Allora sì, hai frainteso... si tratta di un pregiudizio che non condivido affatto.
Dicevo solo che da una persona poco "alfabetizzata" si capisce facilmente quali sono le sue origini :D senza riferirmi a nessuna persona o regione in particolare.
:D
Io non vorrei essere italiana, non mi piace e non l'ho scelto io.
Che cosa non ti piace dell'essere italiana? La scritta 'Italia' sul passaporto? :D
A me da parecchio fastidio essere bloccata al momento in un paese con l'economia in quasi-recessione. Di contro il clima è perfetto, soprattutto dove abito io. Ma nè l'una nè l'altra cosa può davvero venire legata ad una fantomatica 'italianità' no?
Tutto il resto PUOI sceglierlo tu: come vestirti, come parlare, che religione seguire e che cosa studiare...se qualcosa di tutto questo non ti piace, cambialo. :D
Che cosa non ti piace dell'essere italiana? La scritta 'Italia' sul passaporto? ^_^
A me da parecchio fastidio essere bloccata al momento in un paese con l'economia in quasi-recessione. Di contro il clima è perfetto, soprattutto dove abito io. Ma nè l'una nè l'altra cosa può davvero venire legata ad una fantomatica 'italianità' no?
Tutto il resto PUOI sceglierlo tu: come vestirti, come parlare, che religione seguire e che cosa studiare...se qualcosa di tutto questo non ti piace, cambialo. ^_^
Lol per ora sono andata in giro con la carta di identità, non vedo l'ora di ritirare il passaporto elettronico che mi sto facendo fare. :D
La mia situazione economica per fortuna non dipende dall'Italia, nel senso che potrei andare quasi ovunque se solo lo voglio. Quanto al clima, sono lieta che a te piaccia ma per me è quasi la ragione numero uno per levare le tende... :D
Il fatto è i preconcetti sugli italiani ci sono eccome, e a me scoccia dire "sì sono italiana ma non come pensate voi" anche se è vero che si rimangiano facilmente le idee se appena ci stai qualche giorno.
Però se vado all'estero per restare perchè mi piace, non sarò mai una di loro davvero perchè ho gli occhi scuri e un nome quasi impronunciabile per loro (XD) tanto per fare un esempio...
Vabbè che qui ogni tanto qualcuno se ne viene fuori a volersi far rivelare da dove vengo, quindi penso che la situazione sarebbe identica ma ribaltata.
Cmq hai ragione su una cosa: se uno vale non esiste passaporto che ne cambi il valore. ^_^
Allora sì, hai frainteso... si tratta di un pregiudizio che non condivido affatto.
Dicevo solo che da una persona poco "alfabetizzata" si capisce facilmente quali sono le sue origini :D senza riferirmi a nessuna persona o regione in particolare.
:D
Scusa, per curiosità, quali sarebbero le origini facilmente individuabile leggendo una persona poco alfabetizzata? Capisci da dove proviene tizio o caio per gli errori grammaticali che fanno? ^_^ Senza polemica sia chiaro, ma sono sinceramente curioso.
quali sarebbero le origini facilmente individuabile leggendo una persona poco alfabetizzata? Capisci da dove proviene tizio o caio per gli errori grammaticali che fanno?
Dalle influenze dialettali: termini e costruzioni dialettali, usi locali di parole, e simili. Sono influenze locali che si assorbono crescendo, e che col grado di istruzione (almeno in quanto a lingua italiana) dovrebbero tendere a diminuire. C'è comunque da dire che a simili influenze dialettali non sempre equivale una persona poco alfabetizzata.
grazie per la precisazione :D
Oltre al fatto che l'avevo spiegato due post prima a Lord Lupo...
Alcuni esempi banali: al sud si abusa del passato remoto, al nord del passato prossimo. Al nord si usa l'articolo per i nomi di persona. Al sud si raddoppiano le consonanti.
Una persona con un buon livello linguistico evita tutti questi errori di influenza dialettale, almeno scrivendo, dunque è più difficile capire le sue origini.
Spero che sia chiaro, mi sono già spiegato troppe volte :D e ora, per favore, torniamo IT. Sul dialetto si può parlare altrove.
Lutero non ha diviso la Germania, ma l'ha unita. Innanzitutto con la lingua, da lui scritta, che è divenato una sorte di tedesco ufficiale, ma parlato da tutti In secondo luogo rivendicando l'indipendenza da Rma. La Riforam protestante ebbe largos eguito perchè atto non teologicamene significativo, bensì politico. Ovvero, i soldi raccolti in Germania non finisco a Roma (già allora ladrona... ^_^ ), bensì restano in Germania. Le rivolte popolari andarono al di là delle dee di Lutero ed sulano dalla questione.
È vero, Martin Luther (dal 1521 al 1522) ha tradotto la bibbia in un tedesco comprensibile a tutti. All'epoca le funzioni religiose si tenevano in latino e il 90% della popolazione non capiva una parola di quello che il prete stesse dicendo ^_^. Il suo intento principale, anche se ha avuto un po la funzione di Manzoni, era meramente ecclesiastico. Inoltre non basta avere una lingua comune per formare un'identitá nazionale, dipende anche da altri fattori, che abbiamo gia ampiamente elencato (storia comune, identitá politica, leggi unitarie ecc.) E lo dico io che sono di madrelingua tedesca, ma mi sento di nazionalitá italiana.
In riferimento a quanto detto sopra:
Una persona con un buon livello linguistico evita tutti questi errori di influenza dialettale, almeno scrivendo, dunque è più difficile capire le sue origini.
Dipende. È quasi impossibile avere un alto livello linguistico usando una seconda lingua ^_^ (scrivere sulla barriera mi aiuta anche ad esercitare il mio italiano =p).
P. S. per Vainamoinen: in Pfitschertal non ci sono mai stato ^_^!
Sono Italiana e sono fiera di esserlo.
Non mi importa dei luoghi comuni, non mi importa della nostra classe politica (che da ambo le parti ci fa fare figuracce all'estero),non mi importa di quella sorta di sentimento di rassegnata ineguatezza che sembra accomunare la maggioranza della nostra popolazione....non mi sento Italiana per questioni giuridiche, politiche od economiche, quanto piuttosto per via di tutte le traversie storiche che ha attraversato la penisola italica, per l'arte, per i grandi uomini che hanno fatto la storia (i vari Galileo, Leonardo, Copernico, Michelangelo, Volta, Marconi....devo andare avanti ^_^ ?) le cui origini sono radicate in questo paese!
Lo so perfettamente che l'idea di un Italia unita politicamente non è nata da uno slancio patriottico, ma tant'è che lasciando in disparte i famigerati luoghi comuni, tutti gli stranieri ci invidiano questa nostra terra (che noi, invece, puntualmente bistrattiamo) ^_^
Perché non impariamo piuttosto ad apprezzare ciò che abbiamo?
Non saremo una potenza, ma per sentirsi parte di una nazione bisogna proprio che questa sia per forza un colosso? O mostrare uno sciovinismo tale per cui il computer deve essere chiamato "ordinator"?
Infine, un'ultima precisazione.....sfatiamo il luogo comune per cui l'italiano all'estero è "pizza, mafia, spaghetti, mandolino" ( ^_^ oddio, mafia....m'è purtroppo capitato più di una volta questo ingrato accostamento....): ho conosciuto moltissimi stranieri - Greci, Olandesi, Francesi, Americani - letteralmente innamorati del nostro Paese. Ricordo nel 1994 conobbi a Milano (durante il Festival di Sonoria), una band americana di Atlanta, e per tutto un pomeriggio li portammo in giro per Milano.....(che non è proprio la città più bella d'Italia); fuori dalla metro, direttamente in piazza del Duomo, alla vista della cattedrale i guys americani hanno esclamato "E' meraviglioso!!! Noi ci sognamo una cosa del genere!!!"
^_^ Scusate il carattere un po' prolisso del post....vedrò di sintetizzare di più in seguito....
Kisses ^_^
Molto bello il tuo intervento Darklady.
Ci sono tante verità....prima fra tutte la verità è che all'estero invidiano il nostro paese (per la cultura, per la varietà e bellezza del nostro paesaggio, per il calore delle nostre genti)...tuttavia il luogo comune "Pizza, mafia , spaghetti, mandolino".....e qualche volta "Totti, Baggio, Cannavaro" non si può negare che è molto diffuso.
Bry ^_^
quanto piuttosto per via di tutte le traversie storiche che ha attraversato la penisola italica, per l'arte, per i grandi uomini che hanno fatto la storia (i vari Galileo, Leonardo, Copernico, Michelangelo, Volta, Marconi....devo andare avanti closedeyes.gif ?) le cui origini sono radicate in questo paese!
Per carità, però mi chiedo quanto questa operazione sia legittima e/o onesta... è una costruzione a posteriori. Finchè si parla di Garibaldi e Marconi ok, ma i vari Galileo, Leonardo, Dante... si sentivano italiani? E' giusto usarli nella narrativa italica? Dante fosse vivo potrebbe parteggiare per l'autonomia fiorentina in quanto fiorentino e pro cultura fiorentina, per quanto ne sappiamo... la realtà dei fatti è che lo stato italiano è relativamente recente, prima eravamo disuniti. La nostra "grande cultura del passato" ci accomuna solo perchè ci fa comodo, la utilizziamo, ma non sappiamo se sia un'operazione legittima o no. Sicuramente è poco onesta, anche se tutti fan così ^_^
quanto piuttosto per via di tutte le traversie storiche che ha attraversato la penisola italica, per l'arte, per i grandi uomini che hanno fatto la storia (i vari Galileo, Leonardo, Copernico, Michelangelo, Volta, Marconi....devo andare avanti closedeyes.gif ?) le cui origini sono radicate in questo paese!
Per carità, però mi chiedo quanto questa operazione sia legittima e/o onesta... è una costruzione a posteriori. Finchè si parla di Garibaldi e Marconi ok, ma i vari Galileo, Leonardo, Dante... si sentivano italiani?[...]La nostra "grande cultura del passato" ci accomuna solo perchè ci fa comodo, la utilizziamo, ma non sappiamo se sia un'operazione legittima o no. Sicuramente è poco onesta, anche se tutti fan così ^_^
Sarà anche poco onesta....ma, per quanto tu non creda che questa mia analisi sia fatta in buona fede....e di questo me ne dispiace ^_^ , ho già detto che per quel che mi concerne non mi sento italiana per motivi politici, giuridici od economici, ma in quanto persona nata entro i confini della Penisola Italica....
Che poi Dante e compagnia non si sentissero italiani, è implicito...scusa, ma è dall'inizio di questo thread che si dibatte sul fatto che l'Italia come nazione politicamente unita è una realtà recente......
Kisses ^_^
ma, per quanto tu non creda che questa mia analisi sia fatta in buona fede....e di questo me ne dispiace
Per carità, non intendevo questo! sono sicuro che sia fatta in buona fede, anch'io sono orgoglioso di Leonardo e soci... il mio era semplicemente un appunto, nel senso che "usiamo" per costruire la nostra identità persone che forse non sarebbero d'accordo ^_^ a parte D'annunzio ovviamente, si sarebbe fatto togliere un'altra costola per questo ^_^
Per carità, però mi chiedo quanto questa operazione sia legittima e/o onesta... è una costruzione a posteriori. Finchè si parla di Garibaldi e Marconi ok, ma i vari Galileo, Leonardo, Dante... si sentivano italiani?
no, erano tedeschi..... ^_^ ^_^ ^_^
secondo me se fai questa distinzione ti ritrovi con 6 autori italiani, 15 francesi e 18 inglesi nella storia della letteratura mondiale.....
cambiando un attimo discorso io sono contento di essere italiano.....
ci sono paesi più avanzati di noi sotto certi aspetti, più indietro su altri. ma si sa, l'erba del vicino è sempre più verde.....
ma, per quanto tu non creda che questa mia analisi sia fatta in buona fede....e di questo me ne dispiace
Per carità, non intendevo questo! sono sicuro che sia fatta in buona fede, anch'io sono orgoglioso di Leonardo e soci... il mio era semplicemente un appunto, nel senso che "usiamo" per costruire la nostra identità persone che forse non sarebbero d'accordo :blink: a parte D'annunzio ovviamente, si sarebbe fatto togliere un'altra costola per questo :stralol:
Quello che dici è vero...però il dato oggettivo - al quale penso si riferisse la nostra Lady dell'Oscurità - resta. Certo, sarebbe interessante conoscere cosa significasse per loro essere italiani, perlomeno dal punto di vista geografico (la penisola italiana è, in tal senso, facilmente individuabile ;)).
Per esempio, cosa ha spinto un Dante a scrivere un'opera basilare per la lingua italiana; chi voleva unificare sotto il concetto di lingua unica degli italiani...oppure un Arduino d'Ivrea quando decise di voler unificare l'Italia dove sarebbe arrivato? e perchè?