli sono, e scrivendo l’uomo da millenni ha spaziato da un campo all’altro; si finisce sempre nel solito tranello).
Prendo in esempio alcuni personaggi che più hanno alle spalle un “tipo” da ricalcare:
Analizziamo Eddard: per lui martin ha utilizzato un “tipo” classico, il buon regnante retto e dall’animo nobile; cosa ci saremmo aspettati da un simile “tipo”? Non certo quello che ha invece pianificato martin (è inutile che mi metta a fare spoiler). A somme fatte, lo reputo un personaggio originale.
Jon Snow:lui è uno dei personaggi il cui giudizio è in uno stato di coma, tutto dipende dall’avverarsi o meno di una certa teoria; se essa si avvera, mi dispiace ma il caro jon diverrà un personaggio stereotipato fino al midollo; per ora lo è comunque (dato che non si discosta dallo sviluppo del tipico “buon bastardo”, ma potrebbe sempre evolversi in un’altra direzione, con mio sommo piacere.
Robb: sebbene non lo ami (senza infamia e senza lode, diciamo), in lui non trovo uno sviluppo per nulla stereotipato, anzi: vista la presenza del “buon bastardo”, tradizione vorrebbe che il fratello legittimo sia tronfio e inetto; robb è invece assai capace e prestante, SPOILER I FIUMI DELLA GUERRA 62f6fdc2948ccabd06c5dc93a72a76b8'62f6fdc2948ccabd06c5dc93a72a76b8
la sua fine deriva da un gesto avventato e dall’appartenere allo stesso “tipo” di eddard, e farne la medesima fine per i medesimi motivi. Avendo già reputato eddard originale per questo, ovvio che salvo anche robb, per tutto il resto anche
Daenerys: poteva essere il personaggio più stereotipato di tutti; dal “tipo” a cui appartiene ci aspetteremmo sì la bellezza, la nobiltà e l’intraprendenza, ma non certo la sfortuna e quella dose di durezza di daenerys; ci aspetteremmo gloriose vittorie una dopo l’altra, ma non sta essendo così. Salvo anche lei quindi.
Sansa: comincia malissimo, in pina linea col “tipo” a cui appartiene, la lady smorfiosa troppo fine e ingenua. Ma l’ultimo libro fa ben sperare. La salvo.
Joffrey: è la quintessenza del “tipo” che ricalca. Non si salva.
Jaimie: non è mai stato stereotipato, fin dall’inizio (primo libro a parte). Non gli trovo colpe.
Arya: stereotipatella lo è. Ma quando mai SPOILER TUTTA LA SAGA 0a18765f05819d715e2cfd9b44476d19'0a18765f05819d715e2cfd9b44476d19
un buono si sarebbe macchiato le mani di sangue per davvero e soprattutto in quel modo?
. La salvo.
Cersei: all’inizio pensavo di non doverla salvare. Poi ho pensato alla sua amarezza verso il mondo e la sua condizione, q uesto basta a dichiararla discostata un po’ dal suo “tipo” (regina bella infida non troppo acuta e d egoista)
Bella discussione :unsure:
Mi trovi d'accordo sul fatto di guardare più lo sviluppo del personaggio che il tipo.
Però poi giudichi lo sviluppo sulla base della storia, degli accidenti che capitano al personaggio.
Esempio, Ned ricalca un tipo, rimane fedele a questo tipo, quello che ci aspettiamo da lui lo fa fino alla fine. Non avviene uno sviluppo del personaggio,
SPOILER GRANDE INVERNO
4dd75d1985f27e1c78beacb9ca8988ee'4dd75d1985f27e1c78beacb9ca8988ee
il fatto che muoia è un evento sicuramente non stereotipato. Ma qui è la storia ad essere originale.
Detto questo imho la gran parte dei personaggi è affascinante proprio per lo sviluppo potremmo dire caratteriale-interiore. Primo posto sicuramente a Jaime.
Anche se per parecchi è solo accennato, agli inizi.
Ad esempio Jon che tu ami tanto ( :( ) da ragazzino "ce l'hanno tutti con me povero bastardo che sono", è diventato un personaggio più maturo fino a manifestare una durezza che all'inizio non ci saremmo mai aspettati da lui. Tuttavia la sua è una evoluzione che andrà vista alla luce di Dance. E se dovesse capitare che si avveri la teoria R+L=J diverrà forse (è tutto da vedere) un po' stereotipata la storia, non necessariamente il personaggio.
a volte mi viene il dubbio che a far risaltare dei personaggi originali siano gli stereotipi accanto...tipo il gigante buono vicino al portatore dell'oro bianco e simile.
Magari anche Jon in un altro libro in mezzo ad altri come lui e 'più' di lui risulterebbe originale?
da un personaggio come ned cosa ci si aspettava? che con la sua rettitudine vincesse sempre SPOILER IL GRANDE INVERNO 2805ccdbf789d20cafb3100fbbfea030'2805ccdbf789d20cafb3100fbbfea030
invece non solo muore, ma dimostra anche di essere abbastanza stupido. che il buono muoia non è raro, ma in quel modo...
certo non è granchè originale, ma diciamo che si salva in calcio d'angolo
jon non lo vedo molto discostarsi dal tipico percorso del bastardo buono&bravo: subisce soprusi e beffe per via della sua condizione, dimostra di valere tanto, è buono&bravo, fa grandi cose...poi con quel macigno della teoria R+L che incombe, francamente non lo vedo proprio diventare originale.
pienamente d'accordo sulla questione evoluzione psicologica, che francamente è la cosa che apprezzo di più in martin (e ora che mi ci fai pensare effettivamente c'è anche in jon, non lo avevo calcolato, ma stavolta il calcio d'angolo non c'è), dato che ritengo che dai tipi sia impossibile sfuggire, semmai si possono "limitare i danni"
Proprio il macigno della R+L rischia secondo me di essere la cosa più originale per Jon... Se fallisce o rifiuta l'impresa. ;)
da un personaggio come ned cosa ci si aspettava? che con la sua rettitudine vincesse sempre
A posteriori da uno come Ned ci si aspetta esattamente quello che poi succede: che venga ucciso dai suoi "rivali".
Il vero inganno (o forse originalità) consiste nell'aver presentato col proprio PdV un personaggio introduttivo, il classico tutore/genitore/amico buono e utopico che a un certo punto muore per dare più sale alla rivalsa dei suoi allievi/figli/compagni. Ovvero quelli che arriveranno fino in fondo alla storia, è solo che Martin ci ha dato l'illusione che anch'egli fosse un protagonista. Poi ci sono i vari Syrio, Mormont, Aemon che assolvono alla stessa funzione. O Barristan (che io vedo già con un piede nella fossa). È lo sviluppo tipico del comprimario saggio e protettivo, che prima o poi deve farsi da parte se si vuole che la storia venga risolta dall'eroe.
In realtà la morte di Ned va vista come una tappa nello sviluppo dei suoi figli.
Meglio che vada a modificare il sottotitolo...
Io per Ned sinceramente mi sarei aspettato una fine totalmente diversa, tipo esilio sulla barriera assieme al figlio bastardo, morte eroica nel riuscito tentativo di salvare il mondo ed il figlio, confessione in punto di morte sui veri genitori di Jon e riabilitazione postuma.
Quindi pur essendo Ned uno dei miei personaggi preferiti ho iniziato ad amare le cronache proprio quando SPOILER DAL GRANDE INVERNO c6d39f1e126fd255b15a5d721ff3b880'c6d39f1e126fd255b15a5d721ff3b880
Ilyn gli mozza la testa
ponendo fine ai miei viaggi mentali.
Detto questo aggiungo che secondo me uno dei maggior pregi di Martin e di raccontarci personaggi stereotipati in modo non stereotipato e illudendoci quindi di essere originale.
Ad esempio Jon, che secondo me tende molto ad essere il classico ranger legale buono e pure orfano, ha uno sviluppo narrativo non banale. Per chiarirmi faccio alcuni esempi: uno dei miei pezzi preferiti è quando Donal Noye gli dice che le altre reclute hanno tutti i diritti di detestarlo visto quanto se la tira.
Una cosa che mi ha sempre depresso in alcuni romanzi del genere è l'immancabile parte (che spesso anzi è la maggior parte del libro) in cui l'Eroe cresciuto da elfi nazistoidi, o da un qualche misterioso mentore tuttofare massacra schiere di cattivoni senza neanche sudare e sentendosi pure coraggioso.
Oppure venendo ad un esempio un pò più rilevante anche la descrizione dei bruti esce dai cliche classici.
Normalmente i nemici sono veramente "cattivi", di aspetto ripugnante, tendono ad uccidersi tra loro alla prima occasione e vogliono conquistare il mondo. In Martin impariamo a conoscere il "nemico" e ci rendiamo conto che sono persone come gli altri solo che sono prive di ogni convenzione sociale e sono nate al di là della barriera.
Alla fine non ho capito se sono andato OT. Se è cosi' scusatemi.
Devo smetterla di entrare come un fesso nelle discussioni della Torre del Re. Ho bisogno di un cervello funzionante.
L'originalità non penso che alberghi tanto nei personaggi in sé ma molto di più nella bravura di Martin di portare avanti di pari passo il loro sviluppo psicologico con la storia e con le cose positive e negative che li caratterizzano, è chiaro che non era possibile farlo con tutti ma l'evoluzione di molti di essi (Jaime, Sansa, Arya, Jon, Daenerys, lo stesso Mastino) è palpabile e a differenza di molti altri libri in cui le trasformazioni sono miracolose (sfigato/eroe in 100 pg.) qui vengono dettagliate e motivate anche, come giustamente diceva Ilyn, con il sacrificio di qualche pedone che sembrava RE.
Da questo punto di vista mi sembra che il personaggio chiave sia Tyron: non evolve è già al massimo del cinismo all'inizio della saga, la vita lo ha sempre trattato da mostro e le poche volte che si fa illusioni va sempre peggio....
Credo che se uno scrittore è un bravo scrittore riesca a cavarsela egregiamente anche mettendo in scena personaggi stereotipati. Anni fa acquistai e lessi I MISTERI DI PARIGI, vera e propria miniera di stereotipi, eppure a lettura finita lo considerai ugualmente un capolavoro perchè i personaggi erano stati delineati in maniera energica e incisiva e a distanza di anni me li ricordo ancora. Chi ci dice che non abbiamo bisogno di stereotipi? Credo che alla fine tutti i personaggi dello zio, con buona pace di noi tutti, si riveleranno tali. Forse la sua abilità consiste nel propinarci stereotipi facendoci credere che nno siano tali, chissà...
Io non sopporto gli stereotipi perchè mi piacciono le sorpresone,leggere domandandosi "che succederà questa volta?che farà questo personaggio?" :ninja: .Lo stile di Martin mi è piaciuto subito,ma è stato dopo
SPOILER TEMPESTA DI SPADE (credo)
la morte di Ned (anche se mi è dispiaciuto,povero Ned :ninja: )
FINE SPOILER
che la storia ha cominciato a coinvolgermi più di qualsiasi altro libro abbia mai letto.
In quest'ottica la storia conta più dell'originalità o meno del personaggio,e anche il fatto che basta cambiare il punto di vista e i "cattivi" diventano i "buoni". :ninja:
Gli unici personaggi che non trovo interessanti sono Daenerys e Jon perchè finora hanno fatto sempre quello che mi aspettavo.Però almeno Jon era immerso nella vicenda centrale,i capitoli di Daenerys invece mi hanno messo sonno quanto quelli di Catelyn angosciata per i figli.
Ok,la smetto di dire quanto non mi piace Daenerys :D
Tutti gli altri personaggi mi sono piaciuti un sacco,chi più chi meno ma tutti molto interessanti,in particolare Jaime (fantastico quando racconta come e perchè ha ucciso re Aerys :smack: e anche il suo rapporto con Brienne) e Cersei,personaggio negativo ma che per me ha guadagnato un milione di punti col suo punto di vista (quando c'è prima cosa pensa e poi cosa dice,troppo forte :ninja: ).Il mastino rulez :ninja:
Strano che a tanti Daenerys non piaccia. All'inizio confesso di avere avuto nei suoi confronti nu atteggiamento neutro, poi l'ho considerata una "piccola sporcacciona" per le cosa cce che faceva con Drogo :D però poi quando, durante la lunga scarpinata nel deserto rosso, nonstante la scarsità d'acqua, fa bere alla borraccia una propria suddita, ho capito che in fondo ha un cuore nobile...
A me è successo il contrario invece:mi è piaciuta nei primi capitoli,povera piccina.Non ho apprezzato l'indifferenza nei confronti della morte di Viserys (ok,era uno str...,però non poteva ribellarsi anzichè lasciare il compito a Drogo?Se non le importava niente di lui perchè gli obbediva fino a poco prima della sua morte? :ninja: ).Poi mi è rimasta indifferente finchè non ha fatto quella serie di cacchiate dopo che Drogo era stato ferito:se tutti ti dicono di non fidarti della maegi,perchè devi fare di testa tua con la vita di tuo marito in gioco? :ninja: Poi:la maegi aveva o no ragione porella?Hai per le mani quello che ti ha distrutto il villaggio,che fai,lo salvi? :D E dopo tutto questo l'ha messa al rogo?E' come chiedere a un ebreo di curare Hitler e poi lamentarsi se non lo fa.
Poi,tanto buonismo nel voler liberare gli schiavi(ma sbaglio o prima voleva comprarli?)che non vogliono essere liberati(con spargimenti di sangue a go-go) e GUARDA CASO poi se li tiene.Dicesi omicidio a scopo di rapina. :ninja:
Poi:"io sono qua,io sono là,io sono il sangue del drago,il trono spetta a me".Ma almeno farsi raccontare la storia di suo padre,c'è là Mormont apposta....Magari se sapesse che era un pazzo...
E poi mi piace chi combatte con le proprie forze non con quelle dei draghi e degli eserciti.Impara a usare una spada!
Chiedo scusa ai fans di Daenerys,non odiatemi,vi prego :ninja:
non sei la sola, non preoccuparti... non ho mai fatto mistero che per me Jon e Dany sono i personaggi che fanno maggiore ribrezzo nella saga di Martin, guardacaso, per rimanere in topic, perchè fanno grosso modo tutto quello che ti puoi aspettare dal loro stereotipo: soffrire e passare attraverso esperienze iniziatiche che li preparano a vincere, ma rimanendo fedeli a se stessi.
Non mi piacciono questi tipi di personaggi. I bei personaggi di Martin sono quelli tormentati, che non trovano un posto, o che ridiscutono costantemente quello che sono e quello che cercano. Tyrion, per dirne uno, ma soprattutto il Mastino. E "ora" (ne senso che non apaprtiene alle voci narranti originarie), grazie agli dei, anche Jaime.
Comunque sono d'accordo sul concetto di base. Il bello di Martin credo stia proprio nel rimaneggiamento degli stereotipi del fantasy, per farne qualcosa di diverso, più credibile, più umano.
Cersei,personaggio negativo ma che per me ha guadagnato un milione di punti col suo punto di vista (quando c'è prima cosa pensa e poi cosa dice,troppo forte :blush: ).Il mastino rulez :blink:
a me il PoV di Cersei ha fatto solo una cosa: me l'ha fatta odiare ancora di più (cosa che ritenevo impossibile!)
e proprio per questo temo che non ce ne sbarazzeremo tanto facilmente (nessuno spoiler solo un'idea senza fondamento, un impressione!) ;)
Per restare IT secondo me i personaggi più riusciti sono Ditocorto e SPOILER dominio 69a2bef0fc3f030e1859dba951d1972c'69a2bef0fc3f030e1859dba951d1972c
la "nuova" Sansa
, il cavaliere delle cipolle e Tyrion.