Se ti arruoli per poi scoprire che la guerra è brutta e diserti sei un imb****le
per Edd e Morgil se mi mandate la mail potrei spiegarmi meglio con le foto.....
ok las mia la trovi nel profilo!^_^
Io di mio sono per la "diserzione", ma con ciò intendo il non partecipare alle guerre nè appoggiarle, non ho ben capito cosa intendesse lui, e poi comunque un'incoerenza così mi fa solo ke schifo, sinceramente..
Se ti arruoli per poi scoprire che la guerra è brutta e diserti sei un imb****le
Ovvio...ma se ti arruolano per costrizione e scopri che la guerra è brutta, a disertare non ci vedo onte o macchie particolari...
nel caso specifico stavamo parlando di arruolazione volontaria, anche perchè qui in italia la leva obbligatoria non c'è più ;) :blink: :blush:
nel caso contrario sono più o meno d'accordo
Leggo su un giornale:
7 marzo 2007. Ha facoltà di parlare il senatore Gianpaolo Silvestri. Dice: «Piena solidarietà a tutti i disertori di tutte le guerre! Io penso che la diserzione sia un atto di diritto»
E questa persona ha pure votato il rifinanziamento delle missioni italiane all'ester. Mi chiedo è possibile una incoerenza tale solo per la poltrona? E inoltre mi chiedo...ma vi sembra una cosa sana da dire?
Coerentissimo invece.
Predicava la diserzione, e lui, al momento della battaglia ha disertato, ineccepibile.
La scena mette però in luce un piccolo dettaglio, se diserti, fai il gioco dell'avversario.
Disertare non aiuta i tuoi compagni ed aiuta gli avversari, poi bisogna vedere, nel caso dei militari se tu non ritieni "tua patria" la nazione che ti chiama a combattere (prendiamone una a caso: RSI..) non ti identifichi nei suoi valori, ed aspetti solo la sua fine, disertare è la cosa più logica da farsi.
Se sei in guerra perchè hai deciso di fare il militare e diserti, allora o sei un "babbo" che non aveva pensato prima di arruolarsi, o sei un "furbo", nel senso negativo del termine.
se tu non ritieni "tua patria" la nazione che ti chiama a combattere (prendiamone una a caso: RSI..) non ti identifichi nei suoi valori, ed aspetti solo la sua fine, disertare è la cosa più logica da farsi
Guarda se non ricordo male chi andò a Salò era un seguace fedele di Mussolini e di quanto lui potesse rappresentare, non metto in dubbio che ci siano state diserzioni anche in quel caso ma i momenti storici (e l'informazione soprattutto) sono sensibilmente diversi. Nel '40 pochi ventenni potevano immaginare una guerra come quella che è stata, diversa dalle trincee del 15-18 e con l'impiego di una tecnologia che mai prima. Oggi nel 2007 ogni bambino sa cos'è un carroarmato, un B52 e uno stealth...di conseguenza la diserzione da un esercito di volontari (come è in Italia e come è italiano il senatore citato) è un atto basso ed ignobile.